Le ammoniti
Quando lo scorso anno un amico regalò
alla nostra Associazione un bellissimo esemplare di ammonite
proveniente dalla Francia, gli occhi di alcuni amici brillavano di
curiosità e di emozione, ascoltando l’amico che parlava di un
animale vissuto milioni di anni fa nei fondali marini.
“Che valore ha”? “Se
ne trovano molte”?, erano le domande ricorrenti.
“Davvero – dissi io –
non avete mai visto un’ammonite? Eppure…non dovrebbero essere una
novità per un borgotarese” proseguii rivolto agli amici che mi
guardavano meravigliati.
“Chissà quante volte siete
passati davanti ad alcune di queste ammoniti senza accorgervi della
loro presenza” aggiunsi, incuriosendoli ulteriormente.
“Non farci credere che al Borgo ci
siano delle ammoniti”, disse Mario.
Mi seguirono fino ai giardini, e giunti
di fronte al Monumento ai Caduti li invitai a leggere la bellissima
epigrafe scritta da Paolo Boselli. Quando giunsero all’ultimo
verso, dove si legge “gloria perenne”, tutti scoprirono
sotto la parola “gloria” la presenza di una bellissima
ammonite. Poi si divertirono, guardando le rimanenti facciate del
monumento, a scoprire altri molluschi…
Le lastre di marmo rosa usate per il
monumento provengono dalle Prealpi veronesi. Il blocco marmoreo dal
quale vennero “affettate” le lastre conteneva l’ammonite e gli
altri invertebrati che noi possiamo tranquillamente ammirare in
questa specie di museo naturale all’aperto.
Chissà se almeno qualcuno dei miei
tanti scolari ricorderà ancora l’emozione di quella lontana
scoperta.
(Questa “scheda”, insieme ad altre
55, si trova nel volume “Borgotaro: qualcosa che conosco”, ed.
2005, purtroppo, da tempo esaurito.)
Nella foto: l'ammonite regalata
all'Ass. Emmanueli da Peppino Querzola
Aggiungo che il monumento ai Caduti
venne eretto, come si legge in alto, ai piedi della lupa, il VI°
anno dell' era fascista, quindi nel 1928.
Splendida l'epigrafe che si legge sulla
facciata principale del Monumento:
Partirono forti
come l'aria di questi monti
Nella loro umiltà alto il cuore per la
Patria.
Pugnarono intrepidi
e cadendo eroicamente
diedero a sé e alla città natale
gloria perenne.
Se non vi è mai capitato di farlo,
provateci a contare quante giovani vite Borgotaro ha donato alla
Patria nel corso della Prima Guerra Mondiale. E pensare che ad
uccidersi vicendevolmente furono italiani, francesi, inglesi,
austriaci, tedeschi....ci volle un'altra terribile guerra (la
seconda) per convincerci, finalmente, che nazioni così civili non
potevano continuare a far morire milioni di persone per un pugno di
terra.
I caduti borgotaresi della prima guerra
mondiale furono 172
Innumerevoli i feriti e i mutilati.
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