lunedì 19 agosto 2013

BORGOTARO: QUALCOSA CHE CONOSCO - Le ammoniti


Le ammoniti


Quando lo scorso anno un amico regalò alla nostra Associazione un bellissimo esemplare di ammonite proveniente dalla Francia, gli occhi di alcuni amici brillavano di curiosità e di emozione, ascoltando l’amico che parlava di un animale vissuto milioni di anni fa nei fondali marini.

Che valore ha”? “Se ne trovano molte”?, erano le domande ricorrenti.

Davvero – dissi io – non avete mai visto un’ammonite? Eppure…non dovrebbero essere una novità per un borgotarese” proseguii rivolto agli amici che mi guardavano meravigliati.

Chissà quante volte siete passati davanti ad alcune di queste ammoniti senza accorgervi della loro presenza” aggiunsi, incuriosendoli ulteriormente.

Non farci credere che al Borgo ci siano delle ammoniti”, disse Mario.

Mi seguirono fino ai giardini, e giunti di fronte al Monumento ai Caduti li invitai a leggere la bellissima epigrafe scritta da Paolo Boselli. Quando giunsero all’ultimo verso, dove si legge “gloria perenne”, tutti scoprirono sotto la parola “gloria” la presenza di una bellissima ammonite. Poi si divertirono, guardando le rimanenti facciate del monumento, a scoprire altri molluschi…

Le lastre di marmo rosa usate per il monumento provengono dalle Prealpi veronesi. Il blocco marmoreo dal quale vennero “affettate” le lastre conteneva l’ammonite e gli altri invertebrati che noi possiamo tranquillamente ammirare in questa specie di museo naturale all’aperto.

Chissà se almeno qualcuno dei miei tanti scolari ricorderà ancora l’emozione di quella lontana scoperta.

(Questa “scheda”, insieme ad altre 55, si trova nel volume “Borgotaro: qualcosa che conosco”, ed. 2005, purtroppo, da tempo esaurito.)

Nella foto: l'ammonite regalata all'Ass. Emmanueli da Peppino Querzola

Aggiungo che il monumento ai Caduti venne eretto, come si legge in alto, ai piedi della lupa, il VI° anno dell' era fascista, quindi nel 1928.

Splendida l'epigrafe che si legge sulla facciata principale del Monumento:



Partirono forti

come l'aria di questi monti

Nella loro umiltà alto il cuore per la Patria.

Pugnarono intrepidi

e cadendo eroicamente

diedero a sé e alla città natale

gloria perenne.



Se non vi è mai capitato di farlo, provateci a contare quante giovani vite Borgotaro ha donato alla Patria nel corso della Prima Guerra Mondiale. E pensare che ad uccidersi vicendevolmente furono italiani, francesi, inglesi, austriaci, tedeschi....ci volle un'altra terribile guerra (la seconda) per convincerci, finalmente, che nazioni così civili non potevano continuare a far morire milioni di persone per un pugno di terra.

I caduti borgotaresi della prima guerra mondiale furono 172

Innumerevoli i feriti e i mutilati.








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