tag:blogger.com,1999:blog-43450024070669954572024-02-06T23:53:39.120-08:00Al me Burgu Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.comBlogger56125tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-41983857054241903162013-10-12T12:18:00.002-07:002013-10-12T12:25:28.158-07:00LA CASTAGNA: CULTURA, GASTRONOMIA, TRADIZIONE<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJV5QUvoIFzPTCwxvxEHGWhW2gKYhcMA5GBTdHTTlESSWM6AgUeI30ZTSwaCmKAYOqXkqtAlWJjWleqkLX9uKuOVHZhYgQH4nJ3ivvQZLn1Aa65bNMtWsUPQAQ-AC9M85OX1sNwwoa-yQt/s1600/castagne.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="146" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJV5QUvoIFzPTCwxvxEHGWhW2gKYhcMA5GBTdHTTlESSWM6AgUeI30ZTSwaCmKAYOqXkqtAlWJjWleqkLX9uKuOVHZhYgQH4nJ3ivvQZLn1Aa65bNMtWsUPQAQ-AC9M85OX1sNwwoa-yQt/s320/castagne.jpg" width="320" /></a></div>
<h2 style="font-style: normal;">
<em><strong><span style="font-weight: normal;"><span style="color: blue;">La
castagna nella cultura, nel costume e nella gastronomia</span></span>.</strong></em></h2>
Il primo ricordo che ho della castagna
risale all’epoca in cui frequentavo la scuola elementare. Ricordo
bene che nel libro di lettura, che allora chiamavamo sillabario,
c’era sempre una doppia pagina dedicato alla castagna.<br />
<br />
<div style="font-style: normal;">
Il testo era accompagnato da una
illustrazione nella quale si vedeva un uomo malvestito, con cappello
e bastone, con attorno qualche pecora. L’uomo, dall’alto di una
montagna, era intento ad osservare con meraviglia e un poco d’invidia
la sottostante pianura dove spiccavano le messi dorate, i lunghi
filari di viti, i campi ben coltivati. E di certo non poteva fare a
meno di confrontare le fatiche e gli scarsi raccolti del montanaro
con l’opulenza dell’uomo della pianura.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Ma a questo punto, si leggeva nel
testo, entrava in campo il Buon Dio che diceva al montanaro: “
<i>Conosco bene le tue fatiche, la povertà dei tuoi raccolti. Ma ora
anche agli uomini del monte farò un grande regalo. L’albero del
pane: il castagno e la castagna saranno il pane del montanaro”</i>.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
In fondo alla pagina campeggiava un
bellissimo castagno ai cui piedi stavano ricci e castagne.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
A quei tempi, ahimè lontani, eravamo
in pieno regime fascista e credo che l’apologo fosse più che altro
un tentativo di sollevare il morale dei montanari, la cui vita era
davvero scandita da lavori massacranti, che per contro poco rendevano
in fatto di produttività.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Ma i montanari erano buoni, ligi ai
doveri e rappresentavano una grande riserva cui attingere ogni
qualvolta scoppiava una guerra. E quindi bisognava pur ricordarsi di
loro e convincerli che la castagna era un grande dono.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Ma, al di là della favola allegorica,
la castagna è stata davvero, per secoli, non un pane, ma certamente
un elemento fondamentale nella vita degli abitanti di queste
montagne.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Le castagne si mangiavano mattina o
sera, tutti i giorni, fresche o secche, come frutto o come farina.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Furono insomma una delle maggiori
risorse alimentari della montagna: il frutto che più di ogni altro
prodotto permise agli abitanti di queste terre di sopravvivere.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Per dimostrare che quanto ho detto non
fa parte del folklore, della aneddotica o della leggenda porterò
alla vostra attenzione alcuni riferimenti, anche di alto profilo
documentaristico.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Nel 1804, andiamo quindi a ritroso di
circa 200 anni, il Cap. Antonio Boccia riceveva l’incarico dal
Saint Mery, Amministratore Generale degli Stati Parmensi per conto di
Napoleone, di percorrere la montagna Parmense e Piacentina al fine di
redigere un quadro aggiornato sulla situazione socio-economica.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Alla fine ne uscì un manoscritto,
conosciuto come “Viaggio ai monti di Parma”, in cui il Boccia
descrive in modo minuzioso il suo viaggio, manoscritto che è ancor
oggi una miniera di notizie d’ogni genere.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Quando nel corso del suo viaggio che
durerà più di un anno arriva a Ostia, scrive:</div>
<br />
“Qui cangia l’aspetto della Valle del Taro che da Fornovo fino
ad Ostia non è solo poco dilettevole e amena, ma quasi infeconda e
deserta, tutto è solitudine per lo spazio di ben venti miglia.<br />
<br />
<i>Dalle vicinanze di Ostia all’insù si scorgono campagne ben
coltivate, vigne innumerevoli e fruttifere, prati e pascoli e boschi
immensi di castagni che continuano fin al di là di Borgotaro.</i><br />
<br />
<div style="font-style: normal;">
<i>Questi castagneti che sono sulla
costa destra formano la principale nutrizione dei popoli di questa
valle e il sovrabbondante che non è di poco momento, si vende agli
esteri che ne scarseggiano</i>”.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Mi pare sottolineata a sufficienza
l’importanza della castagna per gli abitanti della valle. Consumo
locale ed esportazione.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Ma possiamo risalire ancora lungo i
secoli, fino al ‘500</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Il Comune di Borgotaro possiede un
ottimo archivio, avrebbe bisogno anzi ha bisogno di essere meglio
sistemato, comunque conserva, tra gli altri documenti, la raccolta
dei Convocati, ossia i verbali delle riunioni del Consiglio della
Comunità a partire dalla prima metà del ‘500.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
In data 13 ottobre 1569, qualcosa come
434 anni fa, il Consiglio si riuniva e il Console giustificava la
convocazione della seduta(cito) “<i>per dare ordine alla
reparatione et restauratione di doi archi del ponte che il giorno de
martedì passato alle undici del presente mese furno megio ruinati e
devastati sin quasi sopra le lor more. La inondatione e gran furore
de l’acqua del fiume de Tarro che vene talmente grossa che saltò
sopra detto ponte e per questo lo rupe al modo già deto e che deta
reparatione ha molto bisogno di celerità e sia fatta di subito per
esser nei giorni e tempi pluviosi ne i quali se una altra volta
ritornasse la medesima inondatione si teme che deto ponte non
restasse del tutto ruinato il che saria gran pregiudicio e danno a
tutta questa Università</i>”.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Ebbene cosa decidono i Consiglieri:</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
“<i>Hanno ordinato e ordinano che
detto ponte sia come prima raccomodato e di novo restaurato a fine
posino passar le mercantie secondo le occorrentie e si facia una
grida et ognuno che habbi bestie tutti li debano aver precettati e
conduti per portar la materia cioè calcina, pietre e sabione et
ordinano(</i>ecco la parte che ci interessa<i>) per esser in procinto
dil portare le castagne che ognuno sia obligato a mandar un suo per
casa ad ajutar in far tale riparatione</i>”.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Gli abitanti delle frazioni sulla
destra Taro, visto che sono in procinto di portar le castagne al
mercato del Borgo( e quindi a guadagnare) vengono obbligati
indistintamente uno per ogni famiglia a prender parte ai lavori di
riparazione del ponte.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Tra parentesi dirò che la notizia di
questa esondazione mi ha dato un certo sollievo. Quando oggi
accadono cose di questo tipo giornali e televisioni vanno a gara nel
farci sentire colpevoli di chissà quali delitti. E invece è
consolante sapere che anche allora in assenza di asfalti,
costruzioni, scavi succedevano, spesso, questi disastri.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Comunque il documento attesta, prima di
tutto, in qual modo la Comunità sapesse, in poco tempo mobilitarsi
in presenza di bisogni generali e poi l’importanza che già nel
cinquecento dovevano avere le castagne, se il solo fatto di
appartenere alla categoria di coloro che possedevano castagneti,
autorizzava il Consiglio a precettarne uno per famiglia.
</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Un altro e ultimo salto a ritroso nel
tempo.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Siamo nella seconda metà del
‘400,(qualcosa come più di 500 anni fa) il principe Fieschi fa
dono a Borgotaro di un nuovo Statuto.
</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Esso conteneva norme relative
all’organizzazione sociale e amministrativa: quindi tasse,
giustizia, delitti e pene, contratti, successioni, feste, fiere,
tempi dei raccolti, igiene pubblica, diritti e doveri. Insomma lo
statuto era al tempo stesso, carta costituzionale, codice civile e
penale, riferimento preciso e puntuale per ogni controversia.
</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Ebbene quando si parla del modo di
amministrare la giustizia troviamo che anche questa si fermava in
alcune occasioni particolari.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
All’art. 6 del secondo libro, si
elencano i giorni festivi. Ebbene per il mese di settembre vengono
considerati tali anche quelli(cito) “<i>dal quindicesimo
giorno(</i>sottinteso di settembre<i>) sino alle calende di novembre
per le vendemmie, le semine e la raccolta delle castagne</i>”. E si
aggiunge<i>” In tutti questi giorni siano sospesi interrogatori e
sequestri e si plachi il rumore provocato dalle cause civili per le
quali si applicheranno le formule del procedimento sommario</i>”.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
E più avanti all’art. 36 del libro
sesto si legge:</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
“<i>Nessuno può accusare alcun
animale né persona che mangi e raccolga le castagne nei boschi di
castagne se non nei mesi di settembre, ottobre, novembre, sino al
compimento del giorno dieci del mese di dicembre</i>”.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
E qui facciamo una incursione negli usi
e costumi in vigore fino a qualche decennio fa, quando dopo il
raccolto delle castagne, era lecito a terzi di raccogliere il
prodotto rimasto a terra. Azione che in termine dialettale veniva
detta “Racià”, ossia “andà a raciu”. Così come avveniva
per il grano dove i terzi erano autorizzare a “spigolare” dopo la
mietitura.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Vista la documentazione storica, è
naturale che questo frutto abbia creato da noi quella che possiamo
chiamare la “cultura della castagna” che noi troviamo ancora oggi
nella toponomastica, nei cognomi, nei soprannomi, nei proverbi e nei
modi dire, nella gastronomia, fino in quella che viene detta
architettura spontanea.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Diciamo intanto che non tutte le
castagne sono uguali . Pochi oggi, a dire il vero, riescono a
riconoscere le varietà delle castagne. Al massimo i più dividono i
frutti in due parti: i marroni e le castagne normali..</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
In realtà le varietà d’albero erano
innumerevoli, sia selvatiche che domestiche. Nei nostri boschi sono
presenti sia maestosi castagni “domestici”, quelli cioè
innestati, che quelli “selvatici”. Questi ultimi sono certamente
meno maestosi e monumentali , ma più svettanti e quindi ottimi da
legname, ma in grado altresì di produrre buoni frutti anche se
spesso hanno il difetto di contenere nei ricci una sola piccola
castagna tra due “güson” ossia castagne che presentano la sola
buccia senza quasi contenuto.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Comunque sia, fossero d’albero
domestico o selvatico, molte erano e sono le varietà di castagne. E
qui i nomi dialettali sono talmente tanti da rappresentare, penso,
l’esempio di come a volte il dialetto sia più ricco della lingua
dotta. Denominazioni che erano importanti perché dietro il nome
stava l’utilizzazione ottimale di questi frutti.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Proviamo a citarne alcune, di queste
varietà:</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
<b>Rus’tt</b>’: buccia rossiccia,
frutto piccolo saporito, adatto per baletti e per l’essiccazione.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
<b>Massèiz’</b>: buccia scura,
frutto piccolo, adatto come le precedenti</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
<b>Luv’tt’</b>: frutto grosso, ma a
lobi, adatto per le “pelate”, non per l’essiccazione dando
molto scarto(p’stüri)</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
<b>Fojastr’tta</b>: frutto piccolo,
rotondo, duro, buono per balletti e anche per l’essiccazione
</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
<b>E poi..</b></div>
<b>Lincardèin’</b><br />
<b>Bratèin’</b><br />
Garbel’<br />
<b>P’rt’gasi</b><br />
<b>Tramuntan-n</b><br />
<br />
<div style="font-style: normal;">
Il prodotto poteva mantenersi fresco e
come tale consumato da ottobre fino a Pasqua. Per conservarli più a
lungo spesso venivano lasciate dentro i ricci ammucchiati, ai quali
si attingeva di volta in volta.
</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
I montanari conoscevano molto bene
l’utilizzazione ottimale d’ogni varietà.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Comunque si mangiavano bollite, i
<i>bal’tti</i>.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Oppure liberate della buccia cotte in
acqua salata con un po’ di semi di finocchio selvatico e allora si
avevano l’ <i>plà</i>, ossia le pelate che oltre ad essere
mangiate sole potevano anche essere immerse bollenti nel latte freddo
o fredde nel latte tiepido.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Le castagne si mangiavano anche
arrostite nel camino o sopra i coperchi della stufa.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Secche erano la gioia dei bambini, ma
non solo, e duravano tutto l’anno. Anch’esse potevano essere
bollite e si mangiavano così o spappolate nel latte</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Grandi quantitativi di castagne
venivano tramutati in dolcissima farina attraverso l’essiccazione
che avveniva in appositi “essiccatoi” che venivano costruiti
lontani dalle abitazioni nel fitto del bosco.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
In dialetto “<i>casel</i>’”, in
lingua <b>“metati”</b> nome veramente spaventoso lontano mille
miglia dalla semplicità di quelle costruzioni che numerose ancora
s’incontrano nei nostri boschi.
</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Questi essiccatoi erano formati da un
unico locale di forma rettangolare, con pavimento di terra, e come
solaio avevano la “<i>gra</i>”, un graticcio in listelli di
castagno. Sopra venivano stese le castagne, sotto si accendeva un
fuoco che ben controllato giorno e notte trasformava il frutto da
fresco a essiccato. L’operazione durava una ventina e più giorni.
Il legno che si bruciava doveva essere una “<i>sôca</i>”, ossia
derivante da un ceppo di castagno. Questo perché la “sôca” non
fa fiamma.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Ma potevano essere essiccate anche
nelle cucine dell’abitazione, da qui quel colore nero fumo tipico
delle abitazioni di campagna.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
A volte, quando tra le castagne ve
n’erano alcune marce, il baco che stava all’interno usciva dalla
castagna a causa del caldo che saliva.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Quindi, attaccato come un “ragnetto”
ad una bava, calava verso il tavolo di cucina. Spesso non era uno
solo, ma a decine scendevano cosicché l’attenzione della massaia o
dei commensali doveva essere massima per non dover correre il rischio
di mangiarne qualcuno finito nella pentola o nel piatto.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Seguiva l’operazione della pulitura.
Si riempivano grosse “<i>büsach’</i> (sacchi) di prodotto,
quindi quattro persone prendevano i quattro lembi e si batteva dalle
20 alle 25 volte il sacco. Quindi le donne passavano il prodotto al
vaglio.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Si ripeteva poi nuovamente l’operazione
sia della battitura che della vagliatura, fino ad ottenere il
prodotto secco ben pulito.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Tra le castagne ve n’erano sempre
alcune che non si erano seccate completamente, erano invece tenere,
si masticavano bene ed erano saporitissime. In dialetto venivano
chiamate “<i>l’ lèint o l’nton</i>.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Queste castagne erano il terrore dei
mugnai. Infatti bastava una di queste castagne per “<i>l’p’gà</i>”
la macina.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Questa castagna impiastrava talmente la
macina che bisognava interrompere la molitura e sollevare la macina
per ripulirla.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
E’ proprio dal prodotto secco, poi
ridotto in farina, che la gastronomia attingeva a piene mani.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
E qui la fantasia spaziava in ogni
direzione nel tentativo di diversificare in qualche modo quel sapore
che rischiava di essere sempre lo stesso.
</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Molti sono quindi gli utilizzi:</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Come polenta: distinta in due versioni.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Quella che si cuoceva al pari di quella
di farina di melica ed era quindi abbastanza soda, da potersi
tagliare a fette con il classico filo di refe. La si mangiava sorda o
con formaggio casereccio o ricotta.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
E quella detta “<i>pulèinta
d’stèiza</i>” molto tenera, che veniva appunto distesa sopra un
sostegno in legno posto in mezzo alla tavola. Ognuno con il proprio
cucchiaio cominciava a mangiarla dal proprio lato andando avanti
verso il centro, fin che ce n’era. Su questa polenta veniva spesso
versato un impasto di ricotta, latte e pecorino.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Accenno di passaggio ai <i>padl’tt</i>i
, le frittelle ben conosciute. Piatto saporito e veloce da preparare.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Alle castagnacce, arricchite con
uvetta, pinoli.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Alle pattone, ottime con la ricotta.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Ma si facevano spesso anche le
tagliatelle</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
La zuppa di castagne secche che
s’otteneva mettendo in ammollo(in acqua o latte) il frutto secco
per alcune ore. Quindi si cocevano a lungo aggiungendo un poco di
sale. Prima di toglierle dal fuoco venivano condite con panna o
burro.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Cito un piatto poco conosciuto che si
rifà a tempi lontani Veniva preparato la sera dei Santi durante il
tradizionale filosso. Il nome è tutto un programma: <i>Pürgatoriu</i>
o se volete castagne fiammeggianti</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Si procedeva così:</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Si arrostivano le castagne, si
sbucciavano e ancor calde venivano poste su di un vassoio di lamiera
o in padella bene asciutta.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Si irroravano le castagne con la
grappa, sopra una spolverata di zucchero, poi si dava fuoco al tutto.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Si spegnevano luci, lumi o lanterne e
il piatto veniva presentato al buio tutto fiammeggiante. Appena le
fiamme si spegnevano si riaccendeva il lume e si gustavano le
castagne.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Da ultimo, ma ci sarebbero molti altri
piatti, cito la marmellata e in particolare la “<i>patouna d’la
düra”.</i></div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Quest’ultimo era un dolce che veniva
preparata durante il periodo natalizio. Ricordo di averlo mangiato
quando durante l’ultima guerra ero sfollato a Cipalo di Buzzò.
Nell’impasto a base di farina di castagne, venivano aggiunte noci,
pinoli, fichi secchi. Era molto compatto, quasi duro e si manteneva
anche per mesi. Ricordo anche il brucior di stomaco che provocava.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
La gastronomia mi dà lo spunto per un
breve incursione nei proverbi e modi dire legati a questo frutto.</div>
<br />
<em>La castignasa</em><br />
<br />
<i>Cum’ a t’ tröva a t’ lasa</i><br />
<br />
<div style="font-style: normal;">
Ossia la castagnaccia come ti trova di
lascia nel senso che era poco sostanziosa e nutriente.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Un altro proverbio che lascia
sottintendere non pochi contrasti e litigi dice:</div>
<em></em><br />
<em>La castagna a gh’ha la cua</em><br />
<br />
<i>Chi la ciapa l’è la sua</i><br />
<br />
<div style="font-style: normal;">
Letteralmente la castagna ha la coda
chi la prende è la sua</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
La castagna cade, rotola, si sposta
come un essere vivente(ecco il riferimento alla cosa) e se va a
finire in luogo diverso da quello del proprietario dell’albero,
chiunque può raccoglierla.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Quest’uso pare non sollevasse
problemi quando ad esempio la castagna cadeva sulla pubblica via.
Ancora nei giorni scorsi, mi è accaduto di raccogliere castagne
sulla strada asfaltata che porta a Buzzò, anche se il bosco era
contornato da quelle orrende strisce bianco-rosse in segno di
divieto.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Ma pare invece che le cose non fossero
tranquille quando i confini di proprietà correvano all’ interno
del bosco. Sostengono alcuni(ancor oggi) che se dal loro albero
cadono castagne ben
</div>
riconoscibili e vanno a finire nel
bosco altrui, conservino solo loro il diritto a raccoglierle. Ho
constatato questo dissidio tra due persone da me interpellate in
questi giorni.<br />
<br />
<div style="font-style: normal;">
Un altro proverbio che lega, come
spesso accadeva, un raccolto non ad una data, ma al nome di un santo
recita:</div>
<br />
<i>P’r San Maté</i><br />
<em>L’ castagn’ sutu ai pé</em><br />
<br />
Per San Matteo le castagne sotto i
piedi<br />
<br />
<div style="font-style: normal;">
A indicare che alla ricorrenza di San
Matteo(21settembre), le castagne cominciavano a cadere.
</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Rientra invece nelle similitudini, dire
di un uomo robusto “<i>l’è fort’ cum’ un castagnu”, l’è
un castagnon .</i></div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Ma siccome da noi spesso l’essere
grande e grosso significava anche portarsi dietro un giudizio poco
lusinghiero sulle proprie qualità intellettive ecco un noto
proverbio che dice:</div>
<br />
<i>Al castagnu dal Madon</i><br />
<br />
<i>Grand’ grosu e ben cujon.</i><br />
<br />
<div style="font-style: normal;">
Il Madone è un toponimo, ossia nome di
un luogo, in frazione Baselica, assai noto per la presenza di
castagni secolari.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Quindi la traduzione letterale è:</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Il castagno del Madone</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Grande, grosso e ben coglione. (scusate
ma non c’è altra traduzione)</div>
<br />
E a proposito di toponimi, sono molti quelli
legati alla castagna<br />
<br />
<div style="font-style: normal;">
A Belforte esiste un gruppo di case
<i>detto l’ castagnöl’</i> “le castagnole”</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
A Tiedoli: le prime case dopo Magrano
si chiamano “<i>la castagnöla</i>” “la castagnola”.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Ma la castagna la ritroviamo presente
nei cognomi borgotaresi</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Castagnoli è un cognome assai noto e
diffuso a Borgotaro</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Nei soprannomi: Castagnö(riferito a
coloro che portano il cognome Del maestro)
</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Castignasa(riferito al cognome Bracchi)</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
E mi chiedo chi meglio del prof.
Bracchi potesse introdurre questo convegno visto che sia da parte di
padre “Castignasa” che di madre che porta il cognome di
Castagnoli, è strettamente legato a questo frutto. Posso anche
aggiunge per completezza di informazione che il prof. Abita a Parma
in Via “Due castagne”</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Anche nei funghi: esistono infatti i
<b>fonzi castagnèri</b> </div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
I castagni, o meglio i loro tronco in
questo caso, hanno reso un grande servigio alla popolazione
borgotarese.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Infatti nel 1929 la famosa Industria
Ruggeri Benelli di Prato, metteva in funzione a Borgotaro uno
stabilimento per la produzione di estratti tannici, rilevato poi
dalla F.N.E.T (fabbrica nazionale estratti tannici). Occorrevano
quindi grandi quantità di legname di castagno, le caratteristiche
“schiappe” ottenute dalla spaccatura verticale del tronco i
quattro parti.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Tutto il lavoro che stava a monte
veniva condotto con metodi primitivi e richiedeva pertanto numerosa
manodopera sia per il taglio manuale sia per il trasporto a mezzo di
centinaia di muli, oltre che all’esercizio di teleferiche e
all’attività di accatastamento e carico.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Si può dire che per decine di anni, se
si considera il centinaio di persone impiegate nello stabilimento e
più del doppio come indotto, circa 500 persone siano vissute grazie
a questo stabilimento.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Da ultimo vorrei qui assimilare il
castagno al maiale.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Che se del noto animale nulla si sciupa
o si scarta, altrettanto mi pare si possa dire dell’albero del
castagno.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Il tronco, buono da lavoro(mobili,
botti, tini, secchi per l’acqua, ma anche per ricavare truogoli e
bui, ossia arnie rudimentali), da ardere, o per la produzione di
estratti tannici.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Le matricine lunghe e dritte, adatte a
pali o fittoni, perché resistenti alle intemperie, o se giovani per
costruire le ceste da legna e da frutta.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
I verdi virgulti, assai “strupignusi”,
si storcevano e diventavano assai flessibili, quindi usati come lacci
per chiudere i sacchi pieni di grano.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
I rami più vecchi ad uso fascine per
stufe e forni.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Le foglie verdi per appoggiarvi le
pagnotte prima di introdurle nel forno.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Le foglie secche e i ricci venivano
raccolti per farne strame, lettiera per le stalle, operazione che
manteneva i boschi puliti.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Inoltre, quando il fieno veniva a
scarseggiare e ciò un tempo accadeva spesso, si usava come si dice
“far la foglia”. Ossia si spezzavano i rami sottili ancora
fogliati, se ne facevano mazzetti con i quali si formavano dei
pagliai , quindi usati come alimento per le mucche, così come si
faceva comunemente con i rami dei cerri.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Non v’era nulla del castagno che
venisse sprecato.</div>
<br />
<div style="font-style: normal;">
Un albero quindi prezioso, oggi
purtroppo dimenticato.<br />
<br />
<strong><u><em>Intervento in occasione del convegno sui prodotti locali, svoltosi a Borgotaro nel settembre 2006.</em></u></strong></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-62570918857488491372013-10-09T10:01:00.003-07:002013-10-09T12:37:22.093-07:009 - STORIA DEL CALCIO BORGOTARESE<br />
<span style="color: blue; font-size: medium;"><b><em>Campionato di Promozione
1948 - 49</em></b></span><br />
<br />
<br />
La Borgotarese partecipa al campionato ligure di Promozione non
perché sia retrocessa, ma a causa di una riorganizzazione
strutturale dei campionati nazionali.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
In base a tali norme, le
prime due classificate del precedente torneo (Sestrese e Sestri
Levante) andavano a comporre un girone di una Serie C non più
regionale, ma nazionale, le altre a formare una nuova struttura:
quella del campionato di Promozione a base regionale. Ecco perché in
questo campionato ritroviamo le solite squadre ad esclusione delle
due rimaste in Serie C.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Le novità sono
rappresentate da Novese, Intemelia (Ventimiglia), Vado, Sp. Savona,
Cairese, Albenga, Alassio, squadre che avevano partecipato alla Serie
C della Liguria di Ponente.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Molte le novità nella
formazione della nostra squadra. Le partenze sono numerose e tutte
“pesanti”: De Carpentieri, Capitelli, Valla, Rostagno, Curletto e
Moizo.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Importanti anche i nuovi
arrivi: Sain, anziano portiere, già del Genoa e
dell’Ambrosiana-Inter, con la quale vinse la Coppa Italia1939;
Tortora, giocatore – allenatore anch’egli con trascorsi in serie
A. Poi, via via, lungo il campionato sono arrivati: Valeni, Zecca e
Fontana. Da segnalare anche l’arrivo di un massaggiatore che
diventerà una specie di istituzione: l’ndimenticabile Olindo.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Per il resto si ricorrerà
spesso ai giovani: Bianco, Saglia, Pattoneri.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sarà un ottimo
campionato al termine del quale la Borgotarese, al di là di ogni
aspettativa, si classificherà al secondo posto.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<u><b>Le partite</b></u></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
1° giorn.
17.10.1948 <b>Borgotarese</b> – Bolzaneto <b>4-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora,
Bianco, Galluzzi, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
Reti: Bianco 2, Brugnoli, Aut.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
2° giorn.
24.10.1948 Varazze – <b>Borgotarese 2-1</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora,
Saglia, Galluzzi, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Invernizzi</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
3° giorn.
31.10.1948 <b>Borgotarese</b> – Rapallo <b>6-2</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora,
Bianco, Galluzzi, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
Reti: Bonici 2, Bianco, Tortora, Invernizzi, Galluzzi.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-weight: normal;">4°
giorn. 4.11.1948 Cornigliano – </span><b>Borgotarese 2-0</b></div>
<br />
BORGOTARESE: <i>Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi,
Brugnoli, Bonici, Tortora, Bianco, Galluzzi, Invernizzi</i>. (All.
Tortora).<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
5° giorn.
7.11.1948 <b>Borgotarese</b> – S. Savona <b>3-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora,
Bianco, Galluzzi, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
Reti: Tortora, Invernizzi, Aut.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
6° giorn.
14.11.1948 Vado – <b>Borgotarese 1-1</b> </div>
<br />
BORGOTARESE: <i>Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi,
Brugnoli, Bonici, Tortora, Bianco, Galluzzi, Invernizzi</i>. (All.
Tortora).<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Tortora.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
7° giorn.
21.11.1948 <b>Borgotarese</b> – Lavagna <b>0-0</b></div>
<br />
BORGOTARESE: <i>Sain, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi,
Brugnoli, Bonici, Tortora, Valeni, Galluzzi, Invernizzi</i>. (All.
Tortora).<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
8° giorn.
28.11.1948 Cairese – <b>Borgotarese 0-1</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora,
Valeni, Galluzzi, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Galluzzi</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
<span style="font-weight: normal;">9°
giorn. 5.12.1948 </span><b>Borgotarese</b><span style="font-weight: normal;">
– Alassio </span><b>2-1</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora,
Valeni, Saglia, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Tortora, Valeni.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
10° giorn.
8.12.1948 Sarzana – <b>Borgotarese 0-1</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora,
Valeni, Saglia, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
Reti: Azzali (rig.)<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
11° giorn.
12.12.1948 <b>Borgotarese</b> – Rivarolo <b>3-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Brugnoli, Bonici, Tortora,
Valeni, Galluzzi, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Galluzzi 2,
Invernizzi.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
12° giorn.
19.12.1948 Pontedecimo – <b>Borgotarese 2-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Invernizzi, Bonici, Tortora,
Valeni, Galluzzi, Bianco</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
13°
giorn.26.12.1948 <b>Borgotarese</b> – Novese <b>2-0</b></div>
<br />
BORGOTARESE: <i>Sain, Azzali, Buscaglione, Saglia, Leonardi,
Fazzi, Bonici, Tortora, Valeni, Galluzzi, Invernizzi.</i> (All.
Tortora).<br />
<br />
Reti: Invernizzi, Galluzzi.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
14° giorn.
2.1.1949 <b>Intemelia</b>-Borgotarese <b>0-1</b> <span style="font-size: x-small;">(sospesa
per impraticabilità di campo. Recuperata il 23.1.1949)</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Valeni,
Galluzzi, Invernizzi. </i>(All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Valeni.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
15° giorn. 6.1.1949
<b>Borgotarese</b> - Imperia <b>1-2</b>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Valeni,
Galluzzi, Invernizzi. </i>(All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Invernizzi.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
16° giorn. 9.1.1949
Entella – <b>Borgotarese 0-3</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Uva, Tortora, Valeni,
Bucchini, Invernizzi. </i>(All. Tortora).</div>
<br />
Reti: Valeni 2, Invernizzi.
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
17° giorn.16.1.1949
Albenga – <b>Borgotarese 3-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Valeni,
Galluzzi, Invernizzi. </i>(All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
23.1.1949 Intemelia
- <b>Borgotarese 1-0 </b><span style="font-size: xx-small;">(Recupero
della partita non disputata il 2.1.1949)</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Pattoneri, Leonardi, Zecca, Uva, Tortora,
Valeni, Bucchini, Invernizzi. </i>(All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
18° giorn. 6.2.1949
Bolzaneto – <b>Borgotarese 2-1</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Cantarelli, Tortora,
Valeni, Fontana, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Valeni.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
19° giorn. 13.2.1949
<b>Borgotarese</b> - Varazze <b>1-1</b></div>
<br />
BORGOTARESE: <i>Sain, Azzali, Buscaglione, Pattoneri, Leonardi,
Zecca, Bonici, Tortora, Fontana, Fazzi, Invernizzi</i>. (All.
Tortora).<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Fazzi.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
20° giorn. 20.2.1949
Rapallo – <b>Borgotarese 0-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora,
Avanzini, Fontana, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
21° giorn. 6.3.1949
<b>Borgotarese</b> - Cornigliano <b>2-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi,
Valeni, Fontana, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Fontana,
Invernizzi.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
22° giorn. 13.3.1949
Savona – <b>Borgotarese 1-2</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi,
Valeni, Fontana, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Tortora (rig.),
Invernizzi.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
23° giorn.
20.3.1949 <b>Borgotarese</b> – Vado <b>1-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi,
Valeni, Fontana, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Tortora.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
24° giorn.
27.3.1949 Lavagna – <b>Borgotarese 1-1</b></div>
<br />
BORGOTARESE:<i> Sain, Azzali, Buscag</i><i>lione</i>, <i>Fazzi,
Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Valeni, Fontana, Invernizzi.</i>
(All. Tortora).<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Fontana.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
25° giorn.
3.4.1949 <b>Borgotarese</b> – Cairese <b>2-1</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Valeni,
Fontana, Invernizzi. </i>(All. Tortora).</div>
<br />
Reti: Valeni 2.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
26° giorn. 10.4.1949
Alassio – <b>Borgotarese 2-1</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Tortora, Valeni,
Galluzzi, Invernizzi. </i>(All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Tortora.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La partita verrà in
seguito assegnata alla Borgotarese, in quanto l’arbitro ammetterà
che durante la gara un giocatore dell’Alassio che era stato espulso
si era rifiutato di uscire. Inoltre l’arbitro aveva concesso un
rigore a favore della squadra locale sentendosi minacciato.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
27° giorn. 17.4.1949
<b>Borgotarese</b> – Sarzana <b>4-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Tortora, Azzali, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni,
Fontana, Invernizzi. </i>(All. Tortora).</div>
<br />
Reti: Valeni 2, Bonici, Azzali(rig.).<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La Borgotarese raggiunge
il secondo posto in classifica.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
28° giorn.
24.4.1949 Rivarolo – <b>Borgotarese 3-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Tortora, Azzali, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi, Valeni,
Fontana, Invernizzi. </i>(All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
29° giorn.
1.5.1949 <b>Borgotarese</b> – Pontedecimo <b>4-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi,
Valeni, Fontana, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
Reti: Fontana 2, Valeni, Invernizzi.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
30° giorn.
8.5.1949 Novese – <b>Borgotarese 1-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi,
Valeni, Fontana, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
31° giorn.
15.5.1949 <b>Borgotarese</b> – Intemelia <b>0-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi,
Valeni, Fontana, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
32° giorn.
22.5.1949 Imperia- <b>Borgotarese 0-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi,
Valeni, Fontana, Invernizzi</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
33° giorn.
29.5.1949 <b>Borgotarese</b> – Entella <b>2-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi,
Valeni, Azzali, Fontana</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
Reti: ??<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
34° giorn.
5.6.1949 <b>Borgotarese</b> – Albenga <b>3-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>Sain,
Tortora, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Zecca, Bonici, Galluzzi,
Valeni, Invernizzi, Fontana</i>. (All. Tortora).</div>
<br />
Reti: Bonici, Buscaglione, Fontana.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Classifica finale:</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
Non siamo riusciti a
rintracciare la classifica finale. Abbiamo tuttavia trovato la
classifica, dopo la partita con l’Intemelia, quando mancavano
soltanto tre partite alla conclusione del campionato.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
A quella data la
Borgotarese si trovava al secondo posto a pari punti con la Sp.
Savona.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Poiché nelle ultime tre
partite, la Valtarese ne ha vinte due e pareggiata una, segnando
cinque gol e non subendone, pensiamo che alla fine si sia
classificata al secondo posto, come riferiscono, anche, molte
testimonianze orali. Trovarsi davanti a squadre come l’Imperia, il
Lavagna, l’Entella, il Rapallo, il Sarzana dev’essere stato
davvero un gran “bel vedere”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Classifica a tre
giornate dalla fine.</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
<span style="font-size: x-small;">Rivarolo p. 48</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese p.
38</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" lang="fr-FR" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Sp.
Savona p. 38</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Albenga p.
36</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Imperia p.
35</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Vado p. 31</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Varazze p.
31</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Lavagna p.
29</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Cornigliano p.
29</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Rapallo p.
28</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Entella p.
28</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Alassio p.
28</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Novene p.
27</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Ilva Ponte
X p. 27</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Bolzaneto p.
26</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Cairese p.
25</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">Intemelia p.
24</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
<span style="font-size: x-small;">Sarzana p. 22</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;"><u><b>Partite
disputate dalla Borgotarese</b></u></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">17.10.1948 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– Bolzaneto </span><span style="font-size: x-small;"><b>4-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">24.10.1948 Varazze
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 2-1</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">31.10.1948 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– Rapallo </span><span style="font-size: x-small;"><b>6-2</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">4.11.1948</span><span style="font-size: x-small;"><b> </b></span><span style="font-size: x-small;">Cornigliano</span><span style="font-size: x-small;"><b>
– Borgotarese 2-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">7.11.1948 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– S. Savona </span><span style="font-size: x-small;"><b>3-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">14.11.1948 Vado
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 1-1</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">21.11.1948 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– Lavagna </span><span style="font-size: x-small;"><b>0-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">28.11.1948 Cairese
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 0-1</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">5.12.1948</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese
– </b></span><span style="font-size: x-small;">Alassio</span><span style="font-size: x-small;"><b> 2-1</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">8.12.1948 Sarzana
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 0-1</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">12.12.1948 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– Rivarolo </span><span style="font-size: x-small;"><b>3-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">19.12.1948</span><span style="font-size: x-small;"><b> </b></span><span style="font-size: x-small;">Pontedecimo
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 2-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">26.12.1948</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– Novese </span><span style="font-size: x-small;"><b>2-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">6.1.1949
</span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;"> - Imperia
</span><span style="font-size: x-small;"><b>1-2</b></span><span style="font-size: x-small;"> </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">9.1.1949
Entella – </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 0-3</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">16.1.1949
Albenga – </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 3-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">23.1.1949
Intemelia - </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 1-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">6.2.1949</span><span style="font-size: x-small;">
Bolzaneto – </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 2-1</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">13.2.1949
</span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;"> - Varazze
</span><span style="font-size: x-small;"><b>1-1</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">20.2.1949 Rapallo
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 0-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">6.3.1949 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
- Cornigliano </span><span style="font-size: x-small;"><b>2-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">13.3.1949 Savona
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 1-2</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">20.3.1949 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese
– Vado 1-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">27.3.1949 </span><span style="font-size: x-small;">Lavagna
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 1-1</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">3.4.1949 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– Cairese </span><span style="font-size: x-small;"><b>2-1</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">10.4.1949
Alassio – </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 2-1</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">17.4.1949
</span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese – Sarzana 4</b></span><span style="font-size: x-small;">-</span><span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">24.4.1949 Rivarolo
- </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 3-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">1.5.1949 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– PonteX </span><span style="font-size: x-small;"><b>4-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">8.5.1949 Novese–
</span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 1-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">15.5.1949 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
- Intemelia </span><span style="font-size: x-small;"><b>0-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">22.5.1949 Imperia
- </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 0-0</b></span><span style="font-size: x-small;"> </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">29.5.1949 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese
- </b></span><span style="font-size: x-small;">Entella</span><span style="font-size: x-small;"><b> 2-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">5.6.1949 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese
- </b></span><span style="font-size: x-small;">Albenga </span><span style="font-size: x-small;"><b> 3-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b>Giocatori scesi in
campo, numero presenze e gol segnati:</b></i></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<table border="1" bordercolor="#000000" cellpadding="5" cellspacing="0" style="width: 189px;">
<colgroup><col width="108"></col>
<col width="28"></col>
<col width="20"></col>
<tbody>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Giocatori</b></span></td>
<td width="28"><span style="font-size: x-small;"><b>Pres.</b></span></td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>Gol</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Leonardi Pierino</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>34</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Sain</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>34</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Tortora</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>34</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>7</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Fazzi</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>33</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>1</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Invernizzi Mauro</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>33</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>10</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Buscaglione</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>32</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>1</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Bonici Onorato</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>31</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>4</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Valeni</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>26</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>10</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Galluzzi Pietro</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>25</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>5</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Azzali Angiolino</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>23</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>2</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Zecca</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>21</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Fontana</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>16</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>5</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Brugnoli Antonio</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>11</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>1</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Bianco Lino</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>6</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>4</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Saglia Achille</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>4</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Bucchini</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>2</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Pattoneri Tonino</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>2</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Avanzini</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>1</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Cantarelli</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>1</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Uva</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>1</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
</tbody></colgroup></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCEvZMHR9NbYMZLEMRp1aAZ_EfbxalxxBh6mmf5s1Dg1PgoivDSXBsuA1NiuYXXgMj5cBQWwJPbjXK5VLrHbOItC3ajR5ikTB3IJeZJbAc92hseX5bpdLZ8BwB6A_W_7Q0dJd-DZtnn9lG/s1600/chiavari.tif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCEvZMHR9NbYMZLEMRp1aAZ_EfbxalxxBh6mmf5s1Dg1PgoivDSXBsuA1NiuYXXgMj5cBQWwJPbjXK5VLrHbOItC3ajR5ikTB3IJeZJbAc92hseX5bpdLZ8BwB6A_W_7Q0dJd-DZtnn9lG/s320/chiavari.tif" width="253" /></a></div>
In piedi, da sx: Onorato Bonici, Fontana, Mauro Invernizzi. Accosciati: Valeni e Tonino Pattoneri. (9.1,49 - Entella Borgotarese 0-3)<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-20681558967016356812013-09-30T06:23:00.003-07:002013-09-30T06:28:47.913-07:008 - STORIA DEL CALCIO BORGOTARESE<br />
<u><b><span style="color: blue; font-size: large;"><em>Campionato Nazionale di Serie C 1947-1948</em></span></b></u><br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
Struttura dei
campionati in quella stagione:</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
<b>Serie</b>
A-B-<b>C</b> 1° Divisione 2°Divisione <br />
<span style="font-size: x-small;">(3°
livello)</span></div>
<br />
Dopo aver raggiunto un traguardo che davvero sembrava
irraggiungibile, l’intera comunità borgotarese si preparava ad
affrontare degnamente il nuovo gravoso impegno.<br />
<br />
Questo servizio, apparso sulla Gazzetta di Parma del 31 agosto
1947, può forse renderci l’idea del clima di attesa, se non
d’euforia, che si stava vivendo, in quei giorni, a Borgotaro.<br />
<br />
Dalla Gazzetta di Parma:<br />
<br />
“<i>Occhiate in Serie C – Tutto bene a Borgotaro.</i><br />
<br />
<i>Intensa ferve l’attività in vista della partecipazione della
squadra borgotarese al Campionato di Serie C.</i><br />
<br />
<i>Dopo la prima Assemblea plenaria dei soci con le relazioni
sull’attività della Società, si è avuta la riunione dei nuovi
dirigenti per lo studio del piano finanziario e per la formazione
della squadra.</i><br />
<br />
<i>Molto di concreto è stato fatto. La squadra sarà veramente
all’altezza dei suoi compiti. Vari acquisti di valore sono già
stati conclusi e il reparto attaccante, che rappresenta il tallone
d’Achille della vecchia compagine, si presenta del tutto o quasi
rinnovato col rientro di Capitelli e con l’ingaggio degli avanti
Barbieri e Rostagno dello Spezia. Oltre 400 mila lire furono in
seduta sottoscritte, mentre con pubblico manifesto la cittadinanza
era stata invitata a sostenere il sodalizio.</i><br />
<br />
<i>Giovedì si è avuta un’altra riunione in Municipio con
l’intervento anche di Mons. Arciprete</i>(!)<i>, invitati pure i
maggiori esponenti della città, industriali, commerciali ed
agricoli. Sono state prese alcune deliberazioni importanti. E siccome
il tempo stringe è da augurarsi che nell’interesse della città e
per la causa dello sport si giunga al successo. L’appello è
rivolto specialmente a chi può. Siamo convinti che le persone
facoltose risponderanno”.</i><br />
<br />
In provincia altre due squadre che parteciperanno alla Serie C
sono Fidenza e Salsomaggiore, ma nel girone emiliano-lombardo.<br />
<br />
In ottobre, inizia l’attività e Borgotaro ospita la squadra del
Parma B, forte di giocatori come Persia, Curti, Zampiccinini,
Bronzoni e Stabellini. Il risultato è a favore nostro:<br />
<br />
Borgotarese – Parma B 3-1<br />
<br />
Dalla Gazzetta di Parma: “<i>Contro la veloce e aggressiva
squadra del Borgotaro, le riserve del Parma sono state battute</i>”.
Si aggiunge anche, come nota tecnica, che la Borgotarese applica “<i>un
mezzo sistema</i>”.<br />
<br />
Ecco la formazione schierata dalla Borgotarese in quell’occasione:<br />
<br />
<i>De Carpentieri, Brugnoli, Buscaglione, Fazzi, Leonardi,
Ferrari, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Galluzzi, Valla.</i><br />
<br />
Le reti sono state realizzate da Invernizzi, Capitelli e Valla.<br />
<br />
Le novità sono rappresentate dal ritorno di Bruno Capitelli, dopo
l’anno in prestito al Fidenza, e dagli acquisti, tutti spezzini, di
De Carpentieri, Buscaglione, Fazzi e Moizo, ai quali si aggiungeranno
Rostagno e Curletto.
<br />
<br />
Iscritte 16 squadre:
<br />
<br />
Bolzaneto, Borgotarese, Bressana, Cornigliano, Derthona, Entella,
Lavagna, Pavia, Pontedecimo, Quarto, Rapallo, Rivarolo, Sarzana,
Sestrese, Sestri L., Varazze.<br />
<br />
Come si può vedere, un girone di ferro con la presenza di squadre
assai note, appartenenti a città ben più ricche e famose della
nostra. Spiccano, tra gli altri, i nomi della GE-Sestrese, del
Rapallo, del Pavia, dell’Entella Chiavari, del Lavagna..<br />
<br />
Nella Gazzetta di Parma di sabato 18 ottobre viene data notizia
dell’inizio del campionato e si dice che a Borgotaro scenderà la
formazione dell’Entella di Chiavari. Un inizio davvero impegnativo.<br />
<br />
<br />
<u><b>Le partite</b></u><br />
<br />
1° giorn. 19.10.1947 <b>Borgotarese</b> – Entella <b>1-1</b><br />
<br />
BORGOTARESE: <i>De Carpentieri, Brugnoli, Buscaglione, Fazzi,
Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Galluzzi, Valla</i>.
(All. Toso)<br />
<br />
Rete: Capitelli<br />
<br />
2a giorn.2.11.1947 Cornigliano – <b>Borgotarese</b> <b>5-0</b><br />
<br />
BORGOTARESE: <i>De Carpentieri, Brugnoli, Buscaglione, Fazzi,
Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Galluzzi, Valla</i>.
(All. Toso)<br />
<br />
3° giorn. 9.11.1947 <b>Borgotarese</b> – Rivarolo <b>2-1</b><br />
<br />
BORGOTARESE: <i>De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Fazzi,
Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Petrilli, Valla</i>.
(All. Toso)<br />
<br />
Reti: Capitelli, Invernizzi.<br />
<br />
<br />
4° giorn. 16.11.1947 Quarto - <b>Borgotarese</b> <b>0-1</b><br />
<br />
BORGOTARESE: <i>De Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Fazzi,
Leonardi, Rostagno, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Petrilli</i>,
<i>Valla</i>. (All. Toso).<br />
<br />
Rete:Invernizzi<br />
<br />
5° giorn. 23.11.1947 <b>Borgotarese</b> – Sarzana <b>1-0</b><br />
<br />
BORGOTARESE: <i>De Carpentieri, Azzali, Brugnoli, Fazzi, Leonardi,
Rostagno, Invernizzi, Moizo, Capitelli, Petrilli, Valla</i>. (All.
Toso).<br />
<br />
Rete: Valla<br />
<br />
<br />
6° giorn. 30.11.1947 <b>Borgotarese </b>– Derthona <b>5-1</b>
<span style="font-size: xx-small;">(La partita si svolge per accordi
a Borgotaro)</span><br />
<br />
BORGOTARESE: <i>De Carpentieri, Azzali, Brugnoli, Fazzi, Leonardi,
Rostagno, Invernizzi, Petrilli, Capitelli, Galluzzi, Valla</i>. (All.
Toso).<br />
<br />
Reti: Leonardi 2, Capitelli, Valla, Galluzzi<br />
<br />
<br />
7° giorn 7.12.1947 <b>Borgotarese</b> – Rapallo <b>3-2</b><br />
<br />
BORGOTARESE: <i>De Carpentieri, Azzali, Brugnoli, Fazzi, Leonardi,
Rostagno, Invernizzi, Petrilli, Capitelli, Galluzzi, Valla</i>. (All.
Toso).<br />
<br />
Reti: Rostagno, Galluzzi, Invernizzi(45’)<br />
<br />
<br />
Sospensione. La Borgotarese gioca in amichevole con il
Fiorenzuola. Tra i convocati anche Bonici II, Bianco, Borzoni,
Saglia.<br />
<br />
Borgotarese – Fiorenzuola 5-1 (Tre gol vengono segnati da
Valerio, un centravanti in prova).<br />
<br />
<br />
8° giorn. 21.12.1947 Pavia-<b>Borgotarese</b> <b>3-1</b><br />
<br />
BORGOTARESE: <i>De Carpentieri, Azzali, Brugnoli, Fazzi, Leonardi,
Rostagno, Invernizzi, Petrilli, Capitelli, Galluzzi, Valla</i>. (All.
Toso).<br />
<br />
(Non viene segnalato l’autore della rete)<br />
<br />
<br />
9° giorn. 28.12.1947 <b>Borgotarese </b>– Lavagna <b>2-0</b><br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Rostagno,
Invernizzi, Galluzzi, Capitelli, Ferrari, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Capitelli 2</div>
<br />
10° giorn. 4.1.1948 Sestrese – <b>Borgotarese 2-0</b><br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Rostagno,
Invernizzi, Moizo, Capitelli, Ferrari, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
11° giorn.
11.1.1948 <b>Borgotarese</b> – Bolzaneto <b>0-1</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Rostagno,
Invernizzi, Petrilli, Capitelli, Ferrari, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
12° giorn.
18.1.1948 PonteX – <b>Borgotarese 0-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Rostagno,
Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Moizo, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
13° giorn.
25.1.1948 <b>Borgotarese</b> – Bressana <b>6-2</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Rostagno,
Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Moizo, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
Reti: Capitelli 4, Invernizzi 2.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
14° giorn.
1.2.1948 Sestri L. – <b>Borgotarese 0-0 </b>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto,
Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
15° giorn.
8.2.1948 Varazze – <b>Borgotarese 1-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto,
Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
Termina il girone di
andata.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
16° giorn. 22.2.1948
Entella – <b>Borgotarese 3-2</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto,
Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Capitelli,
Curletto.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
17° giorn.
29.2.1948 <b>Borgotarese</b> – Cornigliano<b>1-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Rostagno,
Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Moizo, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Valla</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
18° giorn.
6.3.1948 Rivarolo – <b>Borgotarese 1-0 </b><span style="font-size: x-small;">su rig.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Rostagno,
Invernizzi, Fazzi, Capitelli, Moizo, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
19° giorn.
13.3.1948 <b>Borgotarese</b> – Quarto <b>0-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Brugnoli, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Curletto,
Invernizzi, Rostagno, Capitelli, Moizo, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
20° giorn.
20.3.1948 Sarzana – <b>Borgotarese 3-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Brugnoli, Buscaglione, Fazzi, Leonardi, Curletto,
Invernizzi, Moizo, Capitelli, Rostagno, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
21° giorn.
4.4.1948 Derthona – <b>Borgotarese 0-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto,
Bonici, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
22° giorn.
11.4.1948 Rapallo – <b>Borgotarese 1-0 su rig.</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto,
Bonici, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
23° giorn.
18.4.1948 <b>Borgotarese</b> – Pavia <b>3-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto,
Bonici, Fazzi, Capitelli, Galluzzi, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Galluzzi, Capitelli
2.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
24° giorn.
25.5.1948 Lavagna – <b>Borgotarese 1-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto,
Bonici, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Invernizzi. </i>(All. Toso)</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
25° giorn.
2.5.1948 <b>Borgotarese</b> – Sestrese <b>2-1</b></div>
<br />
Dopo aver battuto il forte Pavia, la Borgotarese sconfigge anche
la capolista Sestrese, squadra che vincerà il Campionato.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto,
Bonici, Fazzi, Capitelli, Galluzzi, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Capitelli 2.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
26° giorn.
9.5.1948 Bolzaneto – <b>Borgotarese 1-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Brugnoli, Fazzi, Leonardi, Curletto, Invernizzi,
Rostagno, Capitelli, Galluzzi, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
27° giorn.
16.5.1948 Bressana – <b>Borgotarese 1-2</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto,
Bonici, Fazzi, Capitelli, Invernizzi, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Bonici, Valla</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
28° giorn.
23.5.1948 <b>Borgotarese</b> – PonteX <b>1-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto,
Bonici, Fazzi, Capitelli, Galluzzi, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti: Capitelli</div>
<br />
29° giorn.
30.5.1948 <b>Borgotarese </b>– Sestri L. <b>0-0</b><br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto,
Bonici, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
30° giorn.
6.4.1948 <b>Borgotarese</b> – Varazze <b>0-0</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
BORGOTARESE: <i>De
Carpentieri, Azzali, Buscaglione, Brugnoli, Leonardi, Curletto,
Bonici, Fazzi, Capitelli, Rostagno, Valla</i>. (All. Toso).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<br />
<b>Classifica finale</b><br />
<br />
Sestrese 42 30 17 8 5 70 36<br />
<br />
Sestri L. 40 29 16 8 5 50 24<br />
<br />
Lavagnese 38 29 14 10 5 38 16<br />
<br />
Corniglianese 36 29 16 4 9 54 36<br />
<br />
Pavia 36 30 16 4 10 61 34<br />
<br />
Pontedecimo 34 30 14 6 10 39 27<br />
<br />
Rivarolese 32 30 14 4 12 38 35<br />
<br />
Borgotarese 31 30 12 7 11 33 30<br />
<br />
Bolzanetese 30 29 12 6 11 45 56<br />
<br />
Varazze 30 29 13 4 12 52 44<br />
<br />
Rapallo 28 30 11 6 13 46 43<br />
<br />
Entella 27 30 8 11 11 37 49<br />
<br />
Sarzanese 26 30 10 6 14 34 42<br />
<br />
Derthona 21 29 6 9 14 35 51<br />
<br />
Bressanese 13 30 4 5 21 30 80<br />
<br />
Quarto 10 30 3 4 23 26 86<br />
<br />
<br />
<u> <span style="font-size: x-small;"><b>Partite disputate dalla Borgotarese</b></span></u><span style="font-size: x-small;"></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">19.10.1947</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">-Entella </span><span style="font-size: x-small;"><b>1-1</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">2.11.1947 Cornigliano-</span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
</span><span style="font-size: x-small;"><b>5-0</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">9.11.1947</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">-Rivarolo </span><span style="font-size: x-small;"><b>2-1</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">16.11.1947 Quarto-</span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;"> </span><span style="font-size: x-small;"><b>0-1</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">23.11.1947</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">-Sarzana </span><span style="font-size: x-small;"><b>1-0</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">30.11.1947</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">-Derthona </span><span style="font-size: x-small;"><b>5-1</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">7.12.1947</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">-Rapallo </span><span style="font-size: x-small;"><b>3-2</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">21.12.1947 Pavia-</span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;"> </span><span style="font-size: x-small;"><b>3-1</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">28.12.1947</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">-Lavagna </span><span style="font-size: x-small;"><b>2-0</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">4.1.1948 Sestrese-</span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;"> </span><span style="font-size: x-small;"><b>2-0</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">11.1.1948</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">-Bolzaneto </span><span style="font-size: x-small;"><b>0-1</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">18.1.1948 Pontedecimo-</span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 0-0</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">25.1.1948</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">-Bressana </span><span style="font-size: x-small;"><b>6-2</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">1.2.1948 Sestri Levante-</span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 0-0</b></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;">8.2.1948 Varazze-</span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 1-0</b></span><br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">22.2.1848 Entella
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 3-2</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">29.2.1948</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– Cornigliano </span><span style="font-size: x-small;"><b>1-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">6.3.1948 Rivarolo
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 1-0 </b></span><span style="font-size: x-small;">su
rig.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">13.3.1948</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– Quarto </span><span style="font-size: x-small;"><b>0-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">20.3.1948 Sarzana
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 3-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">4.4.1948 Derthona
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 0-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">11.4.1948 Rapallo
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 1-0 </b></span><span style="font-size: x-small;">su
rig.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">18.4.1948</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– Pavia </span><span style="font-size: x-small;"><b>3-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">26.4.1948 Lavagna
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 1-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">2.5.1948 </span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– Sestrese </span><span style="font-size: x-small;"><b>2-1</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">9.5.1948 Bolzaneto
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 1-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">16.5.1948 Bressana
– </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese 1-2</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">23.5.1948</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– Pontedecimo </span><span style="font-size: x-small;"><b>1-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">30.5.1948</span><span style="font-size: x-small;"><b> Borgotarese
</b></span><span style="font-size: x-small;">– Sestri L. </span><span style="font-size: x-small;"><b>0-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;">6.4.1948 </span><span style="font-size: x-small;"><b>Borgotarese</b></span><span style="font-size: x-small;">
– Varazze </span><span style="font-size: x-small;"><b>0-0</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Giocatori scesi in
campo, numero presenze e gol segnati:</b></span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<table border="1" bordercolor="#000000" cellpadding="5" cellspacing="0" style="width: 189px;">
<colgroup><col width="108"></col>
<col width="28"></col>
<col width="20"></col>
<tbody>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Giocatori</b></span></td>
<td width="28"><span style="font-size: x-small;"><b>Pres.</b></span></td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>Gol</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Capitelli Bruno</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>30</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>16</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>De Carpentieri</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>30</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Fazzi</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>30</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Leonardi Pierino</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>30</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>2</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Valla</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>29</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>4</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Azzali Angelo</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>26</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Rostagno</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>26</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Brugnoli Antonio</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>25</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Buscaglione</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>25</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Invernizzi Mauro</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>23</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>5</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Curletto</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>15</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>1</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Moizo</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>12</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Galluzzi Pietro</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>10</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>3</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Bonici Onorato</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>9</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>1</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Petrilli Renzo</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>7</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="108"><span style="font-size: x-small;"><b>Ferrari Peppino</b></span></td>
<td width="28"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>3</b></span></div>
</td>
<td width="20"><div align="RIGHT">
<span style="font-size: x-small;"><b>0</b></span></div>
</td>
</tr>
</tbody></colgroup></table>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-76379387231355250352013-09-29T02:10:00.002-07:002013-09-29T02:19:12.352-07:007-STORIA DEL CALCIO BORGOTARESE<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWs1bk6kFN_MkxyNMhTDyQNrnYmNq40NhJzn7a_LdhWtybI2zOEAkuBNWbj7gwJ2jFyzAAvO0kr_Dsv-inWEQCMfrUhK6SizCcbUa5bwo5pNdBJdf98n3yPqYIEPXiMufs08z12k4oymZL/s1600/neve.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWs1bk6kFN_MkxyNMhTDyQNrnYmNq40NhJzn7a_LdhWtybI2zOEAkuBNWbj7gwJ2jFyzAAvO0kr_Dsv-inWEQCMfrUhK6SizCcbUa5bwo5pNdBJdf98n3yPqYIEPXiMufs08z12k4oymZL/s1600/neve.bmp" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">In trasferta. Da Sx: Renzo Petrilli, Peppino Ferrari, Pierino Leonardi (Tabacu),<br />
Antonio Brugnoli (Gneto), con le tradizionali valigette.</td></tr>
</tbody></table>
<h2 align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<em><span style="color: blue;">Campionato di
prima categoria 1946-1947</span></em></h2>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
Le polemiche seguite alla ripetizione della finale con la Pesenti
avevano creato una certa tensione tra l’U.S. Borgotarese e il
Comitato Provinciale della Federazione Calcio.<br />
<br />
Così, forse anche dietro suggerimento dell’allenatore Toso, si
decise di abbandonare il girone parmense e di iscriversi a quello
ligure di Prima Categoria.<br />
<br />
Fu una scelta indovinata, infatti la nostra squadra terminò il
campionato al primo posto e si laureò campione del girone…Ligure!!!<br />
<br />
L’U.S. Borgotarese venne quindi ammessa al girone finale per
l’accesso alla Serie C.<br />
<br />
Le avversarie erano: Ligorno, Serravalle Scrivia e Pontremoli.<br />
<br />
Al termine del girone con partite di andata e ritorno, l’undici
borgotarese si classificherà al primo posto, conquistando così la
Serie C, tra la meraviglia e l’invidia dell’ambiente calcistico
parmense.<br />
<br />
Dalla Gazzetta di Parma del 20.10.46, si apprende che
nell’amichevole del giorno prima, il Fidenza(Serie C) ha schierato
due borghigiani: Bruno Capitelli e il portiere Spagnoli (Titì).
<br />
<br />
Il 28.10.46, amichevole a Borgotaro tra la nostra squadra e la
Pesenti. Quest’ultima s’impone per 2-1<br />
<br />
Non vengono pubblicate le formazioni. Dalla cronaca si apprende
che Contini (detto Boccacio - ex Pesenti) è il nuovo portiere della
Borgotarese e che la rete è stata segnata da Renzo Petrilli.<br />
<br />
Sfogliando la Gazzetta di Parma, non ho potuto fare a meno di
sbirciare quanto stava facendo “Bigio” in un campionato di Serie
C. Ecco il suo fantastico ruolino di marcia dopo le prime cinque
partite:
<br />
<br />
1° Robbio – Fidenza 1-3, segna anche Capitelli<br />
<br />
2° Fidenza – Abbiatense 1-0 rete di Capitelli<br />
<br />
4° Pavia – Fidenza 0-1 rete di Capitelli<br />
<br />
5° Fidenza-Derthona 1-1 rete di Capitelli<br />
<br />
Il campionato della Borgotarese inizia, comunque, il 23 novembre<br />
<br />
Nonostante le visite effettuate presso la Biblioteca comunale
"Mazzini" di La Spezia, non è stato possibile ricostruire
tutti i risultati della nostra squadra. Quanto pubblicato è stato
desunto da alcune notizie apparse sula Gazzetta di Parma, sul
"Corriere Apuano" di Pontremoli e sul "Tirreno".<br />
<br />
Sulla Gazzetta di Parma del 2.2.47, si legge:<br />
<br />
“<i>Senza tanto baccano e tante chiacchiere il Borgotaro che
partecipa al Girone D della 1° Div. Ligure, si è portato in testa
alla classifica in virtù di una serie di belle e positive partite.</i><br />
<br />
<i>La n/s Prov. si fa quindi onore anche in Liguria.</i><br />
<br />
<i>Oggi il Borgotaro ospita sul proprio terreno il Melara</i>”
(causa una nevicata, la partita verrà disputa il il 23.2.1947)<br />
<br />
<br />
16.2.1947 <b>Borgotarese</b>-Pontremoli 2-1<br />
<br />
VALTARESE: <i>Contini, Brugnoli, Feci Angiolino (Cavagnèin),
Borzoni, Leonardi, Ferrari, Invernizzi, Petrilli, Carpanini,
Gianpetroni, Valla</i>.(All. Toso)<br />
<br />
Reti: Campanini, Valla. (Per il Pontremoli segna il borgotarese
Aldo Feci).<br />
<br />
<br />
Sulla Gazzetta di Parma si legge: "Con la vittoria di
domenica il Borgotaro passa al 2° posto dietro il Migliarina".<br />
<br />
23.2 .47 <b>Borgotarese</b>-Melara 2-1<br />
<br />
Il Borgotaro si porta a un punto dal Migliarina, ma ha una partita
da recuperare a Spezia con la Termomeccanica.<br />
<br />
VALTARESE: <i>Contini, Brugnoli, Feci Angiolino (Cavagnèin),
Invernizzi, Leonardi, Borzoni, Galluzzi, Gianpetroni,
Carpanini,Ferrari, Valla</i>.(All. Toso)<br />
<br />
Reti: Carpanini 2
<br />
<br />
CLASSIFICA<br />
<br />
<table border="1" bordercolor="#000000" cellpadding="5" cellspacing="0" style="width: 293px;">
<colgroup><col width="126"></col>
<col width="62"></col>
<col width="74"></col>
<tbody>
<tr valign="TOP">
<td width="126">Squadra</td>
<td width="62">Partite</td>
<td width="74">Punti</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="126">Migliarina</td>
<td width="62">10</td>
<td width="74">14</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="126">Borgotarese</td>
<td width="62">9</td>
<td width="74">13</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="126">Limone</td>
<td width="62">10</td>
<td width="74">11</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="126">Aulla</td>
<td width="62">8</td>
<td width="74">10</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="126">Pontremoli</td>
<td width="62">9</td>
<td width="74">10</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="126">Levanto</td>
<td width="62">9</td>
<td width="74">10</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="126">Termomeccanica</td>
<td width="62">9</td>
<td width="74">9</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="126">Ponzano</td>
<td width="62">9</td>
<td width="74">8</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="126">Sarzana</td>
<td width="62">9</td>
<td width="74">8</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="126">Melara</td>
<td width="62">9</td>
<td width="74">4</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="126">Pegazzano</td>
<td width="62">9</td>
<td width="74">3</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="126"><br />
<br /></td>
<td width="62"><br />
<br /></td>
<td width="74"><br />
<br /></td>
</tr>
</tbody></colgroup></table>
<br />
<br />
2.3.47 Termomeccanica – Borgotarese 2-2 (al Picco, stadio di La
Spezia)<br />
<br />
Segna Carpanini(non c’è la formazione)<br />
<br />
30.3.47 Borgotarese – Levanto 1-0<br />
<br />
VALTARESE: <i>Contini, Feci, Borzoni, Ferrari, Leonardi,
Invernizzi, Galluzzi, Petrilli, Carpanini, Gianpetroni, Valla</i>.(All.
Toso)<br />
<br />
Rete: Giampetroni<br />
<br />
1.5 Melara – Borgotarese 1-4<br />
<br />
Reti: Galluzzi 2, Spagnoli, 2<br />
<br />
La Borgotares si porta in testa alla classifica.<br />
<br />
Classifica<br />
<br />
<table border="1" bordercolor="#000000" cellpadding="5" cellspacing="0">
<colgroup><col width="156"></col>
<col width="100"></col>
<tbody>
<tr valign="TOP">
<td width="61%">Squadre</td>
<td width="39%">Punti</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="61%">Borgotarese</td>
<td width="39%">21</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="61%">Migliarina</td>
<td width="39%">20</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="61%">Ponzano</td>
<td width="39%">20</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="61%">Pontremoli
</td>
<td width="39%">18</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="61%">Aulla</td>
<td width="39%">18</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="61%">Termomeccanica</td>
<td width="39%">18</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="61%">Levanto</td>
<td width="39%">16</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="61%">Limone</td>
<td width="39%">16</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="61%">Pegazzano</td>
<td width="39%">14</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="61%">Sarzana</td>
<td width="39%">12</td>
</tr>
<tr valign="TOP">
<td width="61%">Melara</td>
<td width="39%">12</td>
</tr>
</tbody></colgroup></table>
<br />
<br />
6.4.47 Pontremoli – Borgotarese 1-0<br />
<br />
Rete: Feci (Aldo) Rete, quindi segnata da un borgotarese!<br />
<br />
La partita verrà annullata per errore tecnico e ripetuta il 15
giugno con il risultato di 2-0 a favore del Pontremoli.<br />
<br />
Borgotaro –Limone ( o Limone – Borgotaro) finita 0-0 viene poi
data vinta al Borgotaro per posizione irregolare di un
giocatore.<u><b>Finali della 1^ Divisione Ligure Girone E</b></u><br />
<br />
Al termine del campionato<br />
<br />
Il 10 giugno, prima dell’inizio del girone finale, a Pontremoli
si svolgeva un incontro tra le rappresentative del Girone E e del
Girone D. Sul Corriere Apuano del 12 giugno veniva riportato il
risultato (3-2 a favore della nostra rappresentativa), ma non la
formazione. Dalla cronaca, tuttavia, si ricava che almeno tre
giocatori della Borgotarese facevano parte della squadra: Contini
Boccacci , portiere; Azzali e Brugnoli (Gneto), difensori.
<br />
<br />
29.6.1947 Pontremoli – <b>Borgotarese</b> 0-3<br />
<br />
Ancora una volta non ci è dato di conoscere la formazione. Dalla
cronaca apprendiamo che le reti sono state segnate da Leonardi,
Spagnoli, Campanini<br />
<br />
Dalla Gazzetta di Parma: “ <i>Reduce da un’amara sconfitta sul
campo del Ligorno il Borgotaro si è rimesso in carreggiata andando a
battere con un vistoso punteggio la squadra che sembrava la favorita
del girone, cioè il Pontremoli, nel suo temibile covo.</i><br />
<br />
<i>La vittoria è significativa e quel che più conta ottenuta con
un gioco chiaro e incisivo.</i><br />
<br />
<i>Il 1° tempo si è concluso a reti inviolate e poco faceva
sperare per il rimanente della contesa.</i><br />
<br />
<i>Senonché la ripresa ha mutato completamente la fisionomia
della gara. Il Borgotaro fattosi aggressivo ha domato gli avversari
segnando con Leonardi, Spagnoli e Campanini</i>.<br />
<br />
<br />
13.7.1947 Borgotarese – Serravalle Scrivia 1-0<br />
<br />
In assenza di formazione, riusciamo a ricavare dalla cronaca che
tra i giocatori schierati ci sono: Borzoni, Invernizzi, Valla,
Petrilli.<br />
<br />
Dalla Gazzetta di Parma: “ <i>Reduce il Borgotaro dal successo
sul Pontremoli per 3-0, ha stentato parecchio per piegare sul terreno
amico il Serravalle.</i><br />
<br />
<i>Sempre valida la difesa, agile e potente la mediana con Borzoni
e Invernizzi in ottima giornata. Sfocato l’attacco con il solo
Valla in efficienza e Petrilli troppo impegnato nella dura spola.</i><br />
<br />
La classifica dopo la 3a giornata delle finali<br />
<br />
Borgotarese punti 4<br />
<br />
Pontremolese punti 3<br />
<br />
Ligorno punti 3<br />
<br />
Serravalle punti 2<br />
<br />
Sulla Gazzetta di Parma di domenica 20 luglio 1947 (era giorno di
Sagra a Borgotaro) si poteva leggere:<br />
<br />
“<i>Oggi a Borgotaro proseguirà il torneo per le finali della
1^ Divisione Ligure. La partita fra la squadra locale ed il
Pontremoli si presume assai importante agli effetti della
promozione</i>.”<br />
<br />
La partita avrà il seguente risultato:<br />
<br />
<b>Borgotarese</b> – Pontremolese 1-1<br />
<br />
Sul Corriere Apuano del 24 luglio si legge: “<i>…le due
squadre hanno sprecato diverse occasioni per passare in vantaggio;
l’intera posta significava la promozione alla Serie C”.</i><br />
<br />
<br />
<br />
Borgotarese e Pontremolese si presentavano all’ultima partita
con la nostra squadra in vantaggio di un punticino. Toccava alla
Borgotarese il compito più difficile sul campo del Serravalle
Scrivia.<br />
<br />
Ecco i risultati di domenica 27 luglio:<br />
<br />
Pontremoli – Ligorno 4 – 2<br />
<br />
Serravalle Scrivia – <b>Borgotarese</b> 0 - 2<br />
<br />
<br />
Il Corriere Apuano così commentava la vittoria del Pontremoli:
“<i>Purtroppo non ha servito ad ottenere l’ambito premio della
promozione alla Serie C, il Borgotaro ci ha superati di un punto</i>”.<br />
<br />
Sulla Gazzetta di Parma del 30 luglio si poteva leggere:<br />
<br />
“<i>Il duello che sino dalle prime battute delle finali si era
delineato fra le squadre di Borgotaro e di Pontremoli ha avuto il suo
epilogo proprio nell’ultima giornata con la vittoria dei
borgotaresi che sul temuto campo del Serravalle Scrivia hanno
sgominato l’avversario con un netto 2 a 0. Col brillante successo i
rossi di Toso si sono assicurati il passaggio nella superiore
divisione passando di vittoria in vittoria, espugnando quasi tutti i
campi avversari, mentre il proprio rimaneva inviolato per l’intero
gravoso campionato.</i><br />
<br />
<i>La squadra borgotarese che, estromessa dal suo naturale girone,
ha tenuto alto il buon nome del calcio parmense, merita quindi il più
alto elogio</i><span style="font-size: medium;">”.</span><br />
<br />
Apprendiamo da questo che la nostra squadra si è iscritta al
girone ligure non per propria scelta, come pensavamo, ma perché
“<i>estromessa dal suo naturale girone</i>”.<br />
<br />
Serie partite:<br />
<br />
<b>Borgotarese</b> – Melara 2-1<br />
<br />
<b>Borgotarese</b> – Pontremoli 2-1<br />
<br />
Termomecca – <b>Borgotarese</b> 2-2<br />
<br />
<b>Borgotarese</b> – Levanto 1-0<br />
<br />
Oto.Melara – <b>Borgotarese</b> 1-4<br />
<br />
<div style="margin-left: 5cm; text-indent: -5cm;">
Pontremoli –
<b>Borgotarese</b> 1-0(verrà annullata per “errore tecnico” e
ripetuta il 15 giugno con la vittoria del Pontremoli per 2-0)</div>
<br />
Finali:<br />
<br />
Ligorno – <b>Borgotarese (vittoria del Ligorno)</b><br />
<br />
Pontremoli – <b>Borgotarese</b> 0-3<br />
<br />
<b>Bogotarese </b>– Serravalle S. 1-0<br />
<br />
<b>Borgotarese</b> – Ligorno (Pareggio)<br />
<br />
<b>Borgotarese</b> – Pontremoli 1-1<br />
<br />
Serravalle S. – <b>Borgotarese</b> 0-2<br />
<br />
<br />
<br />
<strong><em><u>La Borgotarese vince le finali e viene promossa in SERIE C !!!</u></em></strong>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-66649128922812147672013-09-27T14:11:00.001-07:002013-09-27T14:11:05.774-07:00TRADIZIONI BORGHIGIANE: Festa di Maria Bambina<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc7CjE3BVmlC8pghZeqAAsBwSTNfpXeM7MIQR3pnkOEk-wrY8ESEk1VY_oWfTDwct3XBEk5TDve2aZtaDcaHJaFm-Y4YRZVCnVfboD9ED6HnkgCl4iEZOW_oyTrB3d9eEWtMwCzIiCrXdz/s1600/scarlo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc7CjE3BVmlC8pghZeqAAsBwSTNfpXeM7MIQR3pnkOEk-wrY8ESEk1VY_oWfTDwct3XBEk5TDve2aZtaDcaHJaFm-Y4YRZVCnVfboD9ED6HnkgCl4iEZOW_oyTrB3d9eEWtMwCzIiCrXdz/s1600/scarlo.jpg" height="320" width="241" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">San Carlo Borromeo (Chiesa di Sant'Antonino)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: blue; font-size: medium;"><u><b><em>8 settembre –
Festa di Maria Bambina</em></b></u></span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Una tradizione che,
probabilmente, ha origini lontane, molto lontane.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">L'8 settembre, i lunari
riportano che la giornata invece di essere legata al nome di un
santo, è legata ad un avvenimento: la "Nascita di Maria",
detta anche festa di "Maria Bambina", o "Maria
nascente" in latino Mariae Nascenti</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Bene, in quella data, 8
settembre, si fa festa a Santa Maria del Taro, si fa festa alla
Madonna del Faggio, una chiesa situata nel territorio del comune di
Tornolo, ma dal punto di vista giuridico, dipendente dalla Parrocchia
di Compiano.,</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">La devozione alla festa di
Maria Bambina, si sviluppò specialmente in Lombardia. </span>
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Espressione di tutto
questo è lo stesso duomo di Milano, consacrato da San Carlo Borromeo
il 20 ott. 1572 e dedicato a Maria Nascente. Questa dicitura, in
lingua latina, Mariae Nascenti si può leggere sulla facciata del
Duomo.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Ma detto che questa festa
di Maria Bambina è molto popolare, mi voglio soffermare sulla
tradizione, tutta borgotarese, della quale vi ho parlato.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Dunque dovete sapere che,
un tempo, ogni anno per l'8 settembre, i borghigiani erano soliti
passare l'intera notte al cimitero per vegliare i loro morti.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Dal giornale "La
Giovane Montagna", dell'1 novembre del 1937, vi leggo quanto
scriveva lo storico borgotarese Pietro Rameri.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Mariae Nascenti: due
termini che sono un poema, che racchiudono in sè tutto il mistero
della redenzione.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Orbene, nel nome di Maria
che nasce, il non piccolo cimitero di Borgotaro, s'illumina nella
serena notte settembrina – non più calda e non ancora fredda –
di mille luci:</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">su ogni tomba brilla un
lume; presso ognuna la gente prega per i cari defunti.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">E' un pellegrinaggio di
popolo: su per l'erta via che conduce alla meta,un mormorio continuo
di preci.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">E' tradizione che nella
notte sacra alla Vergine, la Madonna liberi un'anima dal Purgatorio.
Quale?....non importa, ognuno prega per i suoi e per tutti, ognuno
spera che l'eletto sia uno della famiglia, ma la preghiera è comune.
Quello che è essenziale, si è che un'anima sia salva.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">All'alba, nella
cappelletta, s'iniziano le celebrazioni delle Messe.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Sfugge l'origine di tale
caratteristica usanza,: certo si è che è tuttora viva, specie fra
le donne borgotaresi.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">E' una pagina di folklore
paesano che meritva di esssere ricordata."</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Ancora oggi, l'8 settembre
d'ogni anno, si celebra al cimitero una Messa. E' quanto resta di
quell'antica tradizione. </span>
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-45664814537384144942013-09-24T02:49:00.004-07:002013-09-24T03:15:00.723-07:00LEGGENDE DELLA VALDITARO<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0">
<colgroup><col width="256"></col>
<tbody>
<tr>
<td valign="TOP" width="100%"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcXPWN4wr_jQRWSoWKc4bzLgFzd-GRLBMj-OIZL7SUSRQJNhs_CfGTGoTy_sON7gBlv7bPhL6D4iWxJAXaj-d8Q3lcyufMW_XRfGzLe7lg7fb2ZhagIppbwK8CKd-IflWTKbMxTkgkUZtb/s1600/100croci.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcXPWN4wr_jQRWSoWKc4bzLgFzd-GRLBMj-OIZL7SUSRQJNhs_CfGTGoTy_sON7gBlv7bPhL6D4iWxJAXaj-d8Q3lcyufMW_XRfGzLe7lg7fb2ZhagIppbwK8CKd-IflWTKbMxTkgkUZtb/s1600/100croci.jpg" height="320" width="234" /></a></div>
<h3 style="margin-bottom: 0.5cm;">
<em><span style="color: blue;">Le Cento Croci</span></em></h3>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0.5cm;">
…<span style="font-size: x-small;"><i>dove
si ritrovava un corpo morto si piantava una croce et tanto era il
numero di croci che si diceva delle cento croci<br />e così venne a
cambiare il suo primo nome di Lamba in Cento Croci. </i></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm; margin-left: 9.99cm; text-indent: 1.25cm;">
<span style="font-size: x-small;"><i>Antonio Cesena (1558) </i></span>
</div>
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm;">
La strada che
passava sul monte Lamba e che univa Borgotaro a Varese Ligure era
ritenuta una delle più pericolose, benché fosse di grande
importanza, come quella che permetteva alle popolazioni gli scambi
dei prodotti della marittima (olio, pesce, sale, tabacco, polvere
da sparo, vino) con quelli della nostra montagna (castagne,
farine, insaccati, funghi).
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
Le cronache antiche
parlano del passo come di “<i>loco horribile, selvaggio et
oscuro</i>” , dove molti vi morivano per mano d’assassini, ma
anche perché “<i>soffocati dalle gran nevi</i>”, dai venti e
da “<i>freddi et horridi tempi</i>”.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
Così sul passo, e
tutt’intorno, vi era una moltitudine di croci perché la pietà
dei buoni garantiva ai cadaveri una fossa e una semplice croce. Fu
così che la gente cominciò a chiamare Centocroci quel passo,
fino alla totale scomparsa del vecchio nome che, come abbiano
detto, era Lamba.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
Troppo era
importante questa via per non provvedere alla sua sicurezza, così
quei di Varese e di Valtaro decisero di costruire sul passo un
“<i>hospitio</i>” che avrebbe assicurato una maggior
protezione ai viandanti, ai pellegrini e ai mercanti che vi
passavano.</div>
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm;">
Lo
intitolarono a San Michele e ne presero possesso dei bravi monaci
che resero più sicuro il passaggio, soccorrendo gli sperduti per
nebbie e nevi, curandone altri affaticati e stanchi, altri ancora,
colpiti da mali o incidenti, venivano ospitati amorevolmente.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
Così il luogo
divenne famoso, “<i>frequentato e visitato da molte persone con
larghissime limosine</i>” e riferimento sicuro per tanti
viandanti.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
Non si sa quando, né
come, accadde che dei falsi frati prendessero un bel giorno il
possesso dell’<i>hospitio</i> di San Michele e il loro capo, non
si sa se frate o meno, che si faceva comunque chiamare Padre
Monaco, mise in atto “<i>una cosa rea e scelleratissima</i>”
per arricchirsi.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
Così, avendo “<i>il
diavolo per consigliero</i>”, fece di quel luogo fino ad allora
testimone di bene, un luogo infame e di morte.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
Questo “<i>indiavolato
huomo</i>” fece scavare un pozzo profondo a mezzo miglio
dall’<i>hospitio</i>, dopo di che, ogni volta che doveva
soccorrere, curare od ospitare qualche viandante che gli pareva
“<i>huomo da denari</i>”, con l’aiuto dei suoi, lo faceva
svenare e poi, dopo averlo spogliato di tutto, faceva gettare i
corpi “<i>nell’horribil pozzo</i>”.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
Scrive il cronista
che non “<i>possendo il divino giudicio d’Iddio comportare una
così horribil cosa</i>”, permise che il grave fatto venisse
alla fine scoperto.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
Gli uomini del monte
erano soliti tenere dei cani mastini per difendere i loro bestiami
dalle fiere che un tempo infestavano i nostri monti. E per la
verità in quei tempi i lupi erano talmente audaci e ingordi che
spesso attaccavano gli uomini, “<i>con tanto spavento di tutti
che anco gli uomini arditi e valorosi non si attentavano andare né
soli, né senza armi</i>”.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
I cani mastini,
assai numerosi, partendo dai casolari sparsi intorno alle
Centocroci, abbandonavano spesso i loro greggi e a schiere si
portavano sulla bocca “<i>del fetente pozzo</i>”, e vi
sostavano per ore “<i>urlando a gara; né si sa se fussero ivi
tratti dal giudicio di Dio, o dal fetore de putridi corpi</i>” .</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
I pastori, vedendo i
cani abbandonare le greggi, non sapevano spiegarsi come mai
tradissero, inaspettatamente, la loro ben nota fedeltà dimostrata
negli anni.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
Così un giorno tre
o quattro di loro decisero di seguire un gruppo di cani attraverso
prati e boschi fino a giungere, dopo lungo cammino, sopra il pozzo
ch’era attorniato da una schiera di cani ululanti. Visto
quell’orribile spettacolo, attoniti e smarriti, non sapendo
quale decisione prendere, pensarono bene di avvisare, prima di
tutto, i monaci del vicino <i>Hospitio</i>.</div>
<div style="font-style: normal; margin-bottom: 0.5cm;">
Padre Monaco
mostrò grande sorpresa e meraviglia. Si dichiarò disgustato;
alzò al Cielo preghiere affinché il Signore facesse giustizia di
tanto obbrobrio; chiamò in causa San Michele Arcangelo, lui che
viene sempre rappresentato con la spada e che aveva fama di severo
vendicatore.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
Invitò i pastori a
recarsi dalle competenti autorità che avrebbero provveduto a
ricercare i colpevoli.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
“<i>Noi</i>”,
aggiunse Padre Monaco, “<i>non faremo mancare le nostre
preghiere</i>”.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.5cm;">
I pastori tornarono
in valle e nella notte gli assassini, dismessi i loro abiti da
religiosi, se ne filarono via con tutta la refurtiva e i tesori
accumulati, né più fu possibile trovare le loro tracce.
</div>
<div align="JUSTIFY">
“<i>E così venne questo luoco tanto infame che
niuno si ritrovò che volesse abitarlo</i>”</div>
</td>
</tr>
</tbody></colgroup></table>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Testo di Giacomo Bernardi.
Illustrazione di Mario Previ</i></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-3892410349215616302013-09-16T13:43:00.000-07:002013-09-17T01:45:53.740-07:006-STORIA DEL CALCIO BORGOTARESE<strong><u><span style="color: blue; font-size: large;"><em>La ripresa dell’attività </em></span></u></strong><br />
<span style="color: blue; font-size: large;"><em></em></span><br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
<strong><u><span style="color: blue; font-size: large;"><em>Campionato Regionale di I<sup>a</sup> Divisione 1945 - 1946</em></span> </u></strong></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm; page-break-after: avoid; text-decoration: none;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWwE_Ig5ffvKOPNDo1UBFc7XIm1DQrlPrWhnlUOPwfwhLquwe50gH3dBloWyrwbQbrsxI2TSy6dMJLq1kYN5KyVdag7svIyKXPs0Lm5ZZOYTtfFAh6lxoKznOihnR2OPpvCjIM23-6PSeQ/s1600/borgpesenti.tif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWwE_Ig5ffvKOPNDo1UBFc7XIm1DQrlPrWhnlUOPwfwhLquwe50gH3dBloWyrwbQbrsxI2TSy6dMJLq1kYN5KyVdag7svIyKXPs0Lm5ZZOYTtfFAh6lxoKznOihnR2OPpvCjIM23-6PSeQ/s1600/borgpesenti.tif" height="216" width="320" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm; page-break-after: avoid; text-decoration: none;">
<b>Da Sx, in piedi: Mauro Invernizzi, Aldo Borzoni, Antonio Brugnoli
(Gneto), Bruno Capitelli (Bigio), Berto Spagnoli (Zazà), Angelo
Azzali (Rossolino), Aldo Feci, Gino Brugnoli (Sambughèin).
Accosciati: Mario Piscina (Siv'tta), Cappella (Trisèt), Renzo
Petrilli, Peppino Ferrari (Spüs'roun).</b></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
Sul finire del
1945, a pochi mesi dalla cessazione del conflitto, quasi per
miracolo, l’attività calcistica riprendeva ufficialmente a tutti i
livelli.<br />
L’U.S. Borgotarese partecipava al campionato
provinciale di 1<sup>a</sup> Divisione. Erano tempi in cui Borgotaro
era l’unico centro dell’Appennino dove si svolgeva attività
sportiva e dovranno passare molti anni per vedere un’altra squadra
affiancarsi alla nostra.<br />
Fu un campionato di grandi soddisfazioni,
anche perché allora la 1<sup>a</sup> Divisione era la C2 di oggi e
come avversarie avevamo squadre quotate come l’A.S. Parma Riserve,
il Fidenza 2, e la Pesenti, una squadra di Parma che aveva dovizia di
mezzi a disposizione e grandi ambizioni.<br />
I dirigenti di questa
squadra non facevano misteri del loro progetto: quello di scalare le
varie Serie per affiancarsi e possibilmente sostituirsi al Parma A.S.
che allora militava in serie B.<br />
Tutti si aspettavano, quindi, che
il Campionato Provinciale sarebbe stato per la Pesenti una
passeggiata. Nelle finali per il titolo regionale si sarebbe poi
giocata l’accesso alla serie C.<br />
Ma dirigenti parmensi, Gazzetta
di Parma e…arbitri avevano fatto i conti senza tenere in
considerazione l’U.S. Borgotarese.<br />
Il Campionato fu un lungo
testa a testa tra noi e la Pesenti. Alla fine le due squadre si
trovarono appaiate a pari punti.<br />
Fu così necessario disputare uno
spareggio finale per assegnare il titolo provinciale e designare la
squadra che avrebbe proseguito nel torneo regionale per conquistare
l’accesso alla Serie C.<br />
Come sede per la finale, la Federazione
scelse Reggio Emilia, campo che avvantaggiava non poco i parmensi
molto più comodi di noi borghigiani nel raggiungere quella città.<br />
Fu
una partita da leggenda: al termine della quale, tra la sorpresa
generale, la Pesenti venne sconfitta dalla Borgotarese per 2-1, con
reti di Capella e Capitelli.<br />
Questo, il risultato espresso dal
campo, ma… le cose non erano andate lisce. Sugli spalti, verso la
fine della partita, i tifosi erano venuti alle mani, con i
borghigiani ben disposti ad affrontare parmensi e reggiani, una volta
tanto alleati.<br />
Giocatori e dirigenti della Pesenti avevano cercato
di trarre vantaggio da questo caos facendo pesanti pressioni
sull’arbitro perché sospendesse la partita. Questi, invece, dopo
una breve interruzione, aveva portato a termine la gara regolarmente.
Così, almeno, era parso a tutti.<br />
Ma i dirigenti della Pesenti non
intendevano affatto accettare il risultato espresso dal campo e
individuarono un nuovo, quanto ridicolo, cavillo pur di invalidare
l’incontro. In occasione della seconda rete della Valtarese,
Capitelli aveva superato l’intera difesa e lo stesso portiere.
Venne, così, a trovarsi solo con la porta a tre-quattro metri.
Mentre la palla rotolava verso la porta incustodita, l’arbitro
fischiava il gol prima ancora che la palla avesse oltrepassato
completamente la linea bianca. Questo particolare diede spunto ai
dirigenti della Pesenti per avanzare un ricorso alla Federazione, la
quale decise che quanto accaduto fosse da considerarsi un “errore
tecnico” dell’arbitro, tale da invalidare la gara che andava
ripetuta.<br />
Ricordo la rabbia dell’intero paese, fossero tifosi o
no, quando inaspettata giunse la notizia della decisione adottata
dalla Federazione, che a tutti parve un sopruso.<br />
Come sede per
questa nuova finale, venne scelto il campo del Fidenza.<br />
Stavolta
tutto filò liscio e la Pesenti: la forte, ricca, ambiziosa e
protetta Pesenti, tornava a Parma nuovamente sconfitta. Tre a due il
risultato finale, con tre gol del grande, indimenticabile Bigio.<br />
Il
nome della Borgotarese era sulla bocca di tutti…<span style="font-size: large;"> </span>
</div>
Si andava così
alle finali regionali, nel corso delle quali, nonostante i rinforzi
giunti dal Pontremoli (Albertosi, padre dell’Enrico nazionale,
Ambrogiani e Fugacci), la promozione sfuggiva alla nostra squadra che
comunque non veniva surclassata dalle altre (Corticella, Crevalcore e
Conselice).<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
Purtroppo le finali furono funestate da un grave
episodio accaduto nei pressi di Fornovo. La nostra squadra di ritorno
da Conselice, dove aveva conseguito un importante pareggio(2-2),
giungeva a Fornovo e qui l’autista che conduceva il mezzo non
avvedendosi di un segnale di alt da parte di un agente, proseguiva la
corsa verso il Borgo. L’agente con non poca imprudenza sparava
alcuni colpi, forse per intimare all’autista di fermarsi, ma una
raffica colpiva il retro dell’automezzo e all’interno vennero
colpiti a morte il giocatore Luciano Folli e il cassiere Mario
Picelli. Subirono ferite non gravi anche altri giocatori. <br />
Alle
due vittime veniva poi dedicata una targa che si trova ancor oggi
presso la biglietteria del campo sportivo Luigi Bozzia.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
<u><b>Le
partite</b></u></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Nella Gazzetta di Parma
di venerdì 23 novembre, si dà notizia dell’inizio del Campionato.
Si parla soltanto delle due squadre di città: la Pesenti incontrerà
il Noceto(sabato) e il Parma 2 andrà a Colorno.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sulla Gazzetta di
domenica 25 novembre, fa sensazione il 9-1 con il quale la Pesenti
liquida il Noceto e si dà notizia delle partite che si svolgeranno
il giorno seguente:
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno – Parma 2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanova – Fidenza
2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo – Borgo Taro</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
Dove si evidenzia che della nostra squadra non si conosceva
nemmeno il nome esatto che era, come s’è detto, Borgotarese.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Il lunedì, nella cronaca
sportiva, si danno i risultati di tutte le partite ad esclusione di
Sorbolo – Borgotaro(non pervenuta). A quei tempi eravamo proprio
“fuori mano”. L’unica cronaca è riservata, naturalmente, alla
partita della Pesenti.
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
1<sup>a</sup> giorn.
26.11.1945</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti-Noceto 9-1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanova-Fidenza
1-4</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno-Parma 2 0-0</div>
<br />
Sorbolo-<b>Borgotarese</b><span style="font-size: x-small;">(non pervenuto)</span>
1-2<span style="font-size: x-small;">(ricavato dalla classifica pubblicata in seguito
sulla Gazzetta di Parma)</span><br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
2<sup>a</sup>
giornata 3.12.1945</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Nel presentare la partita
Pesenti-Sorbolo, si dice che il Sorbolo “<i>vuole riscattare la
sconfitta subita dalla Borgotarese</i>”. Sappiamo così, pur non
conoscendo il punteggio, che la nostra squadra è partita con una
vittoria in trasferta.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La Pesenti gioca di sabato e sulla
Gazzetta della domenica si può leggere il seguente titolo:</div>
<br />
<div align="LEFT">
Pesenti – Sorbolo 1-1(sospesa per incidenti)</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Vale la pena riportare quanto accaduto,
per cercare di capire il clima di quei tempi e di quel campionato.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Al 17° del II tempo l’arbitro
assegnava un rigore a favore della Pesenti. Calciava Curti, il
portiere del Sorbolo parava, ma essendosi mosso l’arbitro gli
fischia il fallo.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
“<i>Allora i giocatori
ospiti si sono slanciati contro l’arbitro e uno di essi,
precisamente il medio centro Abbati, prendeva l’arbitro per il
collo e lo gettava a terra.</i></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Il malcapitato arbitro
si rialzava e di corsa infilava la porta degli spogliatoi, ma qui
veniva nuovamente fermato da un troppo acceso tifoso e colpito alla
faccia con due pugni</i>”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti-Sorbolo 1-1(<span style="font-size: x-small;">sospesa
per incidenti con vittoria a tavolino per la Pesenti)</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto – Basilicanova
3-1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza 2 - Parma 2 4-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b> -
Colorno<span style="font-size: x-small;">(n. p.) </span>1-0<span style="font-size: x-small;"> (ricavato dalla
classifica pubblicata in seguito dalla Gazzetta)</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sulla Gazzetta dell’8
dicembre si svela finalmente il campionato fantasma della
Borgotarese. Nell’articolo si legge:</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
“ <i>Il Parma riserve
incontrerà il Noceto, mentre le capolista Borgotarese e Fidenza
incontreranno rispettivamente la Pesenti(a Borgotaro) e Sorbolo(a
Sorbolo)”</i></div>
<br />
Siccome il Fidenza ha vinto le prime due partite e risulta essere
capolista insieme alla Borgotarese, allora anche quest’ultima,
zitta zitta, deve per forza aver vinto le prime due partite.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
3<sup>a</sup> gior. 10
dicembre 1945</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 3.75cm; text-indent: -3.75cm;">
Parma 2 – Noceto 0-1 <span style="font-size: x-small;">(eppure dalla formazione vediamo
che tra le file del Parma 2
ci sono fior di giocatori come Cavallina, Fragni,
Frattini, Griffith, Melley che solitamente giocano nelle file del
Parma)</span>.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b>-Pesenti 1-1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo-Fidenza 2 3-1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Finalmente c’è una
cronaca che riguarda la Borgotarese, ma non la formazione. Comunque
si può leggere <i>“in vantaggio al 13° con gol di Bronzoni, la
Pesenti ha dovuto strenuamente difendersi dalla veemente reazione dei
padroni di casa che hanno segnato il pareggio per un errore di
Pelliccelli</i>”. Vale la pena sottolineare come nella Pesenti
giocassero atleti che in seguito faranno carriera: Barbieri, Curti,
Maestri, Pesenti, Govi, Bronzoni.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La Gazzetta riporta anche
la classifica, dopo la terza giornata</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
:</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti 3 2 1 0 12 2 5</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
<b>Borgotarese 3 2 1 0 4 2 5</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza 2 3 2 0 1 9 4 4</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto 3 2 0 1 5 10 4</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno 3 1 1 1 3 2 3</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo 3 0 1 2 4 5 2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma 2 3 0 1 2 0 5 1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanov 3 0 0 0 3 10 0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Importante perchè ci
permette di risalire ai risultati conseguiti dalla Valtarese nelle
prime due giornate.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Ad esempio se il Sorbolo
alla terza giornata ha subito in totale 5 reti e sappiano che ha
subito un gol con il Fidenza e 2 con la Pesenti(2-0) a tavolino,
allora gli altri 2 li ha subiti dalla Borgotarese nella prima
giornata.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
E se la Borgotarese ha
segnato in tutto quattro reti(due al Sorbolo e 1 alla Pesenti) vuol
dire che la quarta l’ha segnate al Colorno nella seconda giornata.
Poiché il Sorbolo ha segnato in tutto 4 reti (3 al Fidenza 2 e 0
alla Pesenti), il quarto è quello segnato alla Borgotarese. Quindi i
risultati delle prime due partite della Borgotarese sono:</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo –<b>Borgotares</b>e
1-2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b>-Colorno
1-0.</div>
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
4<sup>a</sup> gior. 17
dicembre 1945</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sulla Gazzetta di sabato
15 dicembre, nel presentare la partita in programma quel pomeriggio
(Pesenti – Fidenza 2) si dice<i>: …come è noto sono le due
squadre che aspirano alla vittoria finale”.</i></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La partita termina con un
sonoro 10-0 a favore della Pesenti. Risultato che dovette preoccupare
non poco le altre squadre che giocavano il giorno seguente.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Ecco i risultati
completi:</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto – <b>Borgotarese</b>
3-2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanova – Parma
2 1-1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno-Sorbolo 2-1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti-Fidenza 2
10-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Classifica</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti 4 3 1 0
22 2 7</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto 4 3 0 1 8
12 6</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno 4 2 1 1 5 3 5</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
<b>Borgotarese 4 2 1 1 6 5 5</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza 4 2 0 2 9
14 4</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo 4 1 0 3 5 7 2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma 4 0 2 2 1 6 2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanov 4 0 1 3 4
11 1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La Valtarese
perde delle posizioni, resta comunque a suo merito l’essere stata
l’unica squadra in grado di portar via un punto alla Pesenti. Va
sottolineata la prolificità dell’attacco della capolista che ha
messo a segno 22 gol in quattro partite!</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Dopo questa giornata il
campionato subisce una sosta a causa delle condizioni del tempo.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Soltanto il 5 gennaio
1946, la Gazzetta ritorna a parlare del campionato di I<sup>a</sup>
Divisione e annuncia la partita tra Parma 2 e Pesenti.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Nella formazione del
Parma 2 ci sono ben sette elementi che giocano spesso in B nella
prima squadra del Parma. Questa comunque la formazione: Cavallina,
Griffith, Fragni, Ferroni, Pavarani, Ghidini, Fontana, Bartini,
Barbieri, Ghidini II, Bronzoni. Il cronista si meraviglia,
giustamente, che una tal squadra abbia conquistato soltanto due punti
con altrettanti pareggi.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La partita, che come al
solito si gioca in anticipo rispetto alle altre, finisce in parità</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Ne approfitta la
Borgotarese che battendo il Basilicanova si porta a ridosso della
Pesenti, superando in un sol colpo sia il Noceto che il Colorno,
entrambi sconfitti.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
5<sup>a</sup> giorn.
6.1.1946</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza 2 – Colorno 2-1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese </b>–
Basilicanova 3-2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo – Noceto 2-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma 2 – Pesenti 1-1</div>
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La classifica</div>
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti 5 3 2 0
23 3 8
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
<b>Borgotarese 5 3 1 1 9 7 7</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza 2 5 3 0 2 11
15 6</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto 5 3 0 2 8
14 6</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno 5 2 1 2 6 5 5</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo 5 2 0 3v 7 7 4</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma 5 0 3 2 2 7 3</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicano 5 0 1 4 6
14 1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
6<sup>a</sup> giornata
14.1.1946</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti – Colorno 4-2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b>-Parma
2 2-0(per rinuncia)</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto – Fidenza 2 6-3</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanova-Sorbolo 3-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Classifica</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti 6 4 2 0
27 5 10
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
<b>Borgotarese 6 4 1 1 11 7 9
</b>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto 6 4 0 2 14
17 8</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza 6 3 0 3 14
21 6</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno 6 2 1 3 8 9 5</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo 6 2 0 4 7 10 4</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma 6 0 3 3 2 9 3</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanov 6 1 1 4 9
14 3</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
7<sup>a</sup> giorn.
21.1.46. Ultima di andata</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Purtroppo sulla Gazzetta
si trova soltanto il risultato della partita che vede impegnata la
Pesenti, la quale come al solito gioca in anticipo, ottenendo una
squillante vittoria</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Le partite in programma
sono:</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanova –
Pesenti 0-6</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza 2 – <b>Borgotarese</b>
1-3 <span style="font-size: x-small;">(risultato ricostruito)</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo – Parma 2 2-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno - Noceto</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
8<sup>a</sup> giorn.
25.2.46</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma 2 – Colorno 1-1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto – Pesenti 1-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b>-Sorbolo
3-2
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza 2 –
Basilicanova 2-3</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La Pesenti viene
sconfitta a Noceto e la Borgotarese conquista la vetta della
classifica!</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
9<sup>a</sup> giorn.
4.3.46</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma 2 – Fidenza 2 3-0
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo – Pesenti 1-2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanova-Noceto</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno-<b>Borgotarese</b>
sospesa (verrà recuperata il 15.4)</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Classifica</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti 9 6 2 1 35 7 14</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Borgotarese 8 6 1 1 17 10 13</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto 9 6 0 3 18 20 12</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanova 9 3 1 5 14 23 7</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno 8 2 2 4 10 12 6</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo 9 3 0 6 12 15 6</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza 9 3 0 6 17 30 6</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma 9 1 4 4 6 12 6</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>La Borgotarese è
seconda, ma con una partita da recuperare</b></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
10<sup>a</sup> giorn.
11.3.46</div>
<br />
Nella Gazzetta di Parma viene dato grande rilievo alla partita
Pesenti – Borgotarese, svoltasi sabato10 marzo. La nostra squadra
viene sconfitta con un seco 3 a 0.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Si è giocato su un
terreno reso pesante dalla pioggia. Nella cronaca si dice che “<i>la
Pesenti si è saputa meglio adattare alle condizioni del campo, ma
che è stata la miglior partita vistasi a Parma”</i>.</div>
<br />
Veniamo finalmente a scoprire la formazione della Borgotarese.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Pinazzi, Brugnoli,
Azzali, Feci, Ferrari(Peppino), Invernizzi, Bonici(Onorato),
Petrilli, Capitelli, Borzoni, Spagnoli (Mario)</i>.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto – Parma 2 3-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo-Fidenza 2 (2-0
recupero)</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno – Basilicanova
1-3</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti – Borgotarese
3-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Classifica</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti 10 7 2 1 38
7 16</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto 10 7 0 3 21 20 14</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Borgotarese
9 6 1 2 17 11 13</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanov 10 4 1 5 17 24
9</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno 9 2 2 5 11 15
6</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo 9 3 0 6 12 15
6</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza
9 3 0 6 17 30 6</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma 10 1 4 5 6 15
5</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Restano da recuperare:
Colorno-Borgotarese e Sorbolo – Fidenza 2
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
11<sup>a</sup> giorn.
18.3</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Si dà notizia di
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
PR 2 – Basilicanova
(recupero 2-2)</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Borgotarese-Noceto 2-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno-Sorbolo n.p.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
Pesenti-Fidenza 2 n.p.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
12<sup>a</sup> giornata
24.3.46
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti – Parma 2 2-1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Borgotarese -
Baselicanova rinviata (2-1 recupero finale)</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno - Fidenza</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto - Sorbolo</div>
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
13<sup>a</sup> giorn.
1.4.46</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto – Fidenza 2
3-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno – Pesenti 4-3</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo – Basilicanova
2-3</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma 2 – Borgotarese
0-2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
14<sup>a</sup> giorn.
7.4.46</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti -
Basilicanova 4-1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto - Colorno</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Borgotarese -
Fidenza 3-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo - Parma 2 n.p.
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Serie recuperi 15.4.46</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma 2 –
Basilicanova 2-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno-Borgotaro 2-1(segna
Invernizzi)</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo-Fidenza 2-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Al termine di questi si
ha la seguente classifica, dalla quale si ricava che la Borgotarese,
quando resta una sola partita da giocare, si trova a un solo punto di
distacco dalla Pesenti</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Tutto, quindi, dipenderà
dalle due partite di recupero. La Pesenti, che giocherà a Fidenza
con la squadra ultima in classifica, pare favorita nei confronti
della Borgotarese che dovrà vedersela a Basilicanova con la coriacea
squadra locale.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Questa la classifica
prima dell’ultima gara:</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti 13 9 2
2 47 13 20 </div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Borgotaro 13 9 1
3 26 13 19</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto 14 9 0
5 27 24 17(-1 per rinuncia)</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno 13 6 2
5 19 19 14</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanova 13 5 1
7 21 31 11</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo 13 4 0 9 17 24
8</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma 14 3 4 7 11 15
8(-2 per rinuncia)</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza 13 3 0 10 17 40 6</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ultima giornata 22.4.1945</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza 2-Pesenti 1-1</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sorbolo-Colorno n.p.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanova-Borgotarese 1-2<span style="font-size: x-small;">(Sospesa
al 38° della ripresa)</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Giornata densa di sorprese e colpi di
scena. Il Fidenza 2 riscatta un brutto campionato costringendo la
Pesenti al pareggio. La Borgotarese, mentre stava vincendo sul campo
del Basilicanova, si vede interrompere la partita per invasione di
campo. Sulla Gazzetta di Parma si legge la seguente cronaca:</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<i>Basilicanova-Borgotarese 1-2 –
Sospesa al 38° del II tempo. </i>
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>L’incontro presenziato da un
foltissimo pubblico, s’inizia con il Basilicanova proteso
all’attacco, ma per due volte consecutive Campana sbaglia facili
occasioni per segnare.</i></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Tuttavia al 21° Gazza riesce a
portare in vantaggio i locali con un bel tiro.</i></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Il Borgotaro per nulla scosso dal
passivo parte decisamente al contrattacco e un minuto dopo coglie il
pareggio con Capella.</i></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Al 1° della ripresa Capitelli porta
in vantaggio gli ospiti e a nulla vale la veemente reazione del
Basilicanova.</i></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>A 7’ dal termine avviene il
fattaccio. Il pubblico inveisce contro una decisione arbitrale e in
breve invade il campo lanciandosi contro il direttore di gara, sig.
Zilli di Reggio Emilia</i>”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
Dalla cronaca risulta evidente che la vittoria verrà data, a
tavolino per 2-0, alla Borgotarese, come in realtà accadrà.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti e Borgotarese
verranno quindi a trovarsi a pari punti con la necessità di
disputare uno spareggio per designare la squadra che disputerà le
finali regionali per l’accesso alla Serie C.
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Dietro l’imprevisto
pareggio tra Fidenza 2 e Pesenti, si cela un fatto del quale mai
avevo sentito parlare.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sulla Gazzetta di Parma,
nel resoconto della partita si legge: “<i>Le voci correnti durante
la scorsa settimana secondo le quali, il Fidenza avrebbe schierato in
campo contro la Pesenti la prima squadra anziché le riserve, si sono
mostrate veritiere</i>”. Che cosa sia accaduto, è possibile
ricostruirlo pensando al fatto che nel Fidenza giocavano due vecchie
conoscenze: il borgotarese Spagnoli(Titì), come portiere e il
terzino Maffini che aveva militato nel Borgotaro. Credo che costoro
abbiano convinto la società a schierare la squadra titolare (o
quasi) che militava in Serie C e non le riserve. Nella stessa
giornata, infatti, il Fidenza veniva sconfitto (6-0) a Tortona con il
Derthona e nella cronaca si parla dell’assenza di otto titolari.
Rimasti a casa, appunto, per affrontare la Pesenti. Ma c’è anche
da ricordare che nella partita di andata la Pesenti aveva castigato
il Fidenza 2 con un umiliante 10-0.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
Pesenti e Borgotarese terminavano, dunque, in parità il
combattuto campionato.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Ecco la loro posizione
finale</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti 14 9 3 2 48 14 21</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Borgotarese 14 10 1 3 28 13 21</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid; text-decoration: none;">
Si andava quindi, come già detto, allo spareggio.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
<u><b>Partita
di spareggio a Reggio Emilia</b></u></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
6 maggio 1946</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b> –
Pesenti 2-1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Reti per la Borgotarese:
Capella e Capitelli</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Alla partita farà
seguito, come già detto, il ricorso della Pesenti.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Dalla Gazzetta di Parma
di venerdì 17.5.46</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
“<i>La Lega Regionale
Emiliana ha accolto il reclamo per errore tecnico avanzato dal
Pesenti avverso al risultato dell’incontro Pesenti-Borgotarese
disputato il 1° maggio sul campo neutro di Reggio Emilia.</i></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Pertanto, domenica 19
maggio l’incontro di qualificazione per il primo posto del girone H
della I Divisione fra Pesenti e Borgotarese si svolgerà al campo
sportivo di Fidenza.</i></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Gli sportivi che
intendono seguire la compagine cittadina nella trasferta a Fidenza,
possono prenotarsi al bar Messicano (Via Emilia est)</i>”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
In realtà la partita
verrà giocata venerdì 24 maggio (allora era giorno festivo)</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; page-break-after: avoid;">
<u><b>Seconda
partita di spareggio a Fidenza</b></u></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
24 maggio 1946</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b> – Pesenti 3-2</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Reti per la Borgotarese: Capitelli 3.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Sulla Gazzetta del giorno
seguente, si può leggere una cronaca assai laconica, senza i soliti
trionfalismi pro Pesenti della quale, per la prima volta, si omette
perfino la formazione. Per i parmigiani la botta era stata davvero
dura!</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Ecco il commento:</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
“<i>La partita di ieri
fra Borgotarese e Pesenti è stata il bis di quella di Reggio: come
allora la Pesenti ha attaccato per 75 minuti e il Borgotaro ha vinto
sia pure fortunosamente.</i></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Partiti a tutta
velocità, i pesentini serrano gli avversari nella loro metà campo e
riescono a portarsi in vantaggio al 15° per merito di Grassi.</i></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>A questo punto il
Borgotaro si sveglia e nel giro di 20 minuti infila per tre voltre la
rete pure ben difesa da Cavalca.</i></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Il merito di queste
segnature spetta al centro attacco Capitelli e forse in maggior
misura ad alcuni difensori del Pesenti che le hanno favorite con le
loro indecisioni.</i></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>La ripresa è tutta
degli uomini di Boni che riescono a diminuire, ma non a colmare il
distacco con una bellissima rete segnata da Bonzani al 35°.</i></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Non sempre preciso
l’arbitro</i>”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Dopo tutto questo
partigiano e poco obiettivo articolo, pensate che la Gazzetta abbia
continuato a seguire la Borgotarese nelle partite per la scalata alla
serie C?</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Nemmeno per sogno!</div>
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Partite disputate dalla
Borgotarese</div>
<br />
Sorbolo-<b>Borgotarese</b> 1-2<span style="font-size: x-small;">(non pervenuto,
ricavato dalla classifica pubblicata in seguito)</span><br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b> –
Colorno 2-0 <span style="font-size: x-small;">(non pervenuto, ricavato dalla classifica
pubblicata in seguito)</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b>-Pesenti 1-1</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Noceto – <b>Borgotarese
</b> 3-2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b> –
Basilicanova 3-2</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b>-Parma
B 2-0<span style="font-size: x-small;">(per rinuncia)</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fidenza B – <b>Borgotarese</b>
1-3<span style="font-size: x-small;">(risultato ricostruito)</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b>-Sorbolo 3-0<span style="font-size: x-small;">(ricostruito)</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Colorno-<b>Borgotarese</b> 2-1<span style="font-size: x-small;">(recupero)</span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Pesenti-<b>Borgotarese</b>
3-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b>-Noceto 2-0</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Parma B-<b>Borgotarese
</b>0-2</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Borgotarese-Fidenza B 3-1</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Basilicanova-Borgotarese 1-2(sospesa
per incidenti al 38’ ripresa)</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Girone Finale</b></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Del girone finale, causa il silenzio
della Gazzetta di Parma, poco possiamo riferire</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Borgotyarese -Corticella 2-3</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Crevalcore – Borgotarese 2-1</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Conselice -Borgotarese 2-2</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Borgotarese – Conselice 2-3</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-37862795901170445252013-09-13T12:25:00.001-07:002013-09-13T12:27:01.522-07:005-STORIA DEL CALCIO BORGOTARESENel volume "Taro-Taro. Storia del calcio borgotarese dai primordi al 1973", sono presenti molte schede dedicate ad atleti e personaggi del nostro calcio<br />
<center>
<table border="1" bordercolor="#000080" cellpadding="1" cellspacing="3" style="width: 538px;">
<colgroup><col width="528"></col>
<tbody>
<tr>
<td bgcolor="#ff00ff" height="10" width="528"><div align="CENTER">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Arial Unicode MS, sans-serif;"><b>IL
PERSONAGGIO</b></span></span></div>
</td>
</tr>
<tr>
<td bgcolor="#ffff00" height="14" width="528"><div align="CENTER">
<span style="font-family: Arial Unicode MS, sans-serif;"><b>Johnny
Dorà</b></span></div>
</td>
</tr>
<tr>
<td bgcolor="#00ffff" height="29" width="528"><div style="margin-bottom: 0.49cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmWWlr0QD9cAMzUOYn4szGbHiim4veqtAxAac4QSXCtBn6wa0UwWJ-ByGBMpeKo11NK8_nN9p8tIUvwtI1o4VP6kYwtqLYKQXwdbB5FX9epbjzG6tXNcA6nAKg8sxCLUhyphenhyphenxeSvqvyiUNDy/s1600/6dor%C3%A0.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmWWlr0QD9cAMzUOYn4szGbHiim4veqtAxAac4QSXCtBn6wa0UwWJ-ByGBMpeKo11NK8_nN9p8tIUvwtI1o4VP6kYwtqLYKQXwdbB5FX9epbjzG6tXNcA6nAKg8sxCLUhyphenhyphenxeSvqvyiUNDy/s1600/6dor%C3%A0.jpg" height="320" width="186" /></a>Nella storia del calcio
borgotarese vi è più di una leggenda. Ma non v’è dubbio che,
tra le tante, quella legata alla figura di Johnny Dorà sia la
più ricordata.<br />
Dorà era per natura un fantasista, nel senso
che gli riuscivano le cose più difficili.<br />
Giocoliere nato,
sapeva far sparire monete, destar meraviglie al biliardo, giocare
scherzi indimenticabili.<br />
Queste doti lo resero anche un grande
giocatore di calcio. Alto, segaligno, nei suoi lunghi soggiorni
in Scozia aveva imparato il gioco del foot-ball riuscendo a
innestare nella sua fantasia tutta latina, la solidità e la
concretezza dello stile britannico.<br />
Ben presto la fama di
questo brillante giocatore borgotarese giunse all’orecchio dei
dirigenti del Parma tanto che, nel 1925, decisero di chiamarlo
per farlo giocare in una partita di Coppa.<br />
Allora era
possibile rafforzare la squadra con elementi provenienti da
squadre minori. Dorà accettò soltanto dietro pressione degli
amici che desideravano vederlo impegnato, come meritava, in una
grande squadra, tanto che i dirigenti parmensi per convincerlo
gli promisero anche un orologio d’oro.<br />
Nel corso della prima
partita contro una squadra austriaca, Dorà si presentò in campo
con i mutandoni all’inglese, sollevando sarcasmo tra i tifosi
parmensi che non mancarono di riprenderlo con il fatidico e poco
originale grido: “<i>montan</i>”.<br />
Ma non sapevano d’aver
a che fare con un tipo per nulla disposto ad accettare insulti.
Così, in modo polemico, Dorà rispose con una specie di sciopero
bianco: svirgolava palloni a bella posta, ogni tanto si
estraniava dalla partita disinteressandosi degli avversari.<br />
Al
termine del primo tempo il Parma era sotto di un gol e
nell’intervallo gli amici borgotaresi lo avevano avvicinato
invitandolo a reagire in altro modo, a far vedere cosa sapesse
fare. Erano stufi dei commenti pesanti dei parmigiani.<br />
Riprendeva
la partita. Dorà sembrava trasformato. Dopo dieci minuti si
impossessava della palla nella sua metà campo, superava di fila
quattro avversari, entrava in area a lunghe falcate, superava
anche il portiere che gli era andato incontro, e giunto sulla
linea bianca della porta ormai sguarnita, mentre gli applausi
scrosciavano, si fermava.<br />
Sarebbe bastata una spinta alla
palla per pareggiare, ma Dorà stava meditando la sua vendetta.
Lasciava la palla sulla linea bianca, si voltava e si avviava
tranquillamente verso gli spogliatoi. I parmigiani non sapevano
come reagire: chi imprecava, chi applaudiva, chi lo giustificava,
chi lo fischiava. Tra lo sbigottimento generale, Dorà e
compagni, poco dopo, se la svignavano dallo stadio.<br />
Ma non è
tutto: infatti in Piazza Garibaldi i parmigiani potevano ancora
godersi lo spettacolo di alcuni giovanotti che allegramente
prendevano a pedate un orologio d’oro che rotolava da un piede
all’altro, per finire poi con un ultimo calcio del campione nel
greto del Parma.<br />
Qualche tempo dopo, mentre sui giornali si
parlava dell’interessamento del Bologna e dell’Inter, Dorà
se ne tornava in Scozia.<br />
La sua leggenda era ormai stata
scritta.</div>
<br /></td>
</tr>
</tbody></colgroup></table>
</center>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-29361703962791634182013-09-12T07:42:00.002-07:002013-09-12T07:46:53.160-07:004-STORIA DEL CALCIO BORGOTARESE<span style="color: blue; font-size: large;"><strong><em>Taro - Taro - Storia del calcio borgotarese dai primordi al 1973</em></strong></span><br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
<span style="color: blue; font-size: large;"><em>Gli anni
della guerra</em></span> <br />
Lo scoppio della seconda guerra mondiale causò
un notevole rallentamento, quasi la sospensione, dei campionati e dei
tornei delle squadre minori. Molti giocatori (Brindani, Delgrosso,
Leonardi, Bracchi e altri) vennero richiamati in servizio militare e
inviati nei vari fronti di guerra. Nasceva in quei tempi la squadra della GIL. </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOoxvXLqPuoemt-IWMqO4c5ZyJJ8P6m8XblUUcMeDmSBVIGQIJE-0AYhn_ldaUdzGE2UAi8aII5LB_KjDPhWSD9uIELhEOm0z9y8fe0oqslf__wS4vkDMRMDO59aaEWGiVLkw_R85t73SO/s1600/gil.tif" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOoxvXLqPuoemt-IWMqO4c5ZyJJ8P6m8XblUUcMeDmSBVIGQIJE-0AYhn_ldaUdzGE2UAi8aII5LB_KjDPhWSD9uIELhEOm0z9y8fe0oqslf__wS4vkDMRMDO59aaEWGiVLkw_R85t73SO/s1600/gil.tif" height="320" width="282" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Da Sx, in piedi: Domenico Bracchi (Mingon), Sergio Quarantelli, Arnaldo Bonici(Bafèin), Carlo Leonardi (Carlèin), Tonino Delnevo (Gnè), Accosciati:Rampini, Petrilli (Cagano), Ruggeri (Mignur'), Olimpio Rampa. A terraLuigi Bozzia (Tirolo) e Genio Gatti. Doemenico Bracchi e Luigi Bozzia non sopravviveranno alla guerra. Il primo disperso in Russia,, il secondo trucidato dai tedeschi. </td></tr>
</tbody></table>
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
Sulla Gazzetta
di Parma del 24 giugno 1943, si dava notizia dell’incontro a
Borgotaro tra la nostra G.I.L. e la quotata squadra Lalatta Parma. I
nostri ragazzi riportavano una grande vittoria per 4-2.<br />
La
formazione era la seguente: <i>Tonino</i> <i>Piscina (Tugnèla),
Olimpio Rampa, Luciano Folli, Carlo Calchini, Luigi Bozzia, Carlino
Leonardi, Delgrosso Vanèin, Renzo Petrilli, Bruno Capitelli, Mauro
Invernizzi, Maldosso.</i>I marcatori furono Capitelli 2,
Delgrossso e Maldosso</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
In data 30
giugno 1943, sempre sulla Gazzetta di Parma, appariva una cronaca in
merito ad una partita tra la G.I.L. Borgotaro e la squadra di Aulla
terminata 7-2.<br />
La formazione della nostra squadra era la seguente:
<i>Piscina, Folli, Calchini, Leonardi, Aimo (in realtà il suo
cognome era Grosso), Bozzia, Delgrosso, Petrilli, Capitelli,
Invernizzi, Spagnoli.</i>Marcatori: Capitelli 3, Spagnoli 2,
Invernizzi, Petrilli<i>.</i>
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
Nuovi giocatori,
più giovani, si affacciavano così alla ribalta, per disputare
incontri amichevoli, tenendo comunque viva la fiammella dello sport,
in un momento tanto triste. Si ricordano alcune partite particolari
come quella disputata contro la rappresentativa dei carristi, allora
di stanza a Borgotaro, e quella contro una rappresentativa del
Venezia.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidQb4V_MO246Qc_FTDCwZOvs9qttBwuarjA6eHDWvC1OzkoybXXVci9xxZUPN35SApziMGnQSIV1xPgsSDpACgjiGwcRjHtGGPfdBnBWbFalZLa9_VK0sq-bOt5ggZjG-6ws_-f842RAWz/s1600/carristi.tif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidQb4V_MO246Qc_FTDCwZOvs9qttBwuarjA6eHDWvC1OzkoybXXVci9xxZUPN35SApziMGnQSIV1xPgsSDpACgjiGwcRjHtGGPfdBnBWbFalZLa9_VK0sq-bOt5ggZjG-6ws_-f842RAWz/s1600/carristi.tif" height="212" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
La squadra che incontrò la rappresentativa dei carristi. Da Sx, in piedi: Bruno Capitelli (Bigio), Mauro Invernizzi, Carlo Leonardi, Pietro Galluzzi, un dirigente, Bruno Murena, Carlo Calchini. Accosciati: Luigi Bozzia (Tirolo), Olimpio Rampa, Bonici (Bafèin), Tonino Piscina (Tugnèla), Luciano Folli.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Quest’ultima partita fu dovuta all’interessamento
dell’arbitro veneziano Ferruccio Bellè, da qualche anno
trasferitosi a Borgotaro per motivi di lavoro. Sarà l’inizio di
una collaborazione che per anni si mostrerà quanto mai utile e
preziosa per il calcio borgotarese. <span style="font-size: x-small;"> </span>Ma in
quegli anni, si stava manifestando da noi un altro fenomeno. La
presenza nella nostra squadra di molti e validissimi giocatori
spezzini che, in cambio delle loro prestazioni sportive, ottenevano
latte, farina, uova, polli quasi introvabili, se non a mercato nero,
nella loro città.<br />
Ricordiamo De Carpentieri, Fiumi, Tomà,
D’Alessio, Buscaglione, Bilancini, Aimo, Bragoni e tanti altri. Tra
loro atleti destinati alla notorietà: Fiumi, che giocherà
nell’Inter e Sauro Tomà che verrà schierato, come difensore, nel
“Grande Torino”.<br />
Quando nel maggio del 1949, l’aereo sul
quale viaggiava la squadra del Torino cadrà a Superga, Tomà non
sarà tra le vittime, come in un primo momento si era creduto, per
il solo fatto che a causa di un incidente non aveva partecipato alla
trasferta di Lisbona.<br />
Nel settembre del ‘43, la Gazzetta di
Parma lanciava la proposta di un “Torneo Calcistico d’Apertura”
ad eliminazione diretta da svolgersi a Parma.. Le prime tre squadre
ad aderire furono l’U.S. Borgotarese, l’A.S. Lalatta e la
Pesenti. <br />
Nel giornale si legge: “<i>Sono, queste, tre società
che si sono notevolmente distinte sia nel campionato precedente di
S.P.</i> (settore propaganda), <i>sia nell’attività ridotta di
questa estate</i>”. <br />
Successivamente aderirono anche Fornovo,
B.C.I. PR, Fidenza, San Secondo, Parma A.S., Noceto e Colorno.<br />
Sulla
Gazzetta di Parma del 19 ottobre si dà notizia del primo
incontro:<br />
<b>U.S. Borgotarese</b> – San Secondo <b>2-1</b>.<br />
La
superiorità della nostra squadra andò al di là del punteggio. Si
legge infatti che “<i>la squadra borgotarese ha subito colpito il
pubblico presente</i>” per la sua tecnica e la sua preparazione
fisica. Non c’è da meravigliarsi considerato che la nostra squadra
schierava, tra gli altri, Fiumi e Tomà che qualche tempo dopo
giocheranno nell’Inter e nel Torino.<br />
La nostra formazione si
schierò con:<br />
<i>De Carpentieri, Azzali, Folli, Leonardi, Tomà,
D’Alessio, Grosso, Invernizzi, Capitelli, Petrilli, Fiumi.</i> <br />
Il
primo gol venne segnato da Fiumi, il secondo fu un’autorete.<br />
Nei
quarti la nostra squadra venne purtroppo sconfitta con un secco 3-0
dal Lalatta.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
Ancora nella primavera del 1944, a Borgotaro, si svolgeva attività
calcistica. Ai primi di aprile, nostri ospiti furono i giocatori del
San Marco Venezia e, proprio quel giorno, durante la partita, il
campo e il paese furono ripetutamente sorvolati da tre aerei militari
che alla fine atterrarono nel nostro campo di fortuna: erano tre
caccia-bombardieri americani. Cominciavamo a vedere, anche noi, la
guerra da vicino. Alcuni giorni dopo, si registrò uno scontro armato
tra partigiani e militi fascisti. Scrive Mons. Boiardi nel suo
diario, sotto la data di domenica 7 maggio: “ <i>Appena in
Sagrestia, sono avvertito che nella notte c’è stato uno scontro a
fuoco tra militi e partigiani nella strada verso Ostia, che vi sono
due morti, un milite e un partigiano</i>…”. E qualche giorno
dopo, il 17 maggio, si ha il primo bombardamento aereo. Scrive
l'Arciprete: “<i>Anche stamattina abbiamo avuto un allarme molto
presto, verso le 7, ma non pensavamo che avvenisse ciò che è
avvenuto. Alle 7,40 circa si è avuta una incursione sopra al nostro
paese, preceduta da una raffica di mitragliamento. Le bombe, circa
una ventina, sono state sganciate sul ponte della ferrovia e sulla
stazione; qualcuna è caduta nei pressi della fabbrica del cemento e
del tannino.[…]La chiesa accoglieva ancora molta gente, sebbene non
si stesse svolgendo in quel momento nessuna funzione. Io stavo
confessando. Al primo sgancio fu un urlo, poi un fuggire disordinato,
un grido incomposto di gente che è presa dallo spavento, dal panico,
dal timore per la sorte dei propri parenti che ha lasciato a casa…</i>”
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
Da quel giorno,
e per un lungo anno, non ci sarà più posto per il calcio e il paese
e la sua gente dovranno patire una serie di bombardamenti, scontri a
fuoco, rastrellamenti, deportazioni, morti e violenze.<br />
La lunga
notte della guerra in casa durerà fino al 9 aprile 1945, giorno in
cui Borgotaro verrà liberata dai Tedeschi.
</div>
<u><b>Il
dopoguerra</b></u><br />
Nell’aprile
del 1945, terminava una guerra lunga e sanguinosa che aveva lasciato
anche tra noi una dolorosa catena di lutti e distruzioni. Occorre
qui registrare la scomparsa di Luigi Bozzia, partigiano “Guelfo”,
trucidato dai tedeschi nella zona del Bratello.<br />
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
Luigi, meglio
conosciuto come Gino dal Tirolu, era stato un valido “mediano”.
Faceva coppia con Carlo Leonardi (Carlèin). Ho ancora un vivo
ricordo di questi due mastini, somiglianti nel fisico e nel gioco: di
bassa statura, scattanti, implacabili incontristi.<br />
In ricordo del
suo passato di calciatore, il Campo Sportivo Comunale di Borgotaro
verrà intitolato a lui: Luigi Bozzia “Guelfo”.</div>
Gravissimi danni
avevano subito anche il Campo Sportivo e la tribuna coperta a causa
di un violento bombardamento aereo.<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
Ecco quanto scriveva Mons.
Carlo Boiardi nel suo diario, sotto la data del 28 maggio
1944:<br />
“<i>Stamattina un’altra grave incursione.
L’allarme è suonato alle ore 9,30; verso le 10,30 un’improvvisa
ondata di apparecchi ha sorvolato con rumore assord.ante il paese, e
poi, lo sgancio pauroso delle bombe a più riprese. Caddero nel campo
sportivo e nel fiume vicino al ponte ferroviario: in totale una
quarantina e più. <br />Una sola vittima: certo Bonacci Abramo,
colpito da una pietra, mentre nel canale, ove si era rifugiato, si
era alzato per osservare lo sgancio</i>”. <br />
Se queste bombe
fossero cadute un centinaio di metri più a ovest, del Borgo sarebbe
rimasto ben poca cosa e avremmo contato i morti a centinaia.Morti e
distruzioni, quindi, ma al termine del conflitto, ovunque, c’era
volontà di ricostruire, di riprendere una vita normale, dopo anni di
odi, violenze e rovine.<br />
Così, se da una parte gli Enti Pubblici
ricostruivano i ponti, le strade, la stazione ferroviaria, dall’altra
alcuni volontari cominciarono a riempire di materiale i profondi
crateri che impedivano l’utilizzo del campo sportivo.<br />
Le
partite, non ufficiali, tra Borgo e San Rocco; tra celibi e
ammogliati; tra studenti e no, erano nel frattempo riprese
utilizzando come terreno di gioco il campo d’aviazione. Mentre
nelle piazze, nei campetti e ovunque vi fosse un piccolo spazio,
decine di ragazzi affinavano la loro tecnica con palloni di carta, di
stracci o ripieni di segatura. Ragazzi che da lì a qualche anno
avrebbero calcato il terreno del “Bozzia”.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
<br />
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
<br />
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-33132238658959047002013-09-11T07:14:00.002-07:002013-09-11T07:16:43.012-07:003 - STORIA DEL CALCIO BORGOTARESE<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSV_PQrsSgNgBk90M3jvCJq8GwrXMm3BzxnrpwgKDyqnFpcbhRa0SIPzghx7PyqYTn35aThsFyFFnLA5PGa497KUY3pnbW5UrlO8eXB-5RUiarDfqpz86u7kFJ8ZaE_MO7w_JgHpfSLKEZ/s1600/feder-int+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSV_PQrsSgNgBk90M3jvCJq8GwrXMm3BzxnrpwgKDyqnFpcbhRa0SIPzghx7PyqYTn35aThsFyFFnLA5PGa497KUY3pnbW5UrlO8eXB-5RUiarDfqpz86u7kFJ8ZaE_MO7w_JgHpfSLKEZ/s1600/feder-int+001.jpg" height="320" width="212" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Documento completo</td></tr>
</tbody></table>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="color: blue; font-size: large;">3 - TARO-TARO - STORIA DEL CALCIO BORGOTARESE DAI PRIMORDI AL 1973 </span></strong><br />
<strong></strong><br />
<strong>La squadra</strong></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Si è sempre tramandato, almeno
oralmente, che la prima vera ed unica squadra, con tanto di maglia e
ragione sociale, fosse nata nel 1921 con il nome di “U. S.
Borgotarese”. Grazie alla segnalazione di un amico, sono andato a
visitare il sito internet del Comitato Regionale FIGC
dell'Emilia-Romagna, ed ho trovato una ricca documentazione che
riguarda anche il calcio borgotarese. Tra i documenti riportati, ve
n'è uno, risalente al 1920, che elenca il nome di tutte le Società
di Calcio (piccole e grandi) affiliate al Comitato Regionale della
FIGC.Vengo così a scoprire un fatto di grande importanza: tra le
cinquantotto società iscritte, tre soltanto appartengono alla
provincia di Parma. Ebbene, incredibile, ma delle tre, due sono di
Borgotaro: l'Unione Sportiva Borgotarese e la Liberi F.B.C.,
Borgotaro. La terza è il Parma A.S.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Non v'è dubbio che la denominazione
della seconda squadra faccia esplicito riferimento a quello che fu il
messaggio di Luigi Sturzo, indirizzato ai "<i>Liberi e forti</i>".
Si trattava, infatti, di una squadra nata nell'ambiente cattolico,
come tante altre, con la medesima denominazione, sorte in ogni dove.
Squadre che nel dopoguerra, passata l'era fascsta, risorgeranno con
il nome "Libertas".</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgExoh60hv0_uIBQDF0f3BJ1T7ncalGXZkzFZ0uYgolIq5Ss1ehFnVDasEk_C1LK-LS2VMqrfwJTJEJu1LkTJ2tod8ROn6pSgaM9b1z_mu-oIi2xzyu4WtVBx4gLorFZKQnO4NPmKK-ZxWH/s1600/figc-part+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgExoh60hv0_uIBQDF0f3BJ1T7ncalGXZkzFZ0uYgolIq5Ss1ehFnVDasEk_C1LK-LS2VMqrfwJTJEJu1LkTJ2tod8ROn6pSgaM9b1z_mu-oIi2xzyu4WtVBx4gLorFZKQnO4NPmKK-ZxWH/s1600/figc-part+001.jpg" height="320" width="203" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Part. del documento</td></tr>
</tbody></table>
D'altra parte, negli anni venti, a
Borgotaro, vi erano due bande, due società di Mutuo Soccorso, e non
può meravigliare quindi la presenza, anche in campo sportivo, di un
impegno diretto dei cattolici.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
L'importanza del calcio borgotarese è
poi sottolineata dal fatto che nel direttivo del Comitato Emiliano
della Federazione, troviamo la presenza di Giuseppe Baduini (il
futuro medico e per anni dirigente della squadra borgotarese)</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Alla luce di tutto questo diventa
comprensibile una filastrocca apparsa sul giornale satirico
borgotarese "<i>Sü e Zü pr'al Burgu</i>", edizione 1922.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
In 20 argute e spassose quartine in
rima alternata, ci viene descritta la vita del Borgo di quei tempi,
così come doveva quotidianamente svolgersi.<br />
Una quartina, in
particolare, può esserci utile, quella in cui l’autore scrive:</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>i bülôti d’la Spurtiva<br />
i fis-c’tti dal Pipi<br />cui ch’andava, cui ch’ v’gniva<br />cui
ch’ r’stava sèimpr’ lì.</i></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Quando si nominano “<i>i bülôti
d’la Spurtiva</i>” appare chiaro che ci si riferiva a
giovani(l’autore stesso tra loro) che militavano nell'Unione
Sportiva Borgotarese, mentre "<i>i fis-c'tti dal Pipi</i>"
altro non erano che gli appartenenti alla squadra dei "<i>Liber</i>i",
detti dal Pipì, perché vicini al Partito Popolare che allora
rappresentava il partito dei cattolici. Era quindi una larvata presa
in giro (i borghigiani ben comprendono il significato d' fis-c'tti",
rivolto a dei giovani)</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Siamo nel 1922 e di li a poco il
fascismo saebbe andato all'attacco dell'associazionismo giovanile
cattolico: sarà così per le società sportive dei "Liberi",
come per l'organizzazione degli scout che finiranno per essere
soppresse.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Nei giornali del tempo la cronaca
sportiva trovava scarso spazio anche per gli avvenimenti nazionali.
Possiamo immaginare, quindi, quanto rare e scarne fossero le notizie
che riguardavano lo sport minore.<br />
Da qui le nostre incertezze
nell’esplorare questo periodo, nel corso del quale, tuttavia,
riusciamo, qua e là, a trovare qualche notizia, qualche riferimento,
qualche foto, che servono a gettare un poco di luce su un periodo
quanto mai scarso di notizie.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDOrXIhOc5rHHBEpJlixm-VcNYdgHfti1rT_PE3frEJAas_n4kRKLYpEOWi9-oykGFaBYhyphenhyphenLMNSybdghEx1XO-y0KYooZviaefXbJVgqM4oFvUNrp7z6mcEaNUqi4Nl55QZXECkPsqAwGY/s1600/picelli.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDOrXIhOc5rHHBEpJlixm-VcNYdgHfti1rT_PE3frEJAas_n4kRKLYpEOWi9-oykGFaBYhyphenhyphenLMNSybdghEx1XO-y0KYooZviaefXbJVgqM4oFvUNrp7z6mcEaNUqi4Nl55QZXECkPsqAwGY/s1600/picelli.bmp" height="200" width="320" /></a>Cominciamo da
una foto che riproduce una formazione dell’U.S. Borgotarese. La
foto riveste grande importanza perché è la più antica che si
conosca, tra quelle che riproducono la squadra al completo, ma anche
perché i giocatori si sono posizionati in modo da rappresentare la
formazione e quindi il loro ruolo.<br />
Possiamo così, analizzando
l’immagine, ricostruire la seguente formazione:<br />
Maffei; Poretti
Enrico, Picelli Mario; Vietti Giacinto, Zucconi, Berni; Spagnoli
Mario, Lencini, Dorà, Edoardo Coffrini, Picelli Gino.<br />
La foto
risale al 1922, tuttavia non ci è dato di conoscere a quale
competizione l’U.S. Borgotarese partecipasse in quell’anno, tanto
meno a quale partita possa riferirsi la foto.<br />
Nella foto: da sx, in piedi Gino Picelli, Edoardo Coffrini, Dorà, Lencini, X<br />
Accosciati: Berni, Zucconi, Vietti Giacinto, <br />
Seduti: Picelli Mario, Maffei, Poretti Enrico.</div>
<b>La
U.S. Borgotarese si fa strada </b><br />
<br />
<div align="LEFT">
Devo a mio zio Corrado Bernardi la ricca documentazione
fotografica, ora in mio possesso, che riguarda il calcio borgotarese
nel periodo intorno agli anni ’30. Un periodo di intensa attività,
con la partecipazione a importanti Tornei, anche a carattere
regionale.<br />
Purtroppo le foto sono, nella quasi totalità, prive di
riferimenti a date, luoghi, partite, nomi.<br />
Tra queste, tuttavia,
una è di particolare importanza per le scritte che reca sul
retro.<br />
Si può così, attraverso questa foto, documentare:<br />
- la
partecipazione della nostra squadra al “1° Torneo Regionale
Emiliano”;<br />
- il risultato della partita: Sassuolo –
Borgotarese 1-0;<br />
- la data dell’avvenimento: 27 aprile 1930;<br />
-
la segnalazione che il portiere era Vietti.<span style="font-size: x-small;"> </span>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDILl-tpYCBGiFlfBI_EN3uPa8g5NloFR_Jd0RTeM6DygMKKVg5N89F068tqYa3TsNBxKgwO2LuX79cFmk_eqTAvwMGdNm2ySRbDjoNZrubQphBMkedvxKRQJ8FJgW9PFIGITYnV_NMiPE/s1600/sassuolo.tif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDILl-tpYCBGiFlfBI_EN3uPa8g5NloFR_Jd0RTeM6DygMKKVg5N89F068tqYa3TsNBxKgwO2LuX79cFmk_eqTAvwMGdNm2ySRbDjoNZrubQphBMkedvxKRQJ8FJgW9PFIGITYnV_NMiPE/s1600/sassuolo.tif" /></a></div>
In piedi, da sx. Cairo, X, X, Mangora, MIno Pellacini, Leonardi (Tabacu), Primo Brindani, G. Milza, Peppino Bracchi, Dallara (F'nestra).<br />
Da sx, accosciati: Bianchinotti, Vietti<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9wYBDWwzAKC39fS5uWwW-DUyZUZ0INdE8A_zXa4S5ynXIbCSoPyH8WMPm10VWD93OU9YUCCGliX_KDQngzNXFC1FRocdAVBkCi6JBNMl5kyl6SkVkhjIDqOd-XyFPOuSQx9cGmHlXTBGU/s1600/retro.tif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9wYBDWwzAKC39fS5uWwW-DUyZUZ0INdE8A_zXa4S5ynXIbCSoPyH8WMPm10VWD93OU9YUCCGliX_KDQngzNXFC1FRocdAVBkCi6JBNMl5kyl6SkVkhjIDqOd-XyFPOuSQx9cGmHlXTBGU/s1600/retro.tif" height="176" width="320" /></a>La
partecipazione della nostra squadra al Torneo Regionale Emiliano, la
lunga trasferta per recarsi a Sassuolo, ci consentono di scoprire
quanti progressi avesse fatto il nostro calcio in quegli anni.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Trovo
infatti sulla Gazzetta di Parma (allora Corriere Emiliano) alcune
sporadiche notizie </span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">circa quel Torneo. Le squadre iscritte erano
dodici: Parma 2, Reggiana 2, Sassuolo, </span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Retro della foto.</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Borgotarese, Centese,
Vignolese, Fortitudo, S. Agostino, Bellaria, Faenza, Melandri,
Albertocci. La presenza di squadre di centri importanti e assai
distanti, quali Faenza, Bellaria, Cento, Vignola, lasciano intendere
che si sia trattato di un Torneo importante. Da sottolineare che al
Torneo partecipano 2 sole squadre della </span></span>nostra
Provincia: il Parma 2 e la Borgotarese.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Per quanto riguarda i risultati,
abbiamo potuto rintracciarne, qua e là, soltanto alcuni.
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sassuolo – <b>Borgotarese 1-0</b></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sassuolo – Parma 2 6-4</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Reggiana B – <b>Borgotarese 2-0</b>
Nessun cenno alla formazione </div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b> – Reggiana B <b>1-4</b>
Con rete di Bianchinotti</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Borgotarese</b> – Parma 2 <b>3-0</b>
Nessun cenno a formazioni e marcatori</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Già il 19 gennaio 1930, sulla stampa,
ho potuto trovare la cronaca relativa ad un incontro amichevole tra
Borgotarese e lo Spezia, terminato con la vittoria della squadra
locale per 1-0.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Non vengono riportati nè formazioni nè
autore della rete.. Si dice, però, che tra i borgotaresi è emerso
"<i>il trio Vietti, Coffrini, Cairo</i>".</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Sempre nel 1930, a partire dal 15
giugno, si svolge a Borgotaro la Coppa Cocchi. Una Coppa che forse si
disputava, ogni anno, in luoghi diversi. Lo lascebbe intendere il
fatto che sul giornale si legge: "<i>Quest'anno la Coppa Cocchi
a Borgotaro</i>". Anche qui le notizie rintracciate sulla
Gazzetta di Parma, sono assai scarse.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Le squadre iscritte erano 16: Aulla,
Ausonia SP, <b>Borgotarese</b>, Brin La Spezia, Fidenza, Fornovo,
Langhirano, Giovane Italia, Noceto, Parmense, Pontremoli, Rapid,
Rebecca, Salso, Vigili del Fuoco SP, Vigor.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ho potuto trovare un solo risultato:
Ausonia-<b>Borgotarese 2-1</b><br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
<strong>Gli anni
della guerra <br />Lo scoppio della seconda guerra mondiale causò
un notevole rallentamento, quasi la sospensione, dei campionati e dei
tornei delle squadre minori. Molti giocatori (Brindani, Delgrosso,
Leonardi, Bracchi e altri) vennero richiamati in servizio militare e
inviati nei vari fronti di guerra. Nasceva in quei tempi la squadra
della GIL (Gioventù Italiana del Littorio di mussoliniana memoria) detta anche di Frigeri.</strong></div>
<strong>
</strong><br />
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-77473679473054005892013-09-10T02:34:00.003-07:002013-09-10T02:34:28.333-07:002 - STORIA DEL CALCIO BORGOTARESE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0gHa6tE8P1iL8nhhEZCCulO00EtOrdA2tbvHWJeIhWS4XHQRmr_eNntVq5MeefBOFRKvKstrzwGG9hnww6uD8qHvxxY_7EOY4mNLJFpjsWzlZRxIVSRcre6vhKY4waUnSIqB1PMF8Bon5/s1600/copertina+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0gHa6tE8P1iL8nhhEZCCulO00EtOrdA2tbvHWJeIhWS4XHQRmr_eNntVq5MeefBOFRKvKstrzwGG9hnww6uD8qHvxxY_7EOY4mNLJFpjsWzlZRxIVSRcre6vhKY4waUnSIqB1PMF8Bon5/s1600/copertina+001.jpg" height="320" width="232" /></a><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: blue; font-size: large;"><em><strong>2 – Taro-Taro - Storia del calcio
borgotarese dai primordi al 1973.</strong></em></span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<u>Dalla mia prefazione, per spiegare
com'è nato il libro.</u></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Quella sera del 2003, eravamo in
Piazzale Verdi, davanti al cinema Farnese. C’erano diverse
tavolate, piene di allegria e buonumore come si conviene quando si
festeggiano degli atleti che hanno conseguito grandi risultati
sportivi. Avevano invitato anche noi, che da anni, purtroppo, non
corriamo sui campi erbosi, se non in sogno quando ci coglie la
nostalgia di quel gioco che da giovani ci aveva stregati.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ci avevano invitati perché nel
campionato 1961-62, avevamo vinto il titolo regionale della nostra
categoria.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Di quella leggendaria squadra,
c’eravamo quasi tutti: mancava Peppino Mariani che non è più tra
noi.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Circolavano foto, s’inseguivano
ricordi, episodi, partite. Fu Costantini, formidabile portiere di
quell’annata, a lanciare per primo la proposta: come mai a
Borgotaro non avete mai pensato di scrivere qualcosa sulla squadra di
calcio?</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Già, come mai?</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La proposta rimase per aria e senza
risposta, ma quando alla tavolata si avvicinò il Sindaco Salvatore
Oppo, e con qualche emozione tese la mano a Costantini ricordandone
la bravura, la proposta cominciò a farsi concreta. Disse infatti
Costantini, rivolto al Sindaco:”<i>Senta, come mai a Borgotaro non
avete pensato di scrivere una storia del calcio cittadino? Lo hanno
fatto dappertutto dove ho giocato. Il comune deve provvedere</i>”.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Pronta la risposta del Sindaco: ”<i>Caro
Costantini, c’è una sola persona che può scrivere quella storia”.
</i>
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<i>Chi?”, </i>chiese Costantini.<i>
</i>
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<i>La persona che le sta accanto</i>”.
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Quella persona ero io. Al che
Costantini mi chiese come mai il Sindaco avesse fatto il mio nome.
Gli amici intervennero dicendo che facevo parte dell’Ass. Emmanueli
e che ero autore di alcune pubblicazioni. Ero, ormai, in trappola.
Alla fine della cena ci spostammo al Mistrello a bere qualcosa e lì,
facendomi prendere dall’euforia che si respirava, mi lasciai andare
ad una promessa: avrei scritto il libro per l’anno seguente.
<br />
Eccolo il libro
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Lo dedico a voi tutti, cari amici di
gioventù: a quelli che ci sono e a quelli che come Luciano Costella,
Gualtiero Giraud, Peppino Mariani, Gianfranco Mariani, Luciano
Lazzarelli e Franco Rizzardi se ne sono andati anzitempo. Sarebbe
stato davvero bello che oggi fossero qui con noi.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Insieme abbiamo trascorso giornate
fantastiche e felici.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
E' giusto che di quelle lontane imprese
lasciassimo un segno, una traccia, a ricordare un tempo gioioso e
spensierato: quello della nostra gioventù, quando stregati dal gioco
rincorrevamo il pallone sugli spelacchiati campi di un tempo.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Un abbraccio a tutti.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Borgo Val di Taro, dicembre 2004</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Giacomo Bernardi</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>PRIMI CALCI</b></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
"Il primo accenno al “<i>giuoco
del pallone</i>”, in quel di Borgotaro, lo si trova in un documento
settecentesco. Siamo nel 1777 e la famiglia Misuracchi, nobile e
potente, alquanto tignosa come spesso risulta da altre attestazioni,
chiede alle Autorità che i giovani borgotaresi la smettano di
giocare a pallone nelle vicinanze della loro Casa.<br />
Nobile e
potente quella casata, e quindi la richiesta viene accolta.
Risultato: divieto di giocare al pallone nelle vicinanze di Casa
Misuracchi, anche perché in non poche occasioni pare accadesse che
le vetrate andassero in frantumi, con fuga generale dei giocatori e
danni quindi non risarciti.<br />
Ma in Borgo c’erano famiglie
altrettanto potenti, ed erano i loro rampolli che potevano
permettersi questo “pubblico divertimento”, non certo i figli del
popolo votati a ben altri trastulli.<br />
Così parte il ricorso al
Duca.<br />
Diamine, come fa la gioventù bene del Borgo a godere le
meritate vacanze senza questo “<i>giuoco del Pallone</i>”? Ma
come si permette l’avvocato Misuracchi?<br />
L’8 luglio1777 (a
scuole chiuse), arriva al Commissario di Borgotaro la risposta del
Duca.
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
<i>Ill.mo sig.
Commessario di Borgo Taro <br />In vista di una recente rappresentanza
stata umiliata a S.A.R. per parte di codesta Gioventù di Borgo Taro,
implorante il sovrano assenso, onde potersi, come in passato,
esercitare nel giuoco del Pallone, fattosi dalla R.A.S. benigno
riflesso non solo di essere questo l’unico e solo divertimento di
cui possa la Gioventù predetta poter godere, quanto di essere il
sito più comodo, ed in acconcio quello che altre volte ha servito
per detto giuoco giusta le avute informazioni; pertanto non ostante
il disposto nell’anno scorso si è ora degnata l’Altezza Sua
Reale di voler condiscendere alla supplichevole istanza della
surriferita Gioventù, accordandole che possa in detto sito
riassumere l’uso del giuoco del Pallone, a condizione però che si
giuochi in maniera che non si mostri di far sprezzo alla Casa
Misuracchi, tale essendo la Suprema Sua Mente e che li Giocatori si
obblighino a pagare del proprio tutte le spese, che occorrer
potessero per le accidentali rotture, che mai facesse il Pallone alla
enunciata Casa Misuracchi, e segnatamente per quei danni che il
medesimo recar potesse all’Invetriate. <br />Quindi commetto alla
S.V. di significare tutto ciò ai Giuocatori suddetti e sotto tali
condizioni permettere loro in seguito l’esercizio del giuoco
predetto, confermandomi per fine con stima di V.S. obbl.mo <br /> Da
Parma 8 luglio 1777 </i>
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
In una
mappa del periodo, risulta che i Misuracchi fossero proprietari di
due fabbricati: quanto al primo si tratta del bellissimo palazzo sito
in quella che oggi è la via Nazionale, quello per intenderci che
ospita a piano terra la tabaccheria Gatti e il Bar Centrale. Il
secondo era situato tra quella che oggi è via Corridoni e il Viale
Bottego, alle spalle della Tipografia Invernizzi. Questo fabbricato
confinava con un orto di proprietà Billò che, con ogni probabilità,
doveva essere il famigerato campo di giuoco.<br />
Sia stato quel
“<i>giuoco del Pallone</i>” più o meno uguale a quello attuale,
non lo sappiamo. E’ però certo che più di duecento anni fa
qualcosa di rotondo già rotolava, rimbalzava, veniva lanciato, forse
calciato, visti gli effetti che provocava alle vetrate dei burberi
Misuracchi".</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
Con un tale
documentato “<i>pedigrèe</i>”, mi pare che non possa destare
meraviglia il fatto che Borgotaro sia stato, dopo Parma e Fidenza, il
polo calcistico più importante della nostra provincia. Cosa di non
poco conto ove si pensi alla posizione geografica del nostro paese,
al suo isolamento, alla sua lontananza da ogni città.<br />
Ma c’è
un altro zoccolo ben più sicuro e vicino a noi, alla base della
tradizione calcistica di Borgotaro.<br />
Non sono pochi quelli che si
chiedono perché la squadra di Genova si chiami Genoa Football Club e
non semplicemente A. S. Genova, allo stesso modo che si dice
A.S.Roma, A.S. Parma.<br />
E perché mai si debba dire Milan e non
Milano, così come si dice Bari, Brescia.<br />
Bene, scusandomi con chi
queste cose ben le conosce, ricorderò ai miei lettori che il gioco
del calcio è stato inventato in Inghilterra. Lord e baronetti furono
i primi a disputare partite che assomigliavano a quelle di
oggi.<br />
Nell’ottocento gli Inglesi avevano colonie ovunque e
possedevano una flotta poderosa che solcava i mari di tutto il mondo:
erano un poco i dominatori del commercio internazionale.<br />
Nelle più
importanti città europee, specialmente dove fiorenti erano i
commerci, erano presenti numerose comunità di inglesi che accanto
agli affari, nei quali erano maestri, non disdegnavano di disputare
partite di calcio, divulgando così uno sport che avrebbe conquistato
ben presto un posto di rilievo nel cuore di tutti gli
europei.<br />
Genova, che allora era città di commerci vuoi per la
presenza del porto, vuoi per l’intraprendenza degli abitanti,
ospitava nella seconda metà dell’ottocento una numerosa e attiva
comunità inglese.<br />
Costoro, individuato uno spiazzo nelle
vicinanze del porto, cominciarono a disputare tra loro partite di
calcio, finché nel 1893 fondarono la prima squadra di calcio
italiana, con padri inglesi: il Genoa Cricket and Athletic Club che
ancora oggi è la più antica società di calcio italiana in
attività. Più che di una squadra, si trattava di un Club di persone
che si dedicavano alle attività sportive: cricket e atletica in
particolare.<br />
Sappiamo come son fatti gli Inglesi: i loro Club sono
“esclusivi”, così alle partite di calcio potevano partecipare
soltanto loro.<br />
Ma nel 1897 arrivava a Genova il dottor Misley, un
medico che aveva il compito di curare i molti marinai inglesi che
bazzicavano il porto. Naturalmente anche lui è appassionato di
calcio, ma a differenza dei suoi connazionali, dimostra una maggiore
apertura mentale. Si batte perché anche gli italiani possano entrare
a far parte del Genoa Cricket and Athletic Club.<br />
Così, nel 1897,
nello statuto veniva inserita una norma che ammetteva l’ingresso di
soci italiani che andavano così a rafforzare una compagine che già
aveva dimostrato di saper giocare un buon calcio.<br />
Sarà questa
squadra che l’8 maggio del 1898 vincerà il primo campionato
italiano di calcio, durato una sola giornata, con la partecipazione
di quattro squadre ( Internaz di Torino, Torino F.C., Ginnastica
Torino e appunto Genoa).<br />
Cosa diavolo hanno a che fare questi
inglesi con il calcio borgotarese, si chiederà più d’uno?<br />
Vediamo
di dare una risposta. Mentre i sudditi di Sua Maestà tentavano, a
Genova e altrove, di insegnare il nuovo gioco, c’era chi, già da
anni, era andato in Gran Bretagna e lo stava imparando
direttamente.<br />
Alla fine dell’ottocento, ultimati i lavori di
costruzione della linea ferroviaria Parma - La Spezia, migliaia di
valtaresi trovarono nella emigrazione l’unica via per risolvere i
loro problemi economici.<br />
Andarono ovunque per il mondo, ma in
particolare in Gran Bretagna(Inghilterra, Scozia e Galles). Lì i
giovani e le nuove generazioni impararono il gioco e le regole del
calcio. Quando ebbero la possibilità di ritornare al Borgo vi
portarono la novità. Risultato: già agli inizi del novecento a
Borgotaro si giocava al calcio vero e proprio. Non solo, ma
dall’Inghilterra e dalla Scozia arrivarono fior di giocatori che
entreranno a far parte della leggenda del calcio borgotarese: Dorà,
Cabrelli, Giulianotti, Coffrini, Zucconi, Berni, Fugaccia e tanti
altri. Così, termini prettamente inglesi entrarono a far parte dello
slang borgotarese: <i>ops, corner, bek, half, centr’half, go</i>.<br />
Ecco,
quindi, il secondo basamento, lo zoccolo duro del calcio borgotarese
di cui parlavamo: l’emigrazione.<br />
E con questo “nobile” e
più che dignitoso passato, andiamo a narrare la storia dei primi
calci, delle prime partite.</div>
<br />
<h2 align="JUSTIFY" class="western">
</h2>
<br />
<h2 align="JUSTIFY" class="western">
<span style="font-size: small;"><i><b>Il Campo di
Pareto </b></i></span>
</h2>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
Intorno al
1904, gli Amministratori del nostro Comune con grande oculatezza
decisero l’acquisto dell’intero podere detto “Pareto”, posto
al di fuori delle antiche mura che ancora cingevano il Borgo. Il
terreno in questione si estendeva dal sito ove oggi sorge il Cinema
Teatro Farnese fino in fondo all’attuale Via Montegrappa.<br />
Un
progetto, approvato dal Consiglio Comunale nel 1911, prevedeva la
sistemazione a giardino di una vasta area e la costruzione a margine
di un grande edificio scolastico. Si prevedeva inoltre di urbanizzare
l’area rimanente e di suddividerla in “34 lotti” di circa 700
mq. ciascuno.<br />
L’iniziativa si completerà nel giro di qualche
anno, ma intanto su quell’area pubblica i giovani borgotaresi
avevano sistemato due “porte” e cominciato a disputare accanite
partite di calcio. Le regole e i termini calcistici erano stati
importati da giovani rientrati dall’Inghilterra.<br />
Mitici
giocatori di quei tempi furono: Dorà, Berni, Zucconi, Coffrini,
Poretti, i fratelli Picelli.</div>
In tutta la
valle, era Borgotaro l’unico posto dove si giocava a calcio, così
i contatti con altre squadre erano resi difficili dalle distanze e
dalla precarietà dei mezzi di trasporto. Per alcuni anni, quindi, i
borgotaresi giocarono tra loro. Si trattava di incontri tra celibi e
ammogliati, tra frequentatori di bar diversi, fino alla disputa di un
vero Torneo dei bar che si svolse nella piana oggi occupata
dall’edificio del Liceo.<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZsn8YGDbbKCUNuY9lgjn2QQhpbR48zBMSKMFv_XFsyprU_GSbqtVjx7CHbmKp2qwsnqm5GwoG6UxJwFud4_dbfJ_2uQsE04jK8EAxjJ7bDGXAXohRC1nUD9s26ymazyEhWbiz3Ca7LUJ6/s1600/fanteria.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZsn8YGDbbKCUNuY9lgjn2QQhpbR48zBMSKMFv_XFsyprU_GSbqtVjx7CHbmKp2qwsnqm5GwoG6UxJwFud4_dbfJ_2uQsE04jK8EAxjJ7bDGXAXohRC1nUD9s26ymazyEhWbiz3Ca7LUJ6/s1600/fanteria.bmp" height="209" width="320" /></a>Nel podere Pareto, infatti, era ormai
sorto il nuovo fabbricato scolastico(1915), mentre i soldati del 61°
Reggimento Fanteria, aiutati dai prigionieri austriaci, avevano dato
inizio ai lavori di costruzione del nuovo giardino che si sarebbe poi
chiamato “<i>IV novembre</i>”.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-44840868670786840692013-09-09T07:49:00.001-07:002013-09-09T07:54:34.274-07:001-STORIA DEL CALCIO BORGOTARESE<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ9O4dy7I8J_KY7USvW14Tsm2_OowofElcGybexh4FdXEHFRoNcboqOfaM1zohctQvPH9EcrPHcU14DGMto1mKnORA266ynXqMLxVmCZx1L_v9O2M3LX7nqijm7j-VfPi_sHVNY4M2o_Qk/s1600/semicopertina+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ9O4dy7I8J_KY7USvW14Tsm2_OowofElcGybexh4FdXEHFRoNcboqOfaM1zohctQvPH9EcrPHcU14DGMto1mKnORA266ynXqMLxVmCZx1L_v9O2M3LX7nqijm7j-VfPi_sHVNY4M2o_Qk/s1600/semicopertina+001.jpg" height="227" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Quando si giocava nello spazio in cui oggi sorgono i giardini. <br />
Si vede la facciata del vecchio teatro comunale.</td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: blue; font-size: large;"><strong><em>1-Il calcio a Borgotaro</em></strong></span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Leggo ogni tanto, sulla Gazzetta di
Parma, notizie relative a manifestazioni organizzate per ricordare
società sportive che hanno una lunga storia alle spalle. Sulla
Gazzetta di mercoledì 4 settembre, ho letto un lungo servizio, con
foto, ed il titolo a tutta pagina: "A Noceto il calcio compie
100 anni".</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Nel resoconto e nelle foto, atleti che
hanno dato lustro a quella società, con molti ultraottantenni ancora
presenti.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Quest'ultima notizia mi ha portato a
pensare che a Borgotaro mai si è organizzato un simile evento.
Avendo giocato nel Pontremoli e nell'Aullese, ricordo che, negli anni
passati, entrambe le due cittadine organizzarono qualcosa di simile.
Vi partecipai volentieri, incontrando tanti amici con i quali avevo
condiviso la passione per il calcio.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Lasciando un momento in disparte il
motivo per cui al Borgo ancora non si è pensato a qualcosa di
simile, pur avendo il calcio nostrano tanta storia (e che storia!)
alle spalle, mi ha incuriosito l'accenno della Gazzetta ai "<i>100
anni di storia</i>" del calcio nocetano.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ho letto attentamente l'articolo per
conoscere la giustificazione (la documentazione) di tale titolo.
Ebbene l'articolo parte così: "E' passato un secolo a Noceto da
quel primo calcio dato ad un pallone in quel campo un po'
improvvisato dietro la chiesa del capoluogo". Un po' vago
l'accenno al primo calcio, mentre non si fa cenno alcuno alla prima
società, al primo campionato disputato. E' da lì che si cominciano
a contare gli anni di una società, non dai primi calci dati ad un
pallone nel campetto della parrocchia. Il nostro calcio, quello
borgotarese, poggia su basi documentali ben precise, ché se
dovessimo parlare soltanto di primi calci potremmo partire non da
100, ma da 230 anni fa.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Provate a leggere quanto ebbi a
scrivere nel volume: "<i><u>Taro-Taro – Storia del calcio
borgotarese dai primordi al 1973</u></i>" - Edito nel 2004 -(€
10).</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
"Il primo accenno al “<i>giuoco
del pallone</i>”, in quel di Borgotaro, lo si trova in un documento
settecentesco. Siamo nel 1777 e la famiglia Misuracchi, nobile e
potente, alquanto tignosa come spesso risulta da altre attestazioni,
chiede alle Autorità che i giovani borgotaresi la smettano di
giocare a pallone nelle vicinanze della loro Casa.<br />
Nobile e
potente quella casata, e quindi la richiesta viene accolta.
Risultato: divieto di giocare al pallone nelle vicinanze di Casa
Misuracchi, anche perché in non poche occasioni pare accadesse che
le vetrate andassero in frantumi, con fuga generale dei giocatori e
danni quindi non risarciti.<br />
Ma in Borgo c’erano famiglie
altrettanto potenti, ed erano i loro rampolli che potevano
permettersi questo “pubblico divertimento”, non certo i figli del
popolo votati a ben altri trastulli.<br />
Così parte il ricorso al
Duca.<br />
Diamine, come fa la gioventù bene del Borgo a godere le
meritate vacanze senza questo “<i>giuoco del Pallone</i>”? Ma
come si permette l’avvocato Misuracchi?<br />
L’8 luglio1777 (a
scuole chiuse), arriva al Commissario di Borgotaro la risposta del
Duca.
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
<i>Ill.mo sig.
Commessario di Borgo Taro <br />In vista di una recente rappresentanza
stata umiliata a S.A.R. per parte di codesta Gioventù di Borgo Taro,
implorante il sovrano assenso, onde potersi, come in passato,
esercitare nel giuoco del Pallone, fattosi dalla R.A.S. benigno
riflesso non solo di essere questo l’unico e solo divertimento di
cui possa la Gioventù predetta poter godere, quanto di essere il
sito più comodo, ed in acconcio quello che altre volte ha servito
per detto giuoco giusta le avute informazioni; pertanto non ostante
il disposto nell’anno scorso si è ora degnata l’Altezza Sua
Reale di voler condiscendere alla supplichevole istanza della
surriferita Gioventù, accordandole che possa in detto sito
riassumere l’uso del giuoco del Pallone, a condizione però che si
giuochi in maniera che non si mostri di far sprezzo alla Casa
Misuracchi, tale essendo la Suprema Sua Mente e che li Giocatori si
obblighino a pagare del proprio tutte le spese, che occorrer
potessero per le accidentali rotture, che mai facesse il Pallone alla
enunciata Casa Misuracchi, e segnatamente per quei danni che il
medesimo recar potesse all’Invetriate. <br />Quindi commetto alla
S.V. di significare tutto ciò ai Giuocatori suddetti e sotto tali
condizioni permettere loro in seguito l’esercizio del giuoco
predetto, confermandomi per fine con stima di V.S. obbl.mo <br /> Da
Parma 8 luglio 1777 </i>
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
In una
mappa del periodo, risulta che i Misuracchi fossero proprietari di
due fabbricati: quanto al primo si tratta del bellissimo palazzo sito
in quella che oggi è la via Nazionale, quello per intenderci che
ospita a piano terra la tabaccheria Gatti e il Bar Centrale. Il
secondo era situato tra quella che oggi è via Corridoni e il Viale
Bottego, alle spalle della Tipografia Invernizzi. Questo fabbricato
confinava con un orto di proprietà Billò che, con ogni probabilità,
doveva essere il famigerato campo di giuoco.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ7eo2VdxbnzDGb3SSzgHyTs5aP5ty8ZJ8fpNtyXaoRqwuPYR3i4bCBinuiT82KbM8ZoAy6Sh3wdOT63ecPe1M1fqFLIyAn6WmztXmMQpPxYc8O1tXjN63F98KAePIsbnsaAOPa54iwglO/s1600/mappa2.tif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ7eo2VdxbnzDGb3SSzgHyTs5aP5ty8ZJ8fpNtyXaoRqwuPYR3i4bCBinuiT82KbM8ZoAy6Sh3wdOT63ecPe1M1fqFLIyAn6WmztXmMQpPxYc8O1tXjN63F98KAePIsbnsaAOPa54iwglO/s1600/mappa2.tif" height="129" width="320" /></a>Sia stato quel
“<i>giuoco del Pallone</i>” più o meno uguale a quello attuale,
non lo sappiamo. E’ però certo che più di duecento anni fa
qualcosa di rotondo già rotolava, rimbalzava, veniva lanciato, forse
calciato, visti gli effetti che provocava alle vetrate dei burberi
Misuracchi".</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
Voi capite che
in base "al primo calcio", come scrivono quei di Noceto, il
nostro sport avrebbe non 100, ma oltre 200 anni alle spalle. Nel
prossimo post i documenti relativi alla nascita del calcio a
Borgotaro, ossia alla nascita della prima Società, della prima
squadra ufficiale.<br />
<br />
Mappale 193= Casa dei Misuracchi<br />
Mappale 194=Orto di Billò, nel quale si giocava.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0.49cm; margin-top: 0.49cm;">
<br />
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-3589105580133444212013-09-07T09:19:00.002-07:002013-09-07T09:26:55.830-07:00ASPETTI DI CIVILTA' CONTADINA: La nascita<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPZEEd9C6b8CJqxC9ZMr1xDbHqnLpM6ey9nJ85PJ8HdQ4ugT8D1lQ0c9hCFliAP_BQUV7h0_em5OArhbSYkyY2mEzswuz3x2xNU3zctsRsDEXbjYLqmodbIcVodyzZAPyWgUTbu_ZCVjeR/s1600/nascita+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><br /></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPZEEd9C6b8CJqxC9ZMr1xDbHqnLpM6ey9nJ85PJ8HdQ4ugT8D1lQ0c9hCFliAP_BQUV7h0_em5OArhbSYkyY2mEzswuz3x2xNU3zctsRsDEXbjYLqmodbIcVodyzZAPyWgUTbu_ZCVjeR/s1600/nascita+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPZEEd9C6b8CJqxC9ZMr1xDbHqnLpM6ey9nJ85PJ8HdQ4ugT8D1lQ0c9hCFliAP_BQUV7h0_em5OArhbSYkyY2mEzswuz3x2xNU3zctsRsDEXbjYLqmodbIcVodyzZAPyWgUTbu_ZCVjeR/s1600/nascita+001.jpg" height="231" width="320" /><br />
L'arrivo della levatrice<br />
</a><br />
<i><span style="color: blue; font-size: large;"><strong>La nascita</strong></span></i><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<table border="1" style="height: 510px; width: 100%px;">
<tbody>
<tr>
<td height="504" width="100%"><div align="justify">
<span style="font-size: x-large;"><b>C</b></span>'era un tempo un che di misterioso
attorno ai momenti che accompagnavano la nascita, gravidanza, parto,
allattamento, prime cure verso il neonato nascondevano un mondo di pratiche e di
credenze al quale accedevano solo le donne sposate o anziane. Per gli uomini
quel mondo era invece chiuso, quasi proibito, tanto che spesso, come la volpe
con l'uva acerba, si consolavano dicendo: -<i>J'èin rob' da don'</i>-(Son cose
da donne), quasi fosse un segno di scarsa virilità il parlare o l'interessarsi
di tali argomenti.</div>
<div align="justify">
Il primo annuncio della gravidanza era, dalla sposa, riservato
in genere alla madre o alla sorella; non di certo al marito che spesso,
all'interno della famiglia, riceveva la notizia da ultimo quando i segni erano
ormai evidenti.</div>
<div align="justify">
Man mano, poi, che si avvicinava il giorno del parto,
aumentavano le preoccupazioni della gestante. Innanzi tutto doveva nascondere ai
bambini il suo stato indossando larghi vestiti. Le era inoltre vietato passare
sopra una corda, indossare collane e, quando cuciva, doveva ben guardarsi dal
mettere al collo, come s'usava, le gugliate di filo pronte per l'uso: il bambino
avrebbe corso il pericolo di nascere "morto", strangolato dal cordone
ombelicale. Non doveva guardare immagini brutte, né persone con difetti fisici:
gobbi, zoppi, sciancati: il bambino avrebbe potuto ereditare quei difetti.</div>
<div align="justify">
Altro grave pericolo per la gestante erano " <i>l'
voje</i>"(le voglie) di un particolare cibo. Se alla gestante ne fosse "venuta
una", subito avrebbe dovuto toccarsi i capelli o i glutei in modo che la voglia
eventualmente trasmessa al bambino, apparisse in una parte di pelle nascosta dai
capelli o dagli indumenti intimi. Coi tempi che corrono quest'ultima soluzione
sarebbe invero poco efficace considerato il poco, o nulla, che ormai si
nasconde...</div>
<div align="justify">
Per contro pochi erano i riguardi che si avevano verso la
gestante che continuava sia i pesanti lavori di casa: fare "la bügà"(il bucato),
andare per acqua al pozzo o alla fontana, fare il pane, sia il lavoro dei campi
e la cura dell'orto.
<br />
<div align="justify">
Quando il feto cominciava a dar segni di sé, s'apriva ancora un
ventaglio di credenze, mentre le donne più "esperte" avanzavano le prime ipotesi
sul sesso del nascituro. Se la madre avesse sentito "<i>ar brüzur' d'
stumgu</i>"(il bruciore di stomaco)... erano i capelli del piccolo che stavano
crescendo, e più bruciori la gestante provava, più aumentava la sicurezza del
sesso: molti bruciori portavano infatti a dire: "<i>t' gh' farè l'
tr'ss'</i>"(le farai le trecce), a significare che sarebbe nata una femmina. Se
il feto scalciava doveva invece trattarsi di un maschio.
<br />
<div align="justify">
Ma il sesso del nascituro veniva pronosticato anche osservando
la forma della pancia: una pancia a punta non poteva che generare un bel
maschietto; una larga, una femmina. Se la faccia della gestante si fosse fatta
brutta, emaciata, sicuramente sarebbe nata una femmina; una faccia che restava
bella, liscia indicava invece l'arrivo di un maschio.
<br />
<div align="justify">
Il periodo della gestazione viene comunemente considerato di
nove mesi, in realtà nel passato si contavano le lune e fin che non si fosse
"<i>fatta la luna</i>" l'evento non si sarebbe verificato.
<br />
<div align="justify">
Il parto avveniva sempre in casa, alla presenza della
levatricve; spesso, invece, con il solo aiuto di donne "esperte". Durante il
travaglio, quando i dolori si facevano forti, alla donna veniva data un'ostia di
segala che qualcuno s'era affrettato ad andare a prendere in canonica.
<br />
<div align="justify">
Cominciava poi, dopo il parto, la "quarantèina", un periodo di
quaranta giorni nel corso del quale la puerpera doveva osservare scrupolosamente
alcune norme. Non doveva togliersi, per tutto il periodo, la camicia che aveva
indossato al momento del parto. Ciò per tener lontano il pericolo di emorragie,
ma creando intuibili problemi di igiene.<br />
Non poteva toccare acqua, né uscire
di casa. Non poteva cambiare il modo di alimentarsi, né mangiare verdure per non
provocare mal di pancia o dissenteria al neonato. Doveva mangiare molta
polenta(specialmente i "<i>casagati</i>" e bere del buon vino per fare il latte.
<br />
<div align="justify">
Il piccolo, che non poteva essere condotto fuori prima del
termine della "quarantèina", veniva fasciato dal torace ai piedi con "<i>l'
fas'</i>" che dovevano essere girate molto strette perché in caso contrario il
bambino sarebbe cresciuto con le gambe storte. In testa, poi, gli veniva
sistemata una cuffia che non doveva essere di lana per non arrossare gli orecchi
e danneggiare la crescita dei capelli.
<br />
<div align="justify">
Le mani venivano invece coperte con "<i>l'
manopul</i>'"(manopole) perché non si graffiasse la faccia, in seguito
all'allungarsi delle unghie che non potevano assolutamente essere tagliate
prima del compimento del primo anno: in caso contrario il bambino sarebbe
diventato un ladro. Così pure i capelli, prima di tale scadenza, non potevano
esser tagliati: avrebbe rischiato la calvizie.
<br />
<div align="justify">
Il bambino veniva anche protetto dalle "<i>strie</i>"(streghe):
a tale scopo gli venivano messi dei braccialetti con corallini rossi o anche del
semplice cordoncino rosso che veniva appeso anche al "<i>ciüciôtu</i>", sempre
contro il malocchio.
<br />
<div align="justify">
Spesso la puerpera non aveva latte al seno. In tal caso
accadeva spesso che i figli venissero dati "<i>a balia</i>" ad una donna cui era
morto il figlio appena nato o ad una che avesse latte in abbondanza. Il piccolo
veniva restituito alla madre dopo circa un anno. Esistono tuttora in zona
"<i>fradei o surèl' d' lat</i>'"
<br />
<div align="justify">
Al termine della "quarantèina" la puerpera si sottoponeva alla
cerimonia della "purificazione". Entrava in chiesa e si fermava in fondo, vicina
alla porta, guardandosi bene dal superare l'acquasantiera. Arrivava il sacerdote
che le consegnava una candela che veniva subito accesa. Insieme, quindi,
percorrevano l'intera navata e sempre pregando giungevano ai piedi dell'altare
maggiore. Qui la puerpera riceveva la benedizione purificatrice. Al termine del
rito avrebbe potuto riprendere la sua vita normale.
<br />
<div align="justify">
(<span style="font-size: x-small;">Da: <i>Aspetti di civiltà contadina in
Valtaro</i> - Testo di Giacomo Bernardi - Acqueforti di Mario Previ.
1987</span>) </div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-86203092431146290162013-09-02T09:28:00.001-07:002013-09-02T09:35:02.252-07:00SCRITTI: 2^ - Fine. Le Comunalie della Valditaro<div align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1FGZwo4V9Fr_Z-hvX1U5eFXrmkDIOifBAEeLkK-JRXDmHcqQsdtHrEfR1gD7K4vUu4S97DVNN3-wCeQsX_jk3fnphJ7Pm7frYELoFQMGrwHS521tZfOX6t421zItRAzNd0jbS51GS0jF4/s1600/comunalie+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1FGZwo4V9Fr_Z-hvX1U5eFXrmkDIOifBAEeLkK-JRXDmHcqQsdtHrEfR1gD7K4vUu4S97DVNN3-wCeQsX_jk3fnphJ7Pm7frYELoFQMGrwHS521tZfOX6t421zItRAzNd0jbS51GS0jF4/s1600/comunalie+001.jpg" height="400" width="285" /></a><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><u><span style="color: blue; font-size: large;">2-LE COMUNALIE DI VALDITARO</span></u></i></div>
<div align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><u><span style="color: blue; font-size: large;"></span></u></i> </div>
<div align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><u><span style="color: blue; font-size: large;"></span></u></i> </div>
<div align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><u><span style="color: blue; font-size: large;">ASPETTI
SOCIO-ECONOMICI</span><o:p> </o:p></u></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<o:p> </o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Le condizioni naturali sono alla base della
organizzazione insediativo -territoriale della Valtaro, tuttavia nel tempo a
queste si sono aggiunte, e in molti casi sovrapposte, particolari condizioni di
carattere sociale ed economico che hanno finito per determinare profondi
cambiamenti anche sul piano degli insediamenti e dello stesso paesaggio
agrario.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I diversi modi di sfruttamento
delle risorse del bosco, l’evoluzione delle tecniche agrarie, l’emigrazione e le
consistenti rimesse dall’estero, il recente fenomeno dell’abbandono della
montagna, per citarne alcune, sono variabili che hanno contribuito a determinare
conseguenti cambiamenti.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel corso del medioevo avanzato,
superati i secoli caratterizzati da guerre, carestie ed epidemie, le popolazioni
riacquistavano fiducia, le città si rivitalizzavano, si riorganizzavano, si
espandevano.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Al contado spettava il non facile
compito di far fronte ai bisogni alimentari sorti in conseguenza dell’aumento
demografico delle città.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Anche in Valtaro le popolazioni
furono così indotte alla conquista di ogni possibile palmo di terra alle selve
che un tempo dovevano giungere a lambire il corso del fiume Taro.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La scarsità di aree pianeggianti
dovette infatti spingere verso l’alto gli uomini e intorno ai primi decenni del
nuovo millennio si andarono formando, e in qualche caso consolidando, gli
abitati rurali per la maggior parte corrispondenti agli odierni agglomerati di
Costerbosa, Valdena, Camminata di San Vincenzo, Costatasi, Ca’ di Grossi, Buzzò,
Mamponeto, Groppo. Ai quali in processo di tempo altri se ne aggiunsero.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Essi erano collocati ad
altitudini comprese tra i 500 e 650 metri, lungo una linea tuttora visibile, che
quasi veniva a dividere la parte coltivata che stava al di sotto(di proprietà
individuale), da quella a bosco(di proprietà comune) che si estendeva
immediatamente a monte.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per secoli i beni comuni vennero
goduti dai frazionisti a titolo puramente individuale, nel senso che le singole
persone vi trovarono un tornaconto nell’uso del diritto di legnatico e
pascolo.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Unica forma diversa di
sfruttamento documentata fu quella della vendita alla Repubblica Genovese di
legname per costruzione di navi e remi, anche se sconosciuti ci sono i risvolti
economici dell’operazione e non sappiamo se, e in qual modo, i frazionisti ne
ricevettero vantaggio.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
In una zona a quasi esclusiva economia agricola che per la
distanza dalla pianura e dalle città doveva trovare in loco il modo di risolvere
i problemi della propria sussistenza, divenne ben presto importante lo
sfruttamento delle proprietà comuni al fine di integrare il reddito agrario che
doveva essere di poco conto ove si considerino l’esiguità delle terre
coltivabili e la natura sassosa e scoscesa delle stesse.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Così in Valtaro si cominciarono
ad usare gli alti pascoli in modo meno saltuario ed episodico e a conquistare
alcuni siti di altura per coltivazioni particolari: avena, segala e poi patate,
qui introdotte e coltivate fin dal 1545, per merito del Colonnello Guglielmo
Power, Governatore di Borgotaro.<sup><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1</span></sup></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Si crearono così, quasi in ogni
frazione, dei caratteristici insediamenti stagionali d’altura composti di
numerose caselle in pietra a secco con copertura in paglia di segala,
somiglianti forse a quelle degli antichi Liguri.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Qui le famiglie risiedevano
dall’inizio dell’estate fino ai primi freddi, di solito il 23 novembre, come
dice un antico proverbio: “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">P’r Santa
Catrèina la vaca a la casèina</i><sup><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">2 </span></sup>”: si faceva
legna, si pascolavano le bestie, si raccoglievano funghi e altri prodotti del
sottobosco, si lavorava il latte ottenendone burro e formaggio, si coltivavano
farro, spelta, avena, segala e patate.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I pascoli naturali permettevano
il mantenimento di un buon numero di animali, senza per questo destinare a prato
i terreni posti più a valle, vicini alle abitazioni, che venivano così
utilizzati unicamente per cereali od altro.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tra questi nuclei di caselle,
tuttora presenti anche se ormai poco abitati, si possono ricordare: Vighini(850
m), per quei di Pontolo; Valvenera(960 m) per quei di Valdena; Nola(1080 m) per
quei di Rovinaglia e Lago Pavé(1020) per quei di Buzzò.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’esistenza di tali nuclei è
documentata fin dal secolo XVI. Tra la documentazione relativa alla già
ricordata vicenda delle liti accadute nel corso del XVII secolo, per la
risoluzione della quale venne richiesto l’arbitrato della Repubblica di Venezia,
esistono disegni che fissano la posizione di queste caselle ed anche le loro
caratteristiche architettoniche. Particolare quest’ultimo assai importante ove
si volesse, come sarebbe auspicabile, ricostruire, riattare tali villaggi
stagionali situati in posizioni di particolare interesse paesaggistico.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Con l’avvento del Regno d’Italia,
e la conseguente nuova regolamentazione, le singole Comunalie della Valtaro
venivano amministrate da apposite Commissioni i cui membri erano annualmente
eletti a scrutinio segreto, dai Consigli Comunali competenti.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In un’epoca in cui l’elettorato
attivo dei Comuni di Borgotaro e Albareto superava di poco il centinaio di
iscritti, e alle cariche comunali si succedevano quasi sempre le stesse persone,
fu di grande importanza la nomina di queste Commissioni Amministratrici che se
da una parte assicuravano un più corretto utilizzo della proprietà, dall’altra
abituavano i frazionisti all’impegno civico, alla democrazia partecipata.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Si deve forse a questo impegno,
nel quale finiva pian piano per essere coinvolta buona parte degli uomini della
frazione, se cominciò a farsi strada, sia pure lentamente, una “coscienza di
frazione” che alle esigenze ed agli interessi individuali seppe affiancare anche
quelli dell’intera collettività.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Verso la fine dell’ottocento,
allorché vennero approvate le prime leggi riguardanti l’istruzione obbligatoria,
molte frazioni avranno il privilegio della presenza sul posto di una scuola
proprio perché la “comunalia” del luogo si sarà addossata la spesa del locale,
del riscaldamento e, a volte, anche del contributo nella spesa per i maestri che
allora erano nominati e pagati dai Comuni.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tuttavia nella seconda metà
dell’ottocento, l’attività agricola su cui si basava l’economia della zona, non
presentava miglioramenti di sorta, ferma com’era a tecniche colturali molto
arretrate. Accanto a queste coesistevano, e si evidenzieranno sempre più in
seguito, la bassa remunerazione del lavoro, la carenza di capitali, le
insufficienti condizioni di commercializzazione, la scarsa iniziativa
imprenditoriale.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’intera valle era inoltre
isolata, priva com’era di una viabilità decente in grado di metterla in contatto
con il vicino Mar Ligure e con Parma. Così qualsiasi prodotto agricolo, del
bosco o del sottobosco non poteva trovare sfogo alcuno in altri mercati.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Scriveva Rufino Mussi<sup><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">3</span></sup>: “<i>Il lato
più infelice di questo Circondario è la viabilità nella quale è paragonabile
alle più derelitte e sconosciute zone della Basilicata. Questo Circondario[…] fu
lasciato dai cessati governi segregato[…]non avendo mai posseduto, in tanta
estensione di territorio, una sola strada carrozzabile. Tutti i trasporti si
operano perciò a schiena di mulo</i>”.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E ancora: “<i>Il prezzo di
trasporto a tonnellate dei prodotti è al minimo di lire 40 da Borgotaro a
Spezia. Questo prezzo supera i noli dall’America all’Europa. Maggiori sono i
danni arrecati all’agricoltura locale per le impedite esportazioni e così le
patate nelle annate abbondanti hanno il prezzo di lire 4 al quintale, ne è
facile esitarle perché il nolo supera il costo originario. Molto ne soffre anche
l’allevamento del bestiame, del quale i prodotti maggiormente esportati sino i
vitelli e i maiali grossi che debbono superare<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>a piedi i novanta e i cento chilometri che ci separano dai luoghi di
consumo, con grave scapito di peso e di qualità delle carni</i>”.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il Mussi scriveva anche che
“<i>si fa trasporto ma con fatica di castagne secche, carbone di legno, prodotti
dei vimini, ghiande, pollerie, uova</i>”.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una situazione davvero pesante
che tuttavia sottolinea l’importanza del bosco(castagne, carbone, ghiande ecc.)
nella pur disastrata economia valtarese.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Fortunatamente sul piano
nazionale il nuovo Regno, superate le ultime gravi epidemie di colera,
assicurava migliori condizioni igienico-sanitarie, rendeva obbligatoria la
vaccinazione, dava il via a grandi opere pubbliche. Sia pure in ritardo sugli
altri Stati, l’Italia, specie al nord, viveva la sua piccola rivoluzione
industriale. La popolazione era in aumento e tutto ciò trovava un insperato
riscontro anche nell’economia silvo-pastorale della Valtaro.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Alcune ditte, quasi tutte
forestiere, ottenevano appalti di boschi per ricavarne legna e carbone: non solo
per riscaldamento delle abitazioni delle città situate nella pianura, ma anche
per uso delle industrie, specie dei forni fusori lombardi.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Stagionalmente, poi, i boschi
delle Comunalie ospitavano i così detti “Tornitori bergamaschi”: sotto questo
nome si celavano diverse famiglie che ogni anno, in autunno, acquistavano un
certo numero di faggi secolari che venivano abbattuti e lavorati sul posto in
baracche provvisorie, per ricavarne con i torni piatti, tazze, bicchieri, posate
e attrezzi vari.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Con i proventi fu così possibile
costruire acquedotti, strade e altre opere per le quali i Comuni non erano in
grado di provvedere.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel corso del decennio 1883-1893,
durante il quale vennero intrapresi i lavori per la costruzione della ferrovia
Parma-La Spezia, gran parte del legname necessario fu ricavato dai boschi delle
Comunalie la cui sopravvivenza ha davvero del miracoloso ove si pensi al
quantitativo ingente di “traversine” e al legname occorso per la puntellatura
delle numerose gallerie, tra le quali va segnalata quella del Borgallo, lunga
7800 metri, che passava proprio sotto il territorio della comunalia di
Valdena.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ebbene si può ben dire che assai
accorti siano stati gli amministratori delle Comunalie se al termine dell’opera
il patrimonio boschivo non risultò esausto, ma fu anzi possibile sfruttare le
già prevedibili potenzialità dell’ultimata ferrovia che finalmente metteva in
contatto veloce e sicuro la Valtaro con le città e le industrie della pianura,
da una parte, e il vicino Mar Ligure dall’altra.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A dire il vero l’ultimazione dei
lavori di costruzione della ferrovia creò inizialmente una situazione di
notevole disagio tra coloro, ed erano qualche migliaio, che vi avevano trovato
lavoro per quasi un decennio. La chiusura dei cantieri aveva infatti lasciato
senza lavoro un numero considerevole di manodopera che sarà costretta a trovare
lavoro all’estero, dando così inizio ad un periodo di intensa
emigrazione<sup><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">4</span></sup>.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Tuttavia l’avvento della ferrovia risolvendo l’atavico
problema del collegamento con le città aveva rilanciato la produzione di carbone
vegetale che aveva subito negli ultimi decenni un forte declino.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Infatti negli “Atti della Giunta
Parlamentare per l’inchiesta Agraria del 1881” si può leggere che <i>“…questo
prodotto è caduto in deprezzamento, sì da non compensare le spese, stante la
concorrenza del carbon fossile e per la cessata richiesta dei forni fusori
lombardi, ora inviliti o per la maggior parte vinti dalla concorrenza della
produzione inglese</i><sup><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">5</span></sup>.”</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La relazione faceva riferimento
alla situazione in<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>atto nel 1881, ora
invece numerose imprese forestiere, ma anche locali, avevano ripreso la loro
attività di produzione sia di carbone che di legna da ardere.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel primo decennio del novecento
si potevano notare alcuni segni concreti di un mutamento in atto. Si registrava
un risveglio economico dovuto all’attivazione della ferrovia e alle rimesse
degli emigrati. Prendevano nuovo e maggiore impulso le attività legate
all’industria boschiva: centinaia di ettari di bosco(faggi e cerri specialmente)
venivano convertiti in legna da ardere e da lavoro. Mentre le ramaglie, come già
detto, alimentavano le carbonaie.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le piante di castagno, invece,
venivano utilizzate per l’estrazione del tannino e due volte la settimana dalla
stazione di Borgotaro cominciarono a partire treni carichi delle caratteristiche
“schiappe”(così venivano chiamate le parti che si ottenevano dalla spaccatura
verticale del tronco in quattro parti) che raggiungevano uno stabilimento nella
vicina Lunigiana<sup><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">6</span></sup>.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Queste attività, rese possibili
dall’entrata in funzione della ferrovia, venivano condotte con metodi primitivi
e richiedevano, pertanto, numerosa manodopera sia per il taglio manuale che
avveniva unicamente con l’uso di grosse scuri, sia per il trasporto a mezzo di
muli, oltre che per l’esercizio di teleferiche e per l’attività di custodia,
accatastamento e carico.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Aumentavano, nel frattempo le
ditte che si dedicavano all’esportazione: mirtilli, lamponi, bacche di ginepro,
frutti di rosa canina, vimini prendevano la via dell’estero, in particolare
verso la Confederazione Svizzera, ampliando così un’attività che in precedenza
era limitata ai funghi.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Forse mai come negli anni che vanno dalla prima decade del
novecento alla fine degli anni trenta, si riscontrò tanto fervore nei boschi
delle Comunalie Valtaresi e mai come in quegli anni il bosco fu elemento
fondamentale dell’economia dell’intera valle.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tutte queste attività finivano
tuttavia per arricchire poche persone, non certo i contadini della zona che
venivano scarsamente retribuiti benché sottoposti a fatiche ed orari di lavoro
inumani.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La raccolta dei prodotti del
sottobosco veniva, in genere, effettuata<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>da donne e bambini che dopo essersi impegnati per diverse ore nella
raccolta dovevano poi scendere a valle percorrendo a piedi almeno una decina di
chilometri per ricevere in cambio una vera elemosina.,</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
D’altra parte la bassa
remunerazione del lavoro dei campi costringeva i contadini a ricercare ovunque
anche modeste integrazioni al loro reddito.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Così se da una parte si
riscontrava un notevole sviluppo economico, suffragato anche da dati statistici
(vedi tabelle alle pagine che seguono), cui s’accompagnavano una maggior
ricchezza ed una migliore qualità della vita, tuttavia ciò riguardava
essenzialmente il fondovalle e in particolare il centro di Borgotaro, e toccava
solo marginalmente gli addetti all’agricoltura.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Queste persone continuavano a vivere in case malsane,
spesso nel piano posto sopra la stalla. Si trattava, in maggior parte, di
piccoli proprietari che lavoravano fazzoletti di terra acquisiti attraverso una
lunga catena di divisioni per successione dai quali non sempre riuscivano a
ricavare il minimo per <i><o:p></o:p></i>vivere, oppure di mezzadri che dovevano
dividere(non ancora al 50%) con il proprietario il magro raccolto.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Scrive Luigi Rossi<sup><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">7</span></sup>: <i>“…la gran
maggioranza dei fondi, pur essendo diffusa la mezzadria, è però in mano di
proprietari coltivatori diretti; lavoratori infaticabili e bonificatori
incessanti[…]possessori di microscopici fondi, frazionati per di più in varie
parti, e di una casetta ancor più microscopica e miserabile, essi fanno
dell’agricoltura locale una agricoltura attiva, chiedendo alla terra quel pane
che, con sistemi ormai superati, non potrà mai dare. Solo nel Comune di
Borgotaro su 753 proprietari, 561 sono coltivatori diretti</i><sup><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> </span></sup>”.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
In tali condizioni non può destare meraviglia alcuna il
fatto che i nostri contadini esercitassero quelle che venivano chiamate
“industrie domestiche”. Infatti numerosi erano “<i>i fabbricatori di bei cesti
che si vendono in gran numero sul mercato di Borgo Val di Taro</i><sup><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">8 </span></sup>”, mentre
molti, specialmente nella Val Gotra e in Val Tarodine, costruivano remi,
setacci, pale, mestoli, cucchiai e manici di faggio.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Tutti tendevano a produrre nel loro fondo la maggior parte
di sussistenze occorrenti alla famiglia ed in questo trova giustificazione
qualche pratica agraria non corretta, quale il non abbandono del mais e i
ringrani.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Infatti nell’alimentazione della popolazione rurale
prevalevano di gran lunga su ogni altro alimento i farinacei: pane di frumento,
spesso misto, e pasta confezionata in casa. Impostante era poi l’uso del
granturco che si consumava, in genere, sotto forma di polenta.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Larghissimo uso si faceva, lungo l’anno, anche di patate
che venivano conservate da un raccolto all’altro. Di frutta se ne consumava poco
o nulla, poiché i pochi meli e peri si tenevano soltanto per il vischio che, nel
periodo natalizio, consentiva un qualche guadagno.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Sempre il Rossi riferisce che “<i>Grandissimo consumo si fa
di castagne secche sia come tali, sia cotte, sia ridotte in farina e quindi
cucinate ad uso di polenta o di torte dolci. In certe plaghe dove i castagni
danno altissimi prodotti, come ad esempio la Val Gotra e la Val Tarodine, si può
ben dire che la castagna tenga nell’alimentazione umana, lo stesso posto del
pane</i><sup><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">9
</span></sup>”.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
L’uso che si faceva della carne era ben al di sotto della
norma. Si consumava principalmente quella di maiale, per la maggior parte
confezionata in salumi di buon pregio, di produzione propria.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Largo uso si faceva di lardo e strutto di maiale con i
quali si sopperiva alla relativa mancanza di burro dovuta al fatto che <i>“…gran
parte del poco latte disponibile vien consumata dal vitello,[…] e si
confezionavano formaggi grassi, spesso misti a latte di pecora che poi vengono
per la maggior parte destinati alla cucina domestica. Si confezionano pure
formaggine di latte di pecora che, invasi dalle larve della Phiophila casei,
divengono assi piccanti e sui mercati locali spuntano alti prezzi<sup><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">10<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></sup></i>”. Il riferimento è al
“<i>furmaju cui bèighi</i>” detto anche “<i>macu</i>”.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Le uova, per antica consuetudine, rappresentavano un
esclusivo guadagno della massaia. Venivano consumate in casa soltanto in
occasione delle solennità, del resto vendute al mercato si trasformavano spesso
in qualche pezzo d’abbigliamento o in qualche oggetto atto a soddisfare la
vanità femminile.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Lo stesso vestiario, per quanto era possibile, veniva
prodotto in famiglia.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Accanto alle maglie, alle calze, ai berretti ottenuti con
la lavorazione della lana delle pecore, non erano pochi coloro che coltivavano
un “canapaio” dal quale si ricavava la canapa che lavorata presso uno dei tanti
mulini dotati di follo o gualcheria procurava il panno adatto a confezionare
vestiti.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Questo periodo che terminerà negli anni dell’ultimo
dopoguerra, si caratterizzerà per un arretramento dei boschi: in parte soggetti
ad un taglio incontrollato e selvaggio, in parte a causa dei dissodamenti per
conquistare qualche lembo di terreno coltivabile.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Anche sugli alpeggi, un poco per l’azione degli animali, un
poco per opera dell’uomo, il bosco arretrerà per lasciar posto al pascolo o a
qualche campo di patate o segala.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Il dopoguerra favorirà nuovamente una massiccia emigrazione
alla quale poi si accompagnerà, negli anni dell’espansione industriale, il
fenomeno dell’urbanesimo.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Migliaia di contadini abbandoneranno le loro case e le loro
terre stanchi di una vita di stenti.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
I boschi andranno via via perdendo la loro importanza
economica man mano che il gas liquido prima, il metano e il gasolio poi,
andranno a sostituire legna e carbone.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Legname da lavoro di miglior qualità e prezzo proveniente
dall’estero, sostituirà quello dei boschi delle Comunalie.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Agli alpeggi salirà soltanto qualche anziano deciso a
restar legato al suo passato. I boschi riconquisteranno il loro spazio a danno
dei pascoli e dei coltivi.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Resteranno però silenziosi i mulini, gli essiccatoi, le
case, i boschi, i villaggi d’altura. Nessuno produrrà cestini, setacci, remi.
Anche le castagne, un tempo fondamentali nell’alimentazione, non verranno più
raccolte.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Soltanto nella stagione dei funghi, prodotto tanto squisito
quanto remunerativo, i boschi si rianimeranno.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Davvero troppo poco per una montagna che ancora nasconde
valori e potenzialità.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i> <o:p> Tabella n.1</o:p></i>.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Movimento viaggiatori nelle principali stazioni ferroviarie
del parmense(linea Parma-La Spezia) nel triennio 1907-08-09.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<o:p> </o:p></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<span style="mso-tab-count: 2;">
</span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1907<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1908<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><i><span style="mso-tab-count: 1;"> </span></i>1909</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<b> Borgotaro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>27.730<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>30.644<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>35.103<o:p>
</o:p></b></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<o:p> Collecchio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>13.255<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17.107<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>21.175 </o:p></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<o:p> Fornovo Taro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>23.480<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>27.911<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>32.565 </o:p></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<o:p> (<span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Fonte C.C.I.A. di
Parma</span>)<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> </o:p></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<o:p> <i> <o:p> </o:p></i></o:p></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i>Tabella n.2<o:p> </o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Movimento bestiame in partenza dalle principali stazioni
ferroviarie del parmense(linea Parma-La Spezia) nel triennio 1907-08-09</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<o:p> </o:p></div>
<br />
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: -19.35pt;">
<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Equini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bovini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Suini-Ovini</div>
<br />
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: -19.35pt;">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1907<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1908<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>1909<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1907<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>1908<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1909<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1907<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>1908<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1909</div>
<br />
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: -19.35pt;">
<b><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Borgotaro<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>52<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>48<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>41<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>*<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>221<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>2.300<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>*<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1.409<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1.855</b></div>
<br />
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: -19.35pt;">
Collecchio<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>5 <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>9<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>*<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>72<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>117<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>*<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>623<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>656</div>
<br />
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: -19.35pt;">
Fornovo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>2<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>11<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>102<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>*<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>298<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>428<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>*<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>308<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>463 </div>
<br />
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: -19.35pt;">
<o:p> </o:p></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Le statistiche del 1907 danno cumulativamente il numero dei
capi bovini, ovini e suini.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i>In partenza da:<o:p> </o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i>Borgotaro<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>capi n. 5.003<o:p> </o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i>Collecchio<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>capi n.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>989<o:p> </o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i>Fornovo <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>capi n.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>798<o:p>
</o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i> <o:p> </o:p></i><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">(Fonte C.C.I.A. di
Parma)<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i> <o:p> <o:p> </o:p></o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i>Tabella n.3<o:p> </o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i> <o:p> </o:p></i>Ammontare dei depositi presso le filiali
della Cassa di Risparmio di Fidenza, Busseto, Langhirano e Borgotaro.<b><o:p>
</o:p></b></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<o:p> <o:p> </o:p></o:p></div>
<br />
<table border="1" cellpadding="0" cellspacing="0" style="border-collapse: collapse; border: currentColor; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 0cm 3.5pt 0cm 3.5pt;">
<tbody>
<tr>
<td style="border: 0.5pt solid windowtext; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p> </o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: windowtext windowtext windowtext currentColor; border-style: solid solid solid none; border-width: 0.5pt 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Fidenza<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td>
<td style="border-color: windowtext windowtext windowtext currentColor; border-style: solid solid solid none; border-width: 0.5pt 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Busseto<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td>
<td style="border-color: windowtext windowtext windowtext currentColor; border-style: solid solid solid none; border-width: 0.5pt 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Langhirano<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td>
<td style="border-color: windowtext windowtext windowtext currentColor; border-style: solid solid solid none; border-width: 0.5pt 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Borgotaro<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td></tr>
<tr>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext; border-style: none solid solid; border-width: medium 0.5pt 0.5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1902<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 796.546<o:p>
</o:p></span></b></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 619.429<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">283.389<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 561.835<o:p>
</o:p></span></div>
</td></tr>
<tr>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext; border-style: none solid solid; border-width: medium 0.5pt 0.5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1903<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 766.942<o:p>
</o:p></span></b></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 603.760<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">295.887<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 632.922<o:p>
</o:p></span></div>
</td></tr>
<tr>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext; border-style: none solid solid; border-width: medium 0.5pt 0.5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1904<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 786.670<o:p>
</o:p></span></b></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 702.346<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">409.000<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 757.912<o:p>
</o:p></span></div>
</td></tr>
<tr>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext; border-style: none solid solid; border-width: medium 0.5pt 0.5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1905<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 895.984<o:p>
</o:p></span></b></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 773.847<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">425.000<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 813.540<o:p>
</o:p></span></div>
</td></tr>
<tr>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext; border-style: none solid solid; border-width: medium 0.5pt 0.5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1906<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1.023.317<o:p>
</o:p></span></b></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 734.315<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">393.000<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 855.593<o:p>
</o:p></span></div>
</td></tr>
<tr>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext; border-style: none solid solid; border-width: medium 0.5pt 0.5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1907<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1.155.290<o:p>
</o:p></span></b></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 884.980<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">503.846<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 873.807<o:p>
</o:p></span></div>
</td></tr>
<tr>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext; border-style: none solid solid; border-width: medium 0.5pt 0.5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1908<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1.032.567<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 982.923<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">569.909<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1.070.259<o:p>
</o:p></span></b></div>
</td></tr>
<tr>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext; border-style: none solid solid; border-width: medium 0.5pt 0.5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1909<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1.199.045<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1.028.694<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">653.963<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1.217.465<o:p>
</o:p></span></b></div>
</td></tr>
<tr>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext; border-style: none solid solid; border-width: medium 0.5pt 0.5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div class="MsoBodyText">
<i><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1910<o:p>
</o:p></span></i></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.9pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1.131.276<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> 969.165<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">660.313<o:p>
</o:p></span></div>
</td>
<td style="border-color: currentColor windowtext windowtext currentColor; border-style: none solid solid none; border-width: medium 0.5pt 0.5pt medium; mso-border-left-alt: solid windowtext .5pt; mso-border-top-alt: solid windowtext .5pt; padding: 0cm 3.5pt; width: 77.95pt;" valign="top" width="104"><div align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1.244.643<o:p>
</o:p></span></b></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i> <o:p> <span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">(Fonte: Saguatti, 1983)<o:p>
</o:p></span></o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i> <o:p> </o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i> <o:p> </o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<i> <o:p> <o:p></o:p></o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<b><u>Note</u></b></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<o:p> <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1- Gugliemo
Power, irlandese, fu Governatore di Borgo Val di Taro dal 1749 al 1759.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span> </o:p></div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>2- Per Santa
Caterina(23 novembre) la mucca alla cascina.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>3- Rufino Mussi,
<i>Sulle condizioni agrarie del Circondario di Borgotaro, </i>in<i> Atti della
Giunta per l’inchiesta agraria e sulle condizioni della classe agricola</i>,
Roma, Tip del Senato, 1881.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Vedi anche: <i>L’ambiente rurale valtarese alla fine
dell’ottocento</i>, Associazione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.
Emmanueli Borgotaro, Chiavari 2001.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>4- <i>“…la vera
emigrazione cominciò dopo il 1860 ed assume larghe proporzioni dopo il 1895,
quando ultimanti i lavori della ferrovia Parma-LaSpezia, che avevano richiesto e
occupato tante braccia, la disoccupazione ricacciò nel bisogno la nuova massa
operaia</i>”. Francesco Marchini, <i>Montanari all’estero</i>, Quaderni della
Giovane Montagna n.26, Parma, 1938.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>5- Rufino Mussi,
<i>Sulle condizioni agrarie del Circondario di Borgotaro, </i>in<i> Atti della
Giunta per l’inchiesta agraria e sulle condizioni della classe agricola</i>,
Roma, Tip del Senato, 1881.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
Vedi anche: <i>L’ambiente rurale valtarese alla fine
dell’ottocento</i>, Associazione A. Emmanueli Borgotaro, Chiavari 2001.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>6- Nel 1929 la
Ditta Ruggero Benelli di Prato aprirà a Borgotaro uno stabilimento per la
produzione di estratto tannico.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>7- Raffaele Rossi,
<i>Problemi economici della Val di Taro</i>, Parma, 1928.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>8- Raffaele Rossi,
Op. cit.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>9- Raffaele Rossi,
Op. Cit.</div>
<br />
<div class="MsoBodyText">
10- Raffaele Rossi, Op. Cit.<sup><o:p> </o:p></sup><span style="mso-tab-count: 2;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<o:p> </o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
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page</b></span></a> <a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/pubblicazioni.htm"><b><span style="font-size: x-small;">Torna a
Pubblicazioni</span></b></a></div>
<br />
<table border="1" cellpadding="0" cellspacing="0" style="height: 32px; width: 272px;">
<tbody>
<tr>
<td align="center" height="15" width="114"><span style="font-size: xx-small;">Autore</span></td>
<td align="center" height="15" width="64"><span style="font-size: xx-small;">creata</span></td>
<td align="center" height="15" width="87"><span style="font-size: xx-small;">ultima
modifica</span></td></tr>
<tr>
<td align="center" height="13" width="114"><span style="font-size: xx-small;">Giacomo Bernardi</span></td>
<td align="center" height="13" width="64"><span style="font-size: xx-small;">23/2/04</span></td>
<td align="center" height="13" width="87"><span style="font-size: xx-small;">2/5/08</span></td></tr>
</tbody></table>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-66520130912864727182013-08-29T09:23:00.000-07:002013-08-29T13:09:29.562-07:00SCRITTI: 1^ parte-Le Comunalie di Valditaro<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiou8SmLbM4Pk0ptW8cJvJujkvb6cbn112XDjdYahkqbfVexmWKdpaWuXbWSv-ph4RqDryXp36NfUSZh3seUAFXVnsfAx0Ijf6fiYKbYlg_i1hsqB_VcI6UoJsclf4cMMb4nhwc66HvPM-D/s1600/comunalie+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiou8SmLbM4Pk0ptW8cJvJujkvb6cbn112XDjdYahkqbfVexmWKdpaWuXbWSv-ph4RqDryXp36NfUSZh3seUAFXVnsfAx0Ijf6fiYKbYlg_i1hsqB_VcI6UoJsclf4cMMb4nhwc66HvPM-D/s1600/comunalie+001.jpg" width="228" /></a><br />
<div align="CENTER">
<span style="font-size: x-small;">Associazione Ricerche Storiche
Valtaresi </span>
</div>
<br />
<div align="CENTER">
<span style="font-size: x-small;">"A. Emmanueli” - Borgotaro </span>
</div>
<br />
<h2 align="LEFT" class="western" style="margin-left: 6.24cm;">
<span style="font-size: small;"> Giacomo
Bernardi</span></h2>
<br />
<div align="CENTER">
<span style="color: green;"><span style="font-size: large;"><b><span style="color: blue;">LE
COMUNALIE DI VALDITARO</span>: </b></span></span>
</div>
<br />
<div align="CENTER">
<span style="font-size: x-large;">una storia di 20
secoli </span>
</div>
<br />
<div align="CENTER">
</div>
<div align="CENTER">
<span style="font-size: medium;"><i><u>Presentazione </u></i></span>
</div>
<br />
<i>La montagna, intesa come insieme di rapporti uomo-territorio,
ha subito le trasformazioni più profonde. </i>
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
<i>Se le città sono rimaste il luogo dei servizi,
dei commerci, dell’industria, delle “comodità” e la collina il
luogo delle produzioni agricole d’alta qualità: vino e olio in
testa, la montagna non è più quella del passato. </i>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
<i>Non solo perché le produzioni sembrano aver
perduto valore economico, non solo perché oggi viene depredata delle
sue acque, delle sue case, della sua quiete e spesso dei servizi che
possedeva, ma anche perché antiche tradizioni e modi di vita, frutto
di un rapporto d’affetto e di rispetto tra uomo e territorio, sono
entrati in crisi profonda e stanno quasi per scomparire. </i>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
<i>Questa pubblicazione ci riporta a pensare ad un
passato che non ha soltanto un valore storico, ma che può essere
d’aiuto per tentare di ricreare modelli di vita e di rapporti con
l’ambiente naturale, capaci di ridare vita alla montagna. </i>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
L’Associazione A. Emmanueli
</div>
<br />
<div align="CENTER">
<span style="font-size: small;"><i><u>Introduzione </u></i></span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Questa pubblicazione non vuol vantare particolari
pretese. La storia delle Comunalie merita ben altri approfondimenti.
</div>
<br />
Ho soltanto inteso, con questo contributo, colmare un vuoto della
storiografia locale che poco, o nulla se si esclude Tommaso Grilli,
ha espresso sul tema “comunalie”.
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
Da qualche anno, in specie nell’arco alpino, si
vanno intensificando incontri, comunicazioni, ricerche indirizzate a
riscoprire le origini e le prospettive di quel complesso di
ordinamenti che vanno sotto il nome di proprietà collettive,
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Il mio augurio è che questa pubblicazione, nel
ricordare agli utenti e agli Amministratori pubblici quale grande e
lunga storia abbiano alle spalle le nostre Comunalie, sia occasione
per aprire, anche da noi, un dibattito su queste importanti realtà
che posseggono enormi potenzialità tutte da studiare.
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Forse, per salvare la montagna dalla sua lenta
agonia, per sperare in una sua ripresa, occorre prima di tutto
riscoprire le forme più antiche dell’abitarvi e ritrovare quegli
antichi modelli di convivenza che hanno permesso agli uomini del
monte di vivere per secoli in armonia con il loro ambiente.
</div>
<br />
<h4 class="western">
<span style="font-family: Abadi MT Condensed Light;"><span style="font-size: x-small;">Borgotaro,
nel dì di San Giovanni Crisostomo del 2002</span></span></h4>
<span style="font-size: x-small;">Giacomo Bernardi</span>
<br />
<br />
<div align="RIGHT">
<br /></div>
<br />
<div align="RIGHT">
<span style="font-size: medium;"><i><u><strong>A s p e t t
i s t o r i c i</strong> </u></i></span>
</div>
<br />
<h1 class="western">
<span style="font-size: small;"><u><b>I LIGURI</b></u></span>
</h1>
<br />
<div align="JUSTIFY">
L’ampia fascia boschiva che dall’altezza di
600/700 metri raggiunge gli alti crinali dell’Appennino e si stende
compatta sulla sponda destra del fiume Taro, tra i torrenti Cogena e
Gotra, appartiene quasi interamente, e pro indiviso, alle Comunalie
di Baselica, Pontolo, Valdena, San Vincenzo, Rovinaglia(in Comune di
Borgotaro) e di Gotra, Buzzò, Albareto, Boschetto, Tombeto, Groppo e
Montegroppo(in Comune di Albareto) ed è goduta, da tempo
immemorabile, dagli abitanti di quelle frazioni.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
I beni della proprietà collettiva sono inalienabili
e indivisibili, ciò comporta la trasmissione del diritto di
compartecipazione ai discendenti degli abitanti originari.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Tali territori, pur appartenendo alla provincia di
Parma, sono collocati quasi a cavallo di tre regioni: Emilia-Romagna,
Liguria e Toscana ed erano, in età pre-romana, abitati dal popolo
dei “Liguri” come è testimoniato, tra l’altro, dalla presenza
di numerosi e significativi toponimi ed in special modo dal dialetto
che ancora vi si parla, ricco di vocaboli e suoni liguri.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Questi antichi abitatori della Valtaro che, secondo
Polibio, erano una diramazione dei Celti, vengono descritti da
diversi storici romani(Tito Livio, Procopio, Strabone, Floro). Di
loro si è scritto che fossero tarchiati e muscolosi, che vivessero
di agricoltura e pastorizia e si cibassero essenzialmente di
latticini e carne. Usavano come bevanda una specie di birra ottenuta
con orzo fermentato e abitavano in caverne o capanne in muratura di
pietra a secco con tetti di paglia.</div>
<br />
Vivevano in stato di semi-nomadicità e in battaglia erano molto
abili e, pur non avendo né la forza né l’organizzazione dei
Romani, tennero loro testa per decenni.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
Nel combattimento ricorrevano spesso agli agguati:
attaccavano di sorpresa per poi scomparire tra le folte boscaglie dei
monti.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
In genere, gli scrittori latini misero in cattiva
luce i Liguri e li descrissero come sleali, scaltri e illetterati.
“<i>E’ più difficile scovarli che batterli</i>”, scriveva uno
storico.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
La ragione di ciò va ricercata forse nel fatto che
i Liguri seppero impegnare a fondo l’esercito romano,
quell’esercito che già aveva domato gli altri popoli dell’Italia,
cacciato i Cartaginesi dalla Sicilia, sparso il terrore fin sotto le
mura di Cartagine, ma che ancora non riusciva a domare un popolo di
montanari malamente armato di archi e fionde.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Tito Livio afferma che per assoggettarli se ne
dovettero trapiantare cinquantamila nel Sannio. Numero che pare
alquanto sproporzionato a fronte di quella che doveva essere la
consistenza della popolazione dei Liguri.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Erano divisi in varie tribù e la loro resistenza,
nella zona che ci riguarda, terminò nel 157 a.C.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
E’ assai probabile che l’origine delle Comunalie
Valtaresi, ossia l’utilizzo in comune della proprietà, risalga
alle usanze di questo popolo presso il quale il godimento dei beni
era comune e le popolazioni che erano seminomadi fruivano del bene
terra nell’insieme della tribù.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Soltanto in epoca successiva, con la colonizzazione
romana decisa assertrice della proprietà individuale, le tribù
liguri, ormai domate e romanizzate, si stabilizzeranno in nuclei
abitati e i terreni coltivati nelle immediate vicinanze delle
abitazioni diventeranno proprietà dei singoli, mentre quelli più
lontani, ed in specie i boschi fino ai crinali, continueranno ad
essere goduti in comune dall’insieme della tribù. Ciò sembra
trovare conferma in due importanti ritrovamenti epigrafici risalenti
al periodo romano.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
</div>
<div align="JUSTIFY">
<u><b>I ROMANI</b></u></div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Se i Liguri non hanno lasciato documentazione
scritta d’alcun tipo, ne hanno però trasmesso a noi i Romani, i
quali, in particolari circostanze, affidavano a tavole di bronzo
alcune testimonianze di specifico rilievo.
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Al caso, ma anche alla perspicacia di alcune persone
illuminate, si devono il ritrovamento e la salvaguardia di due
importanti epigrafi dell’epoca romana, che ci donano un po’ di
luce su un periodo e su temi altrimenti avvolti nelle nebbie di un
lontano passato.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Il primo ritrovamento, avvenuto in Valpolcevera
presso Genova, si rifà al tempo in cui i Liguri erano stati da poco
assoggettati dai Romani. Si tratta di una tavola bronzea, comunemente
conosciuta come “<i><u>Sententia Minuciorum</u></i>”, risalente
all’anno 117 a.C. sulla quale sta scritta una sentenza dei giudici
romani in merito ad una vertenza sorta tra due tribù dei Liguri.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Sulla tavola si può, tra le altre cose, leggere:
“…<i>nessuno abbia possesso in quel terreno se non in
maggioranza...quel terreno sarà pascolo comune(ager compascuos
erit), in esso sia lecito che Genovesi e Veturii pascolino il
bestiame così come in tutto l’altro terreno comune al genovese;
nessuno proibirà, nessuno farà violenza né impedirà di prendere
da quel terreno legna da ardere o da costruzione e di usarla</i>”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Questo documento epigrafico, che risale a oltre
duemila anni fa, è di particolare e significativa rilevanza perché
testimonia l’utilizzo in comune, da parte delle tribù liguri, di
un vasto territorio nel quale tutti sono autorizzati, senza
impedimento alcuno, a pascolare il bestiame, prelevare legna da
ardere e da lavoro, che sono gli stessi diritti di cui godono ancora
oggi gli utenti delle Comunalie di Valditaro.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Il secondo importante ritrovamento si riferisce alla
famosa Tavola Alimentaria, rinvenuta a Veleia(PC) nel 1747, della
misura di metri 2,86 x 1,38, che si trova oggi presso il Museo
Archeologico Nazionale di Parma.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Essa reca incisi due “decreti” dei Decurioni di
Veleia risalenti al 112 d.C., epoca in cui l’Alta Valtaro faceva
parte di quel Municipium .</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Siamo a circa 300 anni dalla data della “<i>Sententia
Minuciorum</i>”</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
I due “decreti” avevano un unico scopo: quello
di obbligare un certo numero di grandi proprietari a ricevere a censo
una somma corrispondente, all’incirca, alla decima parte del valore
del loro patrimonio, affinché con gli annui frutti da loro dovuti si
potessero mantenere circa 300 minori bisognosi.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Sulla Tavola sono meticolosamente incisi i nomi dei
proprietari individuati per l’obbligazione, i nomi dei luoghi in
cui si trovano le loro proprietà, quello dei confinanti, il tipo di
proprietà.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Se ne ricava una vera e propria carta topografica
che si stendeva dalla città di Veleia fino ai Municipi confinanti di
Parma, Piacenza, Lucca e Libarna.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
La Tavola dimostra la lungimiranza e la sensibilità
dei nostri antenati nei confronti dell’infanzia abbandonata o
comunque povera e bisognosa. Ma ci permette anche di conoscere a
fondo l’organizzazione amministrativo-territoriale del Municipio
Veliate(assimilabile ad una Provincia odierna) che risulta suddiviso
in “<i>pagi</i>”(assimilabili agli odierni comuni), e in “<i>vici</i>”
(assimilabili alle frazioni).</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Nell’elencare le proprietà da “ipotecare” se
ne specifica la tipologia secondo le denominazioni del tempo e cioè:
“<i>praedia</i>”(possedimenti sia urbani che rurali),
“<i>fund</i>i”(poderi rustici), “<i>silvae</i>”(selve o
foreste), “<i>saltus</i>”(pascoli gerbidi o boscaglie). In molti
casi le varie proprietà risultano essere confinanti non con i beni
di un altro proprietario, ma con possedimenti detti “comuniones”
che chiaramente si riferivano alle proprietà comuni, a dimostrazione
che anche nel periodo romano, qui come in Valpolcevera, erano rimaste
in vigore le antiche usanze dei Liguri.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Anche se non sempre è facile far corrispondere i
toponimi contenuti nella Tavola a quelli odierni, tuttavia gli
studiosi sono concordi su alcune corrispondenze che riguardano la
Valtaro.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Al “saltus Bitunias”, citato nella Tavola, tutti
collegano il nome dell’odierna Bedonia. Vi è poi, sempre
nell’epigrafe la voce “Tarsuneo”, toponimo che non abbisogna di
eccessiva fantasia per essere collegato a Tarsogno.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Inoltre, escludendo tutte le altre interpretazioni
che possono sollevare il minimo dubbio, ci sono almeno altri due
toponimi che, senza incertezza alcuna, si riferiscono al territorio
del Comune di Borgotaro.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Uno è “Tarbonia” che è l’odierna Trapogna
situata in Val Vona, l’altro è “Taxtanulas” che è riferito a
Testanello di Tiedoli.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Questi riconoscimenti confermano l’appartenenza
della Valtaro al Municipio Veliate nel cui territorio, come abbiamo
visto, erano presenti fondi e proprietà citate come “comuniones”
e “compascua”, in continuità con le precedenti testimonianze.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
</div>
<div align="JUSTIFY">
<u><b>I LONGOBARDI</b></u></div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Le invasioni che seguirono la caduta dell’Impero
Romano, si presume non abbiano modificato gli usi preesistenti, anzi
con l’arrivo dei Longobardi è assai probabile che il principio
della collettività fondiaria si sia ulteriormente consolidato
trovando rispondenza favorevole in quelle che erano le abitudini e le
tradizioni dei popoli germanici.
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
E’ risaputo che quella dei Longobardi fu
migrazione di un intero popolo. Giunsero in Italia nel 568, guidati
dal loro Re Alboino. Pare fossero in 200.000, con donne, vecchi e
bambini. Prima di abbandonare la loro terra avevano bruciarono i loro
villaggi e tutto ciò che possedevano come segno che non sarebbero
più tornati.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
In poco tempo conquistarono quasi tutta l’Italia
settentrionale.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Consideravano il suolo come proprietà collettiva
che apparteneva alla tribù, alla “fara”, mentre i singoli
individui non ne avevano che il godimento temporaneo. Come tra tutti
i popoli Germanici, l’ideale dell’uomo era quello della guerra e
nei brevi intervalli la caccia. Il lavoro dei campi era invece
ritenuto inadatto, quasi disonorevole.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Per questo, durante tale periodo, gli unici soggetti
dotati di tutti i diritti erano gli arimanni(gli uomini
dell’esercito), i guerrieri.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
La dominazione longobarda influì più di ogni altra
sull’evoluzione della società medioevale, incidendo in modo
particolare sul territorio e non sulle città che essi evitavano.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Pochi, se non gli studiosi, sanno che i primi
documenti Longobardi dell’Italia Settentrionale giunti fino a noi,
sono stati trovati a Varsi a testimonianza che le nostre zone videro
la presenza di quella popolazione.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Ed è quindi naturale ch’essi abbiano rafforzato,
se non istituzionalizzato, il concetto della proprietà collettiva da
noi già presente.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Di questo periodo ci sono giunti, come detto, alcuni
documenti, tra i quali il più importante per noi pare essere quello
riferito alla risoluzione di una lite intervenuta tra i Gastaldi di
Parma e Piacenza per questioni di confine.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Il territorio conteso tra i due alti funzionari
longobardi era in buona parte situato in Valtaro e la deliberazione
presa nell’anno 674 dal Re Longobardo Pentarido, per porre fine
alla lunga diatriba, cita molti toponimi che ci riguardano da vicino.</div>
<br />
Nel suo intervento, infatti, il Re sentenzia che la linea di
confine tra i due contendenti debba essere quella segnata
dall’allineamento che partendo da Specchio(Solignano), va a
Pietramogolana(Berceto), per seguire quindi il corso del fiume Taro
fino alla confluenza del Gotra, per proseguire poi lungo il corso di
quest’ultimo, fino al monte Gottero.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
Dice il testo: “…<i>et inde in Monte Specla,
illa parte Cene, ubi termine stat, deinde in Monte Caudio et Petra
Mugulana, quod est super fluvio Taro, et illa parte Taro per rivo
Gautera</i>”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Fa un certo effetto questo accenno a luoghi che
conosciamo, in un documento che risale a quasi 1300 anni fa.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Ancora oggi, a tanti anni di distanza, la decisione
adottata dal Re longobardo trova riscontro nella confinazione
diocesana. Così tutte le parrocchie poste sulla sponda sinistra del
Taro e del Gotra, pur appartenendo alla provincia di Parma, fanno
parte della diocesi di Piacenza. E’ il caso, per citarne alcune, di
Borgotaro, Tiedoli, San Pietro, San Martino, Caffaraccia, Brunelli,
Porcigatone, in Comune di Borgotaro e di Campi, Pieve di Campi, San
Quirico, Folta, Tombeto, Codogno, Cacciarasca, Groppo e Montegroppo
in Comune di Albareto.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Per contro le parrocchie di Albareto, Gotra, Buzzò,
Valdena, Baselica, Belforte e Gorro, poste sulla destra dei due corsi
d’acqua appartengono a diocesi diverse da quella piacentina.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Il documento di Pentarido ci fornisce altre
importanti informazioni sulla zona perché riferisce che la
controversia venne risolta in base alle indicazioni fornite da
anziani pastori che conducevano per quei luoghi mandrie di porci
selvatici. Non si fa quindi riferimento a singoli proprietari o a
confini segnati con termini, ma a porcari che sembrano muoversi
liberamente in terreni di proprietà comune.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
E’ presumibile che allora buona parte della
Valtaro apparisse come un immenso mare di alberi, dove era difficile
muoversi ed orientarsi se non per coloro che vi guidavano i porci
selvatici alla ricerca di ghiande e faggiole. Ed è comunque preziosa
la testimonianza che già allora l’economia legata al bosco avesse
grande importanza. Non si spiegherebbe altrimenti una lite di tale
durata che rese necessario l’intervento personale del Re.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Nel primo medioevo grande incidenza, anche sotto
l’aspetto economico, ebbero gli Enti ecclesiastici particolarmente
ricchi e potenti nella nostra zona, cosicché intorno al mille il
paesaggio cominciò ad animarsi della presenza sempre più fitta di
chiese, oratori, monasteri, ospizi che avevano proprietà ovunque e
intorno ai quali andavano formandosi nuclei abitati.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
La necessità di lavorare i terreni spinse sempre
più verso l’alto gli insediamenti e si andavano così formando i
primi nuclei rurali abitati, anche se il paesaggio rimaneva sempre
dominato dalla vastità delle selve.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Questa ampia estensione, quasi del tutto incolta,
era frequentata da cacciatori, boscaioli, pastori, pescatori che
trovavano di che vivere, in queste immense proprietà comuni, in
presenza di una economia ancora primitiva.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Ed invero, qui come altrove, la proprietà
collettiva, ossia il godimento comune dei boschi e dei pascoli, ha
rappresentato per lunghi secoli la fonte essenziale dei mezzi di
sussistenza della gente di montagna.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
</div>
<div align="JUSTIFY">
<u><b>CARLO MAGNO E IL FEUDALESIMO</b></u></div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Quando i Franchi, guidati da Carlo Magno, spazzarono
via dall’Italia Settentrionale l’intero popolo longobardo,
facendo prigioniero anche il loro Re Desiderio(773-774), cominciò la
lenta trasformazione di quello che poteva dirsi il “modello”
longobardo di società. Il primo risultato di questa lenta
trasformazione fu la sparizione, in tutta la pianura padana, delle
proprietà collettive
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
L’affermarsi del fenomeno del Feudalesimo, prima e
delle Signorie poi, portò profonde modifiche anche in montagna, al
regime delle proprietà collettive: molte sparirono, altre vennero
assorbite in diversi sistemi economici.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Si salvarono quelle aree, come la nostra, in cui la
povertà delle risorse, forse, scoraggiò la cupidigia dei potenti.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Ma la sopravvivenza da noi delle proprietà comuni
si deve anche alla straordinaria coesione che vi era tra le
“famiglie” longobarde che approfittando dell’interesse che i
Franchi rivolgevano unicamente verso le città e la pianura seppero
sopravvivere alla disfatta, rimanendo unite e quasi isolate tra i
monti, conservando tradizioni e costumi ai quali anche la nostra
gente si era assuefatta.
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Numerosi toponimi che si riscontrano nelle valli del
Taro e del Ceno comprovano questa presenza. A Bardi è citata una
“silva arimannorum”, mentre “<i>il nome stesso di Bardi
coincide con il nome etnico dei Longobardi</i><sup><span style="font-size: x-small;"><b>1</b></span></sup>”<sup><span style="font-size: x-small;">.</span></sup></div>
<br />
Così nelle carte medioevali dell’Archivio della cattedrale di
Piacenza, provenienti da Bardi, Varsi e Vianino, leggiamo nomi
prettamente longobardi: Romoald, Ansoald, Auda, Willipert, Willimo
ecc.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
Negli atti di un processo databile in uno degli anni
dall’878 all’884, ventun uomini di Bedonia dichiarano
pubblicamente di essere liberi di nascita e non servi di una grande
azienda di Bedonia per la quale lavorano. La protesta risulta non
fondata e i poveracci debbono accettare la condizione servile. Ma non
è tanto il risultato del processo che qui ci interessa, quanto il
fatto che a cento anni dall’avvento dei Franchi i nomi dei
ricorrenti siano ancora di chiara matrice longobarda. Nel documento,
infatti, si elencano i seguenti nomi:Wilperto, Angelberto, Leoprando,
Gauso, Alperto, Suniverto, Wilprando, Magiverto, Ingeverto,
Angelberto ecc.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Scrive Fumagalli<sup><span style="font-size: x-small;"><b>2</b></span></sup>:
“<i>La grande proprietà fondiaria, affermatasi vigorosamente nella
collina e soprattutto nella pianura, rappresentò nelle montagne un
fenomeno contenuto, limitato dalla resistenza della piccola e media
proprietà. La stessa natura disagiata del territorio montano, le sue
asperità, le sue balze, le ripide coste, le groppe strette e
allungate dei rilievi non offrivano spazi ampi, quelle distese
aperte, piane e compatte che invece la pianura prestava all’impianto
delle grandi tenute agricole. Se sul monte i signori del cosiddetto
“secolo di ferro” avevano le loro fortezze più sicure e
temibili, gli stessi solo nella pianura tendevano ad accumulare le
corti più redditizie, estese migliaia di ettari. </i>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
<i>La persistenza massiccia della media e piccola
proprietà in montagna significò qui una continuità intramontabile
e più forte che altrove della folla degli uomini liberi, quelli che
vengono detti non di rado nei documenti “arimanni”. Noi li
vediamo stretti intorno ai loro beni comuni, come alla “selva degli
arimanni” ricordata nell’atto di acquisto del castello di Bardi…”
</i>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
</div>
<div align="JUSTIFY">
<u><b>L’IMPERATORE FEDERICO II</b></u></div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Ad interrompere l’uso pacifico delle proprietà
comuni intervenne l’Imperatore Federico II, il quale passando per
Pontremoli nel luglio del 1226 “ <i>fu ivi da’ Pontremolesi
accolto con sommo onore e singolare dimostrazione d’allegrezza onde
per ricompensa concesse alla comunità il libero possesso di tutta la
Giurisdizione co’ suoi confini, ed altre grazie</i><sup><span style="font-size: x-small;"><b>3</b></span></sup>…”<sup>
</sup>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
In realtà l’Imperatore, male informato o
ingannato da quei di Pontremoli, con il suo privilegio<sup><span style="font-size: x-small;"><b>4</b></span></sup>
attribuiva a quel comune, per quanto riguarda la parte che interessa
il valtarese, tutto il territorio compreso “…<i>a Monte Rotondo
et a Monte Goteri intra versus eundem locum Pontremuli: item a loco
illo citra qui dicitur Capra Morta, et a fumine Tarodine citra, sicut
dividuntur terrae Placentinorum a terris Communis Pontremuli prout
terras ipsas per prenominatos fines iuste hactenus tenuisse
noscuntur</i>…”. Il che tradotto suona così: “ <i>Confermiamo
a loro e agli eredi e ai loro successori tutte le terre che sono
divise da questi confini…dal monte Rotondo e dal monte Gottero
verso il luogo stesso di Pontremoli: ugualmente da lì fino al di qua
del luogo detto Capra Morta e al di qua del fiume Tarodine…”. </i>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
I Pontremolesi venivano quindi autorizzati a godere
delle selve poste ben al di là della tradizionale linea di confine
situata lungo il crinale, ad acqua pendente.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Il riferimento, alquanto vago, al torrente Tarodine,
affluente del fiume Taro, senza precisarne un punto di riferimento,
forniva il pretesto ai Pontremolesi di spingersi per qualche
chilometro nel cuore della giurisdizione di Borgotaro. Ciò “ <i>diede
origine ad una infinità di discordie e di dissenzioni che si
andarono pericolosamente acuendo allorché all’interesse di pochi
villaggi si venne ad aggiungere quello della giurisdizione di due
stati: il Ducato di Parma e il Granducato di Toscana</i><sup><span style="font-size: x-small;"><b>5</b></span></sup>”<i>.
</i>
</div>
<br />
Nel frattempo mentre nelle zone della collina e della pianura, per
la loro migliore adattabilità ad essere coltivate, si andava
affermando un’economia sempre più agricola, i territori montani
sempre più si chiudevano in difesa delle loro tradizioni e modi di
vita.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
Così da una parte s’andavano formando le grandi
proprietà fondiarie, mentre da noi il fenomeno era contenuto dalla
resistenza opposta dai piccoli proprietari che si sottrassero alle
avide attenzioni dei vari signorotti. Ciò favorì il mantenimento
dei beni comuni con grande beneficio delle nostre popolazioni.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Significativa è, a tal proposito, una sentenza
emessa nel 1351 da Galeazzo Visconti, Duca di Milano, a quel tempo
signore tanto della terra del Borgo Val di Taro, quanto di quella di
Pontremoli in Toscana, confinanti tra loro, come s’è detto, lungo
il crinale dell’Appennino.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Per dirimere l’ormai ricorrente e secolare lite
tra le due popolazioni, così si esprime la sentenza: “…<i>cum
inter communes et homines praedictae terrae nostrae Pontremolui, ex
una parte et habitatores terrae nostrae Burgi Vallis Tari ex altera,
pluriers temporibus retroactis fuerint ortae discordiae et adhuc
vigeant et maxime occasione finium inter utramque terram
existentium</i>…” e così decide “…<i>quod homines Pontremoli
et districtus habeant et habere debeant usum silvae seu boschi de
Tocherio, quantucunque sit, ita quod possint incidere, pascolare,
laborare, buscare et lignamina estrahere de dicta silva seu boscho de
Tocherio ad suam liberam voluntatem</i><sup><span style="font-size: x-small;"><i>6</i></span></sup><i>…</i>”</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
La qual sentenza non poteva certamente riguardare
una lite confinaria di carattere amministrativo, in quanto il Duca
era Signore delle due Giurisdizioni, e inoltre si fa preciso
riferimento alle due parti in causa: “<i>communes et homines
Pontremoli, ex una parte</i>” e “<i>habitatores…Burgi Vallis
Tari, ex altera…</i>” con ciò risultando chiaro che il Duca
interveniva a regolamentare l’uso della proprietà collettiva tra
due popolazioni confinanti e non si citano singoli proprietari.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Infatti con la sentenza si giungeva a permettere ai
Pontremolesi di varcare i limiti della loro giurisdizione per godere
dei boschi di Tocherio benché questi ultimi fossero collocati nel
territorio della giurisdizione borgotarese.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
E’ interessante notare anche la precisione con la
quale, nella sentenza, si enumerano le attività che si potevano
esplicare nelle comunalie: tagliare, pascolare, lavorare, “sramare”,
far legna. Par di leggere la Tavola bronzea di Valpolcevera di
millecinquecento anni prima!</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
<u><b>I FIESCHI</b></u>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Nei Capitoli aggiuntivi agli Statuti della Comunità
di Borgo Val di Taro<sup><span style="font-size: x-small;"><b>7</b></span></sup><sup> </sup>si
legge che nel 1539 due rappresentanti della stessa, nel presentare al
Principe Luigi Fieschi alcune richieste chiedevano, tra l’altro,
che le ville potessero nelle loro Comunalie(<i>in earum communibus o
communionibus</i>) pascolare e che non fosse concesso alle ville di
far pascolare bestie “<i>extranee</i>” in dette Comunalie.
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Rispondeva il principe: “ <i>Quod ville possint
pascolare secondum consuetum nihil ex consuetudine innovetur et quod
bestie extere non conducatur placet et conceditur</i><sup> </sup>”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Il Principe rispondeva quindi che le ville potevano
pascolare secondo consuetudine e che non era permesso introdurre usi
nuovi in contrasto con tale consuetudine. E aggiungeva che le bestie
estranee non si potevano condurre.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Dal che si può dedurre come a quei tempi la
consuetudine fosse la sola norma che veniva praticata nel godimento
delle proprietà comuni di quei monti. E significativa, a tal
proposito, è la risposta che il Principe Fieschi dà ai
rappresentanti della Comunità di Borgotaro, lasciando chiaramente
capire che da parte sua non vi è intenzione alcuna di andare a
modificare quelle che erano le consuetudini in vigore.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Risale a qualche anno dopo, una testimonianza
relativa alla presenza della Comunalia di Volpara, nel vicino Comune
di Bedonia. In un atto steso dal notaio Giacomo Scopesi, tra gli anni
1540 e 1546<sup><span style="font-size: x-small;"><b>8</b></span></sup><span style="font-size: x-small;">,</span>
si può leggere: “<i>Comunagia Vulparia. </i><span lang="fr-FR"><i>Terrae
et proprietas gerbidae, bojive et boschivae quae aduc tenentur et
possidentur in comunione coniuncta et indivisim per homines de villa
Vulparia…</i></span>” Si fa riferimento, quindi, alla Comunalia
di Volpara e si precisa che le terre e i boschi sono posseduti in
“<i>comunione coniuncta</i>” e per indiviso dagli uomini di
quella frazione. A dimostrazione che nonostante il susseguirsi in
zona della presenza di diversi Principi, Duchi o Signori(Landi,
Fieschi, Visconti, Sforza ecc.) sempre furono lasciati in godimento
agli abitanti delle varie ville quei terreni che costituiscono le
odierne comunalie. Emerge altresì come i vari signori si siano ben
guardati dal regolamentarne l’uso, affidandosi invece alle
consuetudini. Anche se ciò contribuì al sorgere, quasi ovunque, di
liti e questioni tra ville diverse, specialmente là dove i confini
non erano naturali e quindi dubbio diveniva il possesso.</div>
<br />
<br />
<u><b>I FARNESE</b></u><br />
<br />
Quando, dopo il Concilio di Trento, cominciarono a costituirsi le
prime parrocchie, i beni comuni posti all’interno dei confini delle
stesse, venivano come svincolati dalla grande proprietà comune, di
modo che gli abitanti di ogni parrocchia riconoscevano e godevano i
propri e gli abitanti dell’una non avevano più diritti nei beni
dell’altra, come dimostra il documento relativo alla Comunalia di
Volpara.
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
Nel corso del XVII secolo ripresero spinta le
controversie relative ai confini tra Pontremolesi, e Zeraschi da una
parte e Borghigiani dall’altra, specie nelle zone di competenza dei
frazionisti di Pontolo, Valdena, Buzzò e Albareto.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Le violenze, le rapine, le distruzioni, gli incendi
messi in atto dall’una e l’altra parte furono tali da indurre
Padre Paolo Segneri, famoso predicatore di missioni, ad intervenire.
Il Gesuita si trovava a predicare in Valtaro<sup><span style="font-size: x-small;"><b>9</b></span></sup>
e notando quale fonte di continue perturbazioni ed inimicizie fosse
tale contesa, giovandosi della non poca influenza ch’egli era in
grado di esercitare nei confronti del Duca di Parma e del Granduca di
Toscana, propose ai due l’idea di ricorrere ad un arbitrato,
considerato che non erano in grado di dirimere la questione.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Alla fine, dopo varie resistenze, i due accettarono
e l’arbitrato venne poi affidato alla Serenissima Repubblica di
Venezia<sup><span style="font-size: x-small;"><b>10 </b></span></sup>La sentenza venne
emessa nel 1689, dopo due anni di istruttoria, ma alla fine il Senato
veneziano decise a favore delle ragioni dei Borghigiani.</div>
<br />
Al di là dei nuovi confini tracciati in base alla sentenza, è
interessante qui riportare le parole con le quali Ranuccio Farnese,
Duca di Parma e nostro principe, portava a conoscenza del Commissario
di Borgotaro l’esito favorevole dell’arbitrato.<sup><span style="font-size: x-small;"><b>11</b></span></sup><br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
Scriveva il Duca: “…<i>Potrete aggiungere a
cotesta Comunità che saremo sempre ugualmente disposti a sostenere
ogni loro diritto ad egual costo, et a pari impegno per dar sempre a
cotesti amati sudditi ogni più vivo contrassegno della nostra
benevolenza…</i>”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Dal che si deduce che in discussione non erano tanto
gli interessi territoriali del Ducato che qualche fetta di bosco non
avrebbe certamente intaccato, ma i diritti degli uomini di Pontolo,
Valdena, Buzzò e Albareto a godere, come sempre era avvenuto, delle
loro proprietà comuni, senza dover dividere tale godimento con le
popolazioni d’oltre crinale.
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
<u><b>UN DOCUMENTO SECENTESCO</b></u></div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Un importante documento relativo alla Comunalia di
Pontolo, viene riportato dal parroco del tempo Gian Franco Varsi nel
suo censuale. Si tratta di un atto notarile, datato 18 marzo 1679,
che riferisce come gli abitanti di quella villa, si siano riuniti in
assemblea, per “<i>decidere gli infrascritti capitoli, transazioni,
patti e accordi”. </i>
</div>
<br />
Tra i vari punti approvati, in uno si dice:<br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
“<i>Che alcuno forestiere, che di presente habita
nella ditta Villa, e nell’avvenire vi habiterà, non possa
lavorare, nè intrare nelle Comunaglie di detta Villa, e questo sotto
pena di quattro scudi d’oro</i><sup><span style="font-size: x-small;"><b>12</b></span></sup>…”</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Dal che si può intuire che non vi fosse allora un
regolamento e che il diritto ad “intrare” nelle comunalie fosse
quanto meno contestato anche ad alcuni abitanti della villa.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Infatti i presenti all’atto notarile “<i>affermano
e protestano che sono e rappresentano la parte maggiore e più sana
di detta Villa, e che al presente non vi è alcun altro in detto
luogo che possa essere comodamente convocato</i>”.</div>
<br />
Le casate presenti erano 13 e vale la pena citarle:
Mortà(Mortali), Molinari, Belli, Zanoni, Morelli, Orlandazzi,
Stabielli, Arioli, Cacchiani, Zucconi, Delnevo, Baldini, Della Pina
ed è chiaro che si ritengono il nucleo storico della frazione e per
ciò unici ad avere diritto a sfruttare le comunalie.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
Nel 1803, il Parroco, al quale era stata negata
l’autorizzazione ad entrare nelle comunalie per prelevare legname
da servire per la chiesa, prende spunto da questo atto notarile per
contestare la decisione delle famiglie “storiche”. Scrive che
delle tredici casate di allora, ne sono rimaste presenti nella
frazione soltanto sette. Sei casate sono invece scomparse.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Ora, in base a quell’atto, soltanto sette famiglie
avrebbero diritto alle comunalie. E se ne fosse rimasta presente una
sola, forse soltanto a questa spetterebbe il diritto di entrarvi? E
come si giustificherebbe il nome “comunalia” con il fatto che una
sola famiglia godrebbe di tale diritto?</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Il Parroco fa poi presente che, in realtà,
all’epoca(1803) c’erano altre casate che pretendevano di aver
diritto, ossia: Celi, Accorsini, Costella, Granelli, Brandini,
Camisa, Spagnoli, Piscina. Nessuno si opponeva e invece si negava il
diritto al Parroco.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Come si vede i problemi legati a chi avesse o meno
diritto all’accesso alle comunalie non erano pochi.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Frequenti erano anche i dissidi con gli abitanti
d’oltre crinale che spesso, come dimostra la mappa, non
disdegnavano di oltrepassare i confini per sfruttare anche terre
d’altri.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
</div>
<div align="JUSTIFY">
<u><b>L’IMPERO FRANCESE</b></u>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
All’inizio dell’Ottocento vi fu un serio
tentativo di porre fine all’esistenza stessa delle Comunalie.
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Come si sa, Napoleone Bonaparte nel 1804 divenne
Imperatore dei Francesi e cominciò a rimodellare l’Italia secondo
suoi disegni particolari.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Nel 1805, per ragioni strategiche, staccò
Borgotaro, Compiano e Bardi dal territorio dell’ex Ducato di Parma,
per incorporarli nell’Impero Francese, assegnandoli al Dipartimento
degli Appennini. Da quel momento e fino alla caduta di
Napoleone(1814), i borgotaresi divennero cittadini francesi a tutti
gli effetti.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Il Dipartimento degli Appennini aveva la Prefettura
a Chiavari e la Sottoprefettura a Borgotaro.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Ma i mutamenti non si fermarono qui in quanto
Napoleone diede nuovi confini ai comuni esistenti, e ne creò di
nuovi. Venne infatti costituita la “commune” di Valdena che
comprendeva tutti i territori posti sulla destra del Taro che oggi
appartengono ai Comuni di Albareto e Borgotaro, con esclusione di
quella parte che oggi forma le frazioni di Belforte e Gorro, allora
nella giurisdizione di Berceto.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Primo “Maire”, ossia Sindaco, del Comune di
Valdena fu un certo Luigi Barbieri il quale può essere considerato,
alla luce dei documenti che si conoscono, il salvatore delle
Comunalie.</div>
<br />
Correva l’anno 1807, quando l’Amministrazione Generale delle
Foreste Francesi, rappresentata in loco dal Sotto-Ispettore Giovanni
Alpi, sostenne che tutta la fascia boschiva compresa tra il monte
Molinatico e il Centocroci fosse di proprietà della camera Ducale di
Parma e quindi, come tale, dovesse passare direttamente al Demanio
Imperiale Francese. Ne prese, pertanto, possesso così che chi volle
utilizzare quei boschi dovette pagare un affitto per i pascoli o una
somma a seconda del quantitativo, per chi voleva far legna.<br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
Contro tale arbitrio ricorsero Luigi Barbieri, Maire
del Comune di Valdena e il suo “aggiunto” Domenico Bosi, i quali
presentarono al Prefetto di Chiavari, avente giurisdizione sulla
Valtaro, quattordici “documenti autentici” attestanti i diritti
degli abitanti di quelle frazioni.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Nel ricorso si rivendicava “<i>la proprietà dei
monti cominciando dal torrente Cogena…fino ai confini di Varese
Ligure… proprietà contrastata dall’Amministrazione Generale
delle Acque e Foreste, avendo essa dichiarato i monti Foreste
Imperiali, sottoposto il pascolo ad affitto, privato quelle
popolazioni di un diritto dalle stesse acquisito da parecchi secoli</i>”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Così il Consiglio di Prefettura di Chiavari il 18
marzo 1809 decretava che “<i>la parte dei Monti Molinatico,
Borgallo e Gotra</i>(forse per Gottero) <i>sul declivio verso
Borgotaro e fino alla loro sommità, cominciando dal torrente
Cogena…è dichiarata una proprietà comunale e particolare degli
abitanti delle diverse parrocchie…come è stata considerata da
parecchi secoli fino al presente, senza la menoma contraddizione</i>”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Il 18 gennaio 1810, al sottoprefetto di Pontremoli<sup><span style="font-size: x-small;"><b>13</b></span></sup>
perveniva da Parigi una comunicazione dal Ministro delle Finanze
francese, Ledae U. Faite, nella quale si diceva: “<i>Voi m’avete
comunicato due decreti fatti dal Consiglio di Prefettura del vostro
Dipartimento con i quali i Comuni di Valdena e De Sopra la
Croce(Tornolo) sono stati mantenuti nel possesso di una porzione di
boschi considerevole. I documenti presentati da questi comuni
all’appoggio dei loro reclami giustificano a sufficienza i loro
diritti al possesso di questi boschi…</i>”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Si può tranquillamente affermare che se mai nel
passato le Comunalie avevano corso un così serio pericolo, è pur
vero che mai i frazionisti ebbero un riconoscimento tanto limpido e
ufficiale dei loro diritti.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Lo scampato pericolo, il successivo crollo del
severo regime napoleonico e il conseguente mutamento delle leggi,
sembrarono favorire per alcuni anni la mancata osservanza delle
antiche consuetudini e del rispetto dovuto a quelle proprietà.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Don Tommaso Grilli scrive che “<i>la parola dei
Sindaci non era più efficace a garantire i prodotti agli agricoltori
di quei terreni indivisi; molti volendo godere più degli altri si
facevano lecito tagliare anche piante fruttifere e commettere altri
abusi…non vi era via legale per impedire questi disordini, poiché
gli incolpati addicevano in loro difesa il diritto di condominio,me
l’autorità giudiziaria tornava inutile, ed anzi dannosa perché
assolti, rendevansi più baldanzosi ed insolenti</i><sup><span style="font-size: x-small;"><b>14</b></span></sup>”.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Questo stato di cose spinse i Comuni di Borgotaro e
Albareto a dar vita, nella prima metà dell’ottocento, ad apposite
Commissioni Amministratrici per ogni Comunalia nel tentativo di
ottenere un più corretto uso delle proprietà comuni.</div>
<br />
<br />
<div align="JUSTIFY">
<u><b>IL REGNO D’ITALIA</b></u>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
In seguito, con il formarsi del Regno d’Italia,
venne approvata una legge<sup><span style="font-size: x-small;"><b>15</b></span></sup><sup>
</sup>con la quale sembrava possibile regolamentare in modo omogeneo
e definitivo la questione. Enormi furono le difficoltà incontrate,
non solo perché non tutti concordavano sulla applicabilità della
legge alle Comunalie, ma anche a causa delle differenti consuetudini
in vigore nelle varie frazioni.
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Ne sortirono, non senza fatica e contrasti,
regolamenti diversi. In alcuni (Baselica, Groppo, Montegroppo ecc.)
vennero considerati utenti e quindi aventi diritto, i capi famiglia
di tutti i nuclei aventi storicamente residenza abituale nel
territorio della frazione; in altri(San Vincenzo e Rovinaglia) venne
previsto di ammettere al godimento dei beni comuni anche le nuove
famiglie divenute proprietarie purché residenti nella frazione. In
altri casi vennero considerati utenti anche i possidenti della
frazione, benché non vi risiedessero più.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Per quanto invece riguardava le modalità di
godimento, in genere i regolamenti prevedevano che ogni utente avesse
diritto alla legna da ardere, al legname da lavoro per i fondi e la
casa, e al pascolo.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Prevedevano anche, quasi tutti, la possibilità di
affittare i tagli periodici di legname, la raccolta delle castagne,
alcuni coltivi, prato e pascoli, per poi dividere il ricavato tra gli
utenti.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Ogni utente aveva poi l’obbligo di concorrere nel
pagamento delle imposte.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Nel 1957 si costituiva il Consorzio delle Comunalie
Parmensi, che oggi ha sede in Borgotaro, al quale aderiscono sedici
Comunalie.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
Note
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY">
<span style="font-size: x-small;">(1) G.Petracco Sicari, <i>Valtaro e
Valceno nell’Altomedioevo</i>, Milano, 1979 </span>
</div>
<br />
<span style="font-size: x-small;">(2) V.Fumagalli, <i>Valtaro e Valceno
nell’Altomedioevo</i>, Milano, 1979 </span>
<br />
<span style="font-size: x-small;">(3)
Bernardino Campi<i>, Memorie storiche della città di Pontremoli,
Manoscritto del XVII° sec. </i></span><br />
<span style="font-size: x-small;">(4) Privilegio di Federico II, tratto
dallo Statuto del Comune di Pontremoli. </span><br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-left: 1.27cm;">
<span style="font-size: x-small;">In nomine
Sanctae Individuae Trinitatis Fridericus II, Divina favente Clementia
Romanorum Imperator semper Augustus, Jerusalem et Sicilie Rex. Decet
Imperiali excellentiae dignitate vota suorum fidelium favorabiliter
prosegui, et ea sic effectu proseguente complere, quod axhibita
ipsius gratia presentibus sit ad gaudium, et posteris ad exemplum.
Universis igitur fidelibus Imperii tam presentibus, quam futuris,
volumus esse notum, quod Nos attendentes fidem puram et devotionem
sinceram, quam Comune Pontis Tremuli, fideles Nostri, erga Nos et
Imperium sempre habuisse dignoscuntur: nihilominus etiam advertentes
eorum Fidelia satis et grata servitia, quae Nobis et Imperio semper
exhibuerunt, et quae in antea de bono in melis potuerunt exibere;
confirmamus eis, et haeredibus, et successoribus eorum in perpetuum,
omnes terras suas, quae his finibus distinguuntur; videlicet a fauce
Cise, et a fauce Montis de Cirono infra versus Burgum Pontremuli, et
ab utroque flumine Capriae supra, sicut dividuntur Terrae Marchionum
Malaspinae a Terris Communis Pontremuli per illa duo fulmina, et a
Monte Rotondo et a Monte Gottari citra versus eundem locum
Pontremuli; item a loco illo sicut citra, qui dicitur Capra Morta, et
a flumine Tarodanae citra, sicut dividuntur Terrae Placentinorum a
terris Communis Pontremuli, et a Cruce ferrea infra versus eundem
locum Pontremuli, prout Terras ipsas per prenominatos fines, iuste
hactenus tenuisse noscuntur. De abundantiori quoque culminis Nostri
gratia, qua fideles nostros et benemeritos digne consuevimus
prevenire, concedimus, et confirmamus dicto Communi Pontis Tremuli
quidquid Feudi, et benefitii tenere et habere consueverunt ab Imperio
rationabiliter usque modo cum omni jurisditione et honore ad dictum
Commune de jure spectantibus quemadmodum ea omnia per privilegia
Predecessorum Nostrorum Romanorum Imperatorum seu Tegum eidem Communi
concessa fuisse plenius digniscuntur, salva per omnia Imperii
justitia. Mandamus itaque auctoritate praesentis Privilegii, firmiter
statuentes, ut nulla umquam persona alta, vel humilis, ecclesiastica,
vel secularis, in praemissis omnibus dictum Comune Pontremuli contra
praesentem concessionem et cinfirmationem Nostram offendere,
inquietare, vel molestare praesumat; quod qui praesumpserit centum
librarum auri poena incurrat. Quorum medietas Camerae Nostrae, alter
vero passis injuriam persolvantur, ut autem Nostra soipradicta semper
firma et illibata permaneant, praesens privilegium inde fieri, et
sigillo Majestatis Nostrae jussimus communiri. Huius rej testes sunt
Lando venerabilis Reginus Archiepiscopus, Conradus Ysdemerii
Episcopus, frater Tobetanus Episcopus, Rainaldus Dux Spoleti,
Corradus Marchio Malaspina, Thomas Comes Sabaudiae et Marcho in
Italia, Comes Sifridus de Vienna et alii quam plures. </span>
</div>
<span style="font-size: x-small;">(5)
Giuseppe Micheli<i>, I confini tra Borgotarpo e Pontremoli</i>,
Parma, 1899 </span><br />
<span style="font-size: x-small;">(6)
<i>Poiché tra i comuni e gli uomini della predetta nostra Terra di
Pontremoli da una parte e gli abitanti della nostra Terra del Borgo
Val di Taro dall’altra, da molto tempo sono sorte discordie e
tuttora permangono in particolare a causa dei confini tra l’una e
l’altra terra</i> e decide <i>che gli uomini di Pontremoli e
Distretto abbiano e debbano avere l’uso della selva ossia bosco di
Tocherio, quantunque sia, così che possano tagliare, pascolare,
lavorare, “buscare” ed estrarre legname dalla etta selva ossia
bosco di Tocherio a loro volontà</i>”. </span><br />
<span style="font-size: x-small;">(7)
D.Calcagno-F.Cellerino, <i>Statuti concessi alla Comunità di Borgo
Val di Taro da Giovanni Luigi Fieschi, conte di Lavagna e di San
Valentino nel Regno di Napoli, Ammiraglio del re di Francia e dei
Genovesi, signore di Borgo Val di Taro,</i> Chiavari, 1999. </span><br />
<span style="font-size: x-small;">(8) Atti notarili da Agosto 1540 al
maggio 1545. Vol 1538 pag.158, un tempo presso l’Archivio Notarile
di Borgotaro, oggi in Archivio di Stato di Parma </span><br />
<span style="font-size: x-small;">(9)
Per la missione di Padre Segneri in Valtaro, cfr. Giacomo Bernardi,
<i>Dai Visconti ai Farnese</i>, Borgo Val di Taro, 1994, pagg.
169-173. </span><br />
<span style="font-size: x-small;">(10)
Per le vicende legate all’arbitrato della Repubblica di Venezia,
cfr. Giacomo Bernardi, <i>Dai Visconti ai Farnese</i>, Borgo Val di
Taro 1994, pagg. 175-187 </span><br />
<span style="font-size: x-small;">(11) L’intera lettera verrà allegata, come
documento n.10, al ricorso presentato contro l’Amm.ne Francese (12)
Cfr. Domenico Ponzini</span>, <span style="font-size: x-small;"><i>Pontolo e il territorio
di Borgo Taro, nel censuale di G.Francesco Varsi(1781-1816),</i></span><span style="font-size: x-small;">Piacenza,
1994, pagg.75-76 </span><br />
<span style="font-size: x-small;">(13) A partire dal 1808 la
sede della sottoprefettura passa da Borgotaro a Pontremoli.</span>
<br />
<span style="font-size: x-small;">(14) Tommaso Grilli, <i>Cenni storici
di Albareto di Borgotaro</i>, Borgotaro 1893 </span><br />
<span style="font-size: x-small;">(15) Legge Fittoni del 4 agosto 1894 </span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-16939163825218324792013-08-26T12:54:00.004-07:002013-08-26T13:49:57.859-07:00SCRITTI: La spagnola a Borgotaro e nella valle (1^ parte)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo47z24lt8gBB8iflRMZfCy3jTW5tLiJ3-wFIJnMZo_rOqSdrjeweYJD_5ao4JYdCLX7dkjVZBQheneKHrRJVtX3gSwb5JDYe8-dGFFZjVVCRHiSrs4bDOpNprB5o7QQ-ASd5iEyXXKpBU/s1600/cop-spagnola+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo47z24lt8gBB8iflRMZfCy3jTW5tLiJ3-wFIJnMZo_rOqSdrjeweYJD_5ao4JYdCLX7dkjVZBQheneKHrRJVtX3gSwb5JDYe8-dGFFZjVVCRHiSrs4bDOpNprB5o7QQ-ASd5iEyXXKpBU/s1600/cop-spagnola+001.jpg" height="320" width="228" /></a></div>
<b><u><span style="color: blue; font-size: large;"><em>La spagnola a Borgotaro e nei comuni della valle(parte
1)</em></span></u></b><br />
<br />
<i><span style="color: blue;"><span style="font-size: small;">Questo libro ha avuto un successo
inaspettato, o quasi. Le prime seicento copie sono andate esaurite nel giro di
due mesi.</span> <span style="font-size: small;">Così è stato necessario procedere ad una ristampa
di 400 copie. Il volume, che è in vendita presso l'Ass. Emmanueli di Borgotaro a
10 €, contiene oltre trenta tra fotografie e riproduzione di documenti
originali, che non vengono qui riportati per non appesantire il sito. Purtroppo
i vari data-base da me creati con Microsoft Works, non mantengono nel sito
l'allineamento. Il volume verrà riportato in 3 parti.</span></span></i><br />
<i><span style="color: blue;"><span style="font-size: small;"></span></span></i><br />
<i><span style="color: blue;"><span style="font-size: small;"><h1 align="right" style="margin-right: 26.7pt; tab-stops: 441.0pt;">
<span style="font-size: x-small;">Presentazione</span></h1>
<br />
<h1 style="margin-right: 26.7pt; tab-stops: 441.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-weight: normal; mso-bidi-font-style: italic; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-size: x-small;">Con questa pubblicazione l’Associazione “A. Emmanueli” consegna a futura
memoria un’altra pagina della storia della nostra comunità.<o:p>
</o:p></span></span></h1>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Pagina triste,
dimenticata dai più, che Giacomo Bernardi ha saputo con pazienza e sagacia
riportare alla nostra attenzione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">La ricerca, ricca di
documentazione, dati e testimonianze, va ben oltre il fenomeno, pur rilevante,
della paurosa pandemia che ha colpito Borgotaro, per spaziare in quella che era
la realtà socio-economica del tempo, portandoci a scoprire una comunità alle
prese con tanti problemi.</span><br />
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Borgotaro, agosto 2003</span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span><span style="font-size: x-small;"><span style="mso-tab-count: 2;"> </span><span style="mso-tab-count: 2;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;">L’Ass. A.
Emmanueli</span></span><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<h1 style="margin-right: 71.75pt; tab-stops: 441.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 8pt; font-weight: normal; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-style: italic; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="mso-spacerun: yes;">
<span style="font-size: small;"> </span></span></span><span style="font-size: x-small; font-weight: normal; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-style: italic; text-decoration: none; text-underline: none;">A
mio nonno Giacomo Gabbi</span><span style="font-weight: normal; mso-bidi-font-style: italic; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><o:p></o:p></span></h1>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Dì la verità, amico lettore!
<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Durante i tuoi studi, lunghi
o brevi, ti è mai capitato di leggere nei libri di storia <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">qualcosa sulla così detta
“<i>spagnola</i>”, <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">una forma influenzale che
colpì l’intera umanità nel 1918?<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">O ne hai sentito, forse,
parlare dai tuoi insegnanti?<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Eppure si trattò di una
malattia che colpì quasi un miliardo di persone <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">d’ ogni parte del
mondo.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Eppure in un solo anno causò
più di venti milioni di decessi.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Eppure, in pochi mesi di
quel 1918, fece più vittime di quante non ne fece <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">in quattro anni la guerra
allora in atto.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Eppure non sono pochi a
sostenere che la fine della prima guerra mondiale fu dovuta, in buona parte, a
questa “influenza” che stava decimando gli eserciti.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Eppure anche gli studiosi
locali nulla hanno scritto, benché nella nostra valle siano decedute
<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">centinaia di persone in soli
tre mesi.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Allora, amico lettore, se
della “<i>spagnola</i>” mai ti è capitato di leggere <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">qualcosa sui libri di
scuola, non fartene una colpa.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">E’ capitato a tutti.<o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Perché mai?<o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Resterà sempre uno dei
grandi misteri del novecento<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">la “congiura del
silenzio”<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">che ha cercato di cancellare
dalla storia dell’umanità la memoria di una delle più <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">terrificanti pandemie<o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">che mai abbiano colpito il
mondo.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Anche a me è accaduto di non
aver mai trovato traccia della “<i>spagnola</i>”<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">nei libri di storia.<o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Anch’io sono stato vittima
di questa inspiegabile “congiura del silenzio”, <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">ma ho avuto la fortuna di
avere un nonno materno che mi parlava spesso della “<i>spagnola</i>”,
<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">dei tanti morti,
<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">di come la sua famiglia si
fosse salvata mangiando <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">carne di maiale e bevendo
grandi quantità di vino. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Dai suoi racconti pensavo si
trattasse di una specie di pestilenza. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Ero ragazzo e senza far
troppi calcoli pensavo che quella terribile malattia <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">si fosse verificata nel
settecento o ancor più in là e soltanto nel paese <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">dove viveva mio nonno,
originario della bassa.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Poi, un giorno, eravamo
negli anni settanta,<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mi capitò di notare su un quotidiano un
articolo dal titolo <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">“<i>L’influenza più nefasta
della guerra</i>”, a firma di Silvio Bertoldi.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Grande fu la mia sorpresa
<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">nell’apprendere che la
“spagnola” si era verificata nel 1918 e che aveva colpito tutto il mondo
provocando milioni di morti.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Mi venne subito il desiderio
di andare a consultare i registri dei morti <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">del nostro comune per vedere
cosa mai fosse accaduto a Borgotaro. <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Nessuno ne aveva mai
parlato, tanto meno scritto.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Così scoprii che la
“<i>spagnola</i>” aveva duramente colpito anche da noi.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Iniziai, da allora, a
raccogliere documenti e testimonianze dirette <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">di persone sopravvissute a
quella terribile malattia.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Presi verso me stesso un impegno:
<i><u>questa storia va raccontata</u>.(g.b.)</i></span><i><o:p> </o:p></i></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-left: 247.8pt; text-align: center; text-indent: 35.4pt;">
<i><span style="font-size: 9pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Borgotaro, Agosto 2003<o:p> </o:p></span></i><br />
<br /></div>
<h1 style="margin-right: 71.75pt; tab-stops: 441.0pt; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: 8pt; font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“<span style="font-size: small;">L’influenza
è una malattia che, di fatto, ogni </span></span></i><span style="font-size: small;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 8pt; font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;">uomo
sperimenta più volte nel corso della<o:p> </o:p></span></i></span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 8pt; font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-size: small;">propria<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>esistenza
indipendentemente dallo </span></span></i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 8pt; font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-size: small;">stile
di vita, dall’età e dal luogo in cui vive”.</span><o:p> </o:p></span></i></h1>
<h1 style="margin-right: 71.75pt; tab-stops: 441.0pt; text-align: justify;">
<b><u>Perché “spagnola”?<o:p> </o:p></u></b></h1>
<h1 style="margin-right: 71.75pt; tab-stops: 441.0pt; text-align: justify;">
<b><u><o:p></o:p></u></b><span style="font-size: x-small;">Agli inizi dell’autunno 1918, la guerra mondiale fu lì per finire non
tanto perché vi fosse un esercito perdente, ma per colpa di una malattia che
stava uccidendo a migliaia i soldati.</span></h1>
<div style="margin-right: 71.75pt; tab-stops: 441.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Sui vari fronti, infatti, i militari cadevano come mosche e poco mancò
che gli eserciti si arrendessero perché le loro divisioni erano devastate non
tanto dagli attacchi del nemico, ma da una tremenda epidemia.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Si trattava di una forma influenzale che venne chiamata “spagnola” per il
fatto che si era manifestata in Spagna fin dal febbraio del 1918, sia pure in
forma benigna. Tanto che quando nella primavera di quell’anno una famosa agenzia
europea aveva divulgato la notizia che “<i>una strana forma di malattia a
carattere epidemico è comparsa a Madrid</i>” nessuno aveva dato importanza al
fatto. Si era in piena guerra mondiale e che in Spagna vi fosse quella
“<i>strana malattia</i>” non costituiva davvero notizia, specialmente in Italia
dove la popolazione era ancora disorientata dopo la rotta di
Caporetto.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Qualche curiosità aveva destato il fatto che un terzo degli abitanti di
Madrid, compreso il re Alfonso XIII, fosse a letto. Per il resto non ci si
preoccupò di una “influenza”, termine coniato da due italiani, Domenico e Pietro
Boninsegni, fin nel lontano 1580, quando si era persuasi che “l’influsso”, ossia
l’influenza, delle stelle(<i>ob obcultam coeli influentiam</i>) fosse
responsabile di queste periodiche epidemie, dalle quali solitamente si guariva
in poco tempo.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">I sintomi della malattia che si era diffusa in Spagna erano tosse, dolori
agli occhi, e alle orecchie, indolenzimento alla regione lombare, mal di capo,
gola arrossata. Gli stessi di oggi. Poi torpore, brividi, febbre anche fino a
40°. L’incubazione durava due giorni con presenza di mal di gola e di testa. Al
terzo-quarto giorno i sintomi sparivano. Si trattava, come detto, di una forma
benigna di influenza.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Qualche preoccupazione cominciò a farsi strada quando ci si accorse che
l’epidemia si stava diffondendo a largo raggio: negli Stati Uniti, poi in
Giappone e nell’Oriente, in Francia, in Germania, in Austria, in Scozia, ma
anche in Grecia, in Norvegia, in Egitto e poi…in India, in Costarica e,
naturalmente, in Italia.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Quando si arrivò alle soglie dell’autunno, il mondo intero cominciò a
contare i morti: non solo gli anziani e i più deboli, ma soprattutto i giovani e
gli adulti. Una tragica ombra si allungava su tutto il globo e mentre ovunque la
gente moriva, i medici non sapevano come contrastare il morbo. Contro questa
malattia non esisteva, infatti, difesa scientificamente valida, così si
adottarono le terapie più stravaganti.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">In assenza di antibiotici e di sulfamidici, qualche medico ricorse agli
impacchi caldi, altri a quelli freddi, altri ordinarono di segregare in casa gli
ammalati, altri ancora di farli uscire all’aperto sotto le intemperie. Si
ricorse al chinino, alle purghe, alla fenacetina, alle iniezioni sottocutanee di
olio canforato e di caffeina “per sostenere la circolazione”. L’aspirina
sollevava ancora parecchi sospetti, si temeva potesse nuocere al
cuore.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’epidemia fu chiamata influenza, ma non v’era nessuna somiglianza con
nessun’altra delle tante influenze che si erano viste in precedenza. Ed era
strano che colpisse soprattutto persone giovani e sane: quelle che in genere
erano le meno colpite dalle malattie infettive.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Più che una influenza, parve a tanti una specie di piaga biblica, quasi
un castigo di quelli previsti nell’Apocalisse, dove si legge che il mondo
sarebbe stato colpito prima dalla guerra(ed era in corso), poi dalla carestia ed
infine dalla peste.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Ciò che impressionava maggiormente era il tragico e sconvolgente iter
della malattia. “<i>All’inizio, l’influenzato accusava solo un sordo mal di
testa e un vago bruciore agli occhi, poi però, scosso da brividi, si metteva a
letto, e pur raggomitolandosi e coprendosi con molte coperte non riusciva a
vincere la sensazione di freddo. La febbre cominciava a salire, e più saliva,
più il sonno era inquieto e tormentato dagli incubi del delirio.[…].</i>
<i>Potevano occorrere ore o giorni , ma niente fermava il decorso infausto della
malattia[…]. La faccia diventava violacea, cianotica, l’espettorato era venato
di sangue, i piedi parevano quasi neri</i>.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i>Poi, quando la fine era vicina, il paziente, che aveva ormai i polmoni
pieni di essudato rossastro, boccheggiava nel disperato tentativo di respirare
ed emettendo una bava sanguinolenta<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>moriva soffocato</i>”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[1]</span></a>.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Gli ammalati, vista l’impotenza dei medici, cominciarono a tentare
terapie particolari. Ci fu chi si curò con il whisky, chi con il tabacco(fumando
e masticando), chi con una sbornia. Ci fu anche chi si mise a masticare cuoio e
aglio e chi vide nella carne di maiale l’antidoto alla malattia.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Nelle città vennero chiusi i teatri, le sale cinematografiche, i
ristoranti e i locali pubblici. Sospesi i mercati, le lezioni nelle aule e ogni
occasione che si prestasse a grande concorso di pubblico.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Le navi venivano bloccate in quarantena nei porti, ma spesso a quarantena
finita si prendeva atto che a bordo vi erano soltanto cadaveri.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Fu uno dei peggiori flagelli che mai avesse colpito l’umanità e in pochi
mesi, nel mondo, uccise dai venti ai quaranta milioni di persone.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Morirono celebri personalità: lo scrittore Edmond Rostand, il poeta
Apollinaire, il principe Erik di Svezia, il principe Torlonia, la figlia di
Buffalo Bill. Negli Stati Uniti si salvarono per un pelo il Presidente Wilson,
il suo successore Roosvelt, Walt Disney e l’attrice Mary Pickford.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Richard Collier nel suo volume<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn2" name="_ftnref2" style="mso-footnote-id: ftn2;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[2]</span></a> racconta fatti che hanno
dell’incredibile, come quello capitato al tranviere Charles Lewis di Capetown,
il quale si trovava, a servizio ultimato, su di un tram diretto verso casa.
All’improvviso vide il bigliettaio cadere vittima della “spagnola”. Ne prese
subito il posto, ma uno dopo l’altro vide ben cinque passeggeri cadere a terra
vittime anch’essi della malattia. Ogni tanto il tram si fermava e i cadaveri
venivano deposti lungo i marciapiedi dove sarebbero poi stati raccolti dagli
spazzini. Infine Charles dovette correre alla guida del tram perché il
manovratore era crollato pure lui a terra.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">I viaggiatori parevano rassegnati, quasi indifferenti, tanto s’erano
abituati a quelle scene. Charles guidò la vettura fino al punto in cui gli era
comodo arrivare alla sua abitazione. Staccò la manovella e scese. Si sentiva
addosso brividi violenti, riuscì tuttavia a raggiungere la sua casa. Era
salvo.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Per raccogliere tutte le testimonianze riportate nel suo libro,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Collier girò il mondo e intervistò
personalmente 175 persone che avevano direttamente vissuto quelle esperienze.
Tra questi anche il Ten. Pier Paolo Crespi, riferito come in servizio presso la
2^ Armata a Borgotaro. A significare che la nostra zona fu una delle zone più
colpite dalla spagnola.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
</o:p><b><u>La “spagnola” in Italia<o:p> </o:p></u></b></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
<span style="font-size: x-small;">A Torino, nel momento più critico, si arrivò ad avere anche 400
morti al giorno. A Roma, a seicento chilometri di distanza, il numero
giornaliero dei decessi fu altrettanto alto. Ma per quanto attentamente gli
italiani leggessero ogni giorno “La Stampa” o “Il Messaggero”, tali statistiche
venivano loro negate.</span> </o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Pur di nascondere l’amara realtà, il Capo del Governo, il liberale
Vittorio Emanuele Orlando, aveva imposto una censura severa, paragonabile
soltanto a quelle che Mussolini avrebbe imposto al popolo italiano negli anni
della dittatura.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">In Italia la mortalità era più alta che in qualsiasi altra nazione
europea, se si esclude il Portogallo, ma qualunque manifestazione di dolore in
pubblico era vietata.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Non si udivano più suonare le campane a morto. I cortei funebri, le
omelie, le corone, gli annunci mortuari che solitamente si affiggevano ai muri,
vennero proibiti.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Per la verità anche altri stati si comportarono come l’Italia. La campane
a morto tacevano anche in Francia, in Spagna e in Olanda.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 53.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">Quello che i Capi
di Stato non riuscirono a nascondere fu la triste realtà di ogni città, di ogni
paese, di ogni villaggio. Lì, ma soltanto lì, la gente pur non sapendo quanto
stava accadendo in altri luoghi, s’accorgeva, eccome, di quanti si ammalavano,
di quanti morivano ogni giorno<b>. </b>Eugenia Tognotti, esperta di
infettivologia storica, nel suo volume “ <i>La “spagnola” in Italia. Storia
dell’influenza che fece temere la fine del mondo<span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">”</span></i><a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn3" name="_ftnref3" style="mso-footnote-id: ftn3;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[3]</span></a><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>riporta numerosi stralci di lettere che dall’Italia venivano inviate a
familiari emigrati per informarli della malattia che stava colpendo l’Italia,
lettere che cadevano sotto una severa censura e che non giungevano, quindi, a
destinazione. <b><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></b>Tra queste una in
partenza da Bedonia, destinazione New York, nella quale si può leggere: “[…]
<i>E’ una malattia brutta e schifosa che non li portano nemmeno in chiesa</i>”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn4" name="_ftnref4" style="mso-footnote-id: ftn4;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[4]</span></a></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 53.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Quando fu possibile stilare una statistica dei decessi a causa della
“spagnola”, ci si trovò di fronte a cifre impressionanti.</span></div>
<h1 style="margin-right: 71.7pt; tab-stops: 387.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><u>Numero dei morti a causa della “spagnola”, divisi per
continenti</u></span></h1>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; tab-stops: 387.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">America settentrionale e
C.le<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>n.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1.073.685 decessi<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; tab-stops: 387.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">America latina<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>n.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>327.250<o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; tab-stops: 387.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Europa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>n.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>2.163.303<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; tab-stops: 387.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Asia<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>n. 15.737.363<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; tab-stops: 387.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Australia e Oceania<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>n.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>965.243<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; tab-stops: 387.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Africa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>n.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>1.333.428<o:p> </o:p></span></div>
<h3 style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u>TOTALE:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>n.
21.642.274 (</u>*)</span><u><o:p> </o:p></u></h3>
<h3 style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<u><o:p></o:p></u><span style="font-size: 14pt;">(*) </span><span style="font-size: 8pt;">I dati che si
riportano<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>risalgono a stime apparse
negli anni ’20. Oggi gli studiosi sono concordi nel valutare in oltre<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quaranta milioni i decessi causati dalla
“spagnola” nel 1918.<b><u><o:p> </o:p></u></b></span></h3>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b><u>Dati
relativi ai decessi per “spagnola” riscontrati in alcuni stati<o:p>
</o:p></u></b></div>
<br />
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Stati
Uniti<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>decessi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>n.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>548.452</div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Russia<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>n.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>450.000</div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b><u>ITALIA</u></b><u><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><b> </b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><b>n.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>375.000 </b></u><b><u><span style="font-size: 12pt;">*</span></u></b><u><o:p> </o:p></u></div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Germania<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>n.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>225.330</div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Gran
Bretagna<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>n.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>228.917</div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Spagna<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>n.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>170.000</div>
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Francia<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>n.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>166.000</div>
<br />
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b><u>In
Italia si ebbero 106 morti ogni 10.000 abitanti, percentuale lievemente superata
soltanto dal Portogallo<o:p> </o:p></u></b></div>
<br />
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12pt;">* </span></b><span style="font-size: 8pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Stime</span><b><span style="font-size: 12pt;"> </span></b><span style="font-size: 8pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">recenti indicano in 600.000 i
morti per spagnola in Italia<o:p> </o:p></span><br />
<span style="font-size: 8pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"></span><br />
<span style="font-size: 8pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><h1 style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><u>La
“spagnola” a Borgotaro</u></span></h1>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b><u><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Verso gli Stati Uniti
(1)<o:p> </o:p></span></u></b></div>
<br />
<div class="MsoBodyText" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Verso la fine di settembre dell’anno 1918, tra i pochi viaggiatori che
all’incerta luce dell’alba attendevano nella stazione di Borgotaro l’arrivo del
treno per La Spezia, era impossibile non notare un gruppetto di una decina di
persone.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">I loro diversi atteggiamenti lasciavano chiaramente intendere che non
tutti sarebbero partiti. Gli abiti indossati, le movenze, le espressioni
indicavano come partenti due adulti, forse marito e moglie, e un ragazzo intorno
all’età di dieci anni. L’attenzione di tutti era infatti rivolta a questi tre;
un’attenzione fatta di premure, suggerimenti, carezze, come tra persone che
sanno di separarsi per un lungo periodo.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Quando la vaporiera arrivò emettendo, prima di fermarsi, gli ultimi
sbuffi, la stazione s’empì di fumo e vapore.</span></div>
<br />
<div class="MsoBodyText2" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">Il gruppo ebbe
come un sussulto, vi fu un rapido incrociarsi di saluti e raccomandazioni,
comparvero fazzoletti generosi nel nascondere lacrime e trattenere singhiozzi.
Poi dal gruppo si staccarono tre persone. Salirono a fatica le alte predelle
della carrozza e subito dietro loro vennero issate due valigie e altrettanti
scatoloni.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il capostazione, poco dopo, lanciò un lungo fischio e la vaporiera che
aveva continuato ad ansimare durante la fermata, dopo aver fatto un debole
sbuffo, ne emise altri più decisi e rapidi, e partì.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Mentre il treno entrava nella galleria del Borgallo, i tre si misero a
sedere.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Giovanni Franza, sui quarant’anni, e la moglie Maria Leonardi, 33 anni,
guardarono il figlio Luigi seduto davanti a loro. Lo strappo era avvenuto, il
Borgo era ormai alle spalle, ora dovevano pensare al lungo viaggio verso gli
Stati Uniti d’America(<span style="font-size: 8pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">1-continua</span>)</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><strong> <o:p> </o:p></strong></span><span style="mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-size: x-small;"><strong>Primi allarmi</strong><o:p> </o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoBodyText2" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">Il 2 ottobre
1918, in località La Pietra di Belforte, moriva una giovane contadina di 16
anni: Irma Sociali, adottata dalla famiglia Cavazzini che l’aveva prelevata
presso un orfanotrofio di Parma.</span></div>
<br />
<div class="MsoBodyText2" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">La malattia,
attacco febbrile, si era manifestata il 28 settembre. Erano però bastati tre
giorni per condurla alla morte. Causa: bronco-polmonite da influenza.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il giorno 30 settembre l’ Ufficiale Sanitario del Comune, dottor Giovanni
Spagnoli, aveva segnalato al Sindaco: “<i>Mi faccio in dovere di denunciare alla
S.V. che nella frazione di Belforte, in località La Preda, ho verificato un caso
di bronco-polmonite da influenza sulla giovane Sociali Irma di Ignoti,
convivente presso la famiglia di Cavazzini Martino”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[1]</span></a></i>.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il Sindaco a sua volta faceva immediatamente pervenire la denuncia al
Sottoprefetto, ma il giorno 2 ottobre, in una seconda nota, scriveva:
“<i>Facendo seguito alla precedente mia comunicazione, partecipo che la Sociali
Irma di Ignoti, di anni 17, è morta in seguito a bronco-polmonite influenzale,
oggi. Norme adottate: disinfezione effetti letterecci e personali e del locale;
trasporto del cadavere direttamente al cimitero<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn2" name="_ftnref2" style="mso-footnote-id: ftn2;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[2]</span></a>”</i>.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Nessuno poteva immaginare, in quel lontano ottobre, che quello di Irma
sarebbe stato il primo di una lunga serie di decessi che avrebbero sconvolto la
popolazione di Borgotaro e dell’intera valle.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Le segnalazioni alle autorità, le precauzioni stranamente adottate per
una “influenza”, il trasporto immediato al cimitero, il mancato svolgimento del
funerale, stanno a dimostrare che la pericolosità della malattia era ben nota
alle autorità, anche se la popolazione era ancora all’oscuro di quanto stava
accadendo nella stessa Parma.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">In realtà le autorità sanitarie e i comuni erano stati in precedenza
all’ertati, anche se alcuni episodi stanno a confermare una certa leggerezza nel
valutare la situazione.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Già in data 7 settembre, il Prefetto aveva inviato al Sindaco di
Borgotaro il seguente telegramma:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">“<i>Richiamo personale attenzione necessità sia
curata vigilanza Sanitaria sulle colonie dei Profughi dandone apposito incarico
Ufficiale Sanitario locale. Gradirò relazione telegrafica circa situazione
sanitaria costà esistente”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn3" name="_ftnref3" style="mso-footnote-id: ftn3;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[3]</span></a></i>.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">La risposta è del 10 dello stesso mese, sempre
tramite telegramma:</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">“<i>Ill.mo sig. Prefetto Parma<o:p>
</o:p></i></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"><i>Salute profughi e quella popolazione ottima.
Si ha solo qualche caso influenza con forma benigna”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn4" name="_ftnref4" style="mso-footnote-id: ftn4;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[4]</span></a></i>.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Quell’ “<i>ottima</i>”, riferito alla salute
generale del paese, tenendo conto di quanto stava accadendo a Parma e delle
restrizioni, anche alimentari, in atto, pareva un poco esagerato e non
rispondente all’effettiva realtà. Tanto è vero che nell’intervallo di tempo tra
il ricevimento del telegramma e la risposta, il Pro Sindaco, in data 9
settembre, aveva inviato al Sottoprefetto, allora residente al Borgo, una
denuncia relativa a “<i>malattia infettiva</i>”. Ecco il testo: “<i>Oggi questo
Ufficiale Sanitario ha denunciato un caso di bronco-polmonite da influenza nella
persona di Delmaestro Domenico di anni 44 della frazione di San Vincenzo. Furono
adottate le disinfezioni degli sputi e del locale di isolamento e domicilio e si
è inviato alla Prefettura il prescritto Modello 14”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn5" name="_ftnref5" style="mso-footnote-id: ftn5;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[5]</span></a>.<o:p> </o:p></i></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-style: italic;"><span style="font-size: x-small;">Le autorità erano, dunque, bene
informate sulla pericolosità di quella influenza.<o:p> </o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-style: italic;"><span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b><u><span style="font-size: x-small;"><span style="mso-bidi-font-style: italic;">Un manifesto
premonitore</span><o:p> </o:p></span></u></b></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"> Va dato atto all’Ufficiale Sanitario del Comune, dottor Giovanni
Spagnoli, d’aver messo in all’erta le autorità e la popolazione di Borgotaro,
inviando al Sindaco una serie di “<i>consigli popolari per la difesa individuale
contro le malattie infettive acute che potrebbero manifestarsi in questa
stagione</i>”.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">La lettera
reca la data del 27 agosto e venne tramutata nel seguente manifesto:</span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: center;">
<o:p> </o:p></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: center;">
<b>COMUNE DI BORGO VAL DI TARO<o:p> </o:p></b></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: center;">
<b>MANIFESTO<o:p> </o:p></b></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<i> <o:p>
</o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<i>In
seguito a manifestazione di casi di malattia infettiva in alcuni comuni della
Provincia e di quelle limitrofe, per quanto non si abbia presentemente alcun
motivo d’allarme per la pubblica salute, pure allo scopo di premunirsi in caso
di una eventuale comparsa di tali malattie anche in questo comune, si trova
opportuno fare le seguenti prescrizioni perché vengano strettamente
osservate:<o:p> </o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<i> <o:p>
</o:p></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">1° Ogni individuo deve adottare convenienti misure per proteggere se
stesso e per non danneggiare gli altri. Primieramente deve curare la <u>massima
pulizia dell’abitazione</u>. Le immondezze verranno con ogni cura allontanate,
evitandosi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che restino accumulate nei
cortili o in immediate vicinanze delle case, ove costituiscono sempre un
pericolo per la diffusione delle malattie, anche per il fatto della grande
quantità di mosche che esse attraggono.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">2° Bisogna curare in modo speciale la <u>pulizia delle latrine</u>. Le
madri raccomandino ai loro figliuoli di non spandere feci qua e là nei cortili o
in prossimità della casa;</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">3° E’ pure di grande importanza curare una buona e costante pulizia
personale, lavandosi le mani più volte al giorno con acqua e sapone, e
specialmente lavarsele prima di mangiare;</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">4° Evitare i disturbi della digestione mantenendosi sobrii e temperanti,
poiché i disordini nel mangiare e nel bere predispongono alle malattie
infettive;</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">5° Si raccomanda di non fare strapazzi corporei, di non esporsi a cause
reumatizzanti, di mantenere la pelle e le vie respiratorie allo stato di
perfetta integrità.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">6° Si evitino e si curino le malattie viscerali di cui si fosse
affetti;</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">7 Si usi la massima sorveglianza nei cibi e nelle bevande cercando di
evitare l’ingestione di latte, frutta e verdure che non siano state sottoposte
all’ebollizione;</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">8° Si curi che i pozzi siano garantiti contro possibili
inquinamenti;</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">9° Non si lavino biancherie in prossimità dei pozzi, ne quivi si gettino
immondizie o acque luride;</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">10° Se si dubita della bontà dell’acqua, si faccia bollire.</span></div>
<span style="font-size: x-small;">Borgotaro 27 agosto 1918<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn6" name="_ftnref6" style="mso-footnote-id: ftn6;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[6]</span></a></span><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il cappello voluto dall’Amm.ne Comunale tende da una parte a
tranquillizzare, dall’altra segnala malattie infettive in Comuni della
Provincia. Non viene mai citata la parola “influenza”, tanto meno
“spagnola”.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Dal manifesto emerge che in paese non si effettuava la raccolta delle
immondizie e queste venivano spesso accumulate nel cortile di casa. Si invitano
i cittadini ad allontanarle, ma non si indica un luogo apposito, così venivano
lasciate lungo il perimetro delle mura.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">I bambini facevano i loro “bisogni” dove meglio capitava, “<i>nei cortili
o in prossimità della casa</i>”.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Alcuni punti del manifesto, poi, sembrano destinati a ben altri luoghi e
condizioni.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Come l’invito a lavarsi “ <i>le mani più volte al giorno con acqua e
sapone</i>” rivolto ad una popolazione che per il 90% non aveva acqua nelle
abitazioni, ma l’attingeva alle fontane e ai pozzi pubblici in brocche che
contenevano il quantitativo appena sufficiente per gli usi di cucina e per
dissetarsi, o come quello di mantenersi “<i>sobrii e temperanti</i>” rivolto ad
una popolazione che stava soffrendo la fame.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Non commento, poi, il passo in cui si dice che <i>“ i disordini</i>(ma
quali!) <i>nel mangiare e nel bere predispongono alle malattie infettive</i>”,
frase che pare più un deterrente contro l’atavica e ancor presente abitudine ad
eccedere nel consumo di vino, che non contro le malattie infettive.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">E che dire della raccomandazione a “<i>non fare strapazzi corporei</i>”,
a “<i>non esporsi a cause reumatizzanti</i>” e a “<i>mantenere le vie
respiratorie allo stato di perfetta integrità</i>” rivolto a una popolazione che
trovava impiego specialmente nel duro lavoro delle cave, e nei due cementifici
locali dove la gente s’ammalava di silicosi?</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Quanto ad evitare “<i>l’ingestione di frutta e verdure che non siano
state sottoposte<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>all’ebollizione</i>” va
detto che a quei tempi ben poche famiglie potevano permettersi l’acquisto
di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tali generi presso i negozi. Tutti, o
quasi, avevano i loro orti, mentre la frutta veniva consumata soltanto se c’era
la possibilità di coglierla gratuitamente dalle piante selvatiche o di sottrarla
nelle altrui proprietà.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ma ciò che più meraviglia è il
fatto che le “prescrizioni” rivolte ai singoli cittadini, in previsione di una
possibile epidemia, non abbiano minimamente spinto le autorità locali a prendere
iniziative atte ad affrontare il pur previsto espandersi della
spagnola.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Nel momento più critico, come avremo modo di vedere, mancheranno
disinfettante, legname per le casse mortuarie, personale sanitario, luoghi di
isolamento.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"> <b><u><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">A
Parma…intanto.<o:p> </o:p></span></u></b></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">La Gazzetta di Parma di giovedì 29 agosto riportava in prima pagina uno
strano articolo dal titolo: “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">La salute
pubblica in città</i>”. In esso si rigettava con grande sdegno, in verità un
poco campanilistico, la notizia riportata da alcuni giornali, secondo la quale a
Parma “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">impera la morte e i cittadini
cadono per le vie come le mosche colpiti da un terribile e inesplicabile
mal</i>e”.</span></div>
<br />
<div class="MsoBodyText2" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">Il giornalista,
in modo alquanto sbrigativo, dopo aver dato del “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">disfattista</i>” a chi aveva scritto quelle
notizie, smentiva ogni cosa affermando che, avendo interpellato le autorità
sanitarie, nulla era stato segnalato di particolare. Concludeva il suo servizio
insinuando che le notizie propagandate testimoniavano l’invidia che in altre
città si provava nei confronti di Parma.</span></div>
<br />
<div class="MsoBodyText2" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">Tuttavia, dava
notizia che i morti in città nella settimana 19-25 agosto erano stati 77, dei
quali ben 37 militari, cifra quest’ultima che avrebbe potuto far riflettere quel
cronista, che invece trovava modo di scrivere: “<i>E’ questo un elenco</i>[di
morti] <i>d’entità pari a quelli che si hanno nella stagione invernale e che è
poco più di due volte</i> <i>più alto di quello che si è avuto nell’eguale
periodo di tempo, dell’anno scorso</i>”.</span></div>
<br />
<div class="MsoBodyText2" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">Insomma, per il
cronista il fatto che in un mese estivo l’elenco dei morti di quella settimana
fosse “<i>poco più di due volte più alto</i>” del solito non costituiva
sorpresa. Così come considerava normale che in città fossero deceduti 37
militari, quasi fossimo al fronte!</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">La Gazzetta di Parma di martedì 3 settembre ritornava sull’argomento e il
cronista dava notizia che il prof. Frassi, Direttore dell’Ufficio d’Igiene,
aveva “<i>cortesemente fornito le informazioni più complete circa la forma
epidemica ora diffusa in città</i>”. Con un largo giro di parole e per
nascondere la grave realtà, si diceva che “<i>già varie parti d’Italia ne sono
state colpite, prima della nostra regione”. </i><span style="mso-bidi-font-style: italic;">Contrariamente poi a<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quanto sostenuto in precedenza, si dava atto
che l’epidemia si era manifestata in Parma a partire dal 20 agosto e che<i>
“fortunatamente le misure prese dalle autorità militari hanno circoscritto e
anche in qualche parte sopito l’epidemia. Ed è sperabile che anche nella
popolazione civile la diffusione vada diminuendo</i></span>”.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo proseguiva riportando alcuni consigli: “<i>astenersi da
agglomerati e da stravizi di ogni genere</i>”, si suggeriva anche che<i> “ i
malati debbono essere lasciati tranquilli e isolati il più che si può, facendoli
assistere da una sola persona della famiglia</i>”. Si dava poi atto che<i> “il
numero dei casi sembra essere alquanto diminuito negli ultimi giorni”. </i>Quel
“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">sembra</i>” altro non era che un
maldestro tentativo di nascondere una grossa bugia.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Infatti, in chiusura di articolo, si poteva leggere che l’autorità
comunale aveva vietato al pubblico, per ragioni igieniche, l’entrata nel
Cimitero e che i morti nella settimana dal 26 agosto al 1 settembre erano stati
113, di cui 47 militari. Dati che contrastavano vistosamente con quanto asserito
nell’articolo stesso. Infatti nella settimana precedente, come abbiamo riferito,
i morti erano stati 77 di cui 37 militari: i decessi erano quindi in notevole
aumento e non in diminuzione. In realtà la città di Parma era in preda alla
“spagnola” anche se la popolazione veniva tenuta all’oscuro di quanto stava
accadendo.</span></div>
<br />
<b><span style="font-style: normal;"><span style="font-size: x-small;"><u>La spagnola entra in paese</u></span><o:p> </o:p></span></b><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Venerdì, 4 ottobre: a Borgotaro moriva Maria Spagnoli di anni 68, moglie
di Pietro Previ.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Lunedì, 7 ottobre moriva presso l’Ospedale Civile Giovanni Ferranti di 27
anni, profugo.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Martedì, 8 ottobre: a San Vincenzo moriva Maria Tosi di anni 28, maestra,
moglie di Giuseppe Costadasi e a Borgotaro Maria Rotelli in Barusi, di anni
38</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Mercoledì, 9 ottobre: a Borgotaro moriva Armando Mussi di anni
14.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Per tutti identica è la causa del decesso: bronco-polmonite
influenzale.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Era ormai chiaro che la “spagnola” era arrivata anche a
Borgotaro.</span></div>
<br />
<h1 style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Verso gli Stati Uniti
(2)<o:p> </o:p></span></h1>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il bastimento, dopo aver lasciato Genova, puntò verso la Spagna. Prima di
affrontare la traversata dell’Atlantico avrebbe infatti attraccato in un porto
spagnolo.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Giovanni Franza, la moglie e il figlio, mescolati fra tanti emigranti,
non si separavano mai. Troppo fresca era ancora la ferita dovuta all’abbandono
di parenti e amici per poter gustare quella traversata che la buona stagione e
un mare liscio lasciavano prevedere ottima. D’altra parte avevano ormai puntato
su quel viaggio, avendo venduto quanto possedevano per acquistare i biglietti.
Mesi di sacrifici, negandosi pure il necessario, ma tutto finalizzato a
raggiungere l’America dove, così avevano assicurato lontani parenti, avrebbero
trovato lavoro e soddisfazioni.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il 4 ottobre Maria Leonardi cominciò a sentire i primi sintomi della
malattia. Qualche brivido subito giustificato con l’esposizione all’aria fresca
serotina, poi un febbrone tale da richiedere l’intervento del medico di bordo.
Non ci volle molto, a quest’ultimo, per diagnosticare ciò che più si temeva a
bordo: l’influenza spagnola.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Per Maria fu subito deciso l’isolamento, cosicché la famiglia per qualche
giorno conobbe la durezza della separazione. Ma una volta raggiunto il porto
spagnolo, ben altri furono i problemi da affrontare.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il comandante della nave, su parere del medico di bordo, aveva infatti
deciso che Maria non avrebbe potuto proseguire il viaggio. Non poteva sbarcare
negli Stati Uniti chi era ammalato di “spagnola”.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Una nave della stessa Compagnia, di ritorno dagli USA e diretta in
Italia, l’avrebbe riportata a Genova, mentre marito e figlio avrebbero potuto
proseguire il viaggio.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Fu una scelta dolorosa e sofferta. Tornare tutti a casa poteva sembrare
la decisone più saggia. Ma come avrebbero potuto vivere al Borgo senza più
lavoro, né soldi, né beni. Come avrebbero potuto nuovamente risparmiare soldi
per un nuovo viaggio al quale non volevano rinunciare?</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Decisero così di separarsi. Giovanni e il figlio avrebbero proseguito,
Maria sarebbe “rimpatriata” per raggiungere poi, una volta guarita,
l’America.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Negli elenchi degli ammalati di influenza con gravi complicanze che il
dottor Spagnoli quotidianamente inviava alla Prefettura di Parma, troviamo
segnalata sotto la data del 12 ottobre Maria Leonardi di anni 33, coniugata con
Giovanni Franza. A tale data dovrebbe risalire il suo ritorno al Borgo. Se la
caverà, e il suo nome non comparirà nell’elenco delle persone
decedute.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Qualche mese dopo, infatti, raggiungerà marito e figlio negli Stati
Uniti, tuttavia la sua salute, dopo le complicazioni polmonari sofferte a causa
dell’influenza, resterà sempre precaria.</span> (<span style="font-size: 8pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Fine</span>)</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
</o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b><u>LA
PRIMA QUINDICINA DI OTTOBRE<o:p> </o:p></u></b></div>
<br />
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b>Prime
cifre</b></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
<span style="font-size: x-small;">L’Ufficiale Sanitario del Comune di Borgotaro, dottor Giovanni
Spagnoli, veniva invitato dalla Prefettura di Parma a compilare, oltre i soliti
elenchi mensili contenenti i dati relativi ai decessi di ogni genere, anche un
“telegramma espresso di Stato” giornaliero col quale si dovevano segnalare
soltanto i nomi delle persone decedute per “spagnola”, nonché quelli di coloro
che colpiti dalla malattia presentavano gravi complicanze.</span> </o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Dalla consultazione di tali telegrammi apprendiamo così che nella prima
quindicina del mese di ottobre furono <b>quarantuno</b> le persone segnalate
perché colpite da “spagnola” con gravi complicanze. Di queste, <b>ventuno</b>
moriranno nel giro di pochi giorni.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Ciò significa che ogni due ammalati con complicanze, uno
moriva.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Come si può notare la maggior parte delle persone risulta risiedere a
Borgotaro(28), a Belforte(4) e a San Vincenzo(3). Appunto queste località
possono essere considerate, come dimostreranno anche i dati successivi, i
principali focolai dell’epidemia nel territorio del nostro comune.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Statisticamente, comunque, il primo caso<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ufficiale di “<i>bronco-polmonite da influenza</i>” denunciato
dall’Autorità Sanitaria, si verificò a San Vincenzo. Si trattava, come già
accennato, di Domenico Delmaestro di anni 44. Il suo nome, tuttavia, non si
trova tra quello delle persone decedute.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">I dati evidenziano anche la presenza tra le vittime, fin dalla prima
quindicina, di due militari e due profughi.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Per quanto attiene all’età delle persone decedute, la “spagnola” non pare
infierire su una particolare fascia d’età. Infatti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>abbiamo bambini di pochi anni, qualche
anziano, ma anche molti giovani e persone in età lavorativa.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt; text-align: justify;">
Ecco l’elenco completo con la data di inizio malattia e quello
dell’eventuale successivo decesso(i nomi delle persone decedute sono in
corsivo-neretto).</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Sociali<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Irma<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>N. N.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 16<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span>29/09/18 <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.infl.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>01/10/18 <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Belforte<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Spagnoli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giacomo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 68<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>04/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Ferranti<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 27<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.infl<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>07/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Profugo<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Rotelli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>in Barusi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>38<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>04/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm. infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>08/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Brugnoli <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Giovanni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 53<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>07/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>"<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>"<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>"<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Tosi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>M.Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 28<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> 12/1</span>0/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>S.Vincenzo<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Scagliola<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Margherita<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>12<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span>04/10/18<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>"<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>"<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>" <span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span> Borgota</span></div>
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><span style="mso-tab-count: 1;">Bini </span>Isacco<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 23<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>07/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>"<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>"<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> Bo</span>rgotaro<o:p>
</o:p></span><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Baruffati<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Nino<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Cesare<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>22<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>07/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>"<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>"<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>"<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>S.Vincenzo<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Mussi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Armando<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giacomo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 14<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>09/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>
9/10/18 <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Scagliola<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 60<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>11/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Pini avv. <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Enrico<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>anni 28<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>10/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Gastrite grave<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Costa<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Angela<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>25<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>10/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite
infl.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Zanrè <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Ernesta<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>20<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>10/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite
infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>S.Vincenzo <o:p></o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Da
Pozzo <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giobatta<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Gio Batta<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 57<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>13/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Profugo<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Brugnoli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 75<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>15/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Benassi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Adele<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>29<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>10/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite
infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>16/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Mussi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Veronica<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>15<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>10/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite
infl.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Bonici<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>26<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>10/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite infl.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Marchini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Enzo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Gio Battista<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>7<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>10/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite
infl.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Cavazzini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Francesco <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>3<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>10/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite
infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Belforte<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Acquistapace
Linda<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Savino<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 20<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>10/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Enterocolite infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Gasparini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Caterina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 78<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>10/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Ferrari<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giacomo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>59<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Leonardi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>in Franza<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>33<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Cordani<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Vincenzo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Costantino<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>46<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> 1</span>4/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Ferrari<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Margherita <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>in Onesti<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>67<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.
infl.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Cavazzini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>36<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1 7/10/18 <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Belforte<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Previ<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Natale<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>59<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Albano<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Vincenzo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 24<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>18/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Militare<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Molinari<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>7<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Fusina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Attilio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>17<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Enterite infl.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Belforte<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Ardissi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Florinda<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Ottavio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Enterite
infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Gorro<o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Bazzani<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>13<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>12/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Bazzani <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>13/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>13/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Baudassi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Nino<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Romano<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>10<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>14/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pleuro-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Spagnoli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Daniele<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 9<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>14/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pleuro-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Ramelli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Romualda<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>15<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>14/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span></span> <span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Bronco-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Gemignani<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bortolo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>17<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>14/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronch. Enter.infl.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Profugo<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Capella<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Desolina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Angelo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>6<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>14/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>14/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Loigo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Arturo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni
36<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>14/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>14/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Militare<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"> <o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoBodyText3" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">N.B. Sono stati conteggiati nella prima quindicina di ottobre tutti
coloro che hanno contratto la malattia in tale periodo, anche se il decesso è
poi avvenuto successivamente al 15 ottobre.</span></div>
<br />
<div style="mso-element: footnote-list;">
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’eccezionalità della situazione, la fretta di agire, le oggettive
difficoltà di comunicazioni( non si deve dimenticare che il dottor Spagnoli
raggiungeva le molte frazioni a cavallo e solo in rari casi le abitazioni
potevano essere raggiunte con il taxi di Rampa), l’accumularsi delle
segnalazioni di tipo giornaliero, settimanale e mensile, indurranno l’Ufficiale
Sanitario in alcuni errori sia in riferimento al numero dei decessi che all’età
delle persone e alla data di morte. Spesso il medico veniva informato in ritardo
dei vari decessi e doveva fidarsi della testimonianza dei parenti o dei vicini
sull’età e la data di morte. Questo giustifica alcune lievissime discordanze che
ho potuto rilevare dal confronto tra le denunce settimanali, mensili e
giornaliere e tra queste e gli atti di morte contenuti nel Registro di Stato
Civile. Inoltre alcuni decessi avvenuti presso l’ospedale che si riferivano a
militari, prigionieri o persone di passaggio a Borgotaro, venivano denunciati
dalle Suore per mezzo di elenchi informali, spesso carenti di dati.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’elenco alfabetico dei morti a causa di “spagnola” che viene riportato
in fondo al volume è il risultato di un attento confronto tra le varie fonti e
tiene anche conto delle trascrizioni di atti di morte relativi a soldati
borgotaresi deceduti sotto le armi a causa della “spagnola”. Riteniamo, quindi,
possa considerarsi il più completo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
</o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p><b><u>Mancano le casse da morto</u></b> </o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"> L’alto numero dei decessi dovette cogliere di sorpresa le autorità
locali, infatti il 15 ottobre il Sottoprefetto del Circondario di Borgotaro
inviava al Sindaco la seguente lettera “urgentissima”:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">“<i>Mi consta che da ieri trovansi giacenti nella camera mortuaria
dell’ospedale tre cadaveri, di cui uno dal 13 corrente, a causa, mi si dice,
della mancanza di casse per poterli seppellire.<o:p> </o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;">Data la gravità del male che imperversa nel Comune, la S.V. comprenderà
la necessità che i cadaveri siano il più sollecitamente sotterrati.<o:p>
</o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i>La prego pertanto, provvedere per l’inumazione dei cadaveri non oltre
mezzogiorno di oggi, e l’avverto che, in casi contrario, subentrerà questo
Ufficio in tale provvediment</i>o”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>f.to Bozzoli<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[1]</span></a></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 71.7pt 0pt 354pt; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;">
<o:p> </o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il giorno seguente il Sindaco di Borgotaro rispondeva:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"> “<i>In riscontro[…]informo la S.V. che per due degli accennati tre
cadaveri venne già provveduto e che per uno si sta provvedendo ora. Il ritardo è
stato causato dalla mancanza di tavole per la costruzione della cassa. Questa
Amministrazione allo scopo di evitare i reclamati inconvenienti cercherà, se le
sarà possibile trovare legname, di tenersi una conveniente scorta di casse”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn2" name="_ftnref2" style="mso-footnote-id: ftn2;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[2]</span></a></i>.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> La mancanza di legname in una zona ricca di boschi come la nostra,
può meravigliare il lettore, occorre quindi precisare che durante la guerra
erano stati istituiti su tutto il territorio nazionale degli appositi “Comitati
Legname” che avevano il compito di requisire materiale legnoso che veniva
inviato al fronte per costruzione baracche, ospedali da campo, trincee
ecc.</o:p></span> </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il materiale requisito sui nostri monti veniva inviato al “Deposito Legna
d’Armata” di Parma.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">E’ infatti dalla Direzione di questo che in data 15 ottobre si autorizza
la “segheria militare” di Borgotaro alla “<i>cessione al Comune di Borgotaro di
tavole per casse mortuarie, dietro pagamento</i>”. Come si può notare dalla
documentazione che si riproduce, si tratta di “<i>tavole di ontano n.19 per mc.
2.000</i>”.</span><a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn3" name="_ftnref3" style="mso-footnote-id: ftn3;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[3]</span></a></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
</o:p><span style="font-size: medium;"><u></u></span></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><u>Borgotaro</u></span> </div>
<div class="MsoNormal">
<o:p> <span style="font-size: x-small;">Chi dovesse pensare al Borgo di allora,
quello del tempo della spagnola, avendo come riferimento l’attuale, cadrebbe in
un grande errore.</span> </o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Alfredo Panzini, scrittore romagnolo, nel suo
libro “<i>Viaggio di un povero letterato</i>”(1913) così descrive il nostro
paese, dopo esservi capitato quasi per caso:</span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">“..perché ho preso questo deserto piccolo
treno che da Sarzana va a Parma? Non lo so. So che sono padrone di tutta la
prima classe…dopo due ore che il treno saliva, mi venne in mente che, poi,
avrebbe cominciato a scendere. Così avvenne che mi trovai a terra.<o:p>
</o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">- Guardi che il treno parte subito.<o:p>
</o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">- Rimango.<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">Fu per tale ragione che sono disceso a
Borgotaro, luogo deserto fra i monti. Ma dove è Borgotaro? E’ lontano dalla
stazione deserta e solitaria là dove io ero. Ma cosa fare lì? Il paese di
Borgotaro si disegna a corona, distante circa un chilometro dalla stazione. Un
nastro di strada, larga, bianca, vi conduce. Mi avviai piano piano<o:p>
</o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">Borgotaro!<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">Borgotaro triste, cadente, diroccato borgo,
chiuso nelle mura dell’antico castello. Come fa la gente qui a consumare le
ventiquattro ore dell’esistenza giornaliera?<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">Io non ci potrei consumare due ore. Mi
ricordai che presso questo castello passò negli anni 1494 Carlo VIII, re di
Francia, quando mosse alla conquista del Reame di Napoli. Il meriggio divampava
ardente fra i silenzi dell’Appennino. I bimbi, infilzati su le baionette
bulgare, mi chiamarono alla mente il Re Carlo VIII, con la lancia alla coscia,
che infilzava l’Italia. Queste stravaganti fantasie mi ballavano dolorosamente
nella testa in quel meriggio. Tutt’effetto di nervi non riposati. Se avessi
riposato a Pisa, il pensiero doveva essere questo: Dove è un’osteria? Dove si
mangia bene a Borgotaro?<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"><i>Me ne tornai indietro da Borgotaro senza far
colazione, in compagnia di un vecchio che incontrai per via</i>“.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Questa era l’impressione che il Borgo offriva a
chi vi arrivava per la prima volta!</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">La cittadina era tutta raccolta all’interno
delle sue mura, anche se in qualche tratto ormai demolite, e le poche
costruzioni sorte fuori del centro erano l’edificio scolastico da poco ultimato,
la villa Baruffati nel viale, il lazzaretto in Pareto, il vetusto, antigienico
albergo Datti, situato al di la del Rio Ri, nei pressi dell’attuale Albergo Roma
e la Stazione ferroviaria che i progettisti avevano voluto tenere lontana più
d’un chilometro dal centro.</span></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-size: x-small;">Le auto potevano entrare nel centro dal lato di Porta Nuova e non v’era
altro modo d’entrare né d’uscire perché l’attuale via Brigate Julia che dal
Portello conduce verso la Chiesa di Sant’Antonino ancora non esisteva. I carri
vi avevano accesso anche attraverso la salita di Porta Portello che immetteva
direttamente nella via Principale, allora Via Vittorio Emanuele.<o:p>
</o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Soltanto qualche anno dopo arriverà la grande
espansione edilizia, con la costruzione dell’Albergo Appennino(1924),
dell’Albergo Roma(1926) e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>l’edificazione
dell’intera lottizzazione “Pareto”, tanto vasta da essere chiamata
“Borgonuovo”.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Nell’autunno del 1918, quando improvvisa
s’affacciò la spagnola, al Borgo si stava vivendo una situazione particolarmente
delicata.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Intanto dal fronte di guerra giungeva uno
stillicidio di cattive notizie: già 156 erano i caduti e numerosi i feriti
gravi, tornati senza una gamba, un braccio o un occhio.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Immaginiamoci l’impatto di quei morti e di
quei mutilati, mariti, padri o figli che fossero, sulla popolazione. Nello
stesso tempo la guerra aveva portato nuovi disagi. Da una parte le notevoli
restrizioni anche di tipo alimentare con razionamenti di carne, pane e mercato
nero d’altri generi quali latte e uova introvabili se non a prezzi proibitivi<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn4" name="_ftnref4" style="mso-footnote-id: ftn4;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[4]</span></a>, dall’altra la presenza in paese di
colonie di profughi, di varie compagnie di militari e di numerosi prigionieri di
guerra.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Convivenze non facili: profughi poveri,
disperati e litigiosi, costretti a<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>vivere alla giornata; militari d’ogni sorta(61° fanteria, 5° Genio,
Compagnia Boscaioli, Carriaggi, Drappello ferroviario ecc.) che non solo avevano
occupato il nuovo edificio scolastico e il Teatro Comunale, ma tenevano cavalli
e muli in stalle poste nel centro del paese provocando, come vedremo, non pochi
problemi anche d’ordine igienico; prigionieri ovunque: nella chiesa di San
Rocco, a Ghiaia Campana e nelle varie frazioni, la cui sopravvivenza spesso era
affidata al buon cuore dei borghigiani.<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn5" name="_ftnref5" style="mso-footnote-id: ftn5;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[5]</span></a></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">A tutto questo s’aggiunga l’assenza degli uomini
più validi impegnati al fronte, con famiglie alle prese con tante
difficoltà.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Su questa comunità, a partire dall’ottobre,
stenderà la sua ombra di morte la spagnola, che in tre mesi si porterà via un
numero di morti quasi uguale a quello registrato tra i militari in quattro anni
di guerra.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p> </o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p><b><u>La maestra di San Vincenzo</u></b> </o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Maria Anita Tosi aveva 28
anni: da cinque aveva ottenuto il posto d’insegnante elementare a San Vincenzo,
frazione del Comune di Borgotaro.<o:p> </o:p></span></span></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Una pluriclasse pesante perché
frequentata anche dai bambini della vicina frazione di Rovinaglia.<o:p>
</o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Nativa di Pontremoli, Maria
Anita aveva dovuto trasferirsi a San Vincenzo perché i mezzi di trasporto
d’allora non consentivano il pendolarismo. Le era comunque bastato un anno per
far breccia nel cuore di Giuseppe Costadasi, appartenente ad una delle più
antiche famiglie del posto e metter su casa. Si sposarono e l’unione fu presto
allietata, ad un ritmo biennale, dall’arrivo di Dirce(1914) Giulia(1916) e
Alberto(1918).<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">La mamma, per seguirla ed
esserle d’aiuto, aveva lasciato anche lei Pontremoli per aprire un negozio a
Borgotaro, in Via Nazionale, allora Via Vittorio Emanuele.<o:p>
</o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Domenica, 6 ottobre, Maria
Anita, insieme al marito, si era recata a Borgotaro nell’abitazione della mamma
presso la quale, ormai che la scuola era iniziata, viveva Dirce, la sua figliola
di quattro anni. Nella casa di San Vincenzo teneva Giulia di due e l’ultimo
arrivato che le dava un gran da fare. Per fortuna una buona mano le veniva da
Ernesta, una sua cugina di diciannove anni che essendo rimasta orfana di madre,
cercava nella zia quell’affetto che forse la matrigna non sapeva darle.<o:p>
</o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Mentre, verso sera, rientrava a
piedi a San Vincenzo, Maria Anita cominciò a sentire una certa spossatezza e
qualche brivido percorrerle il giovane corpo. Non se ne preoccupò più di tanto,
d’altra parte con una famiglia così pesante e un piccolo da allattare, altro che
spossatezza.<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">La sera, al lume della lucerna a
olio,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mise a letto Alberto e Giulia, poi
rimase per un poco nei pressi della stufa nel tentativo di scaldarsi e scacciare
quei brividi che stranamente s’accompagnavano ad un viso che sempre più andava
avvampandosi. Si sentì addosso un febbrone…e si coricò con il pensiero rivolto
ai figli e agli scolari, sperando in cuor suo che l’indomani avrebbe ripreso a
servire questi e quelli.<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Il mattino seguente non vi fu
miglioramento, per cui il marito pensò bene di isolare i bambini e chiedere
l’intervento del medico dottor Giovanni Spagnoli che giunse sulla tarda
mattinata con il suo cavallo dal pelo marrone<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn6" name="_ftnref6" style="mso-footnote-id: ftn6;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[6]</span></a>.<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Ci volle poco al medico
diagnosticare una “bronco polmonite da influenza”. Non restava che sperare nella
buona sorte.<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Vicino al letto di Maria Anita,
stava spesso Ernesta che faceva la spola tra i bambini e la cugina. Invano
quest’ultima la invitava a starle lontana, ma alla ragazza non sembrava vero di
potersi rendere utile alla persona che sempre l’aveva aiutata.<o:p>
</o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Martedì 8 ottobre, la febbre non
diede tregua e nel pomeriggio Maria Anita, la giovane maestra di San Vincenzo,
morì.<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Forse il suo ultimo pensiero
andò ai piccoli figli che lasciava soli, tra sé sperando nell’aiuto di
Ernesta.<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">La morte arrivò lasciandole
questa illusione, infatti Ernesta pagherà a caro prezzo la sua generosità e
l’affetto per la cugina: più sfortunata degli altri contrasse il virus di quella
mortale influenza e nell’elenco delle persone decedute di “spagnola” troviamo,
sotto la data del 12 ottobre, il suo nome: Ernesta Zanrè di anni 19, di Giovanni
e Metilde Costadasi.<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Qualche giorno più tardi<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn7" name="_ftnref7" style="mso-footnote-id: ftn7;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[7]</span></a>, nella casa di Pradolino, morirà anche
Giuseppe, di soli due anni, fratellastro di Ernesta.</span></span><span style="font-size: 8pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">(Fine)
</span><span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<h1>
<span style="font-size: small;"><u>Al “caru pian” d’ Maslon</u></span></h1>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">A quel tempo, benché il cimitero fosse lontano,
s’usava portarvi a spalla la bara con il defunto. Il paese era ancora chiuso
all’interno delle sue mura e l’unica costruzione importante posta al di fuori,
era il nuovo edificio scolastico. Ci si conosceva quindi tutti e ogni funerale
vedeva la partecipazione dell’intero paese.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Ai tempi della spagnola, precise disposizioni
vennero a vietare non solo gli annunci mortuari, il suono delle campane a morto,
le cerimonie in chiesa, le corone, ma anche i funerali, ossia il trasporto al
cimitero. Se si può comprendere il pericolo di contagio rappresentato dal grande
concorso di gente che si verificava in occasione dei funerali, incomprensibili
dal punto di vista della prevenzione erano gli altri divieti, il cui scopo era
soltanto quello di non allarmare la popolazione e nascondere, di fatto, quello
che stava accadendo.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Nelle città, i divieti riuscirono in parte a
nascondere l’entità della tragedia in corso, ma nei paesi come il nostro, tutti
sapevano quando una persona s’ammalava, figuriamoci in caso di morte.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Ogni villaggio,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>paese, o città, s’organizzò a suo modo.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">A Borgotaro “Maslon”, che di nome faceva Antonio
Boffetti, ebbe l’incarico del trasporto delle salme al Cimitero.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">All’epoca aveva 57 anni, abitava, e aveva la
stalla, nella casa che fa angolo tra via Battisti(allora Via di Mezzo) e la Via
San Domenico.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Erano molte le famiglie al Borgo che vivevano
grazie alla razza equina, tanto che nel centro numerose erano le stalle. In
assenza, o quasi, di strade “roteabili”, i trasporti avvenivano quasi sempre a
dorso di mulo: legna, carbone, castagne, vino che dalle frazioni venivano
condotti in paese, trovavano nelle lunghe carovane di muli il mezzo di trasporto
più usato.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">I più fortunati e benestanti utilizzavano i
cavalli, che esigevano cure maggiori, necessitavano di carri con ruote e
finimenti costosi.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Anche tra costoro v’erano differenze e si
distinguevano in “casuneri” e “barateri”. I primi in genere avevano un solo
cavallo, a volte un mulo, con un carro a quattro sponde e due ruote molto alte.
La loro attività abituale era quella di andare al Taro per caricarvi e
trasportare ghiaia, sabbia o sassi, questi ultimi da portare ad uno dei due
stabilimenti per la produzione di calce e cemento presenti in loco.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">I “barateri” appartenevano alla categoria più
elevata del settore. Avevano una stalla con più cavalli; anziché “ al cason”,
avevano la “bara” sempre a due ruote, con due sole sponde laterali, adatta per
carichi voluminosi e più “nobili”.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Maslon era un “barater’” ed effettuava trasporti
da e per la Stazione Ferroviaria, ma a volte si spingeva per servizi anche a
Parma e a Varese Ligure.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Il massimo per un “barater’” era avere “al caru
pian”, di grande superficie, quattro ruote di minori dimensioni, senza sponde.
Ciò permetteva il trasporto anche di merce voluminosa e maggiore facilità di
carico e scarico.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Maslon apparteneva a questa categoria, così il
Sindaco per il trasporto dei cadaveri al cimitero, pensò subito a lui e al suo
“caru pian” che, avendo lo “snodo” in corrispondenza delle prime due ruote,
aveva facilità di manovra e poteva quindi muoversi agevolmente per le vie del
paese.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Ogni mattina Maslon si portava con il carro a
Ghiaia Campana, un chilometro fuori del paese, dove si trovavano numerosi
prigionieri austriaci, e cominciava il suo lungo e triste viaggio che,
attraverso le varie vie del paese, sarebbe terminato al cimitero.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Lungo la strada avrebbe raccolto, portone per
portone, le salme, non sempre in cassa, che la spagnola aveva voluto
ghermire.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">E’ rimasto a lungo nella memoria dei vecchi il
ricordo di quel carro, che gli zoccoli del cavallo urtando il selciato in
pietra, annunciavano da lontano.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Ogni mattina, quando al “pian” d’ Maslon
cominciava il suo lento, lugubre cammino lungo le vie del paese, da dietro gli
stipiti delle finestre centinaia di sguardi scrutavano il carro per rendersi
conto del numero dei morti dell’ultima nottata. In questo modo ogni bara, prima
che Maslon uscisse da Porta Portello per<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>prendere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la lunga erta che
portava al Cimitero, veniva accompagnata da questi sguardi che preoccupati e
impietositi erano, a loro modo,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un forma
di funerale virtuale.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">A questi sfortunati, infatti, non era nemmeno
consentito l’onore del cimitero. A loro venne riservata una zona esterna sul
lato che dà verso il paese. Ammucchiati in fosse comuni, venivano
abbondantemente ricoperti di calce viva, prima che su di loro venisse cosparsa
la terra.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Una “nota spese” presentata da “Maslon” mostra,
più di ogni altro dato, quale doveva essere il clima che si stava vivendo in
paese, al punto che lui stesso non conosceva le generalità delle salme che
trasportava al cimitero.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">La sua nota, che sembra quasi riferita a merce e
non a cristiani, inizia con “<i>un militare profogo N.1 - £.15</i>” e poi
“<i>due done profoghe N.2 - £.30</i>”. E più avanti “<i>Preso a San Roco quelo
di Bonici - £.15</i>”; “<i>Un banbino di Nangö - £.15</i>”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn8" name="_ftnref8" style="mso-footnote-id: ftn8;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[8]</span></a>.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Quello del trasporto dei cadaveri al cimitero,
doveva essere a quei tempi un buon lavoro. Agli atti si trovano molti
pagamenti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a persone diverse. Parrebbe di
capire che questi ultimi esplicassero il loro ufficio nelle zone dove il carro
“d’ Maslon” non riusciva a giungere. Costoro infatti, diversamente da lui,
ricevevano dal comune un compenso di £ 30, anziché 15.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Risultano, tra coloro che effettuano tali
trasporti: Giuseppe Dallara(salma di Giuseppe Bazzani); Lazzaro Leonardi(salma
di Luigi Brugnoli); ancora Giuseppe Dallara(salme di Maria Spagnoli e Tambini
Egidio)</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Maslon doveva essere di pelle dura, se ebbe la
fortuna di non contrarre la spagnola. Meno fortunata fu la moglie, Catterina
Delnevo che, a parere della nipote Rina Boffetti, morì di spagnola.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">In realtà il suo nome non risulta tra quelli
segnalati dall’Ufficiale Sanitario, segnalazioni che come diremo più avanti,
terminano con il 31 dicembre. Catterina muore invece il 10 maggio 1919.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p> </o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b><u><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">La licenza (1)<o:p>
</o:p></span></u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"> <o:p> <span style="font-size: x-small;">Angelo Capella era
orgoglioso dei suoi figli: ne aveva cinque. Quattro femmine, Maria(1906),
Clementina(1908), Giuseppina(1909), Desolina(1912) e un maschietto di nome
Giovanni: l’ultimo della nidiata, di soli quattro anni.<o:p>
</o:p></span></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Un vero peccato, per Angelo, non
poter essere con loro, ma trovarsi al fronte impegnato in una guerra che pareva
non finire mai.<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Ricordava bene il viso delle
bambine, ma di Giovanni, che aveva potuto vedere soltanto per pochi giorni
l’anno prima, non rammentava nulla. A volte, quando non era di turno alla
trincea, si chiedeva come fosse quell’ultimo figlio: biondo o scuro? Magro o
paffutello? Calmo o vivace? Quel maschietto l’aveva tanto atteso ed ora ch’era
finalmente arrivato non poteva goderlo.<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Al fronte, ogni tanto, si
sentiva parlare di “grande offensiva”, di “attacco finale”, parole che nulla di
buono promettevano ai combattenti, ma Angelo pensava che se ciò fosse servito a
porre termine alla guerra, avrebbe accettato anche quel rischio. Nei momenti in
cui era preso dalla paura, il suo pensiero andava ai figli: sì, valeva la pena
giocarsi tutto e sperare di poter tornare al più presto in famiglia.<o:p>
</o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Grande fu la sorpresa il giorno
in cui, insieme alla solita lettera, trovò la foto dei bambini. Nessun regalo
sarebbe stato più gradito. Finalmente poteva vederli com’erano: belli, ben
messi, simpatici. Aveva una brava moglie. La “grande offensiva”, ormai, non lo
avrebbe più spaventato.<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Rosa Marioni, la moglie di
Angelo, viveva con i figli due passi fuori dal Borgo, in località Pianazze. Una
casa di scarse pretese: una cucina, una sala e due camerette.<o:p>
</o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Le bambine frequentavano la
scuola, mentre Giovanni stava con la mamma tutta la giornata.<o:p>
</o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Poi tutto cambiò d’improvviso.
Angelo non se l’aspettava, ma la domanda avanzata ai superiori per ottenere una
licenza di quindici giorni, giustificata dalla necessità di provvedere alla
vendemmia, venne accolta. Si trattava della classica “licenza agricola”.<o:p>
</o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-size: x-small;">Arrivò al Borgo verso la fine di
settembre, avrebbe trascorso quindici giorni con la famiglia lontano dalla
trincea e da quella guerra spietata</span></span><span style="font-size: 8pt; mso-bidi-font-weight: bold;">(1-continua).</span><span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b><u></u></b><br /></div>
<div class="MsoHeading9" style="margin-right: 71.7pt;">
<b><u>Le iniziative del
Comune</u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Di fronte a quella che si stava ormai configurando come una vera e
propria epidemia che stava decimando la popolazione del Borgo, il Consiglio
Comunale pareva incapace di assumere la benché minima iniziativa. Anch’esso
decimato per l’assenza continua di sei<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>membri richiamati sotto le armi, ma anche perché non v’era famiglia che
non contasse un ammalato, s’incontravano non poche difficoltà a
riunirlo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">In realtà il 15 ottobre, quando già erano decedute 12 persone, il Sindaco
aveva inviato al Prefetto di Parma il telegramma che segue:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">“<i>Dato estendersi influenza anche nelle frazioni e in forma grave,
locali medici sono impossibilitati disimpegnare servizio. Prego inviare almeno 2
medici”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn9" name="_ftnref9" style="mso-footnote-id: ftn9;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[9]</span></a></i>.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">La risposta del Prefetto dott. Colla giunse il 18 dello stesso
mese.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">“<i>Riscontro dispaccio odierno…spetta a V.S. provvedere per assegnare
assistenza sanitaria con altri medici. Questa Prefettura non ne ha…Se in loco
trovasi qualche medico militare…inviare generalità al Corpo per richiedere che
coadiuvi</i>”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn10" name="_ftnref10" style="mso-footnote-id: ftn10;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[10]</span></a>.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’iniziativa dovette avere un esito positivo. Lo dimostrerebbe una
lettera del 22 con la quale il Capitano Fantucci, Comandante del Presidio
Militare di Borgotaro, comunicava al Sindaco che “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">d’ordine della Direzione Sanità Militare il
medico Capitano Francesco Mannino collabori con ufficio sanità di
Borgotaro</i>”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn11" name="_ftnref11" style="mso-footnote-id: ftn11;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[11]</span></a>.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il 24 dello stesso mese il Mannino si metteva a disposizione
dell’Ufficiale<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Sanitario e da questo
destinato alle frazioni di Caffaraccia, Tiedoli, Gorro e Belforte.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Si deve comunque giungere al 26 ottobre, quando già erano decedute venti
persone, per trovare un atto ufficiale dell’Amministrazione. Quel sabato veniva
infatti riunita la Giunta Municipale nel corso della quale si adottava la
deliberazione che si riporta:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">“<i>La Giunta viste le attuali e poco tranquillanti condizioni della
salute pubblica causa il prorogarsi dell’influenza<o:p> </o:p></i></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: center;">
<i><span style="font-size: x-small;">delibera<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i>unanime di nominare una Commissione all’igiene, con preciso compito di
vigilare e denunziare all’Ufficio Comunale sugli inconvenienti che possono
verificarsi in materia di igiene per gli opportuni provvedimenti designando a
comporla Griffith Conte Luigi, Stoto Antonio, Crema Felice, Fontana Domenico<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn12" name="_ftnref12" style="mso-footnote-id: ftn12;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[12]</span></a></i>”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Non era certamente il massimo che si potesse fare, d’altra parte gli
amministratori poco potevano per fronteggiare una simile congiuntura.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">IIl Conte Luigi Griffith, componente della Commissione, in data 26
novembre, perderà a causa della “spagnola” il figlio Angelo di 17
anni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
</o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p><b><u>Processo al paese<o:p> </o:p></u></b></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Come spesso capita nei casi in cui la scienza nulla può contro una
malattia, si cerca di addossare la colpa all’ammalato, secondo la logica ben
descritta dalla Tognotti detta “<i>blaming the victim</i>”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn13" name="_ftnref13" style="mso-footnote-id: ftn13;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[13]</span></a>. L’ammalato viene redarguito per i
suoi comportamenti e le sue abitudini di vita: “Mangi poco e male, la tua igiene
lascia a desiderare, sei imprudente e così ti ammali. Colpa tua!”</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Pare, infatti, strano che le varie Autorità s’accorgano di certi
inconvenienti soltanto nei momenti di grande difficoltà.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Così le recriminazioni, le diffide, le denunce, le segnalazioni che
improvvise e numerose spuntano in quei giorni, non sono forse un inutile
polverone sollevato da chi non sapendo come affrontare la pandemia cerca di
salvarsi almeno la coscienza? Non si può dire che in Borgotaro i problemi non
esistessero, ma è certo che erano gli stessi degli anni precedenti per i quali
nessuno mai si era preoccupato di denunciare o eliminare.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il via alle polemiche partiva dal Sotto Prefetto di Borgotaro che
scriveva al Sindaco, in data 9 ottobre 1918, quando già si erano verificati vari
decessi per spagnola, una lettera dura e circostanziata.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">“ <i>Le condizioni sanitarie generali e locali impongono urgentemente
l’adozione di rigorose misure di pulizia e profilassi per contrastare il
dilagare della epidemia di influenza, o quantomeno impedire che essa assuma
carattere più pericoloso e grave.<o:p> </o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;">La prima questione che si impone è la pulizia dell’abitato, sin qui assai
trascurata.<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;">Anzitutto occorre provvedere ad una più regolare e razionale spazzatura
delle immondizie, con disinfezione delle strade e dei locali più frequentati e
più facilmente soggetti ad infezione. Se manca per tale provvedimento il
personale civile, so che l’Autorità militare è disposta a dare soldati, e ad
essi bisogna ricorrere se è necessario.<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;">Occorre poi invitare l’Autorità Militare a curare la pulizia e
disinfezione delle stalle ove detiene cavalli e muli, e a mantenere pure una
rigorosa pulizia nelle località pubbliche, ove pratica il governo dei cavalli.
Occorre pure distribuire disinfettanti ai proprietari di stalle nel centro
dell’abitato.<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i>E’ poi necessario allontanare, approfittando almeno di questa
occasione, tutti i depositi di immondizie che anche in tempi normali infettano
la città, e mi consta invece che dietro la casa Corsini si continua a depositare
rifiuti di ogni genere con una sfida al più elementare buon senso e ad ogni
norma di igiene<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn14" name="_ftnref14" style="mso-footnote-id: ftn14;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[14]</span></a></i>”.</span></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-size: x-small;">Dopo aver evidenziato vari inconvenienti e suggerito alcuni interventi,
il Sotto Prefetto passava a ulteriori denunce, mettendo a nudo una situazione di
estrema delicatezza.<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-size: x-small;">“</span><i><span style="font-size: x-small;">Oltre la pulizia, deve l’Amm.ne Comunale curare
il miglioramento delle condizioni della popolazione nei rapporti
dell’alimentazione. Io mi sono già interessato presso la Prefettura per avere
una maggiore assegnazione di carne; altrettanto deve fare il Comune e frattanto
curare che la poca quantità assegnata vada a favore prima degli ammalati e poi
della popolazione che ne ha bisogno. Mi consta che certe osterie dispongano
quasi tutti i giorni di carne: ciò non è giusto perché salvo poche eccezioni,
chi frequenta le osterie lo fa non per stretto bisogno, e quindi, vincendo i
legami di parentela o le altre simpatie, alle osterie stesse deve essere
concessa la sola quantità di carne per le persone che non avendo famiglia, sono
costrette a frequentarle, e nella stretta misura corrispondente alla razione
concessa agli altri cittadini.<o:p> </o:p></span></i></span></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;">Così
dovrebbe l’Amm.ne curare di superare la crisi della deficienza di uova sul
mercato, e del latte, procedendo anche rigorosamente contro i rivenditori di
esso, che lo adulterano nel </span><span style="font-size: 12pt; font-weight: normal;">modo più indegno</span><span style="font-size: 12pt; font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;">
, e purtroppo finora colla sicurezza della impunità. Il campo che si presenta a
cotesta Amm.ne è senza dubbio vasto e difficile, ma essa mancherebbe ai suoi più
elementari doveri se trascurasse in questo grave momento le misure atte a
tutelare la salute pubblica.<o:p> </o:p></span></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"><i>Gradirò essere informato dei provvedimenti
adottati</i>.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Il Sotto
Prefetto</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Bozzoli<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn15" name="_ftnref15" style="mso-footnote-id: ftn15;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[15]</span></a></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Sulla lettera ognuno è in grado, penso, di
formulare le proprie considerazioni. Ritengo tuttavia opportuni alcuni
chiarimenti.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Durante la Prima guerra mondiale, come già è
stato detto e ancora si dirà, erano in atto alcune restrizioni: in particolare
animali da carne e legname venivano requisiti e ridistribuiti.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Per la carne, ad ogni centro veniva assegnato un
quantitativo giornaliero che veniva determinato tenendo conto di tanti
parametri(uomini assenti perché in servizio militare, presenza di profughi,
popolazione rurale in grado di sopperire alla mancanza di carne bovina con
polli, conigli, cacciagione ecc.). Ciò chiarisce la frase del Sotto Prefetto che
parla di “ <i>maggiore assegnazione di carne</i>”.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">A Borgotaro, a differenza di altri comuni
dell’Appennino Parmense, era presente un consistente nucleo urbano all’interno
del quale viveva un numeroso proletariato formato dalla parte più povera della
popolazione: quella che non dedicandosi al lavoro dei campi, viveva spesso di
espedienti, di piccoli lavori. Queste famiglie erano le prime a risentire delle
restrizioni perché impossibilitate a trovare alternative e finivano per essere
le vittime principali del rialzo dei prezzi e del mercato nero. Da qui i
tentativi delle Autorità per ottenere che Borgotaro avesse l’assegnazione di una
maggiore quantità di carne.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Comunque la lettera del Sotto Prefetto dava il
via a una serie di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>corrispondenze ed
interventi a incominciare dalla risposta del Sindaco che in data 12 ottobre
scrive:</span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">“ Rispondo alla sua lettera</span></i> <span style="font-size: x-small;"><i>[…] informando</i>:</span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">Che ho disposto per una accurata pulizia
dell’abitato, ma che questo Comune è assolutamente sprovvisto di disinfettanti,
non avendone trovati né presso queste farmacie né dal droghiere Fumagalli di
Parma. Ne ho chiesto però telegraficamente alla R. Prefettura.<o:p>
</o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">Per le stalle occupate dall’Autorità Militare
ho già scritto da parecchi giorni per lo sgombro, sgombro però che a tutto oggi
non mi risulta sia avvenuto. Su tale argomento troverei opportuno il di lei
intervento.<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">In quanto riguarda l’alimentazione informo
che già da parecchi giorni questa Amministrazione si è rivolta al R. Prefetto
per un aumento di carne, ed oggi ebbi comunicazione che ne vennero accordati
q.li 4(quattro), aumento però che nell’attuale difficile momento della salute
pubblica, è assolutamente insufficiente. Colgo perciò l’occasione per pregare da
V.S. Ill.ma a voler insistere presso il predetto sig. Prefetto per una
assegnazione adeguata agli attuali eccezionali bisogni aggiungendo che data la
responsabilità che incombe di fronte gli innumerevoli ammalati, mi troverei
nella spiacevole necessità, a tutela della pubblica salute, di dover venir meno
alle tassative prescrizioni fatte superiormente relativamente ai consumi.<o:p>
</o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">In quanto riguarda gli esercizi, posso
assicurare formalmente, che tanto pel criterio adottato da questa
Amministrazione, quanto per impossibilità, non vennero che in rarissime
circostanze, e solo uno o due esercizi con gran numero di pensionati,
somministrate piccolissime quantità di carne. La carne che la S.V,. Ill.ma
accenna, viene invece dai vicini Comuni per quanto abbiano una assegnazione
inferiore di questa città.<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">Per le uova la S.V. Ill.ma già conosce quanto
questa Amministrazione ha fatto, ed ora non posso che aggiungere che se questo
Comune non potrà avere una rigorosa ed attiva assistenza da parte dell’Arma dei
RR. Carabinieri per impedire e punire severamente la poco delicata concorrenza
degli incettatori specialmente forestieri, non sarà mai possibile porger riparo
al grave inconveniente lamentato, e da me pure riconosciuto.<o:p>
</o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">Pel latte questo ufficio sta escogitando dei
provvedimenti, e spero si potrà riuscire a migliorare le attuali
condizioni.<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">Con osservanza<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Per Il Sindaco<o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="mso-spacerun: yes;">
</span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A,
Fortunati<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn16" name="_ftnref16" style="mso-footnote-id: ftn16;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[16]</span></a><o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Proprio il 18 ottobre, il Comune emetteva una
ordinanza con la quale veniva regolamentato il prezzo delle uova.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Questo il testo:</span></div>
<div class="MsoNormal">
<i>Visto che il prezzo attualmente in vigore per le UOVA non
corrisponde più a quello che si pratica commercialmente negli altri centri;<o:p>
</o:p></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i>Visto le vigenti disposizioni di legge in materia di
consumi;<o:p> </o:p></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i> <o:p> </o:p></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><i>ORDINA<o:p>
</o:p></i></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<i> <o:p>
</o:p></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i>Da oggi il nuovo prezzo d’acquisto delle UOVA viene così
stabilito:<o:p> </o:p></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i> <o:p> </o:p></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i>Quello di acquisto dai produttori a lire<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>5,80 alla Dozzina<o:p> </o:p></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i>Quello di requisizione<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a lire<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>5,90 alla Dozzina<o:p> </o:p></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i>Quello di rivendita<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a lire<span style="mso-spacerun: yes;"> </span> 6,00 alla Dozzina<o:p>
</o:p></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i>I contravventori al presente calmiere verranno denunciato
all’Autorità Giudiziaria pel procedimento di legge</i>”.</div>
<div class="MsoNormal">
<o:p> </o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Da segnalare anche una lettera del Sindaco al
Comandante della Compagnia Boscaioli nella quale, tra le altre cose, si diceva
che:</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“<i>rappresentando la permanenza dei cavalli
di codesto spett.le Comando in questo abitato, specialmente negli attuali
eccezionali momenti, un grave inconveniente nei riguardi della pubblica igiene,
sarei a pregare perché detti cavalli vengano trasportati altrove. Di tale parere
sarebbero anche i locali medici condotti i quali specialmente ora si preoccupano
della pulizia del paese che molto influisce sulla propagazione dell’attuale
epidemia.<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn17" name="_ftnref17" style="mso-footnote-id: ftn17;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[17]</span></a>”</i></span></div>
<div class="MsoFooter" style="tab-stops: 35.4pt;">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Alla quale lettera, un’altra ne seguiva del
seguente tenore:</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">“<i>Constandomi che i soldati di codesta
compagnia si recano ad abbeverare i cavalli alle pubbliche fontane, ciò che
promuove giusti lagni da parte di questa popolazione, prego vivamente la S.V.,
Ill.ma che a tutela principalmente della pubblica igiene ciò venga subito
evitato, provvedendo all’abbeveraggio dei cavalli altrimenti<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn18" name="_ftnref18" style="mso-footnote-id: ftn18;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[18]</span></a>.”</i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Poiché anche a quei tempi non<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>era cosa facile trovare chi fosse disponibile
ad accettare la pur minima colpa, il Comando del Presidio Militare di Borgotaro,
rigettava le osservazioni del Sindaco, anzi passava al contrattacco rispondendo
che <i>“…nell’occasione anzi lo scrivente quale comandante di Presidio richiama
la S.V. su una maggiore cura delle condizioni di pulizia urbana che lascia
alquanto a desiderare specie nelle vie interne del paese. Tale fatto in questo
momento di epidemia influenzale potrebbe essere causa di maggiore propagazione
del male.<o:p> </o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">E’ necessario disporre anche per più volte al
giorno lo sgombro delle immondizie stradali, disinfezione con creolina e
sussidiari delle rivendite ed esercizi pubblici ove in genere sostano militari e
borghesi.”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn19" name="_ftnref19" style="mso-footnote-id: ftn19;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[19]</span></a></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span><b><u><span style="font-size: x-small;">La licenza
(2)</span></u></b> </div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"> <span style="font-size: 12pt; font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;">Dopo
una settimana di lavoro, Angelo Capella pensò fosse opportuno portare un bel
cestino d’uva al suo “padrone”: il signor Varazzani.<o:p>
</o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Aveva saputo che si trovava a letto ammalato e prima di ripartire per il
fronte desiderava vederlo, salutarlo e ringraziarlo per il suo interessamento
per fargli ottenere la licenza agricola.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Qualcuno, forse, cercò di metterlo in guardia sui pericoli di contrarre
l’influenza, ma per uno che tornava dal fronte certe preoccupazioni non avevano
senso. Si trattò comunque di una visita breve, ma qualche giorno dopo, quando
ormai stava preparandosi a ripartire, si manifestò un attacco febbrile.
Bastarono poche ore per capire che si trattava di “spagnola”. Ottenne un
prolungamento della licenza e il rinvio della partenza. Fu fortunato: in pochi
giorni superò la crisi. Ma la malattia aveva fatto ingresso nella casa delle
Pianazze.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Fu la bambina più piccola ad ammalarsi per prima. Venerdì 11 ottobre, si
manifestò un leggero rialzo della temperatura e un poco di tosse. Cosa da poco,
pensò la mamma, un bel cucchiaio di miele nel latte caldo avrebbe risolto, come
altre volte, la leggera costipazione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Due giorni dopo vi fu un deciso peggioramento. Il medico parlò di
influenza con complicazioni bronco-polmonari. Lunedì, 14 ottobre, Desolina
moriva.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Venerdì 18, quando Desolina già era stata sepolta, Giovanni, il figlio
più piccolo, s’ammalò. Le sue condizioni peggiorarono rapidamente. Anche per lui
influenza con gravi complicanze bronco-polmonari: la sua sorte era segnata.
Giovedì, 24 ottobre, il decesso.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Al fronte, nel frattempo, era iniziata la “grande offensiva” e le nostre
truppe avanzavano ovunque.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">La vittoria arrivò prima del previsto e, subito dopo, vi fu l’armistizio.
Angelo Capella se l’era cavata: non sarebbe più tornato al fronte, ma quella
casa senza i due figli gli negò qualsiasi segno di gioia.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’anno dopo nascerà una bambina alla quale verrà dato il nome Desolina,
in ricordo della sorella scomparsa.</span><span style="mso-bidi-font-size: 8.0pt;"> </span><span style="font-size: 8pt;">(2-Fine)</span></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
</o:p></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p><b><u><span style="font-size: small;">La seconda quindicina di ottobre
<o:p></o:p></span></u></b></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Nel corso della seconda quindicina del mese di ottobre la situazione si
complicò ulteriormente e l’epidemia si mostrò in tutta la sua
gravità.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Le segnalazioni settimanali dell’Ufficiale Sanitario indicavano che il
morbo s’era ormai diffuso in tutto il territorio del Comune: vengono infatti
segnalati malattie e decessi in tutte le frazioni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Le segnalazioni che nella prima quindicina riguardavano quarantun persone
con ventuno decessi, passarono a <b><u>ottantanove</u></b> con
<b><u>cinquantasette</u></b> decessi e ciò stava ad indicare una notevole
recrudescenza del male.<b><o:p> </o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Ci furono giornate particolarmente “nere”: il 19 morirono <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">cinque </b>persone; altrettante il 21.
Terribili le tre giornate del 24, 25, 26 ottobre nel corso delle quali si
registrarono <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">diciotto</b>
decessi!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
</o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b><u><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">La “Rumana” (1)<o:p>
</o:p></span></u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
<span style="font-size: x-small;">Nell’ottobre del 1918, la famiglia Baudassi abitava in Via
dell’Archivio, ora Via Mazzini, nel palazzo ancor oggi contrassegnato dal civico
n.4.</span> </o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Romano, il capo famiglia, era giunto a Borgotaro alla fine dell’ottocento
come operaio di un’impresa impegnata nei lavori di costruzione della ferrovia
Parma-La Spezia.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Sapeva fabbricar chiodi e quella era la sua mansione nel cantiere. Al
Borgo aveva conosciuto Corinna Miodini di Fornovo che lavorava presso un bar del
paese e con lei si era sposato.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Quando i lavori della ferrovia terminarono, Romano decise di restare tra
noi: sapeva, come detto, fabbricar chiodi e si mise a farli per conto suo. Li
vendeva, insieme alla moglie, in una strana “bottega”: in Via Principale
all’interno del portone di una casa posta di fronte al palazzo del Comune. Ogni
mattina portava la sua merce e alla sera riportava tutto a casa. Divenne così al
“<i>ciudèin</i>”. Gli affari non andavano male perché a quei tempi, in assenza
di metalli, plastica e profilati, si lavorava prevalentemente con legname e i
chiodi erano insostituibili in qualunque lavoro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Forse lui lavorava e lei stava nel “negozio”, da qui l’appellativo
“<i>Rumana</i>” che ancora s’usa. Non perché Corinna fosse di Roma o portasse
quel nome, ma perché moglie di Romano.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Nel giro di sei anni nacquero tre figli, tutti maschi, Nino(1908),
Oreste(1912), Francesco(1914) che nel 1918 avevano rispettivamente dieci, sei e
quattro anni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Lunedì 14 ottobre 1918, giorno di mercato, la “Rumana” aveva forse fatto
un buon incasso. Tornando a casa aveva trovato<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Nino, il primo dei tre figli, in preda ai brividi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Aveva da poco compiuto dieci anni ed era uscito scalzo, come al solito,
nonostante la stagione si fosse fatta un poco fredda.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Corinna accostò le labbra alla fronte del bambino traendone la certezza
che avesse la febbre. Ravvivò il fuoco, aggiunse un buon “<i>tocu di ligna</i>”,
mise Nino nella panca e lo coprì con un panno, decidendo che lì avrebbe
trascorso la notte anziché nella stanza fredda e umida. Allora le stagioni
rispettavano i loro turni e ottobre era una mese decisamente
autunnale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Bisognava, tuttavia, prendere ogni precauzione con quella “spagnola” in
giro, così a differenza di altre volte corse subito dal medico.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il dottor Spagnoli, condotto e Ufficiale Sanitario del Comune, giunse
poco dopo. Controllò la temperatura, palpò, auscultò, scosse il capo: un altro
caso di “spagnola” e con gravi complicanze. Emise la diagnosi:
pleurite-polmonite influenzale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Nino si trovò, così, nella lista dei nominativi di coloro che, colpiti da
“spagnola”, presentavano gravi complicanze: il settimo in quel
giorno</span><span style="font-size: 8pt;">.(1-continua).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
</o:p></div>
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Elenco
delle persone colpite da “spagnola” con gravi complicanze, segnalate
dall’Ufficiale Sanitario nella seconda quindicina del mese di ottobre, con la
data di inizio malattia e quella dell’eventuale successivo decesso(i nomi delle
persone decedute sono in corsivo-neretto).</span></span>
<br />
<div style="mso-element: footnote-list;">
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Salina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Virgilio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 25<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Boceto<span style="mso-tab-count: 1;">
</span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Sivelli Ismilda
in Bardini<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>anni 35<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17/10/18<o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Stabielli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Rosa<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>anni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>8<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Pettenati<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Rosina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>17/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Tambini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 21<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Militare<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Moroni <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pietro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 43<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Profugo<o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Igne<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Anna<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 16<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm. Ent.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Profugo<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Delmaestro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Cesare<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>4<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Tiedoli<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Delmaestro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Rosina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 5<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Tiedoli<o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Leonardi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Angelo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 46<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pleuro-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>22/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Mariani <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Angelo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bernardo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 1<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>18/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><o:p></o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Vignali <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 24<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>18/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Brunelli<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Bartolini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Leopolda<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 34<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Belforte<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Burchi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Alberto<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 33<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>20/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Militare<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Delmoro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Eva<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> Egidio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 42<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronc-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> Pr</span>ofugo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><o:p></o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Tomaselli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Rosina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Celeste<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 11<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Mariani<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 4<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Mariani<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Camilla<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 12<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Massimo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Francesco<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>anni 25<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronc-polm.Ent.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Militare<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Demaldè<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Benso<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 26<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronc-polm.Enter.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Militare<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Amici<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Francesco<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Nicola<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 21<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronc-polm.Ent.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> C</span>arabiniere<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Bertoncini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Alessandro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 15<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> 18/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>S.Vincenzo<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Taglioni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Virginia<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 28<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>17/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Gorro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Bertinelli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pasquale<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 55<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>18/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Profu</b></span></i></div>
<blockquote>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Pacifici<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 27<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> Militare
</span><o:p></o:p></b></span></i></div>
</blockquote>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Roncalli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Rosina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>N.N.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>1<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><o:p></o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Aragosti<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Francesco<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 37<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>19/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Morazzi <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pietro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 46<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>18/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Profugo<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Cavazzini <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>2<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronch-enterite<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Murena<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni
21<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>25/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Capitelli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Angela<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Vincenzo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 68<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronch-enterite<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Baudassi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Francesco<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Romano<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>4<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronch-enterite<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>01/11/18<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Bazzani<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigia<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>6<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite<o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Delnevo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Rosa<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni
1<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Enterite
infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>22/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Murena<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Francesco<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 2<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>
Influenza<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>22/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Biolzi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 27<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro(Boceto)<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Sostegni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Comunardo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Galileo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 30<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Militare<o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Bonici<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Domenico<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 15<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Murena<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Francesco<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 49<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>21/10/18<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronc-polm-enter.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>29/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Delpoio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Ida<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 10<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro(<i>Boceto)<o:p>
</o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Magnoli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Ivo<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>21/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Fatti
polmonari<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Militare<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Sala<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Teresa<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 23<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>22/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Capella<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Angelo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>4<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>22/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Capella<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni
12<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Delpoio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Rosa<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 17<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> Borgot</span>aro(Boceto)<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Platoni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Rosa<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonino<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>47<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>25/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Caffaraccia<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Marchini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Vittorina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Andrea<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 30<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>28/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Borzoni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Domenico<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 48<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Valdena<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Costa<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Ottavia<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni
29<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pleur-polm.doppia<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Tiedoli<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Bardini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni
23<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Cat.Bronch.Enter.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Tiedoli(Piani)<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Bonici<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Anna<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni
20<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.Enter.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro(Cavanna)<o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Delmaestro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Anna Bonici<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 40<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Polminite<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro(Cavanna)<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Leonardi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Andrea<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Polmonite<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro(Cavanna)<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">P<b>iscina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Lazzaro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 35<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>25/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Brunelli(Lago)<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Zaccarini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Teresa<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Agostino<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 39<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Valdena<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Piscina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Paolo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 23<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro(Boceto)<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Romagnoli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giacomo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 36<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>24/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Militare<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Capitelli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Domenico<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>8<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>25/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>25/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Spagnoli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Daniele<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 11<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>25/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Meningite infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>01/11/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Salvanelli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Michele<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>8<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>25/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>25/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pontolo<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Spagnoli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigia<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 54<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>25/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro(Macinarsi)<o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Zanrè<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 2<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>25/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>S. Vincenzo<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Brugnoli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Caterina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 25<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>01/11/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Bianchinotti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Filomena<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 68<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>27/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>06/11/18<span style="mso-spacerun: yes;"> </span> <span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Gorro<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Biolzi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Anna<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 11<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>28/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> 04</span>/11/18<span style="mso-tab-count: 1;">
Bo</span>rgotaro(S.Rocco)<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Salati<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bruno<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Domenico<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>6<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Belforte(Ostia)<o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Piscina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Domenica<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>5<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronch.-Enter.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>29/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>S.Martino<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Gavaini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Domenico<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pietro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 40<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Tiedoli(Piani)<o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Sedoni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Amedeo<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Polmonite<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Militare<o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoHeading8" style="margin-right: 44.7pt;">
<i><span style="font-size: xx-small;"><b>Torniai<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Giovacchino<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>anni 37<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Polmonite<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Militare</b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Bardini<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Clementina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 27<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Gorro.<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Salvanelli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 16<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pontolo<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Cipriani<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Erminio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni
38<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Militare<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Piscina <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanna<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 12<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Enterite.Mening.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>26/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>S.Martino<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Piscina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Emilio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>6<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>28/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>28/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Porcigatone<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Gatti<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Vincenzo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 31<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>28/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro<o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Molinari<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Domenico<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>4<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>28/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Baselica<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Brigati<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Filomena<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>29/10/18<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> Po</span>ntolo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span></span></div>
<blockquote>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Piscina<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Luigi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>35<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>28/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>29/10/18<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><span style="mso-tab-count: 1;">
C</span>af</span>faraccia<o:p> </o:p></b></span></i></div>
</blockquote>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Marenghi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>don Domenico<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 43<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>28/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronchite infl.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>01/11/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Caffaraccia<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Delnevo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Andrea<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>28/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Polmonite<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Borgotaro<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Giacopazzi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Ida<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giuseppe<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 17<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>28/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Rovinaglia<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Berzolla<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pietro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 36<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>29/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Gastroenter.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>29/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Brunelli<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Delnevo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni
66<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>30/10/18<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Borgotaro</b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Granelli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Pietro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni
1<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>30/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Brunelli<o:p> </o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<i><span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;"><b>Zazzi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Genoveffa<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Antonio<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 17<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;">
</span>31/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Caffaraccia<o:p>
</o:p></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Berzolla<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Giovanni<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 26<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>29/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Brunelli<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Spagnoli<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Matilde<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni
28<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>29/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Bronco-polm.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span>Brunell</span></div>
<blockquote>
<blockquote>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 44.7pt; mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 49.6pt 95.65pt 145.25pt 163.0pt 184.25pt 8.0cm 294.1pt 329.55pt;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 8pt;">Baschieri<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Enrico<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>anni 70<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>29/10/18<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Gastroenter.<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> B</span>orgotaro</span></div>
</blockquote>
</blockquote>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
<o:p> </o:p></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 44.7pt;">
<o:p> </o:p><span style="font-size: small;">La maestà del “Casà”</span></div>
<h1>
<span style="font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-size: small;"> </span><span style="font-size: x-small;">Domenico Gavaini di Pietro, abitante ai Piani di
Tiedoli, viene segnalato, in data 26 ottobre, tra gli ammalati di influenza con
gravi complicanze. La diagnosi del medico è “broncopolmonite da influenza”.
All’epoca aveva quarant’anni, ma riuscì a cavarsela, e bene, considerando che
morirà nel 1970, all’età di 92 anni.<o:p> </o:p></span></span></h1>
<h1>
<span style="font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-size: x-small;">Dopo la guarigione volle erigere ai Piani, in località “Casà”, una
“mistà”, collocandovi un bassorilievo in marmo rappresentante l’Immacolata
Concezione.<o:p> </o:p></span></span></h1>
<h1>
<span style="font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-size: x-small;">Secondo i nipoti la formella sarebbe stata recuperata in Vicolo del
Teatro a Borgotaro, da una casa di proprietà della famiglia Gavaini.
<o:p></o:p></span></span></h1>
<h1>
<span style="font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;"> <o:p>
</o:p></span><o:p><span style="font-size: small;"><b><u>Il Commissario per l’igiene
Dadduzio</u></b></span> </o:p></h1>
<div class="MsoNormal">
<o:p> <span style="font-size: x-small;">L’alto numero dei decessi, l’espandersi
della epidemia in ogni frazione, spingevano i responsabili a nuove
iniziative.</span> </o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Il Sotto Prefetto in data 18 ottobre, preso atto
della incapacità del Comune a provvedere alla rimozione degli inconvenienti
igienico-sanitari più volte segnalati, nominava, di concerto con il Perfetto di
Parma, un apposito Commissario all’Igiene nella persona del sig. Saverio
Dadduzio, già Commissario di Pubblica Sicurezza presso la Sotto
Prefettura.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Quest’ultimo, il giorno seguente la sua
nomina,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>aveva subito adottati importanti
provvedimenti, quale quello di proibire al pubblico l’accesso ai cimiteri del
Comune.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Qualche giorno dopo(21 ottobre) i borghigiani,
credo con non poca sorpresa,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>potevano
leggere un nuovo manifesto del Commissario, contenente restrizioni
particolari.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Con esso “<i>erano vietati sino a nuovo ordine
nel comune di Borgotaro tutti i trasporti funebri con cortei od
accompagnamento</i>”.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Era “<i>permesso soltanto il trasporto del
feretro in chiesa, purché<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vi sia, caso
per caso, il nulla osta dell’Ufficiale Sanitario che il decesso non sia avvenuto
per malattia infettiva e che il trasporto stesso sia effettuato col solo
accompagnamento del sacerdote e di due chierici. E segua il percorso più
breve</i>.”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">E ancora: “<i>il viatico dovrà effettuarsi senza
alcuna forma solenne</i>”.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Seguiva il divieto che più d’ogni altro avrà
colpito i borghigiani: “<i>Sono vietati i rintocchi funebri delle campane a
morte, ed i segnali di agonia</i>”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[1]</span></a>.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>In un
paese, e in un tempo, in cui la vita era cadenzata più che dall’orologio, dal
suono delle campane, il divieto colpiva le abitudini ataviche dei nostri vecchi
che a seconda dei suoni sapevano capire se l’agonia era riferita a un uomo, a
una donna o a un bambino.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Ma l’azione del neo-commissario, non si fermava
a queste prime decisioni, e a soli quattro giorni dal suo insediamento, aveva
inviato al Sotto Prefetto una circostanziata relazione nella quale faceva
presente che <i>“ …nei pochi giorni da che mi trovo in funzione in questo
comune,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ho dovuto constatare che i
servizi di polizia urbana, compreso quello del cimitero, procedono malissimo. Le
cause sono diverse, e fra queste emergono 1°- il personale vecchio od inadatto.
2°- la mancanza di direzione unica e di vigilanza.<o:p> </o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">Ad ovviare al momento a tale inconveniente
riterrei opportuno che venisse provvisoriamente dato l’incarico a qualcuno di
vigilare sull’andamento dei servi di polizia urbana e dei cimiteri del comune,
il quale per capacità e per posizione sociale fosse in grado di ottenere il
rispetto e l’esecuzione degli ordini dal personale dipendente. Sarei quindi di
avviso che di tale delicato servizio venisse intanto in via provvisoria
incaricato con funzioni di ispettore di polizia urbana e dei cimiteri, previo
una piccola indennità mensile, questo impiegato comunale sig. Delnevo Arturo,
non essendo possibile al momento, dare ad altri tale incarico.<o:p>
</o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"><i>Il Delnevo lo ritengo capace, e del nuovo
incarico potrebbe occuparsi fuori delle ore d’ufficio, attesoché la sua missione
sarebbe del tutto ispettiva<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn2" name="_ftnref2" style="mso-footnote-id: ftn2;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[2]</span></a></i>”.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Il Sotto Prefetto in data 23 ottobre, nel
trasmettere al Sindaco la proposta del Commissario, aggiungeva che: “ <i>parte
degli inconvenienti che si verificano in tale materia sono dovuti alla mancanza
di vigilanza su coloro che sono addetti al Servizio, in modo che a causa della
trascuratezza di costoro, non sorvegliati da alcuno, l’abitato si trova nello
stato deplorevolissimo che ha provocato l’invio dei Commissario.<o:p>
</o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">Nel riferire su tale stato di cose, questi,
per ovviare agli inconvenienti lamentati, fa la proposta della nomina
provvisoria di un ispettore di polizia urbana e dei cimiteri.<o:p>
</o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"><i>Pur notando per parte mia che la vigilanza
sul servizio suddetto dovrebbe essere disimpegnata dalle guardie municipali,
tuttavia tenute presenti le condizioni di costoro, e del relativo servizio,
nonché la necessità che non si continui in uno stato di cose che rende quasi
inabitabili gran parte delle case della città, e addirittura inabitabili alcune
di esse che l’igiene e la salute pubblica vorrebbero anzi demolite, io non
dissento in<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>massima dalla
proposta</i>[…]<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn3" name="_ftnref3" style="mso-footnote-id: ftn3;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[3]</span></a></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Sempre nella stessa data, l’Ufficiale Sanitario
del Comune, forse preoccupato della piega che stavano prendendo gli avvenimenti,
inviava al Sindaco le due lettere che si riportano:</span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">Egregio sig. Sindaco,<o:p>
</o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">L’influenza, che da un poco di tempo ha fatto la
sua comparsa in questo Capoluogo mietendo vittime, non tende ancora a
decrescere. Molti sono gli ammalati che hanno bisogno di nutrirsi con latte e
brodo e anche quelli che, per fortuna, non sono stati ancora colpiti, è bene che
si mantengano in buone condizioni di nutrimento per potere meglio resistere
all’insorgere della malattia; perciò è necessario che venga somministrata a
tutti indistintamente la carne, in razione giornaliera limitando, se occorre, il
quantitativo personale”<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn4" name="_ftnref4" style="mso-footnote-id: ftn4;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[4]</span></a><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoFooter" style="tab-stops: 35.4pt;">
<span style="font-size: x-small;">Egregio sig.
Sindaco,</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i><span style="font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;">Siccome
l’epidemia d’influenza, che ha colpito questo Capoluogo, tende a diffondersi
nelle varie frazioni di questo comune, invita la Sig. V. Ill.ma ad emettere
un’ordinanza che faccia obbligo a tutti gli abitanti della campagna di
allontanare dalle vicinanze delle case i depositi di letame nel termine più
breve possibile, facendo comprendere che la pulizia, il più delle volte,
salvaguarda dalle malattie infettive. E intanto, per cominciare a procedere a
una sistematica disinfezione in tutte le ville, dia ordine che si inizi da
Caffaraccia, San Pietro e San Martino, mandando un quintale di calce e alcuni
chilogrammi di creolina. Sarà bene che, a quei pochi Parroci<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn5" name="_ftnref5" style="mso-footnote-id: ftn5;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[5]</span></a> che ne facciano richiesta, venga
assegnato n.2 barattoli di sublimato corrosivo da sciogliersi in 100 litri
d’acqua per distribuire alle varie famiglie come disinfettante, colla
raccomandazione di restituire i vetri vuoti</span></i><span style="font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;">”.<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn6" name="_ftnref6" style="mso-footnote-id: ftn6;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[6]</span></a><o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;"><span style="font-size: x-small;">Finalmente le Autorità, dopo le iniziali titubanze, stavano assumendo
concrete iniziative.<o:p> </o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">In occasione della Commemorazione dei Defunti,
ricorrenza sentita ovunque, ma in modo particolare al Borgo, ove il culto dei
morti trova grandi e lontane tradizioni, un avviso scritto ne sopprimeva lo
svolgimento, consentendosi soltanto la possibilità di consegnare fiori e lumini
agli addetti che avrebbero provveduto a collocarli sulle tombe.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p> </o:p>Il Commissario Dadduzio terminava
il suo mandato presso il Comune il 29 ottobre, dopo soli undici giorni. Non
sappiamo quanto ciò possa essere dipeso dalla sua azione decisa, dalle sue
denunce circostanziate, con riferimenti anche personali.</span> </div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Ciò può aver creato non pochi problemi nel
ristretto ambito dell’enturage comunale, dove il Dadduzio con il suo attivismo
potrebbe aver creato qualche contrarietà, se non invidia.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Fanno pensare a tutto questo la<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>brevità del suo incarico e le difficoltà che
lo stesso ha incontrato per farsi liquidare dal Comune l’indennità che gli
spettava per il servizio reso.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">E’ del 12 novembre una lettera del Sotto
Prefetto al Sindaco nella quale si dice: “<i>Prego la S.V. provvedere perché a
questo Delegato di P.S. sig. Dadduzio sia liquidata l’indennità dovutagli quale
Commissario Prefettizio presso questo Comune dal 19/10 a tutto il successivo
29(11 giorni), indennità già fissata dal Signor Prefetto della Provincia e che
perciò avrebbe dovuto essergli subito liquidata</i>”.<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn7" name="_ftnref7" style="mso-footnote-id: ftn7;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[7]</span></a></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">Lettera che pare non esser bastata se il giorno
15 novembre il Sotto Prefetto nuovamente si rivolgeva al Sindaco scrivendo:
“<i>Trasmetto alla S.V. copia del mio Decreto 18/10/1918 n.1330<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con il quale per delegazione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Prefettizia ho nominato il signor Dadduzio
Saverio Delegato di P.S. a Commissario Prefettizio presso codesto Comune,
fissandogli la indennità di £ 10 al giorno a carico del Comune</i>”.<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn8" name="_ftnref8" style="mso-footnote-id: ftn8;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[8]</span></a></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">E’ del 23 novembre l’ultima lettera del Sotto
Prefetto al Sindaco: “<i>In relazione a precedente carteggio partecipo a S.V.
che per aderire a domanda dell’interessato, se entro il 25 corr. non sarà stata
liquidata la indennità stata stabilita al Delegato signor Dadduzio quale
Commissario Prefettizio, provocherò dal sig. Prefetto l’emissione d’ufficio del
mandato relativo</i>”.<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn9" name="_ftnref9" style="mso-footnote-id: ftn9;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[9]</span></a></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: x-small;">In seguito deve esserci stato l’intervento
diretto del Prefetto, infatti troviamo come ultimo documento del lungo
carteggio, una lettera del Sindaco al Prefetto, datata 19 dicembre: “</span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: x-small;">In riscontro alla nota controcitata, pregiomi
riferire che venne già emesso il mandato delle indennità dovute al Delegato di
P.S. sig. Saverio Dadduzio, per il suo ufficio di Commissario Prefettizio per
l’igiene</span></i><span style="font-size: x-small;">”</span>.<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftn10" name="_ftnref10" style="mso-footnote-id: ftn10;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[10]</span></a></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><b><u>La “Rumana” (2)<o:p> </o:p></u></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
</o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Per la famiglia Baudassi , che al Borgo non aveva parenti, oltre la
preoccupazione per la salute di Nino, s’aggiungeva quella di impedire che gli
altri due fratelli potessero essere contagiati. Per Oreste, considerato
grande(sei anni), si stabilì di farlo dormire fuori casa, presso dei conoscenti.
Francesco di soli quattro anni rimase invece in casa e soltanto si evitò di
farlo dormire con Nino.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il 21 ottobre, ancora di lunedì, nell’elenco degli ammalati gravi stilato
dall’Ufficiale Sanitario, troviamo segnato Francesco, il più piccolo, per
bronco-polmonite da influenza.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Purtroppo passeranno soltanto dieci giorni e lo troveremo nell’elenco dei
deceduti per “spagnola” sotto la data del 1 novembre 1918, giorno dei
Santi,</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Papà Romano preparò con cura amorevole la piccola bara: sei tavole
inchiodate. Quando sentì il grido da basso, prese tra le braccia la piccola
cassa e scese le scale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Non si poteva contare sull’aiuto degli altri: in quei tempi calamitosi
ognuno badava a se stesso perché la paura s’era fatta più forte della
pietà.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Romano prese la strada del Portello; sotto il volto c’era<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“Maslon”<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>con il carro, sul quale si trovava, tra le altre, una cassa ancor più
piccola: quella di Ettore Capella di soli sei mesi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Niente funerali per loro, né per gli altri deceduti la settimana
precedente, come sarà per i tanti che sarebbero morti nella settimana che stava
per iniziare.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Nino riuscirà a superare la malattia che, tuttavia, lo segnerà per tutta
l’esistenza.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Due anni dopo sarebbe arrivata Nina a compensare la perdita di Francesco,
ma dopo soli otto giorni dalla sua nascita se ne andava Romano, lasciando alla
moglie, oltre l’appellativo di “Rumana”, il compito non facile di allevare tre
piccoli figli.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: x-small;">(Nina vive a Borgotaro, in Via
Nazionale. La potete trovare nel negozio. Molti, ancora oggi, la chiamano
“Rumana”.</span> </i><span style="font-size: 8pt;">(2-Fine)</span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><o:p> </o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p>
</o:p></div>
<div class="MsoHeading7" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b><u><span style="font-size: small;">IN VALTARO</span></u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
Cosa stava
succedendo negli altri comuni della valle? Più o meno quanto stava accadendo a
Borgotaro.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> <o:p> <o:p></o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u>Mese di ottobre</u></b><u><o:p>
</o:p></u></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
Ad
Albareto, nel mese di ottobre del 1918, il numero dei morti aveva avuto
un’improvvisa impennata. La media dei decessi mensili in quell’anno si aggirava
intorno ai 5/6 casi, in quell’ottobre il numero fu di 17, quasi il doppio di
quelli registrati nell’ottobre del 1917 e il quadruplo di quelli verificatisi
nell’ottobre 1919, come si può vedere nella tabella che segue </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u> <o:p> </o:p></u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
Albareto<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1917<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">1918</b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1919</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
Decessi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>9<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;">
</span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">17</b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>4</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
<span style="font-size: 8pt;">*
Le cifre si riferiscono a decessi per qualunque causa<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
<o:p> <o:p> </o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
A<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Bedonia l’aumento del numero dei decessi
appare ancor più consistente</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Bedonia<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1917<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> </b><b style="mso-spacerun: yes;"> </b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">1918</b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1919 </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Decessi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>11<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">24 </b><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>4</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
<span style="font-size: 8pt;">*
Le cifre si riferiscono a decessi per qualunque causa<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
A Compiano
i decessi dell’ottobre 1918 furono 8, contro i 3 del 1917 e i 5 del 1919<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><o:p> </o:p></u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u> <o:p></o:p></u></b>Compiano<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1917<span style="mso-tab-count: 1;">
</span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> </b><b style="mso-tab-count: 1;"> </b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">1918</b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1919</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Decessi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>3<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">8</b><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>5</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
<span style="font-size: 8pt;">*
Le cifre si riferiscono a decessi per qualunque causa<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u> <o:p> </o:p></u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
Nel Comune di Tornolo i morti
furono 18, quasi il triplo di quelli registrati nell’anno precedente e
seguente.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Tornolo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1917<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">1918</b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1919</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Decessi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>6<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">18</b><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>5</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
<span style="font-size: 8pt;">*
Le cifre si riferiscono a decessi per qualunque causa<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u></u></b><br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.75pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Anche a Valmozzola, sia pure in modo meno evidente, si riscontrava un
aumento dei decessi. L’esiguità delle cifre non può nascondere che i morti in
quell’ottobre furono comunque il doppio e il triplo di quelli verificatisi
rispettivamente nel 1917 e 1919.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Valmozzola<span style="mso-tab-count: 1;">
</span>1917<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> </b><b style="mso-tab-count: 1;"> </b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">1918</b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1919</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Decessi<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>5<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">9</b><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>2</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
<span style="font-size: 8pt;">*
Le cifre si riferiscono a decessi per qualunque causa<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.8pt; tab-stops: 396.0pt; text-align: justify;">
<o:p> </o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.8pt; tab-stops: 396.0pt; text-align: justify;">
<o:p> </o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.8pt; tab-stops: 396.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Nella tabella riassuntiva che riporta i decessi
avvenuti per qualunque causa, si può notare come il numero dei decessi riferiti
all’ottobre 1918 sia quattro volte superiore a quello registrato nello stesso
mese de\gli anni 1917 e 1919.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u>Mese di ottobre<o:p> </o:p></u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
1917<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">1918</b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>1919</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Albareto<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>9<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">17 </b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>4</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Bedonia<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>11<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">24 </b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>4</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Compiano<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>3<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">8 </b>5</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Tornolo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>6<span style="mso-tab-count: 1;"> </span> <span style="mso-tab-count: 1;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">18 </b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>5</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Valmozzola<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>5<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">9 </b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>2</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
Borgotaro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>12<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">93(78)</b><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>19</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Totali<span style="mso-tab-count: 1;"> </span></b><span style="mso-tab-count: 1;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal; mso-tab-count: 1;"> </b></span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">46<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>169<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>39<o:p> </o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
<span style="font-size: 8pt;"> <o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 44.7pt;">
<span style="font-size: 8pt;">*
Le cifre si riferiscono a decessi per qualunque causa. Soltanto per Borgotaro è
stato messo tra parentesi il dato riferito ai soli decessi avvenutiti per
“spagnola.<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
Spicca, in senso negativo, il
dato riferito a Borgotaro. All’epoca la consistenza della popolazione presente
in questo comune non differiva molto da quella di Bedonia, come evidenzia la
tabella relativa ai Censimenti del 1911 e 1921.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
<o:p> </o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
Popolazione<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Cens. 1911<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span>Cens. 1921</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
Albareto<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>3.957<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>3.945<span style="mso-tab-count: 1;"> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
Bedonia<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>7.869<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>7.839</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
Borgotaro<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>9.292<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>9.954</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
Compiano<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>2.176<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>2.098</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
Tornolo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>3.389<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>3.579</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
Valmozzola<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>2.645<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>2.694</div>
<h1 style="margin: 0cm 44.7pt 0pt 283.2pt; text-indent: 35.4pt;">
<i><span style="font-size: 7pt; font-weight: normal; mso-bidi-font-size: 12.0pt; text-decoration: none; text-underline: none;"> <o:p>
</o:p></span></i></h1>
<h1 style="margin: 0cm 44.7pt 0pt 283.2pt; text-indent: 35.4pt;">
<i><span style="font-size: 7pt; font-weight: normal; mso-bidi-font-size: 12.0pt; text-decoration: none; text-underline: none;"> <o:p>
</o:p></span></i></h1>
<h1 style="margin: 0cm 44.7pt 0pt 283.2pt; text-indent: 35.4pt;">
<i><span style="font-size: 7pt; font-weight: normal; mso-bidi-font-size: 12.0pt; text-decoration: none; text-underline: none;"> <o:p>
</o:p></span></i></h1>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">Una differenza di
popolazione intorno al 20%, mentre il numero dei decessi a Borgotaro è quasi
quattro volte quello registrato a Bedonia.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">Inoltre se si
sommano i numeri relativi alla popolazione presente nei cinque comuni dell’Alta
valle(Albareto, Bedonia, Compiano, Tornolo e Valmozzola) abbiamo un totale di
popolazione pari a 20.155(Cens. 1921) contro i 9.954(Cens. 1921) di
Borgotaro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">Ebbene i decessi
nel mese di ottobre del 1918 sono 76 nel complesso dei cinque comuni e ben 93 in
quello di Borgotaro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">Emerge con evidenza
che quella borgotarese era di gran lunga la popolazione con la mortalità più
elevata in quel mese.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">Tale situazione può
derivare, forse, da alcune cause che proviamo ad enunciare.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">1-La popolazione
del Comune di Borgotaro era la più “accentrata”, nel senso che nel centro
storico era concentrata una buona<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>percentuale dell’intera popolazione del Comune. Ciò poteva rappresentare,
allora, grande facilità di contagio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">2-Nel territorio
del comune di Borgotaro erano presenti tre stazioni ferroviarie(Borgotaro, Ostia
e Roccamurata), centri di diffusione dell’epidemia per il continuo passaggio e
sosta di viaggiatori provenenti da zone infette. Ciò spiega anche l’alto numero
di decessi che si sono manifestati nelle frazioni di Belforte e Gorro, nel cui
territorio sorgono le due stazioni di Ostia e Roccamurata..</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;"> <o:p>
</o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 71.7pt;">
<span style="font-size: x-small;">3-A Borgotaro erano
presenti molti uffici e strutture a carattere sovracomunale (Sotto Prefettura,
Tribunale, Ufficio Catasto, Ospedale ecc.) luoghi di frequentazione da parte di
numerose persone,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>provenienti anche da
zone infette. Senza contare la presenza numerosa di profughi, militari e
prigionieri.</span></div>
<span style="font-family: Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Times New Roman; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-size: x-small;">Riteniamo siano anche questi i motivi per cui il territorio di Borgotaro
è stato il primo ad essere interessato dalla “spagnola” e, come vedremo, mentre
il numero dei decessi di mese in mese andrà diminuendo, nei restanti comuni si
avrà un incremento dei decessi, a causa del contagio che da Borgotaro andava
diffondendosi in tutta la valle.</span></span> <span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><b>(<u>continua
in Spagnola Parte2)</u></b></span>
<br />
<div style="mso-element: footnote-list;">
<br />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[1]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn2" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref2" name="_ftn2" style="mso-footnote-id: ftn2;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[2]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn3" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref3" name="_ftn3" style="mso-footnote-id: ftn3;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[3]</span></a><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Busta Sanità
1918</div>
</div>
<div id="ftn4" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref4" name="_ftn4" style="mso-footnote-id: ftn4;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[4]</span></a><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Qualche giorno dopo(31 ottobre), Don Domenico Marenghi, parroco di
Caffaraccia, moriva vittima della spagnola.</div>
</div>
<div id="ftn5" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref5" name="_ftn5" style="mso-footnote-id: ftn5;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[5]</span></a><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Busta Sanità
1918</div>
</div>
<div id="ftn6" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref6" name="_ftn6" style="mso-footnote-id: ftn6;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[6]</span></a><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Busta Sanità
1918</div>
</div>
<div id="ftn7" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref7" name="_ftn7" style="mso-footnote-id: ftn7;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[7]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn8" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref8" name="_ftn8" style="mso-footnote-id: ftn8;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[8]</span></a><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Busta Sanità
1918</div>
</div>
<div id="ftn9" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref9" name="_ftn9" style="mso-footnote-id: ftn9;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[9]</span></a><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Busta Sanità
1918</div>
</div>
<div id="ftn10" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref10" name="_ftn10" style="mso-footnote-id: ftn10;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[10]</span></a><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Busta Sanità
1918</div>
</div>
</div>
<br />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[1]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn2" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref2" name="_ftn2" style="mso-footnote-id: ftn2;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[2]</span></a><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Busta Sanità
1918</div>
</div>
<div id="ftn3" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref3" name="_ftn3" style="mso-footnote-id: ftn3;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[3]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn4" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref4" name="_ftn4" style="mso-footnote-id: ftn4;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[4]</span></a> In un appunto del Sindaco, in risposta
ad una richiesta, si legge: “<i>Per le scarpe vecchie o detriti di cuoio
vecchio, occorre un certificato “come per gli stracci” che dica provenire la
merce da paese immune da malattie infettive”</i>.</div>
</div>
<div id="ftn5" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref5" name="_ftn5" style="mso-footnote-id: ftn5;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[5]</span></a> Oreste Baudassi mi ha raccontato che
in diverse occasioni sua madre gli aveva consegnato una pagnotta di pane
dicendogli: -Vai a portare questa pagnotta ai prigionieri”. Lui attraversava il
ponte e l’allungava, attraverso una finestra, ai prigionieri che si trovavano
all’interno della chiesa di San Rocco.</div>
</div>
<div id="ftn6" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref6" name="_ftn6" style="mso-footnote-id: ftn6;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[6]</span></a> Testimonianza di Giulia
Costadasi</div>
</div>
<div id="ftn7" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref7" name="_ftn7" style="mso-footnote-id: ftn7;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[7]</span></a> Il 25 ottobre tra i deceduti troviamo
Giuseppe Zanrè, anni due, di Giovanni e Maria Giacopazzi.</div>
</div>
<div id="ftn8" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref8" name="_ftn8" style="mso-footnote-id: ftn8;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[8]</span></a><span style="mso-ansi-language: EN-GB;">
<span lang="EN-GB"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn9" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref9" name="_ftn9" style="mso-footnote-id: ftn9;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[9]</span></a><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>I medici in servizio presso il Comune erano due: Giovanni Spagnoli ed
Eugenio Pedrini.</div>
</div>
<div id="ftn10" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref10" name="_ftn10" style="mso-footnote-id: ftn10;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[10]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn11" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref11" name="_ftn11" style="mso-footnote-id: ftn11;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[11]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn12" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref12" name="_ftn12" style="mso-footnote-id: ftn12;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[12]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn13" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref13" name="_ftn13" style="mso-footnote-id: ftn13;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[13]</span></a>cfr. Eugenia Tognotti, <i>La spagnola
in Italia, </i>op. cit. pag. 53</div>
</div>
<div id="ftn14" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref14" name="_ftn14" style="mso-footnote-id: ftn14;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[14]</span></a> A.C.B. Anno 1918, busta Sanità
pubblica</div>
</div>
<div id="ftn15" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref15" name="_ftn15" style="mso-footnote-id: ftn15;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[15]</span></a> A.C.B. Anno 1918, busta Sanità
pubblica</div>
</div>
<div id="ftn16" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref16" name="_ftn16" style="mso-footnote-id: ftn16;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[16]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn17" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref17" name="_ftn17" style="mso-footnote-id: ftn17;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[17]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn18" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref18" name="_ftn18" style="mso-footnote-id: ftn18;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[18]</span></a><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Busta Sanità
1918</div>
</div>
<div id="ftn19" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref19" name="_ftn19" style="mso-footnote-id: ftn19;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[19]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
</div>
<br />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[1]</span></a> Archivio Comune di Borgo Val di Taro.
<span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;">Busta Sanità 1918<o:p>
</o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn2" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref2" name="_ftn2" style="mso-footnote-id: ftn2;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[2]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"> A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità
1918</div>
</div>
<div id="ftn3" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref3" name="_ftn3" style="mso-footnote-id: ftn3;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[3]</span></a> A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn4" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref4" name="_ftn4" style="mso-footnote-id: ftn4;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[4]</span></a> A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
<div id="ftn5" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref5" name="_ftn5" style="mso-footnote-id: ftn5;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[5]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"> A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità
1918</div>
</div>
<div id="ftn6" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref6" name="_ftn6" style="mso-footnote-id: ftn6;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[6]</span></a><span lang="EN-GB" style="mso-ansi-language: EN-GB;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A.C.B.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span>Busta Sanità 1918</div>
</div>
</div>
<br />
<h1 style="margin-right: 71.7pt; text-align: justify;">
<o:p> </o:p></h1>
<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br clear="all" style="mso-special-character: line-break; page-break-before: always;" /></span>
<br />
<div style="mso-element: footnote-list;">
<br />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoNormal">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref1" name="_ftn1" style="mso-footnote-id: ftn1;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[1]</span></a> <span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">G. Kolata, <i>Epidemia</i>,
<i>Storia della grande influenza del 1918 e della ricerca di un virus mortale,
</i>Milano, Mondadori,</span> <span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">2000.<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref2" name="_ftn2" style="mso-footnote-id: ftn2;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[2]</span></a> Charles Collier, <i>La malattia che
atterrì il mondo, </i>Mursia, 1978</div>
</div>
<div id="ftn3" style="mso-element: footnote;">
<div class="MsoNormal">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref3" name="_ftn3" style="mso-footnote-id: ftn3;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[3]</span></a><span style="font-size: 10pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> Eugenia Tognotti, <i>La
“spagnola” in Italia. Storia dell’influenza che fece temere la fine del
mondo</i>, Franco Angeli, Milano, 2002<o:p> </o:p></span></div>
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/spagnola.htm#_ftnref4" name="_ftn4" style="mso-footnote-id: ftn4;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[4]</span></a> Eugenia Tognotti, <i>La spagnola in
Italia, </i>op. cit., pag<i>.</i>144<i><o:p> </o:p></i></div>
</div>
</div>
<br />
</span><span style="font-size: 8pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span><br /></div>
</span></span></i><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-38937959943401917492013-08-25T15:00:00.006-07:002013-09-02T08:25:24.658-07:00L'ARGOMENTO: La pata d'la lòina<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXnTlhIboa5WFTNPmVxqXHppjM46fWCBoF_d3orqAONY0SJZfKP0-OhdK9d2oDq1Flj64rlpJ7sIoya6TJzVSRZAEQUae_1UAcy12Q44EIEddbZDV5JNPMXWfy8cvMdeFfjrqURdgf6i0W/s1600/9+n0v.+2007+032.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXnTlhIboa5WFTNPmVxqXHppjM46fWCBoF_d3orqAONY0SJZfKP0-OhdK9d2oDq1Flj64rlpJ7sIoya6TJzVSRZAEQUae_1UAcy12Q44EIEddbZDV5JNPMXWfy8cvMdeFfjrqURdgf6i0W/s1600/9+n0v.+2007+032.jpg" height="256" width="320" /></a><span style="color: blue; font-family: Bradley Hand ITC; font-size: large;"><b><em>La "Pata d'la
loina"</em></b></span><br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil8Pl0I0hJmk262gOe7moqtJdDj-qoS4d5xo83FlL1uawzTAtvBkxIkk73eaLAXlnXHLBu-gSQCP6xbGnxiCja-TMPj0VdN-Qf6MruDA6nlfJZnXu7YDO9LjRb4O5bFsaNQd9j73UdMpg8/s1600/partenza_dell'emigrante%5B1%5D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil8Pl0I0hJmk262gOe7moqtJdDj-qoS4d5xo83FlL1uawzTAtvBkxIkk73eaLAXlnXHLBu-gSQCP6xbGnxiCja-TMPj0VdN-Qf6MruDA6nlfJZnXu7YDO9LjRb4O5bFsaNQd9j73UdMpg8/s1600/partenza_dell'emigrante%5B1%5D.jpg" height="320" width="213" /></a>Quando per la prima volta mi capitò di ascoltare il dottor Battaglioni
parlare della "<i>pata d'la loina</i>", pensai che si trattasse di uno scherzo.
A lui piaceva rifilare scherzi, così quella storia di numeri da sommare per poi
scoprire l'età della luna, mi parve davvero poco credibile. Ma dopo... dopo
andai a consultare una pubblicazione scientifica che tengo in casa dai tempi in
cui mi ero appassionato alla astronomia, e constatai che la storia della
"<i>pata</i>" aveva un fondamento scientifico. Infatti scorrendo velocemente
l'indice m'accorsi che un capitolo era riservato alla "<i>epatta della
luna</i>". Andai subito a leggere il contenuto del capitolo così scoprii che la
cosa era seria e che quel nome dialettale piuttosto strano "<i>pata</i>",
derivava nientepopodimeno che da un nome scientifico: "<i>epatta</i>".<br />
<br />
Un tempo non era facile sapere con esattezza a che punto era la
lunazione(sapere cioè quanti giorni aveva la luna), mentre oggi basta andare a
consultare un lunario. Ma un tempo(e anche oggi per tanti) conoscere le fasi
lunari era molto importante, perché a loro era legata l'opportunità o meno di
affrontare lavori che avevano a che fare con i raccolti, con il bosco, con le
semine. Oggi si conoscono scientificamente gli influssi della luna sull'attività
linfatica delle piante. Un tempo questo non si conosceva, tuttavia gli uomini
dei campi sapevano (senza spiegazioni scientifiche) che le fasi lunari erano
importanti e che bisognava considerarle per non andare incontro a degli
insuccessi. Ad esempio per tagliare una pianta da lavoro, bisognava farlo a luna
calante per ottenere una maggiore durata del legno. Ma anche per imbottigliare
il vino, seminare, far seccare i funghi, scegliere le uova da conservare, tosare
le pecore, raccogliere frutti bisognava calcolare l'età della luna.<br />
<br />
Ed ecco che i contadini conoscevano un modo semplice per calcolare, in
qualunque momento, a che punto eravamo con il mese lunare.<br />
<br />
Prima di tutto bisognava conoscere la patta del nuovo anno, che era un numero
fisso determinato dal numero dei giorni che avanzano dall'ultima lunazione
dell'anno precedente. Ogni anno, quando si giunge al 1° marzo, bisogna
aggiungere 11 alla patta dell'anno precedente.<br />
<br />
Bisogna ricordare che in questo calcolo, i mesi si cominciano a contare dal
1° marzo(che è il Capodanno lunare). <br />
<br />
Facciamo un esempio che semplifica(spero) la spiegazione. Nel 2003 la patta
era 27 e valeva fino alla fine di febbraio 2004.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXnTlhIboa5WFTNPmVxqXHppjM46fWCBoF_d3orqAONY0SJZfKP0-OhdK9d2oDq1Flj64rlpJ7sIoya6TJzVSRZAEQUae_1UAcy12Q44EIEddbZDV5JNPMXWfy8cvMdeFfjrqURdgf6i0W/s1600/9+n0v.+2007+032.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXnTlhIboa5WFTNPmVxqXHppjM46fWCBoF_d3orqAONY0SJZfKP0-OhdK9d2oDq1Flj64rlpJ7sIoya6TJzVSRZAEQUae_1UAcy12Q44EIEddbZDV5JNPMXWfy8cvMdeFfjrqURdgf6i0W/s1600/9+n0v.+2007+032.jpg" height="256" width="320" /></a>Dal 1° marzo 2004 si calcola la nuova patta che si ottiene da 27+11=38,
quindi la patta è 8 per via che in tutti i calcoli quando si supera il 30,
bisogna togliere sempre 30. Una volta che si ha la "<i>pata</i>" ad essa si
aggiunge il numero delle calende(per marzo=1; aprile=2; maggio=3 ecc.); a questa
somma si aggiunge una cifra pari ai giorni del mese.<br />
<br />
Così ad esempio se voglio sapere la situazione della luna al 1 marzo 2004,
procedo così:<br />
<br />
8(pata)+1(calende)+ 1(giorno del mese)= 10 La luna al 1° marzo ha 10 giorni,
quindi è luna crescente.<br />
<br />
Facciamo un altro esempio, per calcolare l'età della luna al 12 agosto
2004<br />
<br />
8(pata)+6(calende, ossia i mesi partendo da marzo)+12(giorno di agosto in cui
faccio il calcolo)=26, quindi luna calante.<br />
<br />
Poiché il mese lunare passa i 29 giorni, ma non arriva ai 30, (per la
precisione dura 29 giorni, 11 ore e 12 minuti)vi può essere, a volte, lo scarto
di un giorno, altrimenti il calcolo è preciso. Provare per credere.<br />
La Pata ( scientificamente EPATTA) per il 2013 è 17. Per ottenere quella degli anni successivi aggiungere sempre 11. Ricordare che se si supera il numero 30, bisogna togliere 30.<br />
L'anno prossimo sarà 17 + 11 = 28. Nel 2015 sarà 28+11= 39. Togliere 30=9<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-78095659658124286022013-08-25T11:49:00.003-07:002013-08-25T11:50:56.998-07:00LEGGENDE DELLA VALDITARO: Il carro dei monatti<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="4" style="height: 1617px; width: 94%px;">
<tbody>
<tr>
<td colspan="3" height="93" valign="bottom"><div align="center">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX0bH4TRAeMW-ECZWOXBgwzrHivaxMD_kTEN0Y6V5HYBHP3EVsBMp3-LBPy1Pj6D9OWotOgkBhWolVFrx_zar2eBrCR0gGEiWpAyY1Mzv-sJj8rh6BoFRbsGE6kYKOTfndGbPyNWWgfwcy/s1600/leggende+15.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX0bH4TRAeMW-ECZWOXBgwzrHivaxMD_kTEN0Y6V5HYBHP3EVsBMp3-LBPy1Pj6D9OWotOgkBhWolVFrx_zar2eBrCR0gGEiWpAyY1Mzv-sJj8rh6BoFRbsGE6kYKOTfndGbPyNWWgfwcy/s1600/leggende+15.jpg" height="320" width="240" /></a><span style="color: blue; font-size: large;"><em><strong>Il Lago dei Monatti</strong></em></span></div>
</td></tr>
<tr>
<td height="21"></td>
<td height="21"></td>
<td height="21"></td></tr>
<tr>
<td height="1491" valign="top" width="48%"><table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%px;">
<tbody>
<tr>
<td valign="top"><div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">C’era un tempo, a Pian del Monte, un lago. La
configurazione attuale del luogo, senz’ombra di dubbio, lascia ancora
intravedere quale ne fosse la posizione e l’estensione.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Lago appenninico, e quindi di modesta
superficie, ma non di meno assai più esteso di quanti se ne possano oggi
osservare in zona.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">S’era nel 1638, appena trascorsi gli anni della
grande peste, e una pastorella di Groppo venne, come ogni maggio, a pascolare il
gregge lungo le sponde erbose del lago che allora aveva un nome un poco lugubre:
lago dei Monatti.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Dal 1630 al 1632 la peste manzoniana aveva
falciato a volontà nella Valtaro, e Tiedoli non aveva certamente avuto destino
diverso dalle altre ville. Anzi furono tanti i morti che non si riusciva a
trovare un numero sufficiente di vivi disposti a scavar fosse, vuoi per la
fatica, ma ancor più per il timore d’appestarsi.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Così venne affidato l’incarico a tre persone
esperte, appunto i monatti di Parma, i quali avendo superato la malattia ne
erano ormai immuni. Giravano lungo il giorno per i casolari con un basso e largo
carro ch’essi stessi trainavano a mano e sul quale deponevano due file di
cadaveri che poi seppellivano.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Faticavano non poco a scavar buche sicché un
giorno, scoperto il lago, trovarono più comodo gettarvi le salme, risparmiando
di sotterrarle. E perché i paesani non scoprissero il malfatto, i monatti
smuovevano un poco la terra, vi affondavano una croce,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vi scrivevano un nome, così i Tiedolesi
pregavano per i loro morti senza sapere che invece si trovavano sul fondo del
lago.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Ma poiché anche a Tiedoli non si trovava, né si
trova, diavolo in grado di fabbricar coperchi, un bel dì la cosa venne scoperta
e i tre monatti, mani e piedi legati, gettati vivi nel fondo del lago che da
quel giorno prese appunto il nome di Lago dei Monatti.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Quando nel 1638 vi giunse la pastorella di
Groppo, la peste era solo un ricordo e lei, appena dodicenne, nulla sapeva di
quanto era accaduto.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Ma a sera, con il sole che ormai se n’era andato
oltre il monte Arsone, mentre sospingeva il solito capretto restio ad
abbandonare il pascolo per rientrare, vide emergere dalle acque del lago un
grande carro e tre persone che indossavano una specie di sajo, intente a
caricare con fatica strani sacchi.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Diceva uno dei tre:- Non ci hanno nemmeno
pagati. Così noi li riportiamo. Toccherà loro sotterrarli. Ogni notte ne
porteremo un carico e con quello la peste.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">La pastorella che aveva chiaramente inteso,
tornata a cosa riferì ogni cosa al padre che l’apostrofò malamente:- Altre
ragazze alla tua età vedono la Madonna o i Santi e tu invece vedi dei carri. Non
farti sentire e vergognati!</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Ma quando il mattino seguente si seppe di quei
cadaveri trovati alla chiesa, l’uomo richiamò la figlia e si fece ripetere il
racconto, prestando stavolta maggiore attenzione.</span></div>
<span style="font-size: medium;"> </span><u><span style="font-size: small;"><a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/index.htm"> </a></span></u><span style="font-size: small;"> </span></td></tr>
</tbody></table>
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%px;">
<tbody>
<tr>
<td></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-size: medium;">.</span></td>
<td height="1491" width="4%"></td>
<td height="1491" valign="top" width="48%"><div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;"> - Erano tre gli uomini che caricavano? E il
carro era basso e largo?</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Le conferme della ragazza chiarivano ogni cosa.
– I monatti. La peste! – trovò il tempo di dire e uscì.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Scese dal prete, tutto gli raccontò, fecero
bruciare gli involucri che contenevano i resti, poi di corsa al Borgo: bisognava
parlare con il Governatore e impedire che nella notte seguente altre salme
fossero condotte alla chiesa. Un ritorno della peste sarebbe stato
disastroso.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Ci volle del buono e del bello per convincere
l’incredulo Governatore. Alla fine tuttavia ottennero il permesso di ritirare
dal Castellano di Tiedoli un buon quantitativo di polvere da sparo per portare a
termine il loro piano: far saltare la strada che dal lago portava al
Groppo.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Essa correva, e corre tuttora, sul fianco di un
roccione a strapiombo su un sottostante pianoro: si trattava dell’unica via che
poteva permettere il transito dal lago al resto della frazione. Furono
approntate le opportune cavità nella roccia, sistemata la polvere e la miccia ed
infine l’esplosione ridusse il passaggio a poco più di un sentiero: il largo
carro dei Monatti non sarebbe potuto passare.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">La notte stessa i Tiedolesi, in attento ascolto,
udirono in lontananza il rumore caratteristico del carro che s’avvicinava, poi
un gran tonfo e il mattino seguente videro nel pianoro sottostante il carro, i
tre Monatti e sei corpi avviluppati in vecchi stracci. Nessuno si avvicinò mai
per toccare ed il luogo venne chiamato “Conca sola”, per via che per anni
nessuno osò andarvi.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Ed in ricordo, quasi a impedire altri viaggi,
venne eretta poco prima del dirupo una cappella che ancor oggi si può
vedere.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Si recarono i Tiedolesi, poi, con pale e picchi
sulle sponde del lago ed iniziarono a prosciugarlo gettandovi terra e massi:
volevano ricoprire definitivamente i loro morti e cancellare il ricordo del
Monatti.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Tre mesi di faticoso lavoro ci vollero, ma alla
fine ogni traccia del lago sparì. E d’agosto si fece una gran festa che sempre
si ripete da oltre trecent’anni.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">Dei Monatti, da allora, nessuna notizia, ma
qualcuno afferma che nelle notti di maggio, specie quando le piogge primaverili
tentano di riformare il lago, si sentono ancora rumori sordi come di gente
intenta a caricare pesi sopra un carro. Pochi lo credono, ma i Tiedolesi si son
ben guardati dall’allargare la strada che stretta e pericolosa come un tempo, va
dal Groppo alla Cappella.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: medium;">E se da quella v’affacciate sul baratro e vedete
in fondo le case di Concassola(così si chiama oggi la località), non chiedete
perché mai si conservi un passaggio tanto angusto e pericoloso. Vi sentireste
rispondere che le auto passano…..Ciò che non vi verrà detto, invece, è che loro
delle auto interessa poco o nulla, l’importante per loro è sapere che per quella
strada, così come è e come intendono mantenerla, il largo carro del Monatti non
potrà mai più passare.</span></div>
</td></tr>
</tbody>
</table>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-61836133900278021552013-08-23T02:13:00.000-07:002013-08-23T02:13:37.233-07:00LEGGENDE: Il salto della Bella Donna<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgADRJB2pBUp0zUwAuju6NtIbq0cVswcixc1UzcvZFZ-1sUQNMh-Wg4IMG3S52tfVHguJk1ZcCQXkmz0W7GHHwX_1kXZQ0lqItkfVitOsM0jL24Xn4Hm6EIlHhfxmBPRTLlZ4MLyJok5jgg/s1600/leggende+14.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgADRJB2pBUp0zUwAuju6NtIbq0cVswcixc1UzcvZFZ-1sUQNMh-Wg4IMG3S52tfVHguJk1ZcCQXkmz0W7GHHwX_1kXZQ0lqItkfVitOsM0jL24Xn4Hm6EIlHhfxmBPRTLlZ4MLyJok5jgg/s1600/leggende+14.jpg" height="320" width="234" /></a><b><em><span style="color: blue; font-size: large;">Il salto della bella donna (Al satu d'la bèla dona)</span></em></b></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Il confine tra il territorio di Borgotaro e quello di
Valmozzola è segnato, da sempre, da un vorticoso torrentello che scorre veloce
tra quelle aride terre.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
E’ il Testanello, che proprio nel punto in cui confluisce nel
Taro forma, con le sue acque, una splendida cascata di circa quindici metri.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Quel luogo, da tempo immemorabile, è detto “satu d’la bèla
dona” a ricordo di un fatto accaduto chissà quando.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Secoli addietro abitava in quella zona una giovane di
straordinaria bellezza. Tanto era bella e da tutti ammirata che i suoi genitori
avevano deciso di tenerla chiusa in casa, per sottrarla agli sguardi e ai
desideri dei giovanotti locali, nella speranza forse di poterla destinare a
qualche signorotto dei dintorni.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Usciva solamente, ma sempre accompagnata, per recarsi a Messa
e qualche rara volta per attingere acqua alla fonte.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Fu proprio qui che un giorno le capitò d’incontrare un
giovane. Di aspetto normale, gentile nei tratti e nei gesti, ma cieco.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Costui aveva sentito parlare della bellezza della giovane, ma
mai aveva potuto ammirala né avvicinarla, così era curioso di ascoltarne la voce
e giudicarne il sentimento, dato che a quei tempi oltre all’aspetto esteriore
molta importanza veniva data alle virtù interiori, il che oggi par non s’usi più
fare.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
La giovane rimase colpita dai modi garbati del giovanotto
tanto che da quel giorno, ogni volta che lo vedeva nei pressi della fonte, si
recava a far provvista d’acqua. La cosa non era sfuggita all’attenzione dei
genitori che non vedevano però alcun pericolo in quei brevi incontri, certi che
una ragazza tanto ammirata e corteggiata non si sarebbe davvero “impegnata” con
un cieco.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Un giorno la madre recandosi alla fonte con la figlia e
trovandovi il giovane, lo invitò ad entrare in casa.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Come da questo si potesse giungere a ben altro, nessuno con
precisione lo seppe, né mai lo si potrà sapere. Accadde comunque che, un bel
giorno, tra la meraviglia generale, i due si sposarono.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Per la giovane, ormai donna, significò la conquista della
libertà. Finalmente poté uscire a suo piacimento, intrattenersi con altri,
ricevere complimenti, farsi delle amiche…Le parve, almeno per alcuni mesi, di
rinascere, poi piano piano cominciò ad accorgersi che la condizione del marito
le impediva di provare alcune soddisfazioni.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Lei avrebbe voluto, durante le sagre paesane, partecipare
alle danze, ma a lui non piaceva la confusione e tanto meno trovarsi tra gente
allegra e doversi accontentare di rimanere seduto in un angolo.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Ben presto la donna s’accorse di non poterne più e cominciò a
pensare al marito come ad un peso che le impediva di godersi la vita.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Così un giorno, la meschina, meditò di sbarazzarsene.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Un mattino s’accostò al marito e con la scusa di una forte
emicrania gli chiese di accompagnarla fuori.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
- Andiamo giù verso il fiume – gli disse.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Piano piano giunsero là dove il Testanello, con un ultimo
salto, va a morire nel Taro. Stavano proprio ad un passo dall’alto dirupo e
mentre lui era tutto teso a cogliere sensazioni nuove, ella lo invitò ad
avanzare: - Andiamo pure più avanti. Voglio vedere meglio la cascata.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Voleva che fosse lui stesso a cadere nel vuoto, quasi ad
avere meno scrupoli.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Ma lui estasiato disse: - Aspetta un momento. E’ tanto bello
stare qui. Ci torneremo spesso.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
In quel momento alla donna venne alla mente la noia di tante
ore trascorse con il marito e decise così di affrettare la conclusione
dell’infame disegno. Ma nel momento stesso in cui questa, piena di rabbia, si
lanciava verso il marito per sospingerlo nel baratro, lui si scansò e la
malvagia, con un urlo straziante, finì sfracellata tra le rocce sottostanti.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Da allora quel luogo è detto “Satu d’la bèla dona”.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-12172674484770973502013-08-22T06:00:00.004-07:002013-08-23T02:05:14.534-07:00LABORATORIO: (parter 2^) Quando eravamo francesi<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt;">
<b><span style="color: green; font-family: Bradley Hand ITC; font-size: large;">Quando eravamo francesi(1804-1814) </span></b><span style="color: black; font-family: Book Antiqua; font-size: x-small;">(parte 2)</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Gli avvenimenti descritti
trovano puntuale conferma negli appunti lasciatici da un altro parroco della
zona: don Antonio Gennari, parroco di Pieve di Campi.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">In un fascicoletto dal
titolo " <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Memorie di fatti parziali
avvenuti in questa Parrocchia e generali avvenuti in questi paesi e
altrove</i>", scrive: "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Il giorno 26
maggio dell'anno 1</i><span style="mso-bidi-font-style: normal;">7</span><i style="mso-bidi-font-style: normal;">99, trovandosi un piccolo staccamento di
Tedeschi<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[1]</span></a> a Borgotaro, Bardi e Compiano, un
grosso corpo di truppe francesi, Liguri e Cisalpine<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn2" name="_ftnref2" style="mso-footnote-id: ftn2;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[2]</span></a> collegate assieme in giorno di
Domenica discese dal Monte di Cento Croci calcando la strada mulattiera sino a
Spallavera di San Quirico, da dove adocchiando un piccolo corpo di Tedeschi che
sulla ghiaia della Gotera<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn3" name="_ftnref3" style="mso-footnote-id: ftn3;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[3]</span></a> unitamente ad un gruppo di miliziotti
nostrali<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn4" name="_ftnref4" style="mso-footnote-id: ftn4;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[4]</span></a> avviavasi a detto monte Cento Croci,
calò rapidamente alla detta ghiaia della Gotera per cominciare la disputa coi
detti Tedeschi e miliziotti nostrali che, conosciuti i nemici ed assalitori
voltarono i passi verso il Palazzo della Brugnè ove seguì un ostinato
fucilamento da ambedue le parti senza morte di un uomo. I miliziotti nostrali si
dissiparono, et obierunt unusquisque in domum suam<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn5" name="_ftnref5" style="mso-footnote-id: ftn5;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[5]</span></a>, i Tedeschi inferiori assai di numero
ai Francesi ritiraronsi a Borgotaro e serrarono le porte, e a notte avanzata
partirono secretamente e s'incamminarono alla volta di Parma e così la mattina
seguente<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn6" name="_ftnref6" style="mso-footnote-id: ftn6;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[6]</span></a> i Francesi non trovarono più ostacoli
a detto Borgo che fu obbligato a provederli d'ogni maniera di viveri.<o:p>
</o:p></i></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; tab-stops: 361.5pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Dopo tre giorni arrivò altra
numerosa truppa francese discesa da Cento Croci che divisa in due colonne, una
calò alla parrocchia di Campi, e l'altra transitò per la Costa della Marzola,
calò a Boniceto e passò in seguito nel piazzale di questa chiesa e tenendo la
strada del Cornale<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn7" name="_ftnref7" style="mso-footnote-id: ftn7;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[7]</span></a> andò a unirsi con la colonna arrivata
a Campi, ove si accamparono nei boschi castaneati di La Valle, la Pellizzera,
Cacciaguerra e Menino in veduta del Castello di Compiano presidiato da
centoventi tedeschi all'incirca.<o:p> </o:p></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; tab-stops: 361.5pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Sarebbe una memoria seccante
l'indicare i danni particolari e generali arrecati in tali circostanze dalle
truppe francesi, e tedesche per vivere e per alloggiare sotto baracche formate
con colonne e scorze di castagno che il ferro niente perdonò alla più bella e
migliore alberatura, e il danno per questo solo titolo faceasi montare a duemila
scudi di Francia.<o:p> </o:p></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">La mattina dell'11 giugno essendo calato giù
dall'anzidetto monte di Cento Croci altro corpo di truppa Francese</i><i style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-style: normal;">
</i><i style="mso-bidi-font-style: normal;">(tutti quei corpi formavano la
divisione del Generale Victor, che passò a Campi) ed unitosi all'accampamento o
armata di Campi, alloggiarono in questa canonica nove Ufficiali francesi, ed un
colonnello con sei soldati di loro servigio, ove tutti pranzarono in questa
saletta. Tutta la truppa andò poscia a Borgotaro, ove pernottò<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn8" name="_ftnref8" style="mso-footnote-id: ftn8;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[8]</span></a>, indi passò a Parma per unirsi
all'armata di Mac Donald in ritorno da Napoli per battere i tedeschi e Russi. Ma
come si sa alla famosa battaglia della Trebbia che durò tre giorni, fu invece
battuto e sconfitto".<o:p> </o:p></i></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Le preziose testimonianze
tramandateci dai due parroci, trovano ulteriore conferma in alcune lettere che
la Comunità invia al Duca.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">La prima è dell'11 agosto
1799 e dice: "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">…indotti dal peso delle
circostanze si fanno coraggio […] di rappresentare alla Sovrana Vostra
comprensione lo stato del bisogno urgente ove si ritrovano di essere soccorsi di
frumento e di melica per la somministrazione del Pane e foraggio alle Truppe
Austriache che sono per transitare ed alloggiare nel nostro Territorio.
L'attuale siccità sottrae anch'essa il comodo della macina per cui fa desiderare
col frumento, la provvidenza che fosse macinato e ridotto in farina …"
</i><o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Si aggiunge pure che "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">…le forze della riferita popolazione ormai
più non reggono dopo le longhe prestazioni fatte alle Potenze
belligeranti…"</i><o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">In un'altra lettera del 2
settembre si chiede ancora una volta il permesso di poter acquistare vino
forestiero poiché "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">…la popolazione di
Borgo Taro trovasi al sommo sprovveduta di vino tanto venale<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn9" name="_ftnref9" style="mso-footnote-id: ftn9;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[9]</span></a> quanto per uso delle particolari
famiglie attese la consunzione di esso fattasi in occasione del passaggio e
dimora delle truppe estere</i>".<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">E ancora qualche giorno dopo
si fa presente che "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">li continui soccorsi
prestati dalla Comunità di Borgo Taro alle Truppe delle Potenze Belligeranti
hanno esaurito non solo il Civico Erario, ma la prima Tassa di provvisionale
sovvenzione dalla Reale Vostra mente convalidata…La giornaliera sussistenza di
replicate gravi spese onde provvedere ai nuovi bisogni delle dette Truppe,
toglie ogni mezzo onde coprire il vuoto dei lunghi debiti contratti a fronte di
una viva pressante necessità…"</i> e si chiede la facoltà di imporre un secondo
prestito.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Non c'è da meravigliarsi se
in tali frangenti, molti consiglieri della Comunità disertassero le sedute dei
Convocati. Queste assenze che spesso invalidavano le riunioni proprio nel
momento in cui gli avvenimenti richiedevano decisioni urgenti e importanti,
furono causa di malumori da parte dei più assidui, tanto che il 2 dicembre 1799
il Console chiedeva al Duca di convalidare le decisioni assunte nell'ultimo "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">comunitativo convocato</i>" anche se non
legittimato "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">dal numero prescritto dalle
statutarie disposizioni</i>". E continuava: "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Quei doveri che corrono ad ogni buon
cittadino di prestarsi per la Sua Patria, animati le tante volte dal vivo
spirito delle superiori provvide cure, o sono estinti o sono non curati per la
colpevole indolenza di molti degli individui della Comunità. Fa ribrezzo nel
cuore dei buoni a vedere il disordine cotanto moltiplicarsi. Arrestatelo o
clementissimo Principe…arrestatelo senza dimora e quando vi sia Persona tanto
ritrosa che offenda le leggi, non sia questa per isfuggire il peso del meritato
castigo</i>".<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">La risposta immediata del
Duca(da completare)<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> <o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Natale di guerra, fu quello
del 1799, per i Valtaresi, o meglio, se non di guerra vera e propria, tuttavia
trascorsa con truppe straniere in casa.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">E' del 24 dicembre l'ultima
lettera di quel burrascoso anno che dal Borgo parte per Parma. In essa si può
leggere: "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Per la vicinanza che resta tra
Borgo Taro e la Fortezza di Compiano ove risiede la guarnigione austriaca,
aumentata in oggi dal Battaglione Paulich, risente la Comunità di detto Borgo
fortissimi pesi alle requisizioni del Comandante di quella fortezza, non solo
per le diverse già fatte somministrazioni di farine, ma segnatamente per le
vetture e trasporti. Le sue forze sono giunte al maggior grado di ristrettezza e
non è possibile a poter reggere più oltre dopo tutti gli aggravi che ha dovuto
soffrire in tutto il decorso autunno".<o:p> </o:p></i></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Nella lettera si chiede che
i trasporti, sempre a carico dei Borghigiani, vengano invece suddivisi tra i due
comuni e che quei del Borgo siano obbligati a farli fino al confine della loro
giurisdizione e cioè fino alla località detta la Casa Bianca.<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn10" name="_ftnref10" style="mso-footnote-id: ftn10;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[10]</span></a> Don Varsi, che per molti segni appare
filoimperiale, nel suo diario a mo' di chiusura degli avvenimenti di quel
memorabile 1899, e quasi a voler sintetizzare l'intera vicenda, scrive: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">"…acquistatosi poi dagli Austro-Russi
terreno e recatisi nel Genovesato, i Francesi non si sono più veduti</i>", anche
se le cose non andarono secondo i suoi desideri. Infatti è costretto suo
malgrado a proseguire il diario di questa guerra tutt'altro che finita E lo fa
con grafia più minuta del solito, e senza accenno a particolari, quasi a voler
nascondere, o comunque minimizzare l'accaduto.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Scrive: "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Nel decorso della seconda settimana di
quest'anno 1800, partiti dalla Liguria alcuni Tedeschi, parte in Compiano, parte
in Bardi e centottanta in Borgo Taro, si sono ritirati senza sapersi il preciso
motivo.<o:p> </o:p></i></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Finalmente ebbero la grazia di essere
lasciati partire da buoni Francesi e così dopo essersi vantati d'avere in pochi
giorni acquistata </i><i style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-style: normal;">l</i><i style="mso-bidi-font-style: normal;">'Italia, in minor tempo l'hanno subito
perduta". </i></span><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">E
questo è un poco il succo dell'intera vicenda, come la vide don Varsi.<o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> <o:p> *<o:p>
</o:p></o:p></span></div>
<br />
<div align="justify" class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Che cosa era accaduto da
cambiare il corso degli avvenimenti? Come mai le Potenze coalizzate dopo aver
riconquistato, in breve tempo, tutti i territori da poco perduti, stavano ora
battendo in ritirata, non solo nella nostra valle, ma in ogni parte
d'Europa?<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Avevamo lasciato Napoleone e
la sua Armata in Africa, privi di flotta per poter ritornare. Venuto a
conoscenza di quanto stava accadendo in Europa, decise di rientrare senza truppe
ed eludendo la stretta sorveglianza degli Inglesi riuscì a salpare e a sbarcare
in Francia, insieme a pochi compagni, tra i quali Junot, un personaggio del
quale dovremo riparlare.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Approfittando della sua
popolarità, Napoleone pensò d'impadronirsi del governo: così, ingigantendo i
pericoli di complotti, si fece assegnare i pieni poteri militari per la difesa
della Costituzione. Il giorno seguente fu proclamata la soppressione del
Direttorio e venne creato un governo provvisorio, retto da tre Consoli, con
l'incarico di preparare una nuova Costituzione che venne ben presto approvata.
Essa prevedeva che il potere esecutivo fosse in mano ad un Consolato composto di
tre Consoli, tra i quali uno (Primo Console) avrebbe avuto l'autorità di un
monarca: naturalmente l'incarico di Primo Console se lo prese Napoleone.<o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Sistemata la situazione
politica interna francese, si apprestò a combattere le forze della seconda
Coalizione. Come al solito entrò in scena in modo imprevedibile: mentre
l'esercito austriaco in Italia, gravitava verso al Liguria, egli valicò le Alpi
in una zona impervia: il passo del Gran San Bernardo. Piombò così alle spalle
degli Austriaci, ma anziché attaccarli, puntò su Milano per chiuder loro la
possibilità di ricevere aiuti e rinforzi. Dopo di che, il 14 giugno attaccò di
sorpresa a Marengo, riportando una nuova vittoria. In breve l'esercito francese
dilagò nuovamente per l'Italia e si ristabilì ben presto la situazione
precedente.<o:p> <br />Ecco perché Don Varsi rivide, e li rivedrà per molti anni
ancora, i Francesi tornare in Valtaro.<o:p> <br />L'Austria fu costretta a
firmare la Pace di Luneville (1801) con la quale, tra le altre cose, fu
stabilito che il Granducato di Toscana, con il nome di Regno d'Etruria, passasse
a Lodovico di Borbone figlio del nostro Duca e, come già s'è detto, genero del
Re di Spagna, avendone sposato la figlia.<o:p> </o:p></o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">La notizia è importante ai
fini della nostra narrazione poiché, in compenso di ciò, alla morte del nostro
Duca, nel Ducato di Parma si sarebbero definitivamente insediati i
Francesi.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">*<o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Rifacciamo un piccolo passò
indietro con la speranza che il lettore si sia accorto come spesso siamo
costretti ad anticipare le grandi linee della storia, per poi meglio ritrovarci
nel narrare i particolari fatti che riguardano da vicino la nostra valle.
D'altra parte ben difficile sarebbe il capire alcuni avvenimenti locali, senza
avere una chiara visione di quelli generali.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Abbiamo detto che quello del
1799 fu un Natale di guerra, ma le cose non cambiarono con il nuovo anno e già
nel giorno dell'Epifania la Comunità si rivolgeva al Duca per fargli presente
che "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">dopo il prestito forzato di 4.000
zecchini […]si vide coinvolta, per la sua località, da aprile a questa parte,
nella guerra, senza chiedere dal Paterno Vostro Cuore una qualche provvidenza
che minorasse la deprecabile sua condizione pel continuo passaggio e permanenza
delle truppe Belligeranti […]. Cessate ben presto le pubbliche risorse ed
esausti col mezzo di requisizioni e ripetuti sussidi d'ogni genere, le facoltà
dei suoi abitanti, si vede in oggi nell'impossibilità di poter secondare da per
sé sola le continue spese che segnatamente occorrono per i Quartieri d'Inverno<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn11" name="_ftnref11" style="mso-footnote-id: ftn11;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[11]</span></a> presi in Borgo Taro da una porzione
del Battaglione Imperiale Taic-Bonat […] implora quindi la Comunità un sussidio
in contante che basti ad assicurare la buona armonia delle Truppe cogli
abitanti, la sussistenza delle famiglie miserabili impiegate in serviggio
dell'armata, e messe a carico di questo Pubblico".<o:p> </o:p></i></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Fare commento<o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> <o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Le cose non migliorarono
perché nuovamente il 22 gennaio la Comunità si lamentava che "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">…non ha avuto chi la soccorra nel corso
della triste vicenda di una Longa Guerra, e fra lo sterile delle sue montagne
sospirosa attende un qualche sollievo […]. Di già buona parte degli abitanti
delle campagne, vinti dall'inopia, i propi beni e le case loro hanno abbandonato
per procacciarsi un qualche ristoro in estere contrade e forse che tal sorte
aspetta molte famiglie ancora dei Possidenti [...] stendete A.V.R il Vostro
Braccio che ci sostenta dall'ultimo punto fatale delle nostre
sventure</i>".<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Fare commento<o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Proprio in quei giorni in
valle tornavano i Francesi. Non si hanno notizie di fatti d'arme, ma è probabile
che gli Austriaci abbiano lasciato il Borgo senza combattere, Non è però escluso
che tanto gli Austriaci nell'abbandonare la valle, quanto i Francesi nel
rientrarvi, si siano lasciati andare alle solite violenze e razzie.<o:p>
</o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Lo lascerebbe intendere una
lettera del Console di Borgo Taro con la quale egli chiede <i style="mso-bidi-font-style: normal;">"…per ristorare con le granaglie l'inopia
delle famiglie </i><i style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-style: normal;">[</i><i style="mso-bidi-font-style: normal;">…] la facoltà di provvedersi, a contante,
nella città di Parma, munendo la Comunità dell'opportuna licenza di estrarre
dalla Città e Ducato, fino al proprio territorio</i>".<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Con ogni probabilità le
riserve, sia di viveri che di denaro, erano ormai veramente esauste ed il 2
giugno in risposta ad una lettera del Duca, il Console Maggiore Angelo Boveri
scrive: "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">La Comunità di Borgo Taro si è
incaricata delle più sollecite cure col mezzo di diversi suoi deputati per
rinvenire dai maggiori Benestanti del Paese e delle Ville del suo Territorio,
quel gratuito soccorso di denaro che a termini della Sovrana insinuazione doveva
impiegarsi a riparo delle indigenti famiglie di detta giurisdizione</i>". La
lettera continua facendo presente che si è anche proposto di ricompensare con
gli interessi coloro che avessero prestato denaro, ma <i style="mso-bidi-font-style: normal;">"…non s' è trovato alcuno imprestante, per
essere li Possidenti anche migliori, inabilitati dall'impotenza loro cagionata
dalla tenuità dei redditi percetti, e dalle gravissime spese e contributi
pubblici di ogni genere che hanno dovuto sostenere in occasione della guerra
attuale</i>".<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Par di capire che la guerra,
ormai lontana, abbia tuttavia lasciato delle ferite gravi. E ciò è comprensibile
per una terra che a sufficienza, e anche più, produceva per i suoi abitanti, ma
non per sfamare migliaia di soldati.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> <o:p> *<o:p>
</o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">E' ora tempo che ci
concediamo una pausa ed anziché seguire il corso degli avvenimenti, chiarire
invece al lettore l'organizzazione della nostra Giurisdizione, cercando di dare
se non un volto, almeno un nome alle persone che ricoprivano le cariche più
rappresentative.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Era, quella di Borgo Taro,
una delle giurisdizioni più importanti del Ducato. Oltre il Borgo, il territorio
comprendeva le seguenti Ville o Comunelli: Brunelli, Porcigatone, San Martino,
Caffaraccia, San Pietro, Tiedoli, San Vincenzo, Valdema, Rovinaglia, Pontolo,
Baselica, Gotra, Buzzò, Albareto, San Quirico, Campi, Pieve di Campi, Tombeto,
Groppo, Caccarasca, Folta e Codogno. Praticamete se si escludono Belforte e
Gorro, allora sotto Berceto, la nostra Giurisdizione comprendeva i territori
degli attuali Comuni di Borgotaro e Albareto.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">La popolazione del Capoluogo
(comprese le località in Sinistra e Destra Taro appartenenti alla Parrocchia di
San Antonino), era di 2.368 abitanti, mentre quella dell'intera Giurisdizione
era di 8.834 abitanti.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Siamo nuovamente debitori
verso don Varsi per averci egli lasciato, nel suo diario, l'elenco delle varie
parrocchie con l'indicazione del numero dei rispettivi abitanti, che
riportiamo:<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Borgotaro San Antonino<span style="mso-tab-count: 1;"> </span>2.368<o:p> <br />Brunelli San Donnino<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>302<o:p> <br />Porcigatone San Pietro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>468<o:p> <br />San Martino Rivosecco<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>119<o:p> <br />Canal di Vona San Pietro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>250<o:p> <br />Caffaraccia San Rocco<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>257<o:p> <br />Tiedoli San Giovanni Battista<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>509<o:p> <br />Ceppin Pontolo San Giovanni e Paolo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>270<o:p> <br />San Vincenzo Bocco<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>212<o:p> <br />Rovinaglia San Pietro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>230<o:p> <br />Valdena Santa Maria<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>270*<o:p> <br />Baselica San Benedetto<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>510*<o:p> <br />San Quirico<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>236<o:p> <br />Folta e Tombeto<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>535<o:p> <br />Groppo San Pietro<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>457<o:p> <br />Cacciarasca Sant'Andrea<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>340<o:p> <br />Pieve di Campi San Paolo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>276<o:p> <br />Campi San Cristoforo<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>255<o:p> <br />Codogno Sant'Antonio e Savino<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>212<o:p> <br />Albareto<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>312*<o:p> <br />Gotra San Michele<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>295*<o:p> <br />Buzzò Natività della Beata Vergine<span style="mso-tab-count: 1;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>151*<o:p> </o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Le parrocchie segnate con
l'asterisco non facevano parte, come non lo fanno tuttora, della Diocesi di
Piacenza. Pertanto Don Varsi ne riporta la popolazione complessiva( 1538
abitanti) che abbiamo cercato di suddividere, tenendo conto di alcuni parametri
che possono anche non essere condivisi.<o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Se consideriamo che la
popolazione dell'intero territorio italiano di quel tempo era valutata intorno
agli 11 milioni, appare evidente l'importanza del nostro comune con i suoi 8.834
abitanti. Una semplice proporzione, basata sull'attuale popolazione italiana,
farebbe corrispondere il comune d'allora ad un odierno comune di circa 50.000
abitanti.<o:p> <br />Il Comune era retto da un Consiglio Comunitativo formato da
ventiquattro Consiglieri, dodici dei quali detti "Civici" in rappresentanza del
centro e 12 dette "Rurali", in rappresentanza delle Ville.<o:p> <br />Le riunioni
del Consiglio, o Convocati, venivano presiedute dal Console che provvedeva alle
convocazioni e proponeva gli argomenti da discutere. Rappresentava anche
l'organo esecutivo, nel senso che era poi compito suo adoperarsi per mettere in
pratica quanto il Consiglio, di volta in volta, aveva deciso. Tra i Consiglieri
ve n'era uno che aveva il titolo di Sindaco, carica che non corrispondeva
all'attuale: era responsabile in particolare della parte economica.<o:p>
<br />Nel corso dei Convocati, alcuni consiglieri venivano delegati spesso ad
interessarsi di questioni anche importanti per poi riferire al Consiglio.<o:p>
<br />I Consiglieri non venivano eletti dalla popolazione, ma era il Consiglio
scadente che estraeva da un "bussolo" i nomi che venivano poi proposti al Duca
per l'approvazione.<o:p> <br />Per entrare nel "bussolo" bisognava però possedere
determinate caratteristiche per cui, specialmente tra i Consiglieri Civici,
erano presenti, da decenni, membri appartenenti alle solite famiglie.<o:p>
<br />Perché il lettore possa meglio rendersi conto di come la Comunità venisse a
conoscere i nominativi di coloro che erano incaricati di governare il Comune,
riportiamo una lettera del 12 febbraio 1801, indirizzata dal Primo Ministro al
Commissario di Borgo Taro.<o:p> </o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Sottoposta da me a S.A.R la Tabella del
nuovo Reggimento formato per l'anno corrente da codesta Comunità, e da V.S.
trasmessa con suo foglio in data 2 dello stante, ha confermato la nomina del
Maggiore Angelo Boveri nella carica di Console, e ad un tempo in approvare in
Consiglieri Civici il dott. Luigi Costamezzana, Sindaco; Capitano Francesco
Piccinardi; Tenente Domenico Stradelli; Domenico casali; Cesare Bocci; Stefano
Misuracchi; Antonio Celio; Celio Celi; Livio Cassio; Domenico Boveri; Gian
Agostino Fenaroli e Giovanni Borella.<o:p> </o:p></i></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">In Consiglieri Rurali il
Capitano Giuseppe Costa di Tiedoli; Ajutante Pellegro Corbelletta di Tombeto;
Mario Costella di Costerbosa; Agostino Agosti di Folta; Carlo Costella di San
Pietro; Agostino Sabini di Monti del Groppo; Sergente Bartolomeo Ricci di
Cazembola; Antonio Antolotti di Porcigatone; Paolo Baruffati di San Vincenzo;
Innocenzo Baduini di Gotra, Michele Zampiccinini di Campi; Sergente Gio Batta
Capitelli di Pieve di Campi.<o:p> </o:p></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">In Cancellieri Ragionati
dottor Antonio Rivara e Luigi Zino.<o:p> </o:p></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">In Difensore dei Pupilli
dottor Vincenzo Boveri; in Vicari di Provvigione Cesare Bocci e Antonio Celio;
in Fabbricieri Livio Cassio e Domenico Boveri; in Computisti Civici Silvio
Piccinardi e Domenico Fenaroli; in Computisti Rurali Tenente Gio Leonardi e
Michele Bosi; in Stimatori Andrea Spagnoli e Bartolomeo Spagnoli; in Stradaroli
Andrea Gavaini e Francesco Delnevo e in Campari Vincenzo del Chiappo e Vincenzo
Spagnoli.<o:p> </o:p></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">E finalmente per le due
Congregazioni alle quali presiede il Giusdicente: per quella di Sanità il
Maggiore Angelo Boveri, Console; il dottor Luigi Costamezzana Sindaco; il
Tenente Domenico Stradelli e Domenico Casali. E per l'altra, d'Annona il
Maggiore Angelo Boveri Console, il dottor Luigi Costamezzana Sindaco, Antonio
Celio e Stefano Misuracchi.<o:p> </o:p></span></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Dovrà Ella dunque rendere di
tutto ciò intesa l'accennata Comunità per sua regola, e conforme adempimento con
stima…"</span></i><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><o:p> </o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-right: 120.4pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Praticamente con la "Tabella
del nuovo Reggimento" si fissavano, ogni anno, i nomi e quindi le competenze di
coloro che avrebbero avuto la responsabilità del buon andamento della vita della
nostra Comunità.<o:p> <br />Non sarà inopportuno, credo, che ci si soffermi un
poco a chiarire le varie competenze legate ai diversi incarichi.<o:p> <br />Già
s'è parlato del Console e dei Consiglieri. Seguendo la "tabella" troviamo i
Cancellieri Ragionati. Costoro redigevano i verbali delle sedute, curavano la
corrispondenza, tenevano in ordine l'archivio corrente. La loro funzione era un
poco simile a quella oggi svolta dal Segretario Comunale.<o:p> <br />Il
"Difensore dei Pupilli" era un avvocato ed aveva un compito assai delicato:
quello cioè di difendere gratuitamente i minori e le vedove nei loro interessi
spesso minacciati dall'avidità dei parenti del capofamiglia deceduto o comunque
assente.<o:p> <br />I "Vicari di Provvigione" avevano la responsabilità di non
far mancare i generi alimentari alla popolazione. Controllavano altresì prezzi,
qualità delle merci, pesi e misure. In tempi di carestie e di guerra, il loro
compito diventava assai arduo ed impegnativo.<o:p> <br />I "Computisti" erano i
contabili e, a differenza dei moderni amministratori, non perdevano d'occhio il
bilancio. Il loro compito era talmente delicato<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>che ve n'erano ben quattro: due del centro e altrettanti per le ville.
Poiché le spese della Comunità finivano per essere in gran parte a carico dei
cittadini, l'amministrazione oculata, per non dire sparagnina, era
d'obbligo.<o:p> <br />Gli "Estimatori" erano altrettanto importanti dovendo
stimare, tra l'altro, il valore delle proprietà e le rendite d'ognuno, in base
alle quali poi fissare le tassazioni.<o:p> <br />Per quanto riguarda gli
"Stradaroli", nulla avevano a che fare con gli attuali. Essi sorvegliavano le
strade, segnalavano rotture, inconvenienti, consigliavano interventi,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>prevedevano costi, sovraintendevano ai
lavori.<o:p> <br />I "Campari" erano un poco i Vigili d'oggi. Non essendovi però
traffico motorizzato, il loro lavoro era rivolto a quanto accadeva nei campi.
Difendevano i raccolti da danneggiamenti e furti, allora molto frequenti. La
Comunità liquidava loro poche palanche: erano i proprietari dei terreni che, in
base all'estensione e alla resa dei loro poderi, provvedevano a pagarli, quasi
sempre in natura. I campari correvano un grave rischio: in caso di
danneggiamento o furto, qualora non avessero scoperto il colpevole, avrebbero
dovuto risarcire di tasca propria il proprietario del fondo.<o:p> <br />In
aggiunta a questi che erano incarichi legati ai bisogni della Comunità, ve
n'erano anche altri.<o:p> <br />Al Borgo risiedeva il Governatore o Colonnello
Comandante la Piazza: rappresentava il Duca ed era responsabile del settore
militare. Aveva autorità sulla "truppa regolata" presente per guarnigione sia
nel castello che sul territorio<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn12" name="_ftnref12" style="mso-footnote-id: ftn12;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[12]</span></a>, e anche sulla Milizia cittadina. A
questo proposito non sarà sfuggito al lettore attento che tra i ventiquattro
Consiglieri nominati per l'anno 1801, ben sette si fregiano di titoli militari:
Maggiore Boveri, Capitano Piccinardi, Capitano Costa, Tenente Stradelli,
Ajutante Corbelletta, Sergente Ricci e Sergente Capitelli.<o:p> <br />La Comunità
di Borgo Taro aveva infatti, per antica tradizione, milizie proprie. Ciò
risaliva al fatto che nel 1578, allorché i Borghigiani si ribellarono al
principe Landi, si diedero di propria iniziativa nelle mani di Ottavio Farnese,
allora Duca di Parma, scegliendolo come loro Principe. E come stato indipendente
mantennero, da allora, una loro milizia e godettero di molti e importanti
privilegi.<o:p> <br />Al Borgo risiedeva anche il Commissario: una specie di
Prefetto, anch'esso rappresentante del Duca nel settore
giuridico-amministrativo.<o:p> <br />Dalle cifre riportate nella "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Tabella dello stato passivo e attivo della
Comunità dal primo luglio 1798 a tutto il giugno 1799</i>", possiamo ricavare
quali fossero gli emolumenti relativi ai vari incarichi. Praticamente solo il
Governatore e il Commissario godevano di un emolumento regolare che era di
L.2.700 annue. Per gli altri si trattava di piccole indennità: al Console e
Consiglieri L. 283 complessive per tutto l'anno; al Sindaco L.60; al Difensore
dei Pupilli L.168; al Giudice dell'EstimoL.60.<o:p> <br />I servizi espletati
dalla Comunità, rapportati ai tempi, non erano pochi.<o:p> <br />Funzionava un
ospedale civile, figuravano a carico del bilancio comunale un medico( a L….<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>) e due chirurghi condotti per L……<o:p> (da
completare)<br />Dovevano essere presenti anche le scuole pubbliche perché nella
"tabella" risultano tra i "salariati annui" due maestri Repetitori con compenso
annuo di lire 684; un professore di Filosofia(L.562); un professore di belle
lettere(L.2.062 per dieci mesate); un "maestro di gramatica"(L.1.462).<o:p>
<br />Un posto di rilievo occupava l'organista della Parrocchiale il cui sussidio
annuo era di L. 1.125, a carico della Comunità.<o:p> <br />Sempre a carico del
Comune vi erano un Bargello<a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn13" name="_ftnref13" style="mso-footnote-id: ftn13;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[13]</span></a>, alcuni Birri e un Corriere per una
"mercede" annua complessiva di L.3.010.<o:p> <br />Tra le altre prestazioni,
interessante quella relativa alla "regalia" a Sua Altezza Reale(L.1.212), dovuta
ai ??…. e quella assai gravosa di L.3.360 alle Reverende Monache di San
Paolo.<o:p> <br />Si trovano pure a bilancio alcuni impegni per diversi servizi
particolari e così L.250 al regolatore dei Pubblici Orologi; L.168 a "<i style="mso-bidi-font-style: normal;">chi suona la Campana delle pubbliche
scuole</i><a href="file:///F:/www.giacomobernardi.it/francia2.htm#_ftn14" name="_ftnref14" style="mso-footnote-id: ftn14;"><span class="MsoFootnoteReference" style="mso-special-character: footnote;">[14]</span></a>; lire 20 allo scopatore del volto
della parrocchia; L.28 al Leva-mantici dell'Organo.<o:p> <br />In quei tempi si
svolgevano al Borgo due mercati settimanali nei giorni di lunedì e venerdì.
<o:p> <br />Le fiere erano quattro: quella della Pentecoste, di San Bartolomeo, di
San Lorenzo e San Matteo.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La più
importante era quest'ultima che durava tre giorni. Per l'occasione il Borgo era
letteralmente invaso da mercanti e compratori provenienti anche dai limitrofi
Stati Esteri. Assai frequenti erano gli incidenti, i furti, i litigi e, a volte
gli omicidi. Per questi motivi era obbligatorio nell'occasione delle fiere e
mercati depositare ogni tipo di arma prima di entrare nel Borgo.<o:p> <br />Molti
commercianti tuttavia, erano assaliti e derubati lungo le strade che dal Borgo
portavano ai paesi limitrofi. La Comunità, per evitare incidenti, chiedeva al
Duca il permesso di usare un Ufficiale e alcuni soldati della truppa di stanza
al Borgo. Infatti nella "Tabella" più volte richiamata si può notare per l'anno
1798 la spesa di L.<i style="mso-bidi-font-style: normal;">168 "all'Uffiziale e
soldati per la fiera di settembre</i>".<o:p> </o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 10.0pt; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ci
siamo soffermati a chiarire quale fosse l'organizzazione socio-politica nella
quale vivevano allora i Borghigiani, perché senza tali riferimenti diventerebbe
difficile comprendere i grandi mutamenti che avverranno pochi anni dopo. Inoltre
la "storia" non è tale se non si cala tra la gente cercando di cogliere le
condizioni di vita di un determinato periodo, e se non chiarisce come la
società, d'in epoca in epoca, abbia risposto o cercato di rispondere, a quelli
che erano i bisogni fondamentali dell'uomo.</span>
<br />
<div style="mso-element: footnote-list;">
</div>
<div style="mso-element: footnote-list;">
PS: <u>questa è la bozza (incompleta quindi) di un libro che spero di portare a compimento. Se Qualcuno me ne darà il tempo necessario.</u></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-28119459037893074522013-08-21T08:02:00.002-07:002013-08-23T02:05:36.046-07:00LEGGENDE DELLA VAL DI TARO: I fiumi fratelli<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_RlwR06xbeUvmx2nbWiNZE2AIW46xcX9Iu2WrieyUZGpWMBQLHra1XJSxYJTWrLUb3kCneH2n1wmWz1bXu8FvLjq4i8Cnq4P8zgY4gljeDKhkLH5kdG4p1LgWeVQGIbbLK8bMhDSugv7m/s1600/leggende+13.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_RlwR06xbeUvmx2nbWiNZE2AIW46xcX9Iu2WrieyUZGpWMBQLHra1XJSxYJTWrLUb3kCneH2n1wmWz1bXu8FvLjq4i8Cnq4P8zgY4gljeDKhkLH5kdG4p1LgWeVQGIbbLK8bMhDSugv7m/s1600/leggende+13.jpg" height="320" width="235" /></a><b><u><em><span style="color: blue; font-size: large;">I fiumi gemelli</span></em></u></b><br />
<br />
<div align="justify" class="MsoBodyText" style="line-height: 150%;">
Taro e Ceno hanno
origine da due sorgenti d’acqua che nascono dallo stesso ventre: il monte
Penna. <br />
Sono quindi fratelli. Ma per raggiungere il piano, e quindi il mare,
verso cui li spinge la natura, dovevano passare a Fornovo. Non v’era modo che
accadesse qualcosa di diverso. Lì si sarebbero incontrati e uno dei due avrebbe
confluito le proprie acque in quelle dell’altro. Chi dei due avrebbe dovuto
perdere il nome? Insomma, da Fornovo in avanti, e fino al Po, quale sarebbe
stato il nome del fiume? Taro o Ceno? Chi l’affluente e chi il titolare?</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 58.95pt; text-align: justify;">
Da bravi fratelli fecero un accordo: -<i>Domani notte, appena
spunterà la luna, partiremo. Ognuno per la valle alla quale darà nome. Chi per
primo arriverà a Fornovo, potrà proseguire la corsa fino al Po con il proprio
nome. Chi arriverà secondo, morirà nelle acque del primo, terminando lì la sua
corsa</i>.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 58.95pt; text-align: justify;">
La notte seguente, era di maggio, un cielo tutto stellato
attendeva che dai monti spuntasse la luna. Le sorgenti dei due fratelli non si
vedevano l’una con l’altra. Così mentre il Taro, da tempo sveglio, fissava
guardingo l’orizzonte pronto a schizzare verso il piano, il Ceno ancora dormiva
tranquillo.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 58.95pt; text-align: justify;">
Ed ecco la luna occhieggiare dai monti col suo biancore
immacolato. Il Taro, radunate le forze, schizzava via e in un lampo era a Santa
Maria.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 58.95pt; text-align: justify;">
Il Ceno si svegliava poco dopo. –<i> Diavolo </i>– pensò – <i>la
luna è già fuori tutta. Chissà se mio fratello è già partito"</i>. E senz’altro
indugio si lanciava verso Anzola. Aveva fretta, molta fretta, e il percorso da
lui scelto era molto ripido, tra forre e rapide, cascate e gole: voleva
recuperare ad ogni costo. Da Bardi in avanti si scavò una valle profonda per
evitare un giro attorno all’abitato di Varsi e poi via verso Varano.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 58.95pt; text-align: justify;">
Le montagne attorno, ormai, stavano degradando, capiva di
essere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vicino a Fornovo, dove la sua
valle sarebbe terminata. Si lanciò con un ultimo balzo verso la pianura che
spaziosa gli si apriva davanti. Ma fatto un centinaio di metri, s’accorse che
suo fratello, il Taro, era già passato da tempo e le sue acque calme e solenni
lambivano l’abitato di Fornovo Taro.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-right: 58.95pt; text-align: justify;">
Il Ceno capì, allora, che la sua corsa era terminata. Da lì in
avanti le sue acque avrebbero ingrossato quelle del fratello Taro che avrebbe
conservato, così, il suo nome fino al Po.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-5592599694734304662013-08-19T14:32:00.001-07:002013-08-23T02:05:57.151-07:00BORGOTARO: QUALCOSA CHE CONOSCO - Le ammoniti<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8lsW7swm-8Pd_uXsHPTj7mI0SACHFrLL9TWbsDsZJ7RhyphenhyphenHInX4NIxV6N2ooyzrxS4_ax1XUcI_qWIzzWqZuyQRgil2IYKQXKcm38D5UnrfpkMIkoXHQ6zgzNZBFzjllJ3SrcB-BtsViHQ/s1600/ammonite3.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8lsW7swm-8Pd_uXsHPTj7mI0SACHFrLL9TWbsDsZJ7RhyphenhyphenHInX4NIxV6N2ooyzrxS4_ax1XUcI_qWIzzWqZuyQRgil2IYKQXKcm38D5UnrfpkMIkoXHQ6zgzNZBFzjllJ3SrcB-BtsViHQ/s1600/ammonite3.JPG" height="240" width="320" /></a><br />
<h1 class="western">
<span style="color: blue; font-size: large;"><em>Le ammoniti</em></span></h1>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Quando lo scorso anno un amico regalò
alla nostra Associazione un bellissimo esemplare di ammonite
proveniente dalla Francia, gli occhi di alcuni amici brillavano di
curiosità e di emozione, ascoltando l’amico che parlava di un
animale vissuto milioni di anni fa nei fondali marini.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<i>Che valore ha</i>”? “<i>Se
ne trovano molte</i>”?, erano le domande ricorrenti.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<i>Davvero</i> – dissi io <i>–
non avete mai visto un’ammonite? Eppure…non dovrebbero essere una
novità per un borgotarese</i>” proseguii rivolto agli amici che mi
guardavano meravigliati.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<i>Chissà quante volte siete
passati davanti ad alcune di queste ammoniti senza accorgervi della
loro presenza</i>” aggiunsi, incuriosendoli ulteriormente.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<i>Non farci credere che al Borgo ci
siano delle ammoniti</i>”, disse Mario.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Mi seguirono fino ai giardini, e giunti
di fronte al Monumento ai Caduti li invitai a leggere la bellissima
epigrafe scritta da Paolo Boselli. Quando giunsero all’ultimo
verso, dove si legge “<i>gloria perenne</i>”, tutti scoprirono
sotto la parola “<i>gloria</i>” la presenza di una bellissima
ammonite. Poi si divertirono, guardando le rimanenti facciate del
monumento, a scoprire altri molluschi…</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Le lastre di marmo rosa usate per il
monumento provengono dalle Prealpi veronesi. Il blocco marmoreo dal
quale vennero “affettate” le lastre conteneva l’ammonite e gli
altri invertebrati che noi possiamo tranquillamente ammirare in
questa specie di museo naturale all’aperto.
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Chissà se almeno qualcuno dei miei
tanti scolari ricorderà ancora l’emozione di quella lontana
scoperta.
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7AzwFBcahOVVWU9vjRCGriAPWXMVRCnrU1TDLzKGUGOzwIgO54IC-yhkuD5rE6SXXaAJTvzDd9TmRyYS5IgLhez639SCgwXuQLhyyQPS3W_KtmlYrH_mGo4X6-fKgZ2sgmfmQLj5OSKe_/s1600/ammonit.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7AzwFBcahOVVWU9vjRCGriAPWXMVRCnrU1TDLzKGUGOzwIgO54IC-yhkuD5rE6SXXaAJTvzDd9TmRyYS5IgLhez639SCgwXuQLhyyQPS3W_KtmlYrH_mGo4X6-fKgZ2sgmfmQLj5OSKe_/s1600/ammonit.jpg" /></a>(Questa “scheda”, insieme ad altre
55, si trova nel volume “Borgotaro: qualcosa che conosco”, ed.
2005, purtroppo, da tempo esaurito.)</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Nella foto: l'ammonite regalata
all'Ass. Emmanueli da Peppino Querzola</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Aggiungo che il monumento ai Caduti
venne eretto, come si legge in alto, ai piedi della lupa, il VI°
anno dell' era fascista, quindi nel 1928.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Splendida l'epigrafe che si legge sulla
facciata principale del Monumento:</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Partirono forti</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
come l'aria di questi monti</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Nella loro umiltà alto il cuore per la
Patria.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Pugnarono intrepidi</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
e cadendo eroicamente</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
diedero a sé e alla città natale</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
gloria perenne.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Se non vi è mai capitato di farlo,
provateci a contare quante giovani vite Borgotaro ha donato alla
Patria nel corso della Prima Guerra Mondiale. E pensare che ad
uccidersi vicendevolmente furono italiani, francesi, inglesi,
austriaci, tedeschi....ci volle un'altra terribile guerra (la
seconda) per convincerci, finalmente, che nazioni così civili non
potevano continuare a far morire milioni di persone per un pugno di
terra.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
I caduti borgotaresi della prima guerra
mondiale furono 172</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Innumerevoli i feriti e i mutilati.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<br />
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-41459232906866277732013-08-19T14:18:00.001-07:002013-08-23T02:06:39.783-07:00GENEALOGIE: Matrimoni dell'anno 1870<b><span style="color: blue; font-size: large;"><em>Matrimoni dell'anno 1870</em></span></b><br />
<br />
<table bgcolor="#ffffff" border="1" cellspacing="0" style="height: 1633px; width: 445px;"><span style="color: black; font-family: Arial;">
<caption> </caption></span>
<thead>
<tr>
<th bgcolor="#c0c0c0" bordercolor="#000000" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Matrim1870</span></th>
<th bgcolor="#c0c0c0" bordercolor="#000000" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Sposo</span></th>
<th bgcolor="#c0c0c0" bordercolor="#000000" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Sposa</span></th>
<th bgcolor="#c0c0c0" bordercolor="#000000" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">note</span></th></tr>
</thead>
<tbody>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">1</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Antonietti Angelo</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Corvi Teresa</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">14</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">2</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Apollinari Antonio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Zanrè Luigia</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">6</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">3</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Armani Emilio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Mariani Domenica</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">36</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">4</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bardini Giuseppe</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Santini Giov. Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">44</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">5</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bardini Luigi</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bonici Luigia Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">42</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">6</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bracchi Angelo</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Berusi Celina</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">22</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">7</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bracchi Giuseppe</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bonini Angela</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">24</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">8</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bazzani Antonio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Costa Giovanna</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">28</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">9</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bazzani Giovanna</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Marchini Santa</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">17</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">10</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Beccarelli Antonio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Vignali Margherita</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">8</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">11</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bonici Giorgio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Delnevo Annunziata</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">13</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">12</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bordi Emilio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Spagna Antonia</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">46</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">13</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bordi Luigi</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Ruggeri Luigia</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">20</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">14</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Brugnoli Domenico</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Restani Marianna</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">12</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">15</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Brugnoli Giovanni</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Delnevo Maria Luigia</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">43</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">16</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Calabrò Sante</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Nobelini Lucia</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">31</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">17</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Capella Luigi</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bardini Rosa</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">7</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">18</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Capitelli Giovanni</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Cresci Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">9</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">19</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Castagnoli Giuseppe</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Gasparini Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">10</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">20</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Costa Giuseppe</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bonici Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">21</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Costa Giuseppe</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Gandi Luigia</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">22</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Costa Michele</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Pini Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="15" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">23</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="15" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Dallara Antonio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="15" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Signorini Rosa</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="15" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">24</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Delnevo Giuseppe</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Capella Anna Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">25</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Dicosimo Michele</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Cordani Teresa</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Decosimo</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">26</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Ferrari Antonio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Zanrè Angelica</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">27</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Ferrari Domenico</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bicocchi Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">28</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Ferrari Luigi</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Mortali Filomena</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">29</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Franza Giovanni</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Feci Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">30</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Fugaccia Luigi</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Giulianotti Maddalena</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Giuglianotti</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">31</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Gallinari Abramo</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Capitelli Annunziata</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">32</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Gandi Giovanni</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Pesci Celesta</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;"><br />-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">33</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Gandolfi Francesco</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Accorsini Giovanna</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;"><br />-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">34</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Gasparini Angelo</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Delmaestro Angela</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;"><br />-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">35</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Gasparini Giovanni</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bontempelli Catterina</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;"><br />-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">36</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Gasparini Giuseppe</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Soprani Giovanna</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;"><br />-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">37</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Gatti Giovanni</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Delnevo Elisabetta</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">38</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Lavelli Angelo</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Previ Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">39</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Leonardi Andrea</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Tambini Giovanna Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">32</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">40</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Malpeli Pietro</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Leporati Anna Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">3</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">41</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Minoli Domenico</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Franza Luigia</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">33</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">42</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Misuracchi Claudio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Brugnoli Anna Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">40</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">43</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Molinari Antonio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Accorsini Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">29</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">44</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Mortali Domenico</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Molinari Giovanna Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">45</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Mussi dott. Rufino</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Conti Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;"><br />-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">46</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Negri Bernardo</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Marchini Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">47</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Novara Marco</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Gatti Rosa Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="23" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">48</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="23" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Piscina Luigi</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="23" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Zazzi Antonia</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="23" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="23" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">49</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="23" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Platoni Antonino</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="23" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Zazzi Agnese</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="23" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">50</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Previ Nicola</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Belusi Adelaide</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">21</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">51</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Resteghini Giuseppe</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bertagna Angela</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">21</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">52</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Rodi Giuseppe</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bombardi Angela</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">14</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">53</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Rollè Giuseppe</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Coffrini Giovanna</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">43</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">54</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Rossi Domenico</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Bonici Rosa</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">57</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">55</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Sabini Ottavio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Beccarelli M. Maddalena</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">55</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">56</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Sabini Ottavio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Lunardini Giovanna</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">13</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">57</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Santini Ferdinando</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Leonardi Angela</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">41</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">58</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Scarlassari Pietro</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Previ Luigia</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="16" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">1</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">59</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Sozzi Domenico</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Biolzi Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">60</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Tambini Antonio</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Marchini Giovanna</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;"><br />-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">61</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Tambini Lorenzo</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Marchini Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">62</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Vignali Domenico</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Tambini Margherita</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="32" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;"><br />-</span></td></tr>
<tr valign="top">
<td align="right" bordercolor="#c0c0c0" height="20" width="72"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">63</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="20" width="139"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Zanrè Felice</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="20" width="151"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;">Santini Rosa Maria</span></td>
<td bordercolor="#c0c0c0" height="20" width="65"><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: x-small;"><br />-</span></td></tr>
</tbody>
<tfoot></tfoot></table>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-69988369813554414392013-08-17T15:34:00.006-07:002013-08-17T15:42:11.173-07:00BORGOTARO: QUALCOSA CHE CONOSCO. "Quella notte sul mar Adriatico"<b><u><span style="background-color: #fff2cc; color: blue; font-size: large;"><em>QUELLA NOTTE SUL MAR ADRIATICO</em></span></u></b><br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeLTT7OxJA-r9OtsxwvAmBFvzLurWYx5KYym0fsHoPfDQoLM1wNCyB4j3C8zBXHzWki6mEifW_6cKNY78j6l4Ap4dNPjqXioNRFQMJsb0Sq4ARMKsKtFeifQ_2rkJGqIUxSrrVi7OULyIu/s1600/adriat1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeLTT7OxJA-r9OtsxwvAmBFvzLurWYx5KYym0fsHoPfDQoLM1wNCyB4j3C8zBXHzWki6mEifW_6cKNY78j6l4Ap4dNPjqXioNRFQMJsb0Sq4ARMKsKtFeifQ_2rkJGqIUxSrrVi7OULyIu/s1600/adriat1.jpg" height="150" width="200" /></a>Quando, girando le nostre frazioni, mi imbatto nelle lapidi
che recano i nomi dei caduti nelle varie guerre, osservo con attenzione i visi,
le età, i fronti di guerra in cui è avvenuto il decesso.<br />
Cerco di immaginare
le paure, gli sgomenti di questi giovani mandati in terre straniere, lontane a
combattere una guerra per i più incomprensibile. Giovani spesso privi di ogni
esperienza, che solo raramente si erano allontanati dalle loro case sperdute
nelle varie frazioni del nostro Comune.<br />
In particolare mi hanno sempre
colpito i militari deceduti in mare.<br />
Nella lapide che ricorda i caduti della
guerra 1940-45, murata contro la facciata della chiesa di Caffaraccia, il primo
nome che si legge è quello di Primo Bordi(classe 1921). Accanto al nome vi è la
foto e la scritta “ <i>affon. 8.3.42. mar Adriatico</i>”<span style="mso-spacerun: yes;"> .</span><br />
Ogni volta che mi è capitato di leggerla,
ho sempre pensato alla morte orribile di chi magari è stato costretto a gettarsi
in mare, sapendo di non essere capace di nuotare, com’era normalmente per i<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>giovani di campagna. I nostri giovani, per la
maggior parte, venivano arruolati nelle truppe alpine e quindi, in teoria, con
il mare non avrebbero dovuto avere a che fare, ma per raggiungere i vari fronti
era spesso necessario navigare. Così era accaduto a Primo, alpino della Julia,
appartenente al battaglione “Gemona”. Nel marzo del 1942 si trovava a combattere
in Grecia, quando arrivò per la Julia l’ordine di rimpatriare. Non si trattava,
però, di un ritorno a casa, anzi la nuova destinazione era la Russia!<br />
Dopo
una marcia di 160 km. a piedi, uomini e muli vengono caricati sulle navi. Il
convoglio composto di sei navi parte. Primo si trova sulla “<i>Galileo</i>”:
sono 1275 uomini, tra equipaggio e alpini. Il mare è mosso, fa freddo: non si
riesce a dormire. Verso le 21, dopo qualche ora di viaggio,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un boato fa sobbalzare tutti. La
“<i>Galileo</i>” si piega sul fianco destro. Subito dopo, un secondo siluro fa
inclinare la nave sul fianco opposto. A bordo domina il terrore. Molti indossano
il salvagente, molti si<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>portano alle
ringhiere per gettarsi, alcuni lo fanno finendo risucchiati dallo squarcio
provocato dal siluro, altri gridano aiuto, altri ancora pregano. La nave, sempre
inclinata, avanza adagio. Le altre sono ormai scomparse alla vista. Verso l’una
si scatena un furioso temporale, il mare ribolle. Un marinaio, mandato dal
comandante, urla un ordine terribile: “<i>Si salvi chi può</i>”. Si alzano grida
disperate. La nave da qualche tempo è ferma. Gli alpini cominciano a calare in
mare le scialuppe cariche di uomini, ma difficilmente riescono ad allontanarsi
dalla nave contro la quale vanno a fracassarsi. Allora cominciano a lanciare in
mare tutto quanto possa galleggiare e una pioggia di uomini si lancia. Tutti
cercano qualcosa cui aggrapparsi, ma pochi sono i fortunati che vi
riescono.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br />Tra
questi, Adelmo Ravazzoni di Langhirano che ci ha lasciato una memoria scritta di
quella terribile notte. Su 1.275 imbarcati, si salvarono in meno di trecento.
Che fine fece Primo Bordi? Non lo sapremo mai. Possiamo soltanto immaginare le
ansie, il terrore, la disperazione di un soldato che pensa alla morte sul campo
di battaglia, con un’arma in mano, e che si trova invece impotente, a bordo di
una nave, in attesa di una morte sicura e inevitabile.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span><br />
<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-spacerun: yes;"></span></span><br />
<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-spacerun: yes;">
</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08486270133622495190noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4345002407066995457.post-44879572374475448992013-08-17T15:19:00.003-07:002013-08-23T02:07:19.257-07:00SCRITTI: Il viaggio di Elisabetta Farnese.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixJe8w1fjwIGOCKAl3HBhr0g6cjXg0exJJUWfN3PXFSjo99ZNoisXjbixeBFhApoZsQu9HCeTWndx2HNBc1UIhi8RBoNOk9Tq8J0GlVTnMUj1yVQODNAhLwqVbirhcARDit6JSlfQCGd3E/s1600/179915_413103405400337_744258704_n%5B1%5D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixJe8w1fjwIGOCKAl3HBhr0g6cjXg0exJJUWfN3PXFSjo99ZNoisXjbixeBFhApoZsQu9HCeTWndx2HNBc1UIhi8RBoNOk9Tq8J0GlVTnMUj1yVQODNAhLwqVbirhcARDit6JSlfQCGd3E/s1600/179915_413103405400337_744258704_n%5B1%5D.jpg" height="185" width="320" /></a><span style="color: blue;"><span style="font-size: medium;"><i><u><b>Il viaggio di
Elisabetta Farnese</b> </u></i></span></span>
<br />
<br />
<h3 align="JUSTIFY" class="western">
<span style="color: black;"><span style="font-size: medium;"><i>Domenica,
16 settembre del 1714, nel Duomo di Parma, veniva celebrato il
matrimonio per Procura tra Elisabetta Farnese e Filippo V, re delle
Spagne. </i></span></span></h3>
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Francesco
Farnese, Duca di Parma, zio e patrigno della sposa, per aver sposato
la vedova del fratello, fungeva da </span><span style="font-size: small;">Procuratore, in assenza del Re. </span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Elisabetta
aveva allora 22 anni, mentre il marito Filippo V ne contava 31 e nel
febbraio di quell’anno era rimasto vedovo, con 2 figli. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Il matrimonio
tra i due era stato “combinato” dal Cardinale Giulio Alberoni,
allora semplice prelato, che alla corte di Madrid aveva convinto la
settantaduenne Principessa Orsini, assai influente sull’ animo del
Re, delle virtù “casalinghe” di Elisabetta. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">La Orsini,
per poter mantenere saldo il suo potere sul Re e di fatto fare il
bello e cattivo tempo alla Corte di Spagna, era alla ricerca di una
nuova regina che fosse una donnetta dolce e remissiva, senza
ambizioni, nè pretese. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">L’Alberoni,
a quel tempo inviato del Duca di Parma a Madrid, con l’aiuto di
salsicce, fiaschi di vino, tortelli, formaggi che faceva arrivare da
Parma, era diventato un confidente dell’Orsini che ben volentieri
lo accoglieva nelle sue stanze per assaporare tante prelibatezze. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">A lui la
Principessa confidava di essere alla ricerca di una sposa per il Re,
ma di non trovarne con le qualità da lei volute. Così un giorno,
con noncuranza, come se la cosa non lo interessasse, lo scaltro
prelato parlò della presenza a Parma di una giovane e bella
principessa. Una ragazza provinciale, docile e remissiva, dedita ai
lavori di cucito, amante della cucina: una nullità, insomma. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">La Orsini
cadeva ben presto nel tranello tesogli e, malauguratamente per lei,
dopo uno scambio di ritratti, convinceva il Re a scegliere come sposa
la principessa parmigiana. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">S’accorgerà
a sue spese, l’Orsini, che Elisabetta, pur provenendo da una
piccola e modesta Corte, non era tutta “formaggio e butirro”, ma
conosceva diverse lingue, era una provetta amazzone, era
indipendente, possedeva un caratteraccio: insomma una piccola peste
in miniatura. </span>
</div>
<br />
<div align="CENTER" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">* </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Terminati gli
sponsali, Elisabetta si tratteneva per qualche giorno a Parma e il 22
settembre, dopo che era giunta notizia dell’arrivo nella rada di
Sestri Levante delle galee e dei vascelli spagnoli, con il suo
seguito si metteva in viaggio per il porto ligure da dove avrebbe poi
affrontato il viaggio, via mare, per raggiungere la Spagna e il
marito. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
Il lungo corteo, preceduto
dal bagaglio della regina portato da 60 muli, fece tappa a Carona,
nei pressi di Fornovo.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Il mattino
seguente (23 settembre), il corteo riprendeva il cammino per
raggiungere Borgotaro. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Nonostante il
Duca avesse fatto da tempo appianare le strade, con l’apertura
anche, a forza di scalpello, di un sentiero sul fianco della Rocca
Murata, il viaggio fu talmente disagevole che il corteo giunse a
Borgotaro in piena notte, tanto che la Regina decideva di
trascorrervi anche l’intera giornata del 24. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">A Borgotaro
veniva ospitata nel palazzo Boveri, la cui facciata veniva abbellita
con ornamenti a stucchi in cocciopesto rappresentanti stemmi
gentilizi e prodotti del territorio. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">All’interno
di questo Palazzo avvenne, da parte del Duca, la giuridica consegna
di Elisabetta al Cardinale Acquaviva, della quale consegna stese il
rogito il Marchese Santi. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">A ricordo di
questo passaggio la comunità borgotarese farà erigere in onore
della Regina un monumento che resta ancor oggi l’unico in Europa. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Il 25
settembre il corteo ripartiva, diretto al Passo delle Cento Croci,
estremo confine del Ducato con la Repubblica di Genova, mentre la
Duchessa madre veniva costretta a restarsene a Borgotaro per evitarle
un viaggio faticoso </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Al passo,
sotto un ampio padiglione, la Regina si separava dal Duca e prendeva
congedo dalla Corte Ducale. Veniva così presa in consegna dal
Cardinale Acquaviva, con l’assistenza di rappresentanti della
Repubblica ligure. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Nei giorni
precedenti, in una lettera indirizzata al Capitano di Chiavari, il
Doge, con “prudenza” tutta genovese, scriveva: “…<i>abbiamo
deliberato di darvi l’incombenza dell’accomodamento delle strade
che dal detto monte portano a Sestri…vi avvertiamo però che tale
accomodamento doverà seguire con quel maggior risparmio che sarà
possibile e con l’avvertenza di non far fare lavori né di picconi,
né di calcine, mentre la nostra mira è che l’adattamento sol
basti per il detto passaggio</i>…” </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">La sera di
martedì 25 settembre, Elisabetta giungeva a Varese Ligure e il dì
seguente a Sestri. </span>
</div>
<br />
<div style="margin-right: 1cm;">
Qui sostava nei giorni 27, 28 e 29,
ospitata nel Palazzo di Gio Carlo Brignole, dove numerose Autorità
liguri l’ossequiarono regalandole anche 24 cassette contenenti “<i>i
più squisiti dolci, cioccolatte soprafino, acque odorose, essenze
rare e delicate, preziosi ricami, rilievi d’oro e d’argento</i>”.</div>
<br />
<div style="margin-right: 1cm;">
All’alba di domenica 30 settembre
s’imbarcava su una galea del Duca di Tursis, ove a poppa assistiva
alla Messa, per dirigersi verso Genova, dove approfittando del
fondale più adatto sarebbe salita su uno dei vascelli, per
proseguire verso la Spagna.</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">A Genova, la
piccola flotta giungeva alle ore 21. Un viaggio breve, ma reso
difficile, forse, dalle cattive condizioni del mare. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
In una lettera datata 2
ottobre, inviata a Madrid al proprio ambasciatore Francesco M.
Grimani, il Doge scriveva: “ <i>Ha Sua Maestà molto patito il mare
nel detto suo viaggio da Sestri a Genova nel quale fu obbligata a
mettersi a letto et ancora presentemente se ne risente trovandosi
tuttavia alquanto incommodata e pare che da ciò abbia preso motivo
per cambiare risoluzione e di fare il viaggio per terra</i>…”</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">E aggiungeva
anche che l’improvvisa decisione di sostare a Genova aveva messo in
non poca apprensione la Repubblica “<i>onde noi appena ricevutane
la notizia d’un giorno solo avanti il suo arrivo, femmo, nonostante
l’angustia del tempo, preparare in S. Pier d’Arena l’alloggio
per la Sua Maestà e suo seguito con tutt’il comodo e decoro
possibile</i>”. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">In effetti
Elisabetta non ne volle sapere di proseguire il viaggio via mare. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Proprio il
giorno 9 ottobre scriveva alla madre: “<i>Ieri fui a Genova a
visitare le Ceneri di San Giovanni Battista…questa mattina sarà la
mia partenza per terra verso la Francia. Ieri l’altro s’affogarono
in mare qui nel porto 8 o dieci persone…cosa veramente miserevole</i>”.
</span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Ciò
preoccupava grandemente le autorità genovesi che si vedevano
costretti ad organizzare in tutta fretta un viaggio via terra che
presentava non poche difficoltà…e spese. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Il giorno 9
ottobre, alle 17, Elisabetta partiva quindi per Arenzano, dove
pernottava e il giorno 10 giungeva a Savona alle ore 22. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">L’11
seguente arrivava nel Marchesato di Finale Ligure, dove veniva
ospitata nel Palazzo del Governatore, il 12 trascorreva la notte
Calizano, per arrivare poi ad Alberga la mezzanotte di sabato 13. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Domenica 14
entrava in Alassio, quindi a Porto S .Maurizio da dove partiva
soltanto il giorno 17 per giungere a San Remo e quindi a Ventimiglia,
ultima tappa sul suolo italiano(18 ottobre). </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">La Repubblica
di Genova aveva così cessato dall’obbligo che si era assunta di
provvedere all’accompagnamento della Regina fino all’ultima città
di confine. </span>
</div>
<br />
<div align="CENTER" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">* </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">A Madrid, nel
frattempo, erano sorte non poche perplessità sulla decisione di
Elisabetta di compiere il viaggio via terra. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">La decisione
rischiava di mandare all’aria tutti i piani e il programma che alla
Corte di Spagna erano stati preparati. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Mentre la
Regina abbandonava la Liguria per entrare in Francia, a Madrid già
fervevano infatti i preparativi per riceverla, tanto che
l’Ambasciatore Grimaldi aveva scritto: “…<i>si calcola che
possa comparire in questi Regni nel mese di ottobre ed è allora
dubbio ove si porterà S.M. il Re ad incontrarla</i>”. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">E ancora il
15 ottobre nuovamente scriveva: “<i>Ha sorpreso ed al pari
disgustato questa Corte l’avviso che si hebbe sabbato a notte con
corriere straordinario di costì, di essersi mareggiata così
fortemente la Regina nel piccolo viaggio da Sestri a Genova, che si
era perciò risoluto di farle proseguire il viaggio per terra. Si
sono immediatamente spediti gli ordini alla Casa Reale che già stava
aspettandola ad Alicante</i>”. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Non sono
pochi quelli che fanno risalire alle pressioni esercitate dal
Cardinale Alberoni, la decisione di Elisabetta a proseguire il
viaggio a piedi. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Se da una
parte è comprensibile la ripulsa per un viaggio via mare, da parte
di chi al primo impatto ha subito dei…danni, meno comprensibile
diventa la lentezza e la tortuosità del viaggio per terra. Quasi che
la Regina volesse, a bella posta, accrescer vieppiù il desiderio del
giovane Re di incontrare e conoscere la sua sposa che mai aveva
veduto se non riprodotta in un ritratto certamente “ritoccato”,
come s’usava allora. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Lento e
tortuoso, si diceva, il cammino, cui s’aggiungeva a volte il
silenzio sulla situazione. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">E’ del 5
novembre una lettera da Madrid del solito Grimani che scrive: “<i>Per
lo spatio di due intiere settimane non si hebbe qui alcun avviso del
viaggio della Regina, il che diede motivo a tutte quelle riflessioni
che potevano differire l’arrivo del corriere straordinario.
Comparve questi finalmente mercordì a notte colla notizia di essere
giunta felicemente la M.S. in Antibes il dì 21 che vale a dire in
altrettante giornate di quelle in cui si era da principio divisato il
viaggio</i>” </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">E ancora
aggiunge: “<i>Si seppe aver allungato in prima il camino…et
essersi indi contra le prime disposizioni trattenuta un giorno e
mezzo a Nizza</i>”. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">E finalmente
un accenno al Re: “…<i>intanto il Re impaziente delle
dilazioni....si è dato pace nel supposto in cui stava che a
quest’ora dovesse la Regina essere già vicina ai confini di questi
Regni</i>”. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Ma torniamo a
seguire il viaggio, dopo la partenza da Ventimiglia. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Le tappe in
terra di Francia furono Nizza, dove prolungava la sosta; Antibes,
dove giungeva il 21 ottobre e poi si sa che fu a Marsiglia il 26. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Si perdono
poi le tracce dei suoi spostamenti e soltanto da una lettera del 19
novembre si veniva a sapere che giovedì 8 di quel mese era giunta a
Montpellier. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">A questo
punto in Spagna cresceva la confusione. Si temeva che le nevi
invernali potessero impedire alla Sposa di valicare i passi dei
Pirenei, e di conseguenza diventava impossibile decidere dove la
corte e il Re dovessero andare per incontrarla sul suolo spagnolo. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">La
Principessa Orsini, dal canto suo, cominciava a capire di essere
stata ingannata dall’Alberoni, il quale sempre più di rado andava
a farle visita e le leccornie di un tempo erano diventate un ricordo.
</span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Ma quello che
preoccupava maggiormente l’Orsini erano le notizie che trapelavano
sulle abitudini della Regina. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Il solito
Grimani, in data 26 novembre, scriveva: “<i>Non è più giunto
altro avviso della Regina Sposa dopo quello che si hebbe a
Montpellier e secondo le apparenze e non senza sentimento del Re,
sarà il di Lei viaggio molto più dilatato di quello che si
supponeva. Alla mattina per quanto dicesi vuole alzarsi da letto
assai tardi, onde sentita la Messa anticipa il pranzo e cammina di
poi solamente una mezza giornata</i>”. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Il 22
novembre veniva segnalata a l’Isle-Jourdain, il 23 a Gimond e il 24
e 25 ad Auch e il 26 a Mirande, quindi a Pau, ai piedi dei Pirenei. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">E ancora il
13 di dicembre scriveva: “ <i>Nei giorni passati si ebbe l’avviso
dell’ingresso della Regina in Ispagna, avendo passato i Pirenei il
giorno 9”</i>. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">In precedenza
il Re aveva sollecitato l’Alberoni perché andasse incontro alla
Regina per convincerla ad allungare il passo, ma il prelato con la
scusa di una indisposizione aveva preferito attenderla a Pamplona. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">L’incontro
avveniva l’11 dicembre. I due s’intesero a meraviglia: Lei voleva
godere la vita di Corte, sognava già di andare a caccia tutto il
giorno, era giovane e piena di entusiasmi, il prelato desiderava
salire molto in alto e manovrare la politica di Spagna all’ombra
della Regina. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Nel frattempo
fervevano i preparativi per ricevere la Regina. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Il programma,
fatto e rifatto decine di volte, prevedeva che l’Orsini e la Corte
l’incontrassero a Guadalajara il giorno 23, mentre il Re avrebbe
dovuto sostare ad Alcala e una volta informato dell’arrivo della
regina, l’avrebbe raggiunta il giorno seguente a Guadalajara. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Ma ancora una
volta Elisabetta decideva diversamente, così l’Orsini doveva
portarsi a Jadraque, dove arrivava anche l’Alberoni che precedeva
di qualche ora il corteo della Regina. Il prelato viene subito
convocato dalla Principessa. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">E’
l’Alberoni stesso a descrivere in una lettera l’incontro:
“…<i>appena entrato nella Camera della Dama venne questa ai
soliti rimproveri sopra il viaggio e sopra la risoluzione presa dalla
Sua Maestà di rendersi a Guadalajara il 24…Alla Orsini questo
ennesimo “detour” non piace minimamente</i>…”. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">E aggiunge:
“…<i>mi disse che le qualità di questa Regina erano ben diverse
da quello che avevo io rappresentato, mentre ogni sua azione era
ridicola, e che sino il suo mangiare da paesana faceva conoscere la
leggerezza del suo spirito e la povertà del suo talento</i>”. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Per L’Orsini
sono giorni neri, per giunta la poveretta non sa che la Regina,
addestrata ad arte dall’Alberoni, giungerà intimamente prevenuta
nei suoi confronti. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Alle ore 20
arrivava Elisabetta. L’Orsini già piuttosto stizzita dal
comportamento dell’Alberoni e dai dispacci tutti negativi avuti dai
suoi informatori, scendeva le scale del palazzo come se la Regina
fosse lei e non la ragazza appena arrivata. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Comunque le
due si abbracciarono, poi l’Orsini mostrava alla Regina le stanze
dell’appartamento preparato appositamente per lei. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Scrive ancora
l’Alberoni: “<i>Appena Sua Maestà e la dama furono nella camera,
questa venne ai soliti rimproveri e in certo modo alle minacce,
credendo fosse bene far prova se si potesse in principio intimorire
una principessa giovane…</i>” </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Inoltre
l’Orsini faceva capire a Elisabetta che il sovrano aveva piena
fiducia in lei, tanto da averle affidato la scelta della sposa e
chiedeva quindi la confidenza della regina assicurandola che fra il
Re e lei vi sarebbe stata la sua fedeltà di principessa per
mantenere le cose nello stato in cui dovevano essere. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">A questo
punto, Elisabetta urlava: “<i>Tacete! Tacete! Uscite subito di
qui</i>!” </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Le urla da
carrettiere ferivano a morte l’Orsini; mai in vita sua aveva subito
un tale trattamento. Pregava quindi la Regina di moderarsi.
Elisabetta su tutte le furie gridava: “<i>Arrestate questa pazza!”</i>
</span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Cercava
quindi l’Alberoni, il quale in anticamera, sornione, non aveva
perso una parola del colloquio. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
“<span style="font-size: small;"><i>Chiamate
il luogotenente delle Guardie</i></span><span style="font-size: small;">”. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Alberoni
s’inchina…Era già tutto pronto. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Non appena si
presentò Amenzaga, la Regina, indicando l’Orsini: “<i>Arrestatela.
Preparate una carrozza e conducetela alla frontiera con 50 guardie di
scorta. Lasciatele soltanto una cameriera e un lacchè, tutti gli
altri domestici siano imprigionat</i>i”. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Davvero
inaudito! E tutto questo senza sentire il parere del suo sposo. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Quando la
notizia dell’accaduto arriva a Filippo, per poco non gli prendeva
una sincope. Poi, dava l’ordine di sospendere il viaggio
dell’Orsini per non esporla, in pieno inverno, ad un viaggio
pericoloso per la sua salute. La scorta armata così si fermava prima
dei Pirenei, ma per poco. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">Non appena la
sposa poté incontrare il re, lo prese in disparte e gli sussurrò
qualcosa all’orecchio. Quindi si ritirarono nelle stanze private. A
lungo si è favoleggiato su quel primo incontro durato fino al
pomeriggio seguente, quando partiva un ordine perentorio: “<i>L’Orsini
dovrà proseguire il viaggio ed uscire definitivamente dalla Spagna”</i>.
</span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">La Regina
aveva conquistato il Re. L’Alberoni diventerà Primo Ministro e poi
Cardinale. </span>
</div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-right: 1cm;">
<span style="font-size: small;">In seguito,
lei vorrà trovare un regno per i suoi due figli avuti da Filippo,
lui(Alberoni) sarà preso da manie di grandezza. Insieme combineranno
molti guai, regalando all’Europa anche alcune guerre…ma questa è
tutt’altra storia e noi convien che qui ci fermiamo. </span>
</div>
<br />
<div style="margin-left: 12.49cm; margin-right: 1cm;">
<span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: small;">Giacomo
Bernardi</span></span>
</div>
<br />
<span style="font-size: small;">Pubblicato in "<i>Storia di Parma dalle origini
ad oggi La città dal 1500 al 1750</i>" a cura del Lions Club
Parma Ducale in collaborazione con l'Archeo-Club"(2001)</span><br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Foto: Ilario Spolverini:<em> L'arrivo di Elisabetta a Borgotaro.</em></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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